giovedì 31 dicembre 2009

Addio Duemilanove..

Ultimo post dell'anno duemilanove.

Da stasera, passata la mezzanotte, traghettati nel duemiladieci, l'espressione 'l'anno prossimo nasce Mattìa, il fratellino di Ivan' non la potrò più dire.
Dirò cose tipo: mancano scarsi due mesi. Uh sì, solo un altro mese. Ehm, sì ancora un paio di settimane. Giorni. Praticamente giorni.
E poi.. :-)

Ok, pensiamoci, ma relativamente.

Il duemilanove lo lascio con un pò di nostalgìa.
Ivan quest'anno è cresciuto tantissimo. Abbiamo tolto il pannolino. Da settembre non fa che chiacchierare peggio di una radio. Come dice la nonna 'è tutto sentimento', nel senso che è molto intelligente.
Quando facciamo la spesa (ieri sera ad esempio) ci aiuta, mettendo nel carrello le cose che VERAMENTE servono, e che lui ci ha sentiti nominare a casa.
E poi, in cucina, non faceva che mettere la spesa a posto.
D'accordo, ha messo il mais in frigo, ma è eccesso di zelo, quello.
Le cose basta dirgliele una volta, e lui le interiorizza subito, le capisce, se le ricorda ed è capace di tirarle fuori al momento opportuno.
E' il suo ultimo anno da 'figlio unico'.
A dirla tutta, nelle ultime settimane non faccio che nominare sempre più spesso Mattìa, perchè mi pare che il cambiamento che avverrà da qui a due mesi, sarà abbastanza turbinoso per lui.
O forse no.
Forse lui già lo sa com'è il fratellino, e che significa. Forse sono io che mi faccio tutta una serie di problemi e complicazioni che non esistono.
O forse rifletto su di lui quelle che sono le MIE paure.

Il duemilanove è stato l'anno del desiderio del secondo cucciolo.
L'anno dell'attesa, del secondo cucciolo.
L'anno dei miei trent'anni.
L'anno della chitarra di maritosgainz.
L'anno del bimby.

Ho iniziato l'anno che ero magra, e lo finisco.. incinta, ecco, diciamo solo incinta và, senza andar per il sottile, sottolineandomi il peso.

Per salutare degnamente il duemilanove, stasera cena dalla nonna.
Il menù prevede: pasticcio di cipolle-tonno-olive-capperi, insalata di fagioli-tonno-cipolla, salame di tonno, (giuro, il tonno non ci ha fatto nulla di male, è solo che è così pesce-facile-da-fare!!) salsiccia e lenticchie, frutta, panettone, cartellate e spumante.
E domani, o per meglio dire, l'anno prossimo: Prosciutto e mozzarella, Lasagne alla bolognese, Agnello e salsiccia, insalata, macedonia, torta di ricotta e cioccolato.

Ok, dal due gennaio prossimo, inizia la dieta.
Ecco un buon proposito pel prossimo anno.

Intanto, AUGURI DI BUON ANNO A TUTTI VOI!

venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale (tra macedonia e paracetamolo)

Un sincero augurio di BUON NATALE a tutti coloro che passano di qua.

Con noi Babbo Natale è stato proprio burbero: ci ha portato, oltre a tanti regalini, anche più di trentotto di febbre del cucciolone Ivan.

Un bacione a tutti - ci risentiamo appena posso - intanto ci guardiamo Caos Calmo in dvd stasera..

mercoledì 23 dicembre 2009

Mamma, oggi nasce Mattìa?

Ieri sera, appuntamento dal GrandeGinecologo, che mi ha visitato, misurato, ecografato, ed ha sentenziato: cresce proprio bene questo bimbetto.
I cuori di mamma e papà sussultano di felicità.

Entro nella trentunesima settimana, oggi, e Mattìa 'pesa' indicativamente un chilo e ottocento grammi. Non che mi fidi chissà quanto delle misurazioni dell'ecografia, ma insomma, non dovrebbe essere tantissimo lontano dalla realtà, quel peso: giustificherebbe anche il MIO peso..
E' inoltre 'già in posizione' (frase che ha fatto sussultare mia sorella Rix, che pensava significasse parto pre-termine): di conseguenza abbiamo appurato che quelle protuberanze che spesso mi solleticano il fianco superiore destro, sono i suoi piedini.. :-)

Ivan, interessatissimo a tutta la questione medica, chiedeva 'dottoe, tu devi fae a visita a mamma mia?' 'dottoe, oggi nasce Mattìa?'
E, sentendo l'eco del cuoricino al galoppo del fratellino 'mamma, questo è i cuolicino mio?'

Siamo usciti dallo studio medico, tuffandoci nella nebbia materana, pieni di prescrizioni per i prossimi esami importanti, (l'è proprio vero: gli esami non finiscono mai!), il modulo da consegnare all'INPS, il certificato per fare la 'maternità obbligatoria flessibile', più una serie di rimproveri per la scelta di lavorare fino alla fine dell'ottavo mese di gravidanza.

Evvai con i sensi di colpa a tutta birra!!
Il bimbo deve essere il 'bene primario', il primo pensiero, l'unica cosa che conta davvero - e non il lavoro, la vita di tutti i giorni, la normalità della MIA vita di oggi.

Ora, dico io, che evidentemente sono una madre degenere agli occhi del GrandeGinecologo: è proprio per il cucciolo Mattìa, che scelgo, potendolo fare, di lavorare fino alla fine dell'ottavo mese: in questo modo sto con lui più tempo, dopo la sua nascita.

E no, mi viene detto, perchè lui, oggi, è più fragile e più bisognoso di cure e attenzioni: che si tradurrebbero evidentemente e secondo lui, nella mia semi-immobilità.
E poi, continua, dopo la sua nascita, escamotage per stare più tempo con lui, li si trovano facilmente (oltre alla facoltativa, dice, ti puoi fare un mese di malattìa... eh? dechè? tìè! - il gesto non lo si può scrivere, ma lo avrete sicuramente capito..)

Ed io che credevo di fare una scelta coraggiosa: lavoro di più, prima, in modo da goderci il nostro tempo, tanto prezioso, poi, insieme, io e lui: due cuccioli che imparano a conoscersi, si odorano, e si innamorano perdutamente.

Ovviamente questo solo e soltanto perchè posso - perchè sto bene - perchè non ho alcun tipo di problema, fino ad oggi.

Se il GrandeGinecologo mi avesse detto che, 'òps, c'è qualcosa che non va', la mia scrivania l'avrei rivista che Mattìa gattonava, e questo lo dico a cuor leggero, perchè è vero che ci tengo al mio lavoro (dieci e più anni della mia vita), ma è un lavoro, non è la Vita.
La Vita è Altro.
La Vita è IVAN e MATTIA.

E il discorso che 'un figlio è un bene primario' penso sia ingiusto, nei miei confronti, perchè io lo so.
Sinceramente non penso che la scelta di lavorare finchè si può, denoti menefreghismo - almeno non da parte mia.

D'accordo, ho conosciuto mamme (soprattutto autonome) che dicevano 'devo lavorare, vada come vada' - che, pur avendo problemi, anche seri, non si fermavano davanti a nulla, perchè sennò 'come fai? il lavoro è importante'.

Ecco, quel discorsetto il GrandeGinecologo dovrebbe farlo a mamme come queste, e non a me.

mercoledì 16 dicembre 2009

La fregatura di vivere nella 'Città del Pane'

Il giorno in cui ti sei preparata un pranzo anti-anèmico (visti i risultati poco... 'ferritini'...delle ultime analisi..), passi ignara dal forno sotto casa, piena di buone intenzioni, acquisti solo mezzo chilo di pane fresco, affettato grazie.

Fai la brava e ignori nobilmente focacce, pasticci, rustici, biscotti, panettoni artigianali grandi e piccoli, taralli e tutto quello la cui visione (ma anche solo il pensiero), prima di pranzo, ti fa deglutire velocemente l'acquolina.

Arrivi a casa, e dopo aver trangugiato il tuo polpettone con patate e quasi senza olio, ti ritrovi ancora stordìta dal profumo emanato da quel sacchetto di carta.
E allora che fai?
L'unica cosa sensata: apri il frigo, acchiappi il panetto di burro fresco, ti capita tra le mani il vasetto di marmellata di mele cotogne, fatta dalla santa suocera, e giù di coltello a spalmare burro e marmellata, che insieme al pane fresco e fragrante, formano un mix pericolosissimo per chiunque: gestanti e non - basta, semplicemente, essere di gola buona.

Buon pomeriggio a tutti.....

martedì 15 dicembre 2009

Toccare il proprio sogno, non ha eguali


Nella foto, il cucciolo Ivan, alle prese con una vera batterìa.
Grazie a 0b1, al locale del suo gruppo, al suo (ignaro?) batterista, alla sua pazienza, alla sua macchina fotografica.

lunedì 14 dicembre 2009

Va meglio (forse)

Occhiali da sole ritrovati da maritosgainz, questa mattina, nei meandri dei sottosedili della macchina. Insieme a due mele gialle e succose.
Ieri ho coccolato i miei capelli con una maschera ai semi di lino.

No, questo per dire che a volte, mettere per iscritto i propri crucci, può essere di aiuto.
(e quindi continuo su questa scia.......)

Il mal di testa, a tratti, mi pare quasi di toccarlo.

Il thè take away, si è fatto due voli sul tappetino della panda, ma ha resistito, e non è fuoriuscito.
L'ho appena bevuto: se dovesse venirmi qualche infezione, sappiate che bisogna analizzare cos'ho sul tappetino sotto i pedali dell'auto. Un mondo a parte.

L'orologio dice che è mattino pieno, ma guardo fuori e non mi pare così.
La pioggia di stanotte, gòcciola dai balconi.
Ivan è stato abbastanza bravo - due pantaloni bagnati a parte.

E' avvilente colazionare con due fantastici pezzi di ciambellone americano e non ritrovare, neppure così, la voglia di affrontare la giornata.

Il telefono squilla.
Forse è meglio rispondere.

sabato 12 dicembre 2009

Caro (Babbo) Natale 2009


Mi presento,
sono carpina, la mamma di Ivan, e a lui presto le mie mani, la mia dialettica, la tastiera e il mio blog, poichè lui non sa ancora scrivere, pur sapendosi esprimere quasi egregiamente.

Ho quindi potuto captare quelli che sono i suoi desideri, ch'egli ancora non sa essere possibile esprimere in forma di 'vorrei ricevere': e io lo amo anche per questo. :-)

Ed ecco l'elenco degli 'oggetti' che renderebbero le ore trascorse a casa a giocare, più liete:
- Batteria
- GRU IKEA
- Pista con sfere mula ikea
- Pallottoliere mula ikea
- Il set per arricchire il mio trenino ikea
- Magari un trenino a parte..
- Gru
- Macchinario
- Sax - come quello di Money dei KinFloy!
- Elicotteroooooooooooooo
- Chitarra 1/4 (eh eh, qualcosa mi dice che Babbo0b1 ha già provveduto al riguardo.. ghghgh)
- Il cavalletto da pittore Ikea ovviamente completa di gessetti e di pennarelli da lavagna bianca
- Minicucina Ikea
- DVD della Pimpa (già in possesso di 'UNA GIORNATA SPECIALE' e 'PIMPA AL MARE')
- DVD di Little Einstein (oramai i baby-einstein verranno messi da parte per il fratellino..)
- Set per costruzioni IKEA
- SET da MEDICO: ultimamente, viste anche le numerose occasioni in cui ci è venuto in contatto, ha sviluppato una viscerale attrazione verso lo stetoscopio...)

Ora, veniamo alle cose che invece piacerebbe alla carpina medesima, che il suo cucciolo ricevesse in dono da questo (Babbo) Natale 2009, le così odiate e bistrattate 'cose utili'...
- set di lenzuola/copripiumino singolo
- piumino singolo
- pigiamini invernali 4 anni (siamo previdenti qui - pensiamo al prossimo anno..)
- abbigliamento in genere (set di cappello e sciarpa - pantaloni - camicie - taglia 3/4 anni eh!!)
- portafoto da parete, con almeno due foto da mostrare.. una sua e una del flatellino...

Ecco, navigare, linkare, elencare, sognare, scrivere, non si può comprare.
Per tutto il resto, non ci sta neppure MasterCard, capito la sfiga?

venerdì 11 dicembre 2009

Che c'è?


C'è che ho perso gli occhiali da sole, meglio, li ho smarriti - e io senza mi sento smarrita, nuda.

C'è il conto corrente sta per chiamare il Telefono Azzurro (o di qualsiasi colore sia), per via dei maltrattamenti subiti che lo hanno ridotto a.. a... al nulla cosmico.

C'è che si è rotta la Folletto - e io ho scoperto di essere aspirapolvere-dipendente, e che non so pulire casa senza (grazie alla santa suocera che ci ha dato in prestito la sua!!)

C'è che i miei capelli richiedono una spuntatina, un'aggiustatina di tono, coccole.

C'è che a Natale entro nell'ottavo mese, ma io mi sento pesante come se dovessi partorire a giorni, e la gente che mi vede e mi dice 'ancora due mesi e mezzo?' non aiuta di certo.

C'è che a Gennaio c'è un passo importante, una grossa partenza (lavorativa), e io sotto stress rendo meglio, sì, ma forse non quando sono in attesa.

C'è che alla nascita del nostro secondo cucciolo, dirò addio a maritosgainz/collega, che lavorativamente parlando si stabilisce nel nostro capoluogo di regione, diventando treno-pendolare, e il cui stress giornaliero sarà misurabile in base ai ritardi delle nostre ferrovie calabro-lumache (..calabro lucane..). E io non lo so come sarà non-pranzare-mai-con-lui-in-settimana - e stare 'sola con due bimbi' (parrebbe una contraddizione in termini. Parrebbe) tutti-i-giorni.

C'è che Ivan ultimamente mi chiede troppo spesso conferma 'mamma, ma tu mi vuoi bene?' e io non capisco perchè. Vabè, ho notato che me lo chiede più spesso quando io mi arrabbio più spesso, e io ogni volta sono.. triste e moritificata, alla sua domanda.

C'è che ho sofferto di crampi notturni, sono giorni e giorni che prendo il magnesio (una boccettina schifosissima), e va meglio, e quando ho dimenticato di berla, ho sentito nuovamente i muscoli delle gambe contrarsi, di notte: ma chè, sono legata al magnesio per il resto della gravidanza????

C'è che l'automobile ha un problema, che viene segnalato con una spìa, e che non è stato recepito correttamente dal meccanico, nonostante i due interventi apportati e, naturalmente pagati.

C'è che a Natale amo fare i regali, ma a causa della contingente situazione economico-finanziaria, quest'anno, il Natale sarà ridotto all'osso: una cartolina e BUON NATALE A TUTTI.

C'è che me ne sto infischiando della dieta, e che stamattina, dopo il prelievo per il solito test mensile più qualche new-entry, ho fatto colazione con due cornetti alla marmellata. E mi fermo a stamattina, che sennò dovrei svelare tutti gli extra dei giorni scorsi. E ieri sera per caso ho ritrovato il foglio su cui annotavo il 'peso della mamma' durante la gravidanza di Ivan. Sarebbe stato meglio non trovarlo.

C'è che ultimamente non riesco a mettere Ivan a letto prima delle 23. Lo so, sono un mostro - entro le 21.30 dovrebbe essere off nel suo lettino, ma spesso a quell'ora finiamo di cenare, oppure io sto sistemando la lavastoviglie, caricando la lavatrice, insomma facendo altro. Lo so, sono un mostro, e mi viene da piangere.

C'è che ieri sera sono passata da uno splendido negozio che vende giochi in legno, per due acquisti da fare in cooperativa con altri, per due eventi (questa palestrina per la nascita della piccola Sara e questa stupenda giraffa in legno, per un primo compleanno).
Insomma ho dato un'occhiata agli orsetti-carillon Nattou, per rispettare la tradizione, e scrivere il nome di Mattìa, su una nuvoletta azzurra da applicare all'orsetto, e poggiare l'orsetto nel lettino, alla nascita, e... mi soffermavo più sul prezzo che sulla bellezza e sulla morbidezza degli orsetti stessi.

C'è che ogni tanto ho il sentore che il calo ormonale che mi riduceva così alla nascita di Ivan, ci sarà pure alla nascita di Mattìa, e a tratti ne ho paura.
Poi mi dico che no, ci sono già passata, sarò più forte, più brava, più capace, che altrimenti l'esperienza a cosa serve?
Ecco, appunto.
L'esperienza a cosa serve? Serve davvero in questi casi?
Oppure ci sono cose che arriveranno, e tu lo sai, e non ci puoi fare niente, solo guardare oltre, al di là di quegli attimi, che non sono attimi, ma mesi.

E poi, insieme a maritosgainz, 'sta volta ci sarà Ivan a sbaciucchiarmi, quando sarò più triste, e a riempirmi la testa di batterìa, musica, canzoncine e poesie, coccole e giochi, scarabocchi e gru, trattori, macchinari, piston cup e saetta mcqueen.
Ivan che, già me lo figuro, mi farà sciogliere, nel momento in cui guarderà 'il flatellino mio, Mattìa'.
Ivan, che, con la nonna, ha imparato la poesia: 'son piccoino e non 'o so die, co'ppoche palole mi fascio capie, bonnatae a te mamma e a te papà, tutti quanti feicitàààà!' (Sono piccolino/e non lo so dire/con poche parole/mi faccio capire/buon natale a te mamma/e a te papà/a tutti quanti/felicità)

Ecco, un esempio di post psico-risolutivo: ho iniziato scrivendo delle cose che non vanno, ed ho concluso con la bellissima immagine del mio cucciolo che recita la poesia.
Chissà forse 'sta volta, vista anche la presenza del blog, avrò un nuovo modo di 'sfogarmi' ed 'evadere' dal calo ormonale del dopo-parto. Chissà.

venerdì 4 dicembre 2009

giovedì 3 dicembre 2009

CAPELLI-HOME-MADE

Ieri sera, maritosgainz, ha iniziato la tradizione dei 'capelli fatti in casa'.
Sì: ha tagliato i capelloni del nostro batterista preferito, con l'ausilio del regola-barba, o macchinetta, che dir si voglia.

Il cucciolone capellone, ha iniziato il calvario interessato alla questione, salvo poi sciogliersi in lacrime lacrimose, che si mescolavano ai capellini che piovevano dalla sua testa, e che gli causavano non poco pizzicore.

Il paponesgainz, non più abituato a una tal quantità di capelli da tagliare, sudava e sudava: lo stress aumentava all'aumentare del volume del pianto del cucciolo-ormai-mezzo-capellone.

Io fungevo da elemento necessario-distraente: chiudevo i mobiletti con una spallata (generando risa incontenibili del cucciolo-ex capellone-ora pulcino) - disegnavo sulla lavagnetta magica misteriose figure da far indovinare al piccolo (gelato-batterìa-chiesa-tlomba-sax) - fingevo, ma neanche tanto, che i suoi capelluzzi mi erano saltati in bocca, e schifata li sputacchiavo, e gli occhi bagnati di Ivan, si aprivano in una sincera risata - prestavo il mio nasino alla sua necessità di baciare per consolarsi.

Alla fine: cik ciak nella vasca da bagno con papere, spugne, acqua, bicarbonato, Aveeno, e tante, tante risate.

'mamma? io no ce l'ho li capeli unghi?'
'adesso sono più corti, amore, ma ricresceranno e tra qualche mese, li tagliamo di nuovo..'
'mamma? vini a fae a nanna cù mè?qui? su cuscino mio?'
'vabene, mi appoggio un pò qui, e poi torno nel mio lettone'
'shì'
'buonanotte amore'
'bonanotte mamma'

..è normale poi sciogliersi, no?....

Ivan chiacchiera.. canta.. cresce..

'mamma? quelo è batalatale'
'amore.. si dice BABBONATALE'
'..'
'BAB-BO-NA-TA-LE'
'bab-bo-na-ta-le'
'bravo amore!!!!!!!!!'
'BAB-BO-NA-TA-LE'
-------------------------------
'mamma, o voi o 'pìcchio? o picchio e maddaino?'
'amore.. sì grazie.. si dice Spicchio'
'...'
'SSSSS-Pìcchio'
'sssssss--pìcchio'
'bravo amore!!! ssspicchio!!'
'SSSSSSSSSSSSSSSSSSSS-ppppppìcchio'
'sì amore, bravo.. però.. non mi sputacchiare tutto il mandarino in faccia!!'
------------------------------
'mamma, io 'ado a signoe e peppachico, che a macchina mia no funsiona più'
'ah, vai dal signore del meccanico?
'shì, e peppachico'
'amore, si dice mec-ca-ni-co'
'...'
'MEC-CA-NI-CO'
'...'
'mec-ca-ni-co'
'mac-ca-pi-co'
':) no, amore, MEC-CA-NI-CO'
'mamma, pac-ca-pi-co'
'...ok...'
--------------------------------
'mamma? banana, piatto, bicchiele, tovajja, acqua, pecoa'
'amore, ma che dici? cosa canti?'
'mamma, ma che dicio io???' (e ride)
--------------------------------
'mamma, io fazzo a muzeca.. io sono a battilìa!!'
'sìì amore, lo so, sei un batterista!!'
'mamma, io sono a battilìa, tu soni i micopono, papà sona i basso'
'e Mattìa? Cosa suonerà Mattìa?'
'..a tlomba! NO! A Ticalla!'
'la chitarra?.. wow! e cosa suoniamo e cantiamo?
'BIIIF.. BIF I CHI KEEEEE!!' (breath, breath in the air....)
'don't be afraid to caaare..'
'come on!!'
'ma chi sono questi?'
' mamma! sono i KIN FLOY!!'
'ah, sì è vero, i Pink Floyd!! e a te piacciono?'
'sì, molto. E il cocclindo? Ma il coccolindo come fa?.. pappapappaaappà.. no c'è nisciuno che o sà.. pappapappaaappà.. si dice pappappelo.....'
'e questa cos'è?'
'mamma, è il COCCOLINDO!'
'..ok..'

lunedì 30 novembre 2009

La Vera Verità

Ieri sera.
Entriamo a casa di mia sorella, sul cui muro di ingresso, è stato di recente montato uno specchio a tutta altezza: l'ingresso adesso è ampio e luminoso.. miracoli degli specchi.

Ogni volta che ci passo davanti, mi guardo, non mi capita sempre, a casa ho solo un paio di specchi dentro l'armadio, per guardarmi tutta intera.

Specchiandomi, esclamo 'cavoli, a questo specchio la mia panza sì che sembra davvero ENORME'

La mia pupetta nipotina quasi settenne, mi guarda, guarda la mia immagine allo specchio, poi mi riguarda e fa 'zapy, questa panza è UGUALE a come la vedi allo specchio. proprio U-GUA-LE'

...i bambini.. la voce dell'innocenza e della verità.

ma.. cos'avrà voluto dire?????????????????

venerdì 27 novembre 2009

Sul glucosio e sulle mamme

Questa mattina mi sono sottoposta al Test di Sullivan, ovvero la curva da carico di glucosio.
Anzi, la MINI curva da carico di glucosio: ho cioè ingerito 'solo' cinquanta grammi di bibitone dolciastro simile a caramello liquido, al vago sapore d'arancia: 'na schifezza unica.

Eravamo quattro gestanti, e una di noi quattro (la più magra, ndr) si è dovuta sorbire cento grammi di bibitone.
Noialtre ci sentivamo fortunate: basta poco, a volte, per sentirsi fortunate.

Poichè il test prevede almeno due prelievi a distanza di un'ora (mini-curva) o quattro prelievi in tre ore (la curva vera e propria), non abbiamo fatto la fila, con gran vociare degli ultra-settantenni che erano lì forse dalle sei del mattino.

E di cosa vuoi che parlino quattro donne-mamme-gestanti intorno a un tavolo, con bibitone disgustoso da mandar giù?
Ovvio: dei propri cuccioli, a casa, e in grembo.
C'era chi ne aveva uno (io), chi una (la magra), chi due grandi (16 e 11 anni), chi tre piccoli (10-5-3 anni). Ecco, quest'ultima era in attesa di DUE GEMELLI (masculi) e il prossimo anno si ritroverà madre di CINQUE FIGLI. Ho i sudori freddi solo a pensarlo.

In tutte ritrovavo la stessa lucentezza degli occhi, che ho scorto nel mio sguardo, improvvisamente cambiato, alla vista delle due linee lilla, e che non mi ha più abbandonato.
E' bello incontrare familiarità di questo tipo.
Con le donne non ho un ottimo rapporto - non ho grandissime amiche, e in generale risulto più simpatica a un uomo che a una donna: ma questo tipo di intesa al femminile, è una di quelle cose che ti scalda il cuore.

E questo è uno dei motivi per cui ho intenzione di frequentare un corso pre-parto: se e quando mi deciderò ad informarmi al riguardo.
Questo, oltre al fatto che sento il bisogno di ripiegarmi su me stessa, sul mio pancione, su Mattìa che ci scalcia dentro, a volte come una lieve farfalla, a volte come un cavalluccio imbizzarrito: solo me e lui.

Ad oggi gli unici momenti dedicati solo a Mattìa, sono le coccole serali, a letto, quando lui si muove di più, e quando la consapevolezza di lui fa sorgere un sorriso appena accennato, ai lati della mia bocca.

Quando Ivan era nella mia pancia, ero tutta me e lui. (e il papozzo - certo!)
Ma ora.. oggi.. Ivan c'è, è qui.. ed è intorno a lui che ruota la giornata, volteggiano i pensieri.

A volte mi ritrovo a guardare Ivan, e cercare lo scricciolo di pochi chili che mi portavo in giro per casa nel marsupio/sciarpa, coi suoi occhi vispi e curiosi, e i suoi versetti da interpretare.
Guardo le sue foto di neonato, e il cuore parte al galoppo.
Mi sforzo di ricordare quanto piangeva (tanto) e come reagivo io alle sue lacrime (spesso bene, ma la calma non è mai stata tra le mie doti).
Provo a figurarmi come saranno quei momenti col nuovo arrivo, il prossimo anno (tra tre mesi!!).
Faccio tanti buoni propositi, ma già mi propongo di non sentirmi in colpa (o almeno non troppo) se qualche proposito non lo porto a compimento.

Intanto, tra meno di un mese è Natale.

giovedì 26 novembre 2009

Benvenuta piccola SARA


Stamane, alle 4.30, la principessa cui dedicai questo post lo scorso anno, è diventata mamma della piccola Sara.

Auguri a lei, al suo principe e un caldo benvenuto alla piccolina!

mercoledì 25 novembre 2009

SempliceMenteGeniale

Una cara amica è in cerca di lavoro.
Stampa e spedisce curriculum ormai da mesi, ma la crisi c'è, e si vede.

E per una donna-mamma, diciamola tutta, la crisi è ancora più pesante, perchè già in 'tempi normali' si viene viste come le pecore nere tra i lavoratori, * quelle che 'ho bisogno di un permesso, devo portare il bimbo al dottore' - quelle che 'non vengo, ho il bimbo con la febbre e non so dove portarlo' - quelle che 'sono incinta' - quelle che 'vorrei il part-time' * figurarsi in tempi di crisi economica come questi.

Ma lei è forte, non demorde, tenta e ritenta.
Guarda la sua splendida duenne, e sa che è anche per lei, che cerca lavoro, nonostante le ore che naturalmente sottrarrà al loro rapporto.

Ha fatto un colloquio. E' piaciuta tanto. Si accordano per una settimana di prova.
Al termine del primo giorno di lavoro (dopo ben 9 ore e mezzo di lavoro, ndr), finalmente prende coraggio e va dai titolari, a 'chiedere' a quanto ammonterebbe lo stipendio (tasto non toccato in fase di colloquio, e neppure quando l'hanno richiamata.. ma che delicatezza 'sti titolari! come se non volessero offenderla parlandole del vile denaro.. ehhh la nobiltà d'animo è merce rara di questi tempi).
Ebbene.
Stipendio base, nella norma e orari di lavoro che definire massacranti è poco.

Da lunedì a sabato - dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 21.00.
Per gradire, a Dicembre, visto il Santo Mese, si lavorerà anche la Domenica. Stessi orari.
Senza pausa settimanale. E senza il pagamento di alcuno straordinario. Per un anno.
Perchè devono 'vedere come lavori'.

Miei cari.
Per 'vedere' come uno lavora, esiste il periodo di prova - che tra l'altro dev'essere retribuito, e qui chissà.
Per 'vedere' come uno lavora, ti bastano le NORMALI otto ore giornaliere - non c'è mica bisogno di 14 ore di straordinario settimanale.

Se tu, imprenditore, prendi con 'sta storia 3 dipendenti - in una settimana ne paghi 3, ma ottieni le ore lavorative di 4 dipendenti!

Togli le ore stra-ordinarie ai tre dipendenti che hai, e pagane un quarto!
Darai lavoro a una persona che ne ha bisogno e tutti avrebbero la loro vita al di fuori del lavoro e,... ah!
Eh no.. e dove starebbe poi il tuo guadagno?

I bravi imprenditori non hanno bisogno di questi sotterfugi per guadagnare, o anche solo per 'rimanere a galla'.
A trovarli, però, i bravi imprenditori.

Io non sono imprenditore, non lo saprei mai fare.
Però quando ho davanti uno stupido, lo riconosco.
E francamente sono stanca di venire a conoscenza di imprenditori che sono 'bravi' solo sulle spalle dei propri dipendenti - e che anzichè portare i lavoratori della propria azienda nel palmo di una mano, li sfruttano, li mortificano, li offendono, li umiliano, li schiavizzano, ci guadagnano su, li ignorano.

E' un pò come sentire uno che parla male della propria moglie - e viceversa: in un rapporto che dovrebbe basarsi sul reciproco rispetto, non può esserci spazio per certi colpi bassi.

Non capisco..

Mi si dice che il cucciolo che ho in grembo è ciccio.. 'pesa' già un chilo e duecento grammi (per quanto possano essere precise le misure della Ecografia).

Evvai, tutti felici e contenti.

Poi mi si sgrida perchè io ho preso troppo peso.

Perchè Mattia sì e io no?

Non potete essere contenti pure per me?

-_-'

Ok, scherzo.
Da oggi la dieta. Quella vera.
Stamattina, solo cinque biscotti col mio amato caffèllatte.
E' facile, lo so.
Devo solo reimparare a fare la conta.
Tornare bambina e fare la conta, giocando a nascondino con questo cucciolo che mi riempie il ventre e il cuore.
Fare la conta e aspettarlo, andare a cercarlo, stanarlo.
Concentrarmi solo su di lui.

Devo assolutamente evitare tutto ciò che siano carboidrati.
Ecco, giusto cinque biscotti al mattino, e settanta grammi di pasta a pranzo.
E il pane?
Cosa essere pane?
E la focaccia?
Cosa essere focaccia?
E la pizza?
Cosa esser.. - ok, la pizza una volta a settimana sì, ho deciso.

Intanto, sbuccio un'arancia.

lunedì 23 novembre 2009

Il cucciolo ammalato

L'influenza di Ivan ha avuto due fasi ben disinte:
- la prima, con febbre alta, che ha causato gastroenterite, e in un assurdo crescendo, muchi, catarro, raffreddore, mal di testa, occhi lucidi.
- la seconda, caratterizzata da assenza di febbre, ma una tosse notturna incontrollabile.

La diagnosi è chiara: tosse bronchiale, causa complicanza influenza - necessita di antibiotico.
Io: ma come, antibiotico senza febbre?

Primo Pediatra: sì, è per PREVENIRE una eventuale bronchite.
Risposta che mi lascia quantomeno perplessa: un antibiotico dovrebbe curare, non prevenire.

Secondo pediatra: signora, avrei preferito anche io che ci fosse stata la febbre, avrebbe significato che il sistema immunitario di suo figlio reagisce all'infezione, che comunque c'è, è in atto, ed è anche abbastanza avanzata. Evidentemente il sistema immunitario di suo figlio è stato indebolito dall'influenza che ha avuto la scorsa settimana, e non sta riconoscendo l'infezione. Diamo l'antibiotico senza febbre solo in casi estremi, e questo è un caso di quelli. Anzi, si sbrighi pure a darglielo.
Risposta che mi ha fatto girare la testa e tremare le ginocchia.

Uscita dal secondo pediatra, con la ricetta che pesava in borsa, mi sono guardata in giro, e ho affogato gli occhi nel cielo blu disegnato dalle stradine tortuose del centro storico.

La manina di Ivan era piccola e fredda, nella mia.
Poco prima aveva smesso di piangere e agitarsi mentre il medico lo auscultava. Ma appena rivestito aveva chiesto a gran voce la caramella che pensava di meritare.

Camminiamo lentamente e facendo attenzione alle chianche sconnesse.
Sono triste. Profondamente triste.
Mi girano in testa parole rapite non so più dove e quando.. 'complicazioni polmonari'.. 'bronchite non curata che si trasforma in polmonite'.. 'ospedalizzazione'..

Mi chiedo se Ivan sia abbastanza coperto.
Lo guardo. Ha il nasino rosso, gli occhi verdi scintillano alla luce del sole, segue con sguardo rapito una moto che passa sgommando.
'maaammma, 'a moto gaaande!!'
Mi dice, contento di essere finalmente uscito dopo una settimana di clausura.

Mentre lo vestivo, prima di uscire, a casa, al momento di infilare le scarpe mi aveva detto 'mamma, da quanto tempo che no metto quette cappe', e mi abbracciava, e mi baciava il nasino: segni inconfondibili che è grato per quel che gli stai facendo.
Il suo modo affettuoso di dirti grazie.

Gli guardo i piedini che incerti misurano i passi, su quelle chianche scure e sporche.
Lo sento piccolo. Indifeso. Lo abbraccio. Basterà per calmarmi il cuore?

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Domani termina la terapia del suo antibiotico preferito.
Dopodomani terminano i da lui odiati Paf.
Giovedì vedremo se abbiamo avuto la meglio.
Al momento, parrebbe di sì: la tosse è sparita, la notte si dorme tranquillamente, l'appetito sta tornando normale.
Ma qualcosa mi dice che non posso più fidarmi solo di questi segni 'apparenti'.

I'm back.. maybe

Sette giorni e sette notti in convalescenza.
Senza uscire se non per buttare la spazzatura, e fare la spesa quotidiana.
Senza ricevere visita alcuna, chè qui si era influenzati e non era uno scherzo.
Ma ricevendo tante.. tante.. tantissime telefonate (un giorno abbiamo spento il cordless per dormire un pò).

Ho scoperto che stare a casa tutti insieme è intimo e gratificante, sotto certi aspetti.
Lasciamo stare i momenti bui, i mal di testa, le febbri (che perfortuna non hanno riguardato me e la mia panza), la spossatezza.
Di bello c'è che la tua casa, quando la vivi 24-ore-su-24, ti sembra più tua.

Inizi a vedere nuove angolazioni di ogni stanza, e, sì, diventi maniaca della P di Polvere: nel Mondo non c'è abbastanza posto per entrambe, la lotta è estrema ed all'ultimo sangue: o Te, o Lei.

Ecco, ho risolto il problema della massaia media, quella che va in giro col grembiule pieno di tasche e pezzuole per ogni tipo di sporco.
Quella che ciabattando per le stanze, individua se c'è qualcosa fuori posto.
Cara massaia - ESCI DI PIU'.
Io ci ero costretta, a stare in casa.
Ma ci sono le casalinghe che 'no, non posso venire a prendere il caffè, domani è il giorno settimanale in cui lavo le mattonelle della cucina'.

Con le mani in mano proprio non ci so stare.
Davanti al computer con il cucciolo lamentoso, ancor meno.
Davanti alla tv, peggio che andar soli di notte.
Un libro? Ecco, mi manca un libro nuovo da leggere.
(Qualcuno mi dà qualche spunto?)

E quindi via libera per dare il meglio di me come casalinga.

Con la fida scala, ho pulito sopra tutti i mobili alti, ho spolverato finestre e zanzariere, lavato gli sportelloni delle nicchie esterne; ho passato e ripassato i pavimenti, disinfettato i bagni, riassestato l'interno dei cassetti, rimesso ordine nell'armadio, tirato fuori roba da pancione che non ricordavo più di avere, ordinato le borse, buttato un sacco di cianfrusaglie, ordinato il mobile dei Tupperware, liberato una mensola per far spazio alle nuove, tante medicine che ci hanno fatto visita, cambiato il sacchetto all'aspirapolvere, lavata l'aspirapolvere medesima, ordinate e spolverate le scarpiere, spostato i detersivi, pulito il mobiletto, e risistemati i detersivi.
Il momento clou?
Quando ho lavato l'interno della lavatrice, con spugna e candeggina, smontando ogni pezzo del cassettino del detersivo e ammorbidente: ecco, in quel momento penso di aver toccato il fondo.

Il bello è che mentre pulivo e pulivo a che pensavo?
A quello che potevo preparare.
E quindi mi sono ritrovata al supermercato a comperare la prima ZUCCA della mia vita, e i primi trecento grammi di castagne per fare le caldarroste da me, a casa!
E la cucina che profuma di caldarroste, è una di quelle cose che 'non si possono comprare'.

Con la zucca ho improvvisato delle tagliatelle zucca e speck, e per essere la prima volta che la preparavo, son stata brava!!
Avrebbe qualcosa da ridire il mio cucciolone Ivan, che ha ben incorporato le abitudini culinarie altamurane, e ieri per pranzo mi chiedeva orecchiette sugo e salsiccia.. ma, insomma, una volta tanto, uno sgarro color arancio non fa mica male!!

lunedì 16 novembre 2009

Notti tragiche

Inseguendo un vomito,
un termometro,
una supposta in più..
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L'influenza è arrivata in casa nostra.
E' una influenza strana, pesante, che necessita di tanto paracetamolo, che dal nulla ti fa venire muchi e occhi lucidi, mal di testa, vomiti e diarrea.
L'influenza ce l'ha il mio cucciolone, e alle persone che mi dicono di 'stargli lontano' gli risponderei che sarebbe come impedirmi di respirare.

Ed io, la mia panza, e maritosgainz, abbiamo passato notti terribili, popolate di bambini deformi, di virus scappati da laboratori messicani, di muchi ingestibili e infiniti, di pigiamini e lenzuola da cambiare, e febbre da misurare raccontando ogni volta la 'filastrocca del termometro' e tenendo il Filips (termometro digitale non funzionante) in mano per gioco.

'no mamma, a puppostina nooo'
urlo disperato del mio cucciolo.
cuore di mamma straziato.

giovedì 12 novembre 2009

25 settimane e un giorno

..e tutto va bene.
O, almeno, così pare.
Il piccolino che mi porto nel marsupio-panza, non smette un attimo di ricordarmi che è lì - oltre che per la stazza che ormai ho intrapreso, anche per via dei suoi movimenti quasi perenni, e a tratti invadenti.

La prossima visita dal ginecologo, e quindi il prossimo sbircio nel suo mondo incantato, ce l'ho tra dodici giorni.
Ormai conto i minuti.
Era l'otto di ottobre che ho fatto la morfologica, e sì: lo voglio rivedere. :)

Ora siamo nel periodo del 'non mi sbaglio, sei proprio incinta' e quindi un pò tutti quelli che incontro sono più gentili della norma (offrire il posto nella sala d'aspetto, offrirsi di far passare avanti nella fila, cose così insomma.. cose cui non siamo abituati: gratuita gentilezza).
C'è sempre chi prende in giro, invitando a non mangiare troppi cocomeri interi, o, in generale, a non mangiare troppo, ma va bene così.

Ogni chilo preso sarà una lacrima di sofferenza nel dopo-parto.
Ma va bene così.

Col tempo ho imparato di me che detesto la perfezione, la trovo assolutamente finta, artefatta, fantoccia, posticcia.
Qualcosa che non va, c'è sempre, in tutto.
Premesso ciò, preferisco che la cosa 'anomala' sia qualcosa di ben visibile: se quel che vedo è troppo perfetto, allora il guasto dev'essere all'interno.

Faccio qualche esempio pratico: acquistata l'auto nuova, c'è un problema al tachimetro - una lucetta (sui 160 km/h) è più spenta del resto dei raggi. Scopro di esserne quasi contenta: se c'è questo difetto, per me così evidente, vuol dire che, dentro, la macchina è perfetta.

Acquisto mobile del bagno: ha un pezzettino rotto all'angolo nord-est del marmo, e non ce lo cambiano per un motivo x: bene - significa, secondo me, che sarà un mobile che durerà a lungo.

Cose così.
Se, nel dopo parto, mi verrà da piangere per via del mio peso, sarà cosa buona e giusta: vorrà dire che non avrò altri motivi (ben più seri) per piangere davvero.

Peperoni Verdi Fritti


Che no, non è una ricetta.
E neppure la semi-citazione del titolo di un bel film.
E neppure una culinaria metafora sul come mi sento in questi giorni, che, pure, ci starebbe bene.

E' quel che ho cotto ieri sera, per il pranzo di oggi, con l'aggiunta di un barattolo di pelati schiacciati, e del sale. Santo Cielo che profumo!

Sono un pò assente on line questi giorni, non sono dell'umore giusto, non so.
Sicuramente ho da fare - qui, nella vita vera - più del solito.
Sabato sono andata a prendere maritosgainz dall'aeroporto, insieme all'amico 0b1 e a Ivan, che per tutto il week-end è stato un aereo in 'atterraggio di fottunaaaa' sputacchiando qua e là.

Sabato è stato poi dedicato alla cucina con la preparazione di un risotto, la frittura di alcune cotolette di pollo, l'improvvisazione di un paio di pizze per la sera: dopo una settimana di pranzi e cene in solitaria o in due (col cucciolone) è stato bello tornare a mangiare con adulti, e poter scambiare due chiacchiere a tavola!

Domenica invece è stata una giornata un pò così.. saremmo usciti, ma la mia indolenza e il mio istinto di massaia hanno avuto il sopravvento, così ho preparato sugo e salsiccia, una semplice pasta al forno, e la sera la pizza di patate (detta anche 'svuota frigo') e il Pan di Spagna per la torta del compleanno del mio papà.

Il compleanno è stato martedì - ma la torta era in preparazione da domenica: se lavori, ti devi organizzare! E quindi, domenica pan di spagna - lunedì a pranzo, creme, lunedì sera farcitura e decorazione.
Eh, sì, era buona anche questa!!!

Ieri mattina ho fatto un prelievo di sangue, per il classico test anti-toxo. E così, su due piedi, ho realizzato che me ne mancano solo tre, all'appello, di toxo test.
11 Dicembre
11 Gennaio
11 Febbraio

E poi?
Ok, pensiamo al pranzo di oggi - non andiamo troppo oltre, please.

giovedì 5 novembre 2009

Stanca persa


Domenica mattina maritosgainz è partito per quel di Genova.
Solo una settimana via, cioè cinque giorni lavorativi e praticamente un giorno e mezzo di riposo (mezza e più domenica, e quasi mezzo sabato prossimo - grazie tante improbabili orari di aerei!).

Il cucciolone è un angelo, perfortuna.. mangia, dorme, mi aiuta, fa pochi capricci, mi coccola, e non mi ostacola quasi mai. Ha solo più bisogno di vedere i kinfloy (Pink Floyd at Live8) in dvd, ma penso sia solo per sentire il papone più vicino - oltre che per guardarsi bene bene il sax e la batteria.
Poi butta tutti i cuscinoni per terra, sistemandoli a mò di batteria, ci si inginocchia davanti, e 'li suona', mimando con la boccuccia improbabili percussioni appena inventate.

Il peso della mia pancia prominente si fa sentire e vengo presa da pensieri deficienti, quali ad esempio:
'non chiudo la porta con il chiavistello alto, dovessi sentirmi male, Ivan almeno arriva ad aprire i giri di chiave'
'non rimando il rimettere ordine in casa, e buttare giornalmente la spazzatura, dovessi sentirmi male, e dovesse venire gente inaspettata, almeno trova la casa in aspetto decente'
'faccio più spesa, dovessi sentirmi male, detesto non avere nulla da mangiare nella dispensa!' e così via..

Di tutte le figure che mamma-carpina ricopre (cuoca, amica di giochi, bàlia, colf, maestra, disegnatrice, dottore, personal trainer, personal book-reader, personal shopper, sceneggiatrice, cantante a richiesta, ecc..) la meno riuscita è sicuramente la psicologa infantile.
Anche perchè lei proprio non lo è, e rischia certi errori madornali e grossolani, che possono poi minare alla base del rapporto col pargolo (vedasi le crisi sulla pipì), ma vabbè c'è pure questo nel conto.

Oggi è giovedì.
E siamo sopravvissuti a questi giorni di dura routine: sveglia, colazione, preparazione, asilo, lavoro, pausa, casa, pranzo, faccende, nonna, lavoro, uscita, casa, rito di cena/giochi/coccole, telefonata al papà, nanna cuore a cuore.
Il tutto sentendosi immensamente fortunati per tante cose, ma soprattutto perchè la febbre non ci ha ancora fatto visita, e speriamo se ne resti lontana per questo fall/winter season.

Ieri sera per spezzare la monotonia, c'è stata una festa di un seienne, con bimbi urlanti, e un buffet che ha ben rimpinzato il mio stomaco.
Come sempre, Ivan è il più emozionato al momento del Tanti Auguri a.., e guarda tutta la scena (candelina, mani che applaudono, stecche e stonature, macchine fotografiche in azione, bimbo che spegne, luci che si riaccendono, applausi scroscianti) con occhi rapiti e sognanti, e la bocca semi aperta dallo stupore. Ogni. Volta.

E' stupendo guardare il suo viso e i suoi occhi, mentre esplora il Mondo circostante, e tenta di far propri codici altrui, incorporare abitudini per lui nuove, e sorridere: più di tutto è bello veder sorridere i nostri figli.
E' una di quelle cose che ti leva la stanchezza di dosso.

mercoledì 4 novembre 2009

Ho conosciuto una

Mi si è parata davanti ieri mattina.
Mi ha guardata luccicante negli occhi, e con garbata insistenza mi ha obbligata ad una visita in farmacia.
L'ho accontentata, pensando andasse poi via, ma mi sbagliavo.

Per lei ho tenuto la tapparella un pò scesa sulla finestra, e il tono della voce più basso del consueto squillìo che mi contraddistingue.
Per lei non potevo fare movimenti bruschi, nè tosse nè starnuti.

Con lei la mia pancia diventava solo un peso, senza senso nè poesia.
Con lei il mio cucciolone ha dovuto fare i conti fino a sera.
E la mia pancia si imbronciava.

Quando finalmente le ho chiesto come si chiamasse: 'piacere, sono la tua prima Emicrania' mi ha risposto.

giovedì 29 ottobre 2009

Pan di Spagna - senza lievito

(Aggiornato con le foto, come promesso!!)

Bene, bene.. eccomi a indicarvi LA ricetta del pandispagna che ha reso possibile la mia chimera: preparare una ottima torta di compleanno!

Qui sul blog non si sa, ma i miei dolci di compleanno sono sempre stati: torta di mele, ciambelle e crostate. Al massimo frollini.
E ai tempi di mia madre, la sua famosa Torta di Mandorle, che poi ho scoperto chiamarsi Rosada, ma che io non so assolutamente preparare (non ci ho mai provato, ma forse dovrei..)

Così la mattina della vigilia dei miei trent'anni ho pensato che sto diventando grande, sto per avere il secondo figlio, e che forse sono anche pronta per preparare un pandispagna!

Così, con questa nuova consapevolezza di mè, ho digitato il numero di telefono di mia cugina T. e le ho chiesto ogni-segreto-possibile per fare un buon pandispagna, che, si sa, è la BASE della torta di compleanno.

Ebbene, ho scoperto che non c'è ricetta più facile.
E infatti la ricordo a memoria.

Ingredienti:
UOVA FRESCHE (a temperatura ambiente)
AMIDO DI FRUMENTO e ZUCCHERO in egual misura.

Procedimento:
ROMPERE e PESARE le uova, quindi travasarle in una capace ciotola (ho finalmente rispolverato La Ciotola Tupperware).
Pesare, nella misura del 50% del peso delle uova*, lo zucchero, e l'amido e metterli in due ciotole distinte.

1) Mescolare lo zucchero alle uova, munirsi di sedia, pazienza e orologio, e sbattere uova-zucchero per trenta minuti. Ovviamente, con l'ausilio di uno sbattitore elettrico.
Il composto triplicherà il suo volume, ecco perchè serve una ciotola moooolto capiente.

2) Con un cucchiaione di legno, aggiungere poco alla volta l'amido al composto di uova-zucchero, che lo incorporerà con un delicato e piacevole crepitìo.

3) Accendere e preriscaldare il forno a 150°

4) Foderare di carta forno la teglia destinata alla cottura

5) Trasferire il composto nella teglia

6) Infornare a 150° ventilato per circa 30 minuti o comunque fino a quando non risulterà imbiondito a sufficienza (mi raccomando alla prova stuzzicadenti!!)

Far raffreddare il pandispagna per poi affettarlo e procedere alla bagna (io l'ho sfornato a mezzogiorno e l'ho bagnato alle dieci di sera..).
La bagna è qualcosa di molto free: c'è chi usa liquore, chi latte, chi mescola entrambi , chi succo di frutta.. insomma dipende dalla torta che andrete a preparare, ma anche dal vostro naso: odorate dunque vari intrugli prima di procedere, e fatevi prendere dalla poesia del momento: io ho usato dell'ottimo brandy, con cui non ho esagerato, perchè ci sono molti bambini, per cui l'ho allungato con del classico e semprebuon latte (per le torte per i cuccioli va bene sempre e solo latte).

Farcire quindi la torta con la crema o le creme preparate per l'occasione (io ho preparato la crema bimby alla vaniglia e al cacao: 'na bontà!!)

Farcirla la sera prima permette al pandispagna di inumidirsi alla perfezione, diventando un fresco tutt'uno con la crema.

Per la decorazione: panna fresca, freddissima di frigo, leggermente zuccherata e montata con passione.
E.. non siate parsimoniosi con la panna, mi raccomando. ;)
(vedasi particolare della torta, in proposito...)










Ok, ho l'acquolina in bocca quindi mi fermo qui per oggi, con le ricette.




(*esempio: per 650 grammi di uova sgusciate - 325 gr. di zucchero - 325 gr. amido)

martedì 27 ottobre 2009

Oh yes, I'm thirty!





Dopo i trenta, compiuti due domeniche fa, ecco le parole di una gestante stanca, ma soddisfatta, nonchè felice....

Trascino stancamente le dita sulla tastiera, chè mi fa male ogni centimetro del mio corpo, di stanchezza e tensione.
Forse pure un assaggio di influenza, la voce afona, e dalla regìa mi dicono anche che sia l'età.

Cronaca culinaria - minuto per minuto:
17 ottobre preparazione pan di spagna senza lievito - creme per farcitura - impasti di sandwiches; cottura sandwiches - saluto al fratello+cognata+nipote venuti da lontano - preparazione e cottura frollini al burro - crostate; spesa - taglio, bagna e farcitura del pan di spagna
18 ottobre: decorazione torta - preparazione quiches di zucchine - cottura spinaci x rustico - impasto due focacce; stese e condite due focacce da sorella A. - farcitura e cottura 2 rustici al prosciutto e uno agli spinaci - farcitura sandwiches (taluni salsa tonnè e insalata, talatri certosa e rucola).

Conclusioni di cotante manovre cuocherecce:
- se cucini per trenta persone, e poi ne vengono a mancare quindici, ti senti un pò avvilita.
- I sandwiches: più lievitano, meglio è. E provali con l'olio di semi, anzichè di oliva.
- Gli spinaci: mezzo chilo, per un rustico, sarebbe stato più che sufficiente.
- Il cioccolato al latte NON SI FONDE, altrimenti lo avrebbero chiamato fondente.
- Una volta suonato il driiiin del forno dell'ultima infornata di frollini, non tirare un sospiro di sollievo pensando 'è fatta', ma escili dal forno finchè sono bianchi, sennò poi invece di biscotti avrai triscotti marroncini. Sì, anche se è sabato sera e tu e la tua panza agognate di accoccolarvi tra maritosgainz e Ivan sul divano, al calduccio.

Cose belle:
il bigliettino di auguri colorato e timbrato con le manine di Ivan.. (grazie sinusoide!!)
un pezzo di cielo azzurro incastonato su un cerchio di luce.. (dire che è stata una sorpresa, è dire poco..)
la sciarpa boa rosa multicolor..
la collana, gli orecchini, e il bracciale ramati..
la sciarpa blu e bianca..
i calzerotti viola per impoltrirmi, e quelli neri eleganti..
i sorrisi e i festeggiamenti di amici e parenti..
l'aria di festa che aleggiava in ogni angolo della casa..



Sogno o son desta?

Che strano.. mi bastano una decina di giorni di silenzio, per essere premiata, non una, ma CINQUE volte!
...state forse cercando di dirmi qualcosa?? .. che dovrei stare un pò zitta ogni tanto??? :-)

Ovviamente scherzo!

Era già incredibile che Diletta dal suo blog mi avesse assegnato questo fantastico francobollo:


Ma che poi lo stesso abbiano fatto, in rigoroso ordine di apparizione: Amalia di mammasidiventa, _Bemz_ di Aspettandoti, Yaya di tRe, e mammainbluejeans ha dell'incredibile, davvero.

Li considero uno dei regali per i miei trent'anni.. :-)

Ed ora veniamo agli altri dieci blog, che premio a mia volta, per rispettare le regole del gioco-premio.
Molti saranno già stati premiati da altri lidi, ma francamente non penso sia un problema (visto che anche la sottoscritta lo ha ricevuto più di una volta!)

Personalmente, leggo tutti i blog del mio blog-roll, che vedete qui di fianco, ma qui nomino:

wasperina - che considero la mia amica-blogger (sotto Carpina, ci scriverei 'blog gemellato con wasperina' tanto mi sta simpatica quella ragazza..), è lei che mi fa scompisciare dalle risate e commuovere: anche contemporaneamente. Waspi, ma com'è che fai?

eppifemili - romana de roma, con un tocco in più, quello della scrittura simpatica!

nonosolomamma - chi non conosce l'elastiblog? ogni giorno un post, essenziale e ben scritto: Elasti è la giornalista di noi mamme!

A lezione di mammità - Caia e il suo piccolo Momo, donano al mondo-blog un'aura poetica di cui non riesco più a fare a meno!

Ma che davvero? - Wonder, romana de roma, mamma in cerca d'aiuto, con quella capacità di scrivere che renderebbe scorrevole e leggibile anche il bugiardino di un antinfiammatorio.

Tuttodoppio+1 - Arianna e la sua casa patopa, sono ormai nei miei pensieri: ogni giorno aspetto le loro 'nuove avventure', come quelle di personaggi di fumetti fantastici (vedasi il suo ultimo esilarante post)

Haramlik - Lia e il suo mondo speciale, oggi genovese, è stato il primo blog che ho iniziato a leggere e cliccare giornalmente. E', in assoluto, la mia blog-scrittrice preferita. Il primo post di Lia di Haramlik che me la fece conoscere lo trovate qui. Io, mi ci scompiscio ancora oggi.

L'ermeneuta - Salvo, i suoi scritti e le sue foto, son qualcosa che rende davvero speciale la blogosfera.

Mammamanga - compagna di pancia (anche se a lei manca davvero poco), vive su un'isola vip, ha un figlio di dieci anni, e mi ha fatto scoprire il rollè con zucchine e speck! Se questi non son buoni motivi per andare a sbirciare il suo blog!!!

Black Cat - donna speciale, Barbara, la sua forza d'animo traspare da ogni suo scritto e da ogni suo scatto.

Cari dieci blog da me premiati, questo è per dirvi che vi voglio bene, e che vi ringrazio di esistere, e di scrivere.

carpina.

lunedì 26 ottobre 2009

kisses.... by carpina

Un saluto velocissimo a tutto il mondo-blog!
Ho trovato una marea di PREMI, che mi sono commossa!!

Sto benone - manco dal blog perchè non c'è fisicamente tempo di navigare in questi giorni!
Devo scrivere un post sui PREMI, le premianti e i premiati..
E un post sui trent'anni ormai passati...
E un post su Ivan che racconta Cappuccetto Rosso..
E un post sul pancione e Mattia che non smette di scalciare, a qualunque ora del giorno!!
E un post sulla stanchezza.. magari anche quello sì.. :-)

A presto!

carpina

giovedì 15 ottobre 2009

My sweet October


Ottobre porta sempre aria nuova nel mio cuore.
Che sia forse colpa di questo cielo di luce e di fresco?
Di quest'aria frizzante e a tratti pungente?
Non so. Ma io lo amo, l'autunno.
Forse, è perchè ci sono nata.
Sono figlia d'autunno, e come posso non essere innamorata dei suoi frutti e odori, colori e sapori?

Amo l'arancio e il dorato delle foglie secche scricchiolanti, che arrivano lontano.
Amo il profumo dei primi mandarini che occhieggiano dalle cassette di legno dei fruttivendoli.
Amo le manine di Ivan che hanno imparato a sbucciarli con garbo e sollazzo.

Amo l'aroma dolciastro delle conserve, e l'intrigante profumo dei sottoli.
Amo il profumo del vino nuovo, che colgo improvviso in talune stradine chiuse.
Amo ritrovare il tepore di casa, il caldo abbraccio di un cardigan vissuto.
Amo la cioccolata calda, che puoi iniziare a desiderare, magari con un pizzico di peperoncino.
Amo indossare vestitini e stivali.
Amo iniziare la giornata con caffellatte caldo, e pane burro e marmellata.

Da piccola, l'autunno era la Scuola. Il flebile brivido lungo la schieda nel salire quella scalinata. L'asciutto profumo delle aule e dei libri. Le penne, i colori, gli amici e i quaderni. La tuta da ginnastica e il grembiule bianco con lo sgangherato nastro blu. La Chiesa, la domenica mattina, e il profumo del sugo a pranzo.
Da piccola, l'autunno era la promessa dell'inverno, coi suoi tempi lenti, e i momenti dilatati per sempre, nella rete del tempo che fu.

Ci sono certi Ottobre, più dolci di altri.
Ottobre in cui mi basta allungare una mano sul mio ventre, per catturare la dolcezza di quel movimento così speciale.
Ottobre in cui mi basta abbracciare Qualcuno, per capire chi sono e cosa voglio davvero.

Ottobre in cui mi capita di compiere trent'anni, e quasi non vorrei passasse, per non dovere poi pensarci con quel pizzico nostalgico, che già, oggi, mi coglie.
Ottobre in cui mi sento proprio felice, e, quindi, perchè non dirlo?

lunedì 12 ottobre 2009

Risvegli piacevoli

Stamattina maritosgainz è partito presto presto, per raggiungere Foggia entro l'orario di ufficio.
Ivan si è svegliato alle 7.45 (menomale che mi sveglia lui!!), è sgusciato nel lettone, mi ha subito chiesto del papà, e poi ha preteso coccole, acqua, calzini gommati e colazione.
E' un tipo con le idee chiare, lui. :)

Arriviamo in cucina, e troviamo sul tavolo, un bigliettino del paponesgainz 'Buongiorno Principessa & Principini'..
Divertita lo leggo a Ivan, che ci pensa e precisa 'mamma, tu no è a pincipessa. Tu è Mamma'

Chi l'avrebbe mai detto, alla piccola carpina che fu, che un giorno avrebbe ambito a titoli ben più onorifici, dei classici reali?

giovedì 8 ottobre 2009

Sweet dreams are made of this..


Ed eccomi reduce dalla ecografia morfologica, che questa mattina mi ha emozionato e fatto piangere, contro ogni mia prospettiva.
Roba che una pensa, vabè, dài, ci sono già passata, certe cose lasciamole alle primipare, suvvia.

E invece: durante l'ecografia, tutta, io e la fonte di Rionero in Vulture, eravamo in simbiosi.
Il ginecologo, ecografista specializzato, mi ha guardato un paio di volte di sottecchi: ed io gli sono oltremodo grata per non avermi chiesto alcunchè su quelle lacrime lacrimose, di pura emozione mammesca.

E lui era lì, nel monitor, che sussultava, si girava, coi suoi piedini incrociati.. con un braccino sulla testa, completamente immerso nel suo liquido speciale, e.. nuotava.
Perfetto nelle sue dimensioni e posizionamenti.
Armonioso.
Forte e vulnerabile.
Cucciolo che mi riduce alle sue dimensioni, e mi rende piccola piccola, per vederlo grande, come lui è.
Cucciolo che rende me: forte e vulnerabile.
Cucciolo che mi sobbalza in grembo, che di spazio ora ne ha, e durante l'ecografia ero nella posizione privilegiata di sentirlo dentro me e guardarlo lì nel monitor.

Un cucciolo. Un cucciolo di nome Mattia.

martedì 6 ottobre 2009

Senza Titolo

Ma.. ma.. ma che è??
Una pensa che il Mondo vada così:



e poi, un giorno, grazie al post di un blog, scopre che le cose.. cambiano.. si modificano.. mutano.. deturpandosi.
E si ritrova questo su youtube e, diciamo la verità, anche a piangerci un pò sù:



Dio della Musica, se ci sei, batti un colpo.

Ben assestato, mi raccomando.

(Aggiornamento 07/10/09 Ho modificato il video della 'cover' di Vasco, ho notato che non si apriva direttamente quello che avevo postato ieri, e poi.. poi questo mi pare più.. più azzeccato, diciamo. carpina)

The Human Spirit



HUMAN SPIRIT (Dolores O'riordan)

Don't let life consume you
It could eat you up inside
Can you see the human spirit?
Tell me why should I have to hide

And with my heart in my hand
And with my hand upon my heart
And with my heart in my hand
It's not like we planned

Don't betray your lover
You will just betray yourself
Can you see the human spirit?
Is there emptiness inside

And with my heart in my hand
And with my hand upon my heart
And with my heart in my hand
It's not like we planned

Can you see the human spirit?
Is there emptiness inside
Can you see the human spirit?
Is there loneliness inside
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Non so cos'è, ma quel flauto oggi, ora, in questo istante, mi fa vibrare qualcosa dentro...

lunedì 28 settembre 2009

C'ho l'Honest Scrap! (..non è una malattia..)


La simpaticissima Antaress mi ha innocentemente invitato a fare un gioco della blog-società.. in pratica una moderna Catena di Sant'Antonio; ma Ella non sapea che il mio blog era già pieno e stra-pieno di cose mie e solo mie, nonchè di altri due (qui e qui) post di auto-celebrazione a punti.

Però, proprio il fatto che ci siano già altri due post al riguardo, mi spinge a cercare altre dieci cose di me che chi legge il blog non sa (Copio/Incollo da Antaress le regole del gioco: Il gioco consiste nell’indicare onestamente 10 cose che mi riguardano e che probabilmente chi legge il blog non sa, infine indicare altri 10 martiri che dovranno sottoporsi al medesimo gioco per non risultare dei vecchi barbagianni poco 2.0).

1) Non guardo la tv. A dirlo fa anche impressione: non è una decisione presa a tavolino, è stato un divenire: la tv mi ha accompagnato per decenni, ma a un certo punto non ce l'ho fatta più. Non so se è la presenza di culi/tette, o la mancanza di cose interessanti a orari decenti, o la pubblicità invasiva, non lo so. Fatto sta che ormai ne sono allergica. Anche quando vedo maritosgainz che la accende, ci soffro fisicamente. La cosa negativa è che quando c'è qualcosa che vorrei invece vedere, me la perdo, per 'mancanza d'abitudine alla tv'. E quando è accesa, avete mai notato che all'attacco pubblicitario il volume aumenta da solo? Bè io ho questa impressione, che anzi è una certezza, per cui, appena attacca la pubblicità, la mia tv diventa muta tutt'a un tratto.

2) Uno può pensare che, dato che non guardo la tv, compro e leggo giornali e quotidiani. No. Neppure quello. Non è una mia abitudine. La realtà è che non mi informo più di tanto su quello che succede nel Mondo, se non tramite maritosgainz, amici e internet. Lo so, sono penosa.

3) All'asilo, ultimo giorno dell'ultimo anno: ogni bimbo poteva portare a casa un giochino-ricordo. Io scelsi un bellissimo Pinocchio di legno, snodato e colorato. L'ho dovuto cedere a un bimbo più piccolo di me, che frignava e frignava (ma lui l'anno dopo ci sarebbe tornato, all'asilo, io no.). Ricordo perfettamente di averlo ceduto solo e soltanto per sentirmi poi dire che 'ero stata brava'. Ma quanto ci ho sofferto. Tutt'oggi quando mi capita di incontrare in giro qualche Pinocchio colorato e carino, mi si stringe il cuore.

4) Ho diligentemente frequentato i cinque anni delle Elementari, con la maestra Anna. Ero così brava che quando terminavo un quaderno, lei se lo prendeva, per portarlo ad esempio nelle altre classi. Questo poi mi è dispiaciuto, perchè non ho quaderni delle elementari. Neppure uno!

5) Ho frequentato come una frana sempre a rischio, invece, la scuola media. La prima media ero ancora brava. Poi mi sono avvicinata a un'amica sfaccendata: io volevo sedere in prima fila, lei all'ultima fila. Sono andata a finire all'ultima fila, sia fisicamente, che metaforicamente. Mi ha salvato l'inglese: ero trooooppo brava lì (grazie prof. C.), e mi alzava la media di tutto il resto.
Ecco, ho il rimorso di aver sprecato quegli anni lì, per avvicinarmi alla ragazzina *simpatica* e *benvoluta* nella difficile società dei pre-adolescenti.

6) Ho frequentato brillantemente poi le superiori. Ho perso mia madre all'inizio del secondo anno, e la sua mancanza, lungi dal farmi perdere in mè stessa, mi ha costretto a trovare la forza di crescere 'prima degli altri'. Forse è da qui che arriva la mia ossessione per l'indipendenza da tutto e da tutti.

7) Non ho frequentato l'Università. Ho trovato subito lavoro (ed è il mio lavoro attuale.. sono passati più di dieci anni e sono ancora qui), e il mio pragmatismo e la mia fifa han fatto il resto. A volte lo rimpiango. Ma non so neppure esattamente COSA rimpiango, se lo studio, il titolo, o gli amici che avrei potuto conoscere, i codici da studentesse che mi sfuggono, la personalissima soddisfazione, non so.

8) Il prossimo diciotto ottobre compirò trent'anni. E trent'anni con un bel ragazzo accanto, un nanerottolo di due anni e mezzo in braccio, e un micro cucciolo in pancia, sono i più bei trent'anni che avessi mai potuto immaginare.

9) Scrivo alla tastiera alla velocità supersonica. Scrivo ovviamente senza guardare le mani: guardo il monitor ma anche no. Inutile dire che fa sempre 'colpo' su chiunque 'sta cosa. Che dire? Basta frequentare dei corsi di dattilografia! (Io l'ho fatta a scuola.. interminabili esercizi di mem mem mam bui bol blop blop blop per imparare a usare tutte le dita.)
Ah, ovviamente la mia calligrafia ne ha risentito, e adesso non la riconosco più come mia.. sto quasi disimparando a scrivere a mano, ma questo, ho notato, è comune a tutti coloro che usano il computer per lavorare.

10) Non amo i film dell'orrore: quando ci sono, posso GUARDARE tutto, ma non posso SENTIRE nulla; quelle cavolo di musiche fatte apposta per creare tensione, hanno uno strano potere su di me e sui miei battiti cardiaci. Con maritosgainz ho litigato mentre guardavamo Shining: avevo il volume così basso che non gli facevo sentire e capire nulla, non l'avevo mai visto incazzato così...

E ora, le nominescion!!!!!! (chiedo venia prof. C.!!)
1. mom@work
2. So British
3. Fragole a Merenda
4. A lezione di mammità
5. Eppifemili
6. Il blog della Laura
7. TuttoDoppio+1
8. Black Cat
9. Mamma in blue jeans
10. mammasidiventa

Pensieri Mattutini


Sono un'abitudinaria io, e ogni mattina la prima cosa che faccio è alzare le tapparelle e spalancare le finestre.
Con qualsiasi tempo e temperatura esterna.

Certo, quando fuori c'è il sole, il risultato è più scenografico e soddisfacente: la casa si risveglia, i colori riprendono vita, l'aria entra e senti che dolcemente ti purifica dentro e fuori, e che la giornata non sarà malvagia.
E' la mia 'Preghiera del Mattino', così come le coccole serali sono la mia 'Preghiera della Sera'.
Mi alleggerisce il cuore.

Stamattina durante questa operazione, il cucciolo era in braccio a me, modello koala.
Alzo la tapparella, entra la luce, il cucciolo guarda fuori ed esclama 'mamma? 'a 'uce! mamma? hai vitto i ccielo? mamma, nonna Gazziella* è in cielo? ha paccheggiato a macchina ed è aata in cielo?'
(*mia madre, Graziella)

Come mai la luce del cielo di questa mattina, lo ha portato a pensare a nonna Graziella?
Questa nonna che non ha mai conosciuto, e di cui ogni tanto gli parlo, dicendogli che 'fa la nanna, in Cielo'.

.. mi ha emozionato.

venerdì 25 settembre 2009

Voglio trovare un senso a questa... pipì


Non me ne vogliate.
So bene che due post sulla dìndìn, uno dopo l'altro, sono una esagerazione per chiunque.
Ma il fatto è che questo è un periodo cupo e triste e pieno di domande su di me e sul mio cucciolo.

In principio era il pannolino.
E tutto era facile. Certo, il pupetto era diventato pesantuccio da issare sul fasciatoio, ma io ormai avevo una manualità non indifferente, e il pannolino sporco veniva prontamente gettato dal nanerottolo di casa, con tanta soddisfazione di tutti: nanerottolo, mamma e papà.

Poi arrivò il caldo, e il sudore, e il culetto rosso a contatto col pannolino, e il momento che sembrava quello giusto, e, messi da parte i millanta pannoloni d'avanzo, comperati gli slippini e boxerini più carini in commercio, abbiamo iniziato lo 'svezzamento da water'.

Ho scritto pochi post. Uno sulle prime ovvie difficoltà. Uno sui progressi. Uno che cantava vittoria troppo presto. E uno direttamente indirizzato alla pipì, una preghiera bell'ebbuona, che la dice lunga sul fatto che noi non sappiamo più dove sbattere la testa.

Cerco in continuazione di aggiustare il tiro, tentare nuove strade, ma a me pare che la situazione degeneri, e insieme a lei, la mia tranquillità.

Non so cosa fare. Come fare. Come prenderla. Come rispondere.
Devo rispondere?
Ma la domanda quale è?
Richiesta di attenzioni?
Ma se è il mio unico figlio, al momento?
Gli sto appicciata come chewing-gum ai capelli.
Forse gli sto troppo attaccata?
Forse dovrei fare ogni tanto io un viaggio di lavoro, anzichè il papà, così sentirebbe anche la mia, di mancanza, ogni tanto.

Lavoro fuori casa otto ore. Ma le restanti sedici, sto sempre con lui.
Non vado mai fuori da sola. E il week-end è 'tutti insieme'.
Lo coinvolgo in tutto quel che faccio, a casa e fuori. Gli spiego ogni cosa, anche mentre guido. Rispondo a tutte le sue domande. Gli canto canzoncine buffe appena inventate. Insieme ridiamo che è una goduria: lui fa ridere me, e io faccio ridere lui. Gli racconto storie belle, e gli semplifico quelle brutte. Gli cucino la pappa ogni sera. Gli compro i biscotti preferiti e gliene faccio provare sempre di più buoni (modestamente ne sono un'esperta). Facciamo la spesa insieme e lui è felice quando lo tratto da adulto. Non gli impongo mai nulla, gli spiego ogni singola decisione, facciamo accordi che soddisfano entrambi, e sogno di non deluderlo mai.

Non riesco a non baciarlo e coccolarlo per più di mezz'ora.
E lui le sente queste cose, io lo so, lo sento, lo capisco da come anche lui mi coccola e mi cerca, e dal fatto che quando siamo fuori, se deve mostrare qualcosa di nuovo, o vuole fare domande, chiede e sempre e solo 'mamma??'

E allora perchè mi sento così maledettamente inadatta a questa cosa che è: educarlo a capire il proprio corpo, riconoscere lo stimolo della pipì e farla al posto giusto?

D'accordo, c'è la parte pratica della faccenda: cambiarlo mentre stiamo per uscire, non è il massimo. Rientrare in pausa pranzo e dover smontare il seggiolino per lavarlo, e lavare i tappetini dell'auto, non è il massimo. Fargli indossare i sandali perchè le scarpe sono ancora bagnate non è bello. Cambiare tutto il letto due giorni di seguito neppure. Smontare e lavare il divano non è divertente.

Ma non è questo.

Io voglio capire perchè.

C'è la questione psicologica che mi sfugge.
C'è il 'fratellino' che però ancora non è nato.
C'è il primo fresco, ma c'è per tutti, e non mi pare di aver visto l'asilo sottosopra in questi giorni.
C'è la mia 'ossessione' per la pipì.
C'è che forse non era il momento adatto per togliergli il pannolino.
C'è che forse mi fa i dispetti e io non so perchè.
E c'è che a me, vien solo da piangere.

lunedì 21 settembre 2009

Lettera aperta alla pipì


Cara Pipì di Ivan,
per noi è sempre un piacere sapere che ci sei, e che compi il tuo dovere di riciclo e pulizia interna del nostro pupo.
Ogni bicchiere di acqua bevuto dal nostro cucciolo-cammello, è per noi fonte di giubilo.


Ogni tazza di latte, col suo quantitativo di acqua, è per noi motivo di felicità, poichè sappiamo che così, cara pipì, tu non mancherai mai.

L'acqua purifica.
Essere puri e puliti dentro, significa essere sani, significa eliminare velocemente le tossine, brutte e cattive.

Ora, messo bene in chiaro che noi ti amiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, pipì, ci spieghi perchè nelle ultime due notti, sei voluta uscire a sorpresa, nel mezzo del sonno del tuo sempiterno padrone Ivan?

Perchè, cara pipì, puliti dentro, non significa mica sporchi fuori*!!
(*lenzuola, incerata, pigiama, divano, pavimento, calzini, scarpe, ciabatte)

Nella certezza di incontrare la tua comprensione per la nostra situazione di genitori gestanti, in attesa di un altro pisellino che produrrà altrettanta pipì, e che al sol pensiero di dover rivivere il tedioso martirio di togliere il pannolino si sentono mancare l'aria nei polmoni, ti salutiamo cordialmente, sperando di vederti sempre e solo cadere al centro del wc.

Firmato - carpina e maritosgainz.

Sfortuna. Ma anche Sfiga.


Nonostante la nostra strategia anti-zanzare, Ivan il cucciolo è stato punto, nella notte tra giovedì e venerdì, da una zanzara una, che però gli ha ridotto le mani a due pagnottelle doloranti.

Sabato il cucciolone non riusciva a fare NULLA con le mani.. mi sono sostituita a lui in tutto, a suon di 'mamma, aiuta tu, no a faccio io.. a zanzara bucia..'

Non riusciva a mangiare, colorare, giocare, salire sulle sedie più alte, aprire per bene le porte.. e andava in giro per casa con le mani sollevate, come un chirurgo prima di un intervento.

Non riusciva neppure a dormire.
Infatti dire che abbiamo 'dormito' nel week-end, è puro idealismo.
La notte tra venerdì e sabato, è stata la peggiore: ha dormito nel lettone con noi, e io sono stata tutta la notte a massaggiargli le mani, che a tratti pareva dovessero scoppiare.. cuuucciolo!

Grazie alla famosa pomata al cortisone, sabato si sono un pò sgonfiate, e finalmente domenica è tornato autonomo in tutte le sue attività, ed è tornato a dormire della grossa, per tre ore pomeridiane, e otto ore notturne.

La mamma e il papà ringraziano di cuore.

Il malato immaginario


Maritosgainz sabato si è dedicato ad una operazione poco consona alla sua indole di informatico: la costruzione di una cassettiera Ikea!! (standing ovation per MSgainz, grazie..)

La sindrome del nido mi ha preso in contropiede in questi giorni, complice anche la ritrovata energia che nel primo trimestre mi pareva persa irrimediabilmente per strada.

Così, oltre alla cassettiera, abbiamo aggiunto due mensole all'armadio, un comodissimo porta pantaloni, un mini pensile specchiato per il bagnetto, più quattro cuscinoni morbidoni, che occupano stabilmente l'intero nostro divano.

E' ufficiale, l'Ikea è ormai in ogni stanza della nostra casa.

Sabato sera, maritosgainz, al termine del lavoro, si confida:
ms: sai, non sto affatto bene.. sono sudato.. tutto dolorante.. temo di avere la febbre.
io: dài, fà il bagno, dopo ti sentirai meglio..
...
ms: coi dovuti scongiuri, dopo il bagno ho misurato la febbre.. ma non ce l'ho.. menomale!
io: frank.. dolori muscolari.. sudore.. stanchezza: si chiama LAVORO MANUALE, non febbre!
ms:...

A dirla tutta, era completamente raffreddato, povero.

venerdì 18 settembre 2009

Non facciamoci influenzare.


Copio integralmente dal Blog del Grillaio..

*LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA"*


Cari genitori,

ogni giorno parliamo della nuova influenza, e mi chiedete se sia utile e sicuro vaccinare i bambini.

La mia risposta è NO! Un 'no' motivato e ponderato, frutto delle analisi delle conoscenze fornite dalla letteratura medica internazionale. Un 'no' controcorrente perché molti organismi pubblici, alcune società scientifiche e i mezzi di comunicazione trasmettono messaggi differenti:
avranno le loro ragioni.

Influenza stagionale e influenza A/H1N1: alcuni dati a confronto

L'epidemia, iniziata in Messico nel 2009, è di modesta gravità: il virus A/H1N1 si è dimostrato meno aggressivo della comune influenza stagionale. Si manifesta come qualsiasi forma influenzale: febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, diarrea tosse. Non sarà l'unica patologia che colpirà i bambini in questo inverno, e non sarà facile distinguerla dai circa 500 (tra tipi e sottotipi) virus capaci di infettare i bambini. I test rapidi per identificare il virus dell'influenza A hanno poca sensibilità (dal 10 al 60%). Il test quindi non garantisce con certezza se si tratti di influenza A/H1N1.

Sembra però essere un virus molto contagioso, ed è stato dichiarato lo stato di pandemia. La sola parola-pandemia-fa paura. Ma questa definizione è stata appositamente modificata, facendo scomparire il criterio della gravità, cioè della mortalità che la malattia può provocare. La nuova influenza può colpire più persone, pare, ma provoca meno morti di qualunque altra influenza trascorsa. La mortalità, ossia il numero di persone morte rispetto ai casi segnalati, registrata finora nei paesi dove l'A/H1N1 è circolato ampiamente è dello 0,3% in Europa e dello 0,4% negli USA. In realtà potrebbe essere ancora inferiore. Perché generalmente i casi con sintomi lievi sfuggono alla sorveglianza (e quindi i contagiati possono essere molti di più), ed alcuni decessi possono essere dovuti ad altre cause e non al virus (anche se ad esso viene data la responsabilità).

Non deve meravigliare: purtroppo si può, e si muore, di influenza, se si soffre di una patologia cronica, di una malformazione organica, di una malattia immunitaria, o se si è anziani.

Le cifre variano in base alla fonte dei dati. Per esempio in Gran Bretagna sono stati registrati 30 morti su centomila casi e negli USA solo 302 su un milione di casi. Nell'inverno australe (che coincide con l'estate in Italia) in Argentina sono morte circa 350 persone, in Cile 128 ed in Nuova Zelanda 16. Quasi alla fine dell'inverno australe, sinora nel mondo intero si sono avuti 2501 decessi. Per fare un paragone, si calcola che in Spagna, durante un inverno "normale" i decessi per influenza stagionale sono circa 1500-3000.

La mortalità per influenza A riguarda prevalentemente persone di età minore di 65 anni, in quanto i soggetti di età superiore sembrano avere un certo grado di protezione, a seguito di epidemie passate dovute a virus simili.

Il 90% dei decessi per influenza stagionale riguarda persone sopra i 65 anni di età, l'influenza A colpisce invece prevalentemente persone di età inferiore (solo il 10% dei casi mortali si colloca nella fascia di età sopra i 65 anni). Ma, in numero assoluto, l'influenza A provoca pochi decessi tra i giovani; negli USA ogni anno muoiono per influenza stagionale circa 3600 persone sotto i 65 anni, mentre finora ne sono morte 324 nella stessa fascia di età per influenza A. In Australia ogni anno per l'influenza stagionale muoiono circa 310 persone sotto i di 65 anni. A inverno ormai terminato, ne sono morte 132 per influenza A, di cui circa 119 sotto i 65 anni.

Perchè allora il panico?

Quanto successo nei Paesi dell'Emisfero australe ci rassicura: l'influenza A semplicemente arriva a colpire (leggermente) molte persone. Eppure i mezzi di informazione hanno creato il panico. E' un tipico esempio di "invenzione delle malattie" (disease mongering). Non si tratta della prima volta. Nel 2005 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva previsto fino a sette milioni di morti per l'influenza aviaria. Alla fine i morti furono 262. Si tratto' di un gravissimo errore prognostico?

Secondo una delle maggiori banche di affari del mondo (JP Morgan) l'attuale vendita di farmaci anti-influenzali e di vaccini muoverebbe un giro di oltre 10 miliardi di dollari.

I medicinali funzionano?

Non esiste alcun trattamento preventivo: i farmaci antivirali, Oseltamivir (Tamiflu) e Zanamivir (Relenza), non prevengono la malattia e su individui già ammalati l'azione dimostrata di questi farmaci è di poter accorciare di mezza giornata la durata dei sintomi dell'influenza. Né va dimenticato che gli antivirali possono causare effetti collaterali importanti. Il 18% dei bambini in età scolare del Regno Unito, a cui è stato somministrato l'Oseltamivir contro l'A/H1N1, ha presentato sintomi neuropsichiatrici e il 40% sintomi gastroenterici.

...E i vaccini?

I vaccini contro il nuovo virus A/H1N1 sono ancora in fase di sperimentazione. Nessuno è in grado di sapere se e quanto saranno efficaci e sicuri, ma vengono pubblicizzati, con gran clamore. Basta che il virus cambi (per mutazione, o per riassortimento con altri virus) per rendere inefficace il vaccino già messo a punto. Sulla sicurezza sia l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che l'Agenzia del farmaco europea (EMEA) dichiarano necessaria un'attenta sorveglianza. Alcuni vaccini sono allestiti con tecnologie nuove e saranno testati su poche centinaia di bambini e adulti volontari, e soltanto per pochi giorni.

Il vaccino che meglio conosciamo, quello contro l'influenza stagionale, sappiamo che ha un'efficacia del 33% tra bambini e adolescenti e che è assolutamente inutile nei minori di due anni. Esistono anche dubbi circa la sua efficacia negli adulti e negli anziani.

Non conosciamo la sicurezza del vaccino per l'influenza A, ma ricordiamo che nel 1976 negli USA fu prodotto un vaccino simile, anche allora con una gran fretta per un pericolo di pandemia, ed il risultato fu un'epidemia di reazioni avverse gravi (sindrome di Guillan-Barrè, una malattia neurologica), per cui la campagna di vaccinazione fu subito sospesa. La fretta non è mai utile, tanto più per fermare un'influenza come quella A, la cui mortalità è così bassa. Conviene non ripetere l'errore del 1976.

Un'altra motivazione a favore della vaccinazione è il cercare di ridurre la circolazione del virus A/H1N1 per diminuire le opportunità di ricombinazione con altri sottotipi. Ma attualmente non esistono strumenti o modelli teorici per prevedere una eventuale evoluzione pericolosa del virus. Sul piano teorico, proprio la vaccinazione di massa potrebbe indurre il virus a mutare in una forma più aggressiva.

Come curarsi?

Per curare l'influenza A occorrono: riposo, una buona idratazione, una alimentazione adeguata, una igiene corretta. Non si deve tossire davanti agli altri senza riparare naso e bocca, bisogna evitare di toccarsi il naso, la bocca, gli occhi, facili vie di accesso dei virus, occorre lavarsi le mani spesso ed accuratamente con acqua e sapone. Non è dimostrato che l'uso di mascherine serva a limitare la propagazione dell'epidemia.

Se decidete comunque per la vaccinazione, vi verrà richiesto di firmare il "consenso informato", una informativa sui rischi. Leggetelo bene, prima di decidere, chiedete informazioni scritte sui benefici e i rischi. Chiedete e chiediamo insieme, per tutti i vaccinati, che sia attivato un programma di sorveglianza attivo, capace davvero di registrare e trattare i gravi problemi di salute che possono presentarsi dopo la vaccinazione. Chiedete e chiediamo che si prevedano risorse economiche per l'indennizzo ai danneggiati.
Chiediamo di non speculare sulla salute e sulla paura.


Dott. Eugenio Serravalle,
Specialista in Pediatria Preventiva, Puericultura-Patologia Neonatale


Pisa 6 settembre 2009

Per la stesura della lettera ho utilizzato quanto scritto dal Dr J. Gérvas:
http://www.equipocesca.org/Gripe
https://mail.sns.it/Redirect/www.equipocesca.org/Gripe_A, paciencia y
tranquilidad
http://www.equipocesca.org/wp-content/uploads/2009/08/gripe-a-paciencia-y-
tranquilidad-9.doc
https://mail.sns.it/Redirect/www.equipocesca.org/wp-content/uploads/2009/08
/gripe-a-paciencia-y-tranquilidad-9.doc.
e la Lettera aperta sulla nuova influenza dell'Associazione Culturale Pediatri.

Eugenio Serravalle
autore di Bambini super-vaccinati