martedì 23 dicembre 2008

Un Natale d'Amore


Tra due giorni è Natale - il secondo Natale del mio cucciolo - il mio trentesimo Natale - il primo Natale a casa nuova - il primo Natale del mio blog! :-)

Il mio 'regalo di Natale' già ce l'ho - ogni giorno, in verità..
E' Ivan che, in macchina, la sera, guarda nel cielo, e mi indica la luna, dicendomi 'mamma?..uuna'.
Ma anche Ivan che vuole sempre 'ballale' a suon di musica.
Oppure Ivan che vuole i 'cooi' per colorare sul 'foghio' - ma anche sul tavolo, le manine, il viso, gli occhi.. perchè no? :)
O, ancora, Ivan che vuole fare pappa 'tolo tolo' - bere quaqua tolo tolo (e senza bagnarsi!)..
E come non citare Ivan che fa il fiocco di neve, nella recita scolastica?
Il più bel fiocco di neve che io abbia mai visto in vita mia..

Insomma, il mio trentesimo Natale, è un Natale ricco di preziosità.

E quindi, Grazie al mio piccolo Uomo del Cuore.

venerdì 5 dicembre 2008

Stelle Cadenti

Ieri ho visto una stella cadente, il cielo era limpido e profondo, e le stelle brillavano da ogni dove.
Spero che quella stella sia un buon auspicio per il nuovo anno che vedo al limitare di questo mese.

Comunque, ieri, ho anche fatto una spiacevole scoperta: la mia patente di guida è scaduta da quasi un mese.
Ma questo mi ha fatto vedere sotto una luce diversa tutta la (s)fortuna delle ultime settimane: ho capito che sono stata fortunata, a non essere stata fermata in queste ultime settimane, neppure quando ho fatto il tamponamento con l'automobile, visto che il ritiro di patente non me lo posso proprio permettere, non potendomi permettere di assumere un autista!!

Spero che l'aria cambi..

mercoledì 26 novembre 2008

Continuiamo così, facciamoci del male..

Sulla sfortunata scia del mio ultimo post, alcuni aggiornamenti:

- Ho rotto il mio costoso (per me) cellulare, pieno di numeri di telefono, foto, e quant'altro;
- Ho tamponato un'auto.
- Si è rotto il cordless di casa (avevamo segni di cedimento da mesi)
- Da due giorni non funziona la caldaia, ergo siamo senza termosifoni nè acqua calda;

Ecco, la mia personale Recessione.

mercoledì 12 novembre 2008

Circostanze


Ci sarà uno strano allineamento di pianeti nell'Universo, perchè nelle ultime tre/quattro settimane sono venute meno tutte le baby sitter su cui contavano i pomeriggi del mio pupetto di ormai 20 mesi e 16 dentini.

1) La nonna: ha avuto la sfortuna di cadere da una seggiola, (su cui non doveva salire!!) e di fratturarsi il ràdio del polso sinistro. E' ancora ingessata, e non si sa se DOPO avrà la stessa forza di PRIMA, per tenere a bada i 12 kili del mio 'piccolo' uomo.

2) La zia: inizialmente disponibile per tre pomeriggi a settimana (poi diventati due), è sempre stata molto precisa con l'orario di 'chiusura' del servizio di baby-sitteraggio, chè qui si fanno 2000 cose, e giustamente, a una certa ora, una ha da fare, e se ne deve andare! Sono però dieci giorni che ha dato forfait, poichè ammalata (vuoi vedere che c'entrano pure le 2000 cose da fare??)

3) Il nido: formalmente aperto fino alle 15.30 - ho richiesto un particolare allungamento fino alle 18.30, per due pomeriggi a settimana, per poter fare le mie 8 ore lavorative. Da dieci giorni (notare la contemporaneità della malattia della zia) non possono più dare questo servizio, in quanto impegnati con una 'alfabetizzazione di adulti'.

Quindi sono circa dieci giorni che il mio pupetto piccolo, bello e rotondo, nel pomeriggio, viene qui a lavorare con me - dormendo in un comodo lettino da campeggio (gentilmente offertoci da una amica/collega), e, quando è sveglio, mettendo in subbuglio l'intero ufficio.

Sinceramente non so quanto durerà la pazienza dei vari amici-colleghi che ogni tanto si vedono arrivare questo ometto zompettante e, a tratti, urlante.
Mi sa che devo contattare un astrologo..

lunedì 10 novembre 2008

Mistero (della fede?)


Alle porte di Altamura, da qualsiasi ingresso entri, ci trovi un Divieto di Transito per i Camion, con la precisazione 'Eccetto Autorizzati'.
Bene, autorizzati da chi?
E chi controlla?
Quando?
Mi devo fidare?
E' una questione di fede.

venerdì 7 novembre 2008

E LO DICEVO IO, LO DICEVO...


Altamura, questa strana cittadina fatta di buche e, a tratti, strade.

Di recente sono stati finalmente terminati i lavori per la costruzione di una rotonda nella zona di Via Santeramo.
Quel crocevia, così importante per me da quando ho cambiato casa, era un collo di bottiglia, con la strada stretta, buia, dissestata, ma sempre super- trafficata: insomma, era una normale strada di Altamura..

In diciotto mesi circa, al posto di quella straducola insulsa, ci hanno piazzato una rotonda.. ma mica per rendere più fluido il traffico, come penserebbero in molti, sbagliandosi (sennò non saremmo ad Altamura).. solo perchè ci hanno costruito ai margini una colossale chiesa ipermodernissima e gigantissima, e.. pareva brutta la strada così ridotta lì davanti, diciamola tutta.

Quindi è un mesetto che è finita del tutto, la rotonda, con le luci, l'erbetta, le strisce bianche, forse deficita della segnaletica verticale, ma vabene così, a dirla tutta è ancora transennata come zona, quindi è normale che non sia del tutto completata - solo che è davvero di importanza cruciale quell'altamurano ingresso, e quindi viene ugualmente utilizzato - persino dalla polizia municipale - sorpassando ed ignorando le transenne..

Un altro dei motivi per cui quel tratto di strada è comunque utilizzato, (oltre che per l'importanza del punto) nonostante sia ancora formalmente chiuso al traffico (e insomma per accedervi devi fare un pezzo in controsenso) è il voler approfittare di una VERA STRADA da far percorrere senza grossi SCOSSONI alla propria automobile, che davvero non è cosa di tutti i giorni, qui ad Altamura.

E infatti - infatti - sono bastati un paio di giorni di pioggia, e ieri ho finalmente visto una crepa nel nuovissimo asfalto (ancora nero!!) che ammanta la strada.

La cosa più bella che ho visto, però, è una macchina (più d'una, in verità) che percorre la rotonda AL CONTRARIO, se pur per un breve tratto, entrandovi da sinistra anzichè da destra e, ovviamente, clacsonandoti se tu (stranamente) gli vieni difronte..

Che ci vuoi fare, gli altamurani riescono a dare un senso nuovo proprio a tutto.
Ed ecco le conseguenze di anni di 'driving license for sale'..

Ma è anche giusto, scusa: le rotonde erano solo sui libri di scuola guida, chi le aveva mai viste qui ad Altamura?
Non escludo che molti l'avranno scambiata per una 'aiuola tonda con enorme palo della luce al centro'.

giovedì 6 novembre 2008

Everything's not lost!



Ecco, questo per risondere al messaggio msn di un mio contatto.. ;)

(TESTO)

When I counted up my demons
Saw there was one for every day
With the good ones on my shoulders
I drove the other ones away

So if you ever feel neglected
And if you think that all is lost
I'll be counting up my demons, yeah
Hoping everything's not lost

When you thought that it was over
You could feel it all around
And everybody's out to get you
Don't you let it drag you down

'Cos if you ever feel neglected
And if you think that all is lost
I'll be counting up my demons, yeah
Hoping everything's not lost

If you ever feel neglected
If you think that all is lost
I'll be counting up my demons, yeah
Hoping everything's not lost

Singing out
Oh, oh, oh, yeah
Oh, oh, yeah
Oh, oh, yeah
Everything's not lost

So come on, yeah
Oh, oh, yeah
Come on, yeah
And everything's not lost

Oh, oh, yeah
Oh, oh, yeah
Oh, oh, yeah
And everything's not lost

Come on, yeah
Oh, oh, yeah
Come on, yeah

Come on, yeah
Oh, oh, yeah
Come on, yeah
And everything's not lost

Sing out, yeah
Oh, oh, yeah
Come on, yeah
And everything's not lost

Come on, yeah
Oh, oh yeah
Sing out, yeah
And everything's not lost

mercoledì 5 novembre 2008

Auguri Mondo!

Cavolo, sono così felice che abbia vinto Obama, che vorrei fare gli auguri personalmente ad ogni americano, e conseguentemente ad ogni cittadino mondiale!

Voglio dire, se con Bush abbiamo avuto catastrofi a raffica, con Obama avremo solo cose giuste!
La voglia di fare qualcosa di buono non ci manca.
E poi è anche un bell'uomo - il che non guasta mai ;)

Il discorso di Obama - 44mo presidente USA (trad. in italiano)

dal blog http://annarusselli.ilcannocchiale.it/

Buonasera Chicago! Se c’è ancora qualcuno là fuori che dubita del fatto che l’America sia il posto dove tutto è possibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri Padri sia vivo oggi, che ancora si interroga sul potere della nostra democrazia, stasera ecco la risposta. E’ la risposta che hanno dato le file davanti le scuole e le chiese, mai così lunghe nella storia di questo paese, fatte da gente che ha atteso tre ore, quattro ore, molti per la prima volta nella loro vita, perché credevano che questa volta poteva essere diverso, e che la loro voce poteva essere quella differenza. E’ la risposta data da giovani e vecchi, ricchi e poveri, Democratici e Repubblicani, neri, bianchi, ispanici, asiatici, nativi americani, gay, etero, disabili e non disabili. Americani, che hanno inviato al mondo il messaggio che noi non siamo mai stati solo un insieme di individui o un insieme di stati rossi e stati blu.

Noi siamo, e sempre saremo, gli Stati Uniti d’America.

E’ la risposta che ha guidato tutti coloro ai quali per lungo tempo e da molti è stato detto: siate scettici, abbiate dubbio e paura, riguardo a quello potrà succedere! ...e li ha guidati a mettere le proprie mani sul cammino della storia per dirigerlo ancora una volta verso la speranza di un giorno migliore.

C’è voluto molto tempo, ma stasera, grazie a quello che abbiamo fatto in questa giornata, in questa elezione, in questo specifico momento, oggi il cambiamento è in America.

Poco prima, in serata, ho ricevuto una chiamata di straordinaria cortesia dal Senatore Mc. Cain.

Il Sen. Mc Cain si è battuto a lungo e con tenacia in questa campagna. E ha combattuto ancora più a lungo e con tenacia per il Paese che ama. Ha sostenuto per l’America sacrifici che molti di noi non potrebbero nemmeno immaginare. Siamo grati per il servizio reso all’America da questo leader audace e coraggioso.

Mi congratulo con lui. Mi congratulo con il Governatore Palin per ciò che sono riusciti a realizzare. E sono impaziente di lavorare con loro per rinnovare la promessa di questo Paese, nei mesi che verranno.

Voglio ringraziare il mio compagno di viaggio, un uomo che ha fatto una campagna elettorale di cuore, che ha parlato in nome degli uomini e delle donne coi quali è cresciuto per le strade di Scranton e coi quali torna in treno a casa, in Delaware: il vice presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden.

E non sarei qui stanotte se non fosse stato per il sostegno incessante del migliore amico dei miei ultimi 16 anni, pilastro della nostra famiglia, amore della mia vita, la First Lady Michelle Obama.

Sasha e Malia: vi amo più di ciò che possiate immaginare; vi siete meritate il nuovo cucciolo che verrà con noi alla Casa Bianca.

(...)

Ma al di sopra di tutto, non dimenticherò mai coloro ai quali realmente appartiene questa vittoria. Appartiene a voi! Appartiene a voi!

Non sono mai stato un candidato favorito per questa carica. Non abbiamo mai avuto né molto denaro né molto consenso. La nostra campagna non è stata ordita nelle stanze di Washington. È cominciata nei cortili di Des Moines, nei soggiorni di Concord, sotto i portici di Charleston. E’ stata fatta da uomini e donne che hanno dato quel poco che avevano da dare: 5 o 10 o 20 dollari per la causa.

Ha tratto la propria forza da quei giovani che hanno respinto il mito di una generazione apatica e hanno lasciato le proprie case e le proprie famiglie per lavori che offrivano pochi soldi e ancor meno riposo. Ha preso la propria energia da quei meno giovani che hanno sfidato il freddo gelido e il caldo bruciante per bussare alle porte di perfetti sconosciuti, e dai milioni di americani che hanno prestato la propria opera volontaria e lavorato e provato che, più di due secoli dopo, il governo delle persone, dalle persone e per le persone non è stato inghiottito dalla Terra.

Questa è la vostra vittoria!

E io so che non avete fatto tutto ciò che avete fatto per vincere un’elezione. E so che non l’avete fatto per me.

Lo avete fatto perché capite l’enormità del compito che abbiamo davanti. Perché anche se stanotte stiamo festeggiando, sappiamo bene che le sfide che ci attendono domani saranno le più importanti della nostra vita: due guerre, un pianeta in pericolo, la peggiore crisi finanziaria del secolo.

Anche se stanotte siamo qui, sappiamo che ci sono dei coraggiosi americani che si stanno svegliando nei deserti dell’Iraq e nelle montagne dell’Afghanistan per rischiare le proprie vite per noi.

Che ci sono madri e padri che resteranno svegli dopo che i loro bambini si saranno addormentati e si chiederanno come faranno con l’ipoteca o a pagare il conto del medico o a risparmiare abbastanza per l’università dei loro figli.

Ci sono nuove energie da imbrigliare, nuovi posti di lavoro da creare, nuove scuole da costruire, minacce da fronteggiare, alleanze da ricostruire.

La strada che abbiamo davanti è lunga. La salita è ripida. Potremmo non arrivarci in un anno e nemmeno in un mandato. Ma, America, non ho mai auto tanta speranza quanta ne ho stasera sul fatto che ci arriveremo! Io vi prometto che noi ci arriveremo!

Ci saranno ostacoli e false partenze. Molti non concorderanno con tutto ciò che deciderò o con le mie politiche da Presidente. E sappiamo che il governo non può risolvere ogni problema.

Ma sarò sempre onesto con voi riguardo alle sfide che dovremo affrontare. Vi ascolterò, soprattutto quando non sarete d’accordo. E, sopra ogni cosa, vi chiederò di partecipare alla ricostruzione di questa nazione, nell’unico modo in cui l’America è stata fatta per 221 anni - - edificio per edificio, mattone per mattone, mano callosa per mano callosa.

Ciò che è cominciato 21 mesi fa nel cuore dell’inverno non può terminare in questa notte d’autunno.

Questa vittoria da sola non è il cambiamento che vogliamo. E’ solo l’opportunità di realizzare quel cambiamento. E ciò non può accadere se ritorniamo indietro al modo in cui le cose erano.

Non può accadere senza di voi, senza un nuovo spirito di servizio, un nuovo spirito di sacrificio.

Dunque facciamo appello ad un nuovo spirito di patriottismo e di responsabilità, per cui ognuno di noi si rimbocchi le maniche e lavori duramente e si prenda cura non solo di sé stesso ma anche degli altri.

Ricordiamoci che se la crisi finanziaria ci ha insegnato qualcosa è che non possiamo avere un Wall Street ricco e un "Main Street" (n.d.t inteso nel senso del popolo, della gente comune) in sofferenza.

In questo paese, nasciamo e moriamo come Una Nazione, Un Popolo. Non cediamo alla tentazione di ricadere nella faziosità, nella chiusura mentale e nell’immaturità che ha avvelenato la nostra politica così a lungo.

Ricordiamoci che è stato un uomo originario di questo stato a portare per primo lo stendardo del Partito Repubblicano alla Casa Bianca, un partito fondato sui valori dell’autostima, della libertà individuale e dell’unità nazionale.

Quei valori sono valori che tutti noi condividiamo. E mentre il Partito Democratico vince un’importante elezione stanotte, noi lo facciamo con una dose di umiltà e determinazione a sanare le divisioni che hanno ostacolato il nostro progresso.

Come disse Lincoln di fronte ad una nazione ben più lacerata della nostra, noi non siamo nemici ma amici. Anche se le nostre passioni possono averci infiammato, non devono rompersi i nostri legami di affetto.

E per quegli americani il cui sostegno non ho ancora guadagnato: posso non aver vinto il vostro voto stanotte, ma sento le vostre voci, ho bisogno del vostro aiuto. E sarò anche il vostro Presidente.

E per tutti coloro che stanotte ci guardano al di là delle nostre sponde, da palazzi e parlamenti, per coloro radunati attorno alle radio negli angoli dimenticati del mondo: le nostre storie sono differenti, ma il nostro destino è comune, ed una nuova alba per una leadership americana è a portata di mano.


Per quelli che – per quelli che vorrebbero distruggere il mondo: Noi vi sconfiggeremo! Per coloro che cercano pace e sicurezza: Noi vi sosterremo! E per tutti coloro che si sono chiesti se il Faro Americano risplenda ancora luminoso: questa notte abbiamo dimostrato ancora una volta che la vera forza della nostra Nazione viene non dal potere delle nostre armi o dalla misura della nostra ricchezza, ma dalla forza perenne dei nostri ideali: democrazia, libertà, opportunità e speranza inflessibile.

Questo è il vero ingegno americano: l’America può cambiare! O l’unione può migliorare. Quello che abbiamo già realizzato ci dà speranza riguardo a ciò che possiamo e dobbiamo realizzare domani.

In questa elezione ci sono state molte prime volte e molte storie che verranno raccontate per generazioni. Ma ce n’è una a cui penso stasera e riguarda una donna che ha votato ad Atlanta; lei è molto simile a milioni di altri che sono rimasti in piedi, in fila, per fare ascoltare la propria voce in queste elezioni, tranne che per una cosa: Ann Nixon Cooper ha 106 anni. E’ nata giusto una generazione dopo la schiavitù; in un tempo in cui non vi erano macchine nelle strade né aerei nei cieli; quando quelli come lei non potevano votare per due ragioni – in quanto donne e per il colore della propria pelle.

E stasera, io penso a tutto quello che lei ha visto in America nel suo secolo - - il dolore e la speranza, la fatica e il progresso; le volte in cui ci hanno detto che non potevamo farcela, e la gente che è andata avanti nella direzione di quel Credo Americano: SI PUO’FARE!

In un tempo in cui le voci delle donne erano messe a tacere e le loro speranze esanimi, lei ha vissuto fino a vederle alzarsi in piedi, parlare a voce alta e arrivare al voto. SI PUÒ FARE!

Quando non c’era che disperazione nel profondo Sud e depressione in tutto il Paese, lei ha visto una Nazione conquistare la paura stessa con un New Deal (n.d.t. la Nuova Frontiera di Roosevelt), dei nuovi posti di lavoro, un nuovo senso del bene comune. SI PUO’ FARE!

Quando le bombe cadevano sul nostro porto (n.d.t. Pearl Harbour) e la tirannia minacciava il mondo, lei era lì a testimoniare l’ascesa di una generazione verso la gloria e la salvezza della democrazia. SI PUO’ FARE!

Era lì per gli autobus a Montgomery, gli idranti di Birmingham, il ponte di Selma e un pastore di Atlanta (n.d.t. Martin Luther King) che diceva ad un popolo: “We Shall Overcome”. SI PUO’ FARE! (n.d.t. da Montgomery partì l’importante azione di boicottaggio degli autobus “razziali”, a Birmingham furono utilizzati dalle forze dell’ordine degli idranti per colpire gli studenti che protestavano contro il razzismo, dal Ponte di Selma partirono importanti marce di protesta per i diritti civili dei neri, negli anni 50, 60; We shall overcome =“Noi trionferemo!”, citazione della canzone inno della protesta per i diritti civili).

Un uomo è atterrato sulla luna, un muro è crollato a Berlino, un mondo è entrato in rete grazie alla nostra scienza e alla nostra fantasia.

E quest’anno, in queste elezioni, Ann ha toccato uno schermo con le sue dita e ha votato, perché dopo 106 anni in America, dopo aver attraversato i tempi migliori e le ore più buie, lei sa come l’America può cambiare.

SI PUO’ FARE!

America, siamo arrivati così lontano. Abbiamo visto così tanto. Ma c’è tanto ancora da fare. Perciò stanotte, chiediamoci: se i nostri figli vivranno per tutto il prossimo secolo, se le mie figlie dovessero essere così fortunate da vivere a lungo come Ann Nixon Cooper, quale cambiamento vedranno? Quale progresso avremo realizzato?

Questa è la nostra occasione per rispondere a quella chiamata. Questo è il nostro momento.

Una luce nuova


Ed ecco che le parole degli slogan pubblicitari che continuamente mi ronzano in testa, acquistano nuovo significato, ad esempio il 'NON SMETTERE DI SOGNARE' della pubblicità di sky.

Ecco, il nuovo presidente degli stati uniti Barack Obama, mi aiuta a non smettere di sognare, e mi dà, come oggetto del sogno, un mondo davvero migliore - anzi, mi aiuta a pensare che questo possa non essere sempre e solo un sogno, ma una realtà tangibile.

Però sento in giro dubbi sull'effettiva possibilità che ha, se pure in veste di presidente degli USA, di cambiare realmente le cose, di bloccare meccanismi viziosi ormai in moto da tempo, e innescarne di virtuosi.

E allora penso a Bush, e alle schifezze che è riuscito a fare in due mandati (non fatemi pensare al nostrano MrB, chè noi siamo diversi), e mi convinco che le mani che gestiscono il potere, possono fare molto: molto danno o molto bene.
Bush ERA quello dalle mani del 'molto danno' - Obama E' quello dalle mani del 'molto bene'.
Perchè dovrebbe essere diverso?
Stesso potere decisionale, con levatura umana uguale e contraria.
Quanto Bush è infimo e volgare, tanto Obama è nobile e degno di stima.

Capisco naturalmente che, per aggiustare qualcosa che si è rotto in un istante, ci possono volere giorni e settimane, e non è neppure detto che ci si riesca, ma questo non mi fa diminuire la speranza che ciò sia possibile.

YES, WE CAN.
Cosa c'è di più ottimista?

giovedì 30 ottobre 2008

Nobody said it was easy..



Le sue mani che volano sui tasti, riprese dai quattro schermi alle spalle del palco - le avevo dimenticate.

Le note di attacco del pezzo no - quelle non le puoi scordare. Mai.

La sua voce che fa l'amore con le note del pianoforte - l'avevo riposta in un cantuccio, da dove ora sgorga improvvisa e melòdica, per accordarsi perfettamente coi battiti della mia anima.

Le sue parole, di cui mi credevo dimentica per sempre, sono invece sempre qui..

'..No one ever sai it would be this hard..'

Nel 2003 ho avuto la fortuna di assistere a due concerti dei Coldplay - prima a Milano, e poi a Boeblingen, in Germania.
Ricordi confusi di una vita altra.


'..Blame it all upon
a rush of blood to the head..'

Grazie, Youtube.. ti si può fare un monumento??? Ma chi l'ha inventato sto Youtube??
Santo subito, please!

martedì 28 ottobre 2008

Il libro magico


Lèggere e rilèggere lo stesso libro, è un'esperienza strana.
Ogni volta leggi le medesime parole, ma puntualmente ci trovi scritte cose nuove.

Ascoltare la voce dello scrittore e sentire vibrare dentro sè quelle particolari corde che ti fanno essere vicina a una persona che non hai mai visto o conosciuto, e che però senti così intima, tanto da indurti a pensare che solo lei, quella persona che ha scritto quelle parole (e non altre) può conoscere quelle corde vibranti dentro di te, e che queste siano le sue medesime.

Sto leggendo nuovamente L'anno del pensiero magico di Joan Didion.

Questa donna, scrittrice, moglie, madre, intellettuale, giornalista, americana doc nata settantatre anni fa, cinque anni fa ha perso d'improvviso il marito (John Gregory Dunne, scrittore, giornalista, intellettuale pure lui) - ed ha scritto.. un libro d'amore.
Lo ha scritto per lui, e per la figlia Quintana, allora in ospedale (e che morirà dopo l'uscita del libro..).
Quello che Joan Didion non sapeva quando ha scritto questo libro, è che poi avrebbe raggiunto me, con la sua propria voce, con le sue parole, con i suoi ricordi, con i suoi ragionamenti logici ma irrazionali.
Me, proprio me, qui, dentro - e senza possibilità di appello.
Vorrei solo dirle Grazie.

mercoledì 15 ottobre 2008

Lo stupore.. una sera

Ieri ero in auto col padre del mio pupo, alias mio marito, che tornavamo a casa dopo dodici ore che ne mancavamo tuttettre (dietro c'era il pupo silente nel seggiolino) - e come al solito, mentre lui guidava, io discutevo del più e del meno, magari anche in modo animato, come è nella mia indole, anche alzando la voce e mentre lo stavo riprendendo su qualcosa di assolutamente insulso, lui: '@#€#ssod#]@@"!!!!%& (trad. ma veffengul a taj e a quand s' stodc!)

Io: ..?..
BASITA - lo guardo incredula..

E lui, del tutto ignaro della mia presenza al suo fianco, fa 'ma 'sta scema qua.. ma io non lo so..'
Io:..??..
sempre più ammutolita..

Poi lui mi guarda.. e.. vedendomi con l'espressione a metà tra la sorpresa, lo spavento e la preoccupazione, chè un simile registro rarissimamente gliel'ho sentito utilizzare.. s'illumina d'immenso e mi fa: 'non ce l'avevo mica con te ovviamente.. era quella scema della macchina che è sbucata dal parcheggio.. ma perchè, non l'hai vista?'

Io: 'no, veramente no...'

giovedì 9 ottobre 2008

Come iniziare.. e come finire


L'incipit di una giornata è cosa assai importante.
Stamattina è iniziata col sorriso del mio cucciolo, dietro al ciuccio, che mi dava il suo buongiorno, chiedendomi il latte, e tendendomi le braccia per venire in braccio.
Lui è il mio buongiorno. :-)
Appena lo prendo in braccio e lui si àncora al mio collo, sono invasa dal suo dolce e tiepido profumo del mattino, e poi mi ritrovo circondata dalle sue braccine perfette.

Poi, il solito.. colazione, paf, vitamine, babyeinstein e aerosol.. sempre col mio naso sprofondato nei suoi capelli.
Non so proprio come faccia ad essere perennemente profumato..

Ma è pure vero, che il modo in cui finisci la giornata, e inizi la notte, ha pari importanza. Ed è che nelle ultime sere, il mio cucciolo si addormenta in pochi minuti, senza neppure le mie canzoni a ninnarlo. Lo metto nel lettino dopo averlo riempito di baci della buonanotte, mi siedo alla poltrona accanto, e aspetto. Lui si gira e si volta, va testa a piedi, ritorna in posizione originale, poi alza le gambe contro le sponde del lettino (proprio sempre così - un rito ormai).. finchè si stanca e decide finalmente di trovare la posizione per dormire, e non si muove più.
Dopo qualche minuto gli rimbocco la coperta (chè se gliela mettessi su mentre è ancora sveglio, lui farebbe la Sandra Mondaini di Casa Vianello, togliendosi la copertina a furia di alzare le gambine) - e lo lascio, con la lucetta notturna ad illuminare soavemente la camera.

Poi se, come ieri sera, mi viene su la splendida idea di fare un bagno caldo, anzichè la solita doccia veloce.. allora è proprio il massimo, per riprendersi e disporsi a passare una notte di riposo.

E va bene, ma.. che c'entra la foto invitante di un ferrero rocher fondente?
E' che stamattina ne ho trovato uno sulla mia tastiera.. e che dire.. è stato un ottimo 'integratore' di energia e di goduria (grazie Anthos!).
Questo anche per dar ragione al dottor obiwan, che, di cioccolato, me ne consiglia un lauto consumo.
:-)

mercoledì 8 ottobre 2008

About Romance


Il gesto più romantico che io abbia mai sentito dire, ha come protagonista la mia nonna materna, questo mix di donna un pò leone e un pò farfalla...

Ed ecco cosa ha fatto: quando i muratori stavano dando forma alle fondamenta della loro casa, lei ha gettato in quel cemento l'anello di fidanzamento che mio nonno le aveva regalato quando c'è stato 'l'apparolamento' (quando cioè si sono promessi).

Quell'anello, che ha dato inizio alla loro unione, lo vedo brillare in fondo in fondo alle radici del mio albero, come un seme su cui è cresciuta la mia famiglia intera.

martedì 7 ottobre 2008

Le mie radici


Se fossi un albero, le mie radici sarebbero i miei genitori, e i miei nonni. Per quanto lontane possano sembrare, sono sempre lì, a tenermi ferma, e ancorata al terreno.


I miei nonni paterni non li ho mai conosciuti.

La madre di mio padre è morta all’inizio degli anni sessanta, e il padre di mio padre a metà anni ottanta. Ma lui viveva ormai in Germania, quindi non serbo ricordi nemmeno di lui.

Da quello che ogni tanto ci racconta mio padre, erano una gran bella famiglia di otto figli - il cui unico problema erano le partite a carte di mio nonno. Ma finchè c’era mio padre a limitarlo, il problema non si faceva sentire troppo.

Il guaio successe quando mio padre fu chiamato al militare. 18 mesi dopo, tornò in quella che lui sapeva essere la sua casa, la stessa in cui era nato, tra le case dei vicini della sua infanzia, e, quando aprì la porta, trovò un’altra famiglia.

Così apprese che suo padre aveva perso tutto a carte: terreni – casa e non so cos’altro.

Ignoro se abbia mai pianto per quanto era successo, ma sicuramente qualcosa si era irrimediabilmente incrinato dentro di sé, perché lo racconta sempre con la voce bassa. Il ragazzo felice che aveva lavorato in campagna dall’età di 8 anni a cuore aperto, non esisteva più. Era rimasto intrappolato in fondo al cuore di mio padre, e lui si aggrappa a quel ricordo in ogni momento buio della sua vita. E, ultimamente, vi si aggrappa più frequentemente e con più tenacia.

I fratelli di mio padre, i miei zii, scapparono in Germania, per la vergogna e non sono più tornati.

Mio padre per un po’ ha viaggiato. E’ stato prima in Francia, dove stava per sposare una francesina.. quindi una capatina in Germania, per finire poi in Svizzera. E lì, ha conosciuto mia madre, altamurana doc anche lei.

Si sono sposati dopo pochi mesi.. e mia madre era già incinta della mia sorella maggiore. Sono rimasti in Svizzera dal 62 al 73 lavorando entrambi, mandando tutti i soldi ai miei nonni materni per aiutarli a costruirsi la casa, e, quando fu finita la casa dei miei nonni, per iniziare a costruire la propria di casa, e mettendo al mondo quattro bimbe (le mie prime quattro sorelle)

Nel ’73, mentre aspettavano la quarta figlia, si trasferirono definitivamente ad Altamura, dove hanno messo al mondo nei successivi dodici anni, un figlio e altre due figlie.

Mia madre alla mia età aveva già tre figlie, ed era in attesa della quarta.

In tutta la sua vita, mia madre, è stata incinta per sessantatre mesi, che equivalgono a cinque anni e un quarto.

Quando mia madre è morta, era già nonna per cinque volte.

Non ha mai conosciuto gli altri sei nipotini che sono nati nelfrattempo, tra cui il mio cucciolo di un anno e mezzo - ma così è la vita - lei è comunque qui tra noi, dentro noi.


Comunque..

Anche mio nonno materno era contadino. Povero, però. All’età di 20 anni si imbarcò come un clandestino, nelle viscere di una nave diretta in America, e lì, tra l’America del nord e del sud, rimase per 10 anni. Poi tornò in Italia e vide mia nonna all’uscita dalla Cattedrale, alle 6.00 di una domenica mattina; e mia nonna lo vide e abbassò lo sguardo.

Poi combinarono il matrimonio. E mia nonna fu molto chiara: dall’Italia noi non ce ne andiamo.

In realtà aveva paura che mio nonno avesse già una famiglia oltreoceano.. E poi aveva una paura ancestrale del mare. In vita sua l’ha visto una sola volta, e le è servita per sottolineare che la sua paura era irrevocabile.


Una volta mi ha raccontato che dovevano partire per un luogo in cui venivano regalati i terreni da coltivare. ‘La Bonifc’ la chiamavano. Avevano preparato tutto. Documenti, firme, accertamenti, carte, valige..Qualche giorno prima della data fissata per la partenza, incontrò una sua amica, che nel salutarla, forse per sempre, le chiese ‘Madonna maj, ma coum ha da fe’ de’, do’ mis d’ neiv, tand lundein…’ (trad. 'Oh Madonna mia, ma come farai, due mesi di navigazione in mare, così lontano..').

Credo che mia nonna non abbia sentito nient’altro.. Aspettò che la sera rincasasse suo marito dal lavoro, lo prese e lo costrinse ad andare a strappare le carte.. La destinazione era la BOLIVIA - America del Sud.


E fu così che rimasero qui, poveri in canna a sfornare altri figli. Mio nonno è poi morto a fine anni ottanta, ma non avevo un grandioso rapporto con lui, lo ricordo silenzioso, e altissimo, nonchè pieno di capelli e di denti bianchissimi.

Mia nonna materna, che oggi ha 93 anni, ma non ha sempre avuto 93 anni, è più lucida di me, ed è una dolce nonna.

Ha un grande cuore, tanto pudore e ride spesso, senza denti (a differenza quindi del marito..).

Ha visto morire 1 figlia di 30 anni, il marito, e un’altra figlia di 50 (mia madre).

Quando guardo qualche foto di mia nonna da giovane, resto allibita. Non riesco a trovare in quel viso rugoso, la splendida ragazza tonda, sorridente e forte delle foto in bianco e nero.

Da piccoli si immagina che i propri genitori siano sempre stati adulti. E che i propri nonni siano sempre stati anziani. Poi guardi qualche foto, e tenti di figurarteli, giovani come non li hai mai visti.


Mia nonna ha frequentato la scuola elementare, in tempi in cui era un privilegio - era l'alunna più brava, e la sua maestra tentò invano di convincere la mia bis-nonna a far continuare gli studi a quella bimba tanto dotata.

Ma la mia bisnonna, non ne voleva sapere, e aveva fatto frequentare la scuola alla sua primogenita, al solo scopo di insegnare a sua volta ai fratelli e sorelle più piccoli a leggere, scrivere e far di conto.


La calligrafia di mia nonna è spettacolare. Grafìa d'altri tempi.

La ricordo mentre trascriveva testi di preghiere e canzoni di Santi, su misteriosi quadernetti che ancora oggi tiene in mano quando la vado a trovare, e la trovo sola e al buio che sta pregando, o cantando in silenzio. La luce in realtà non le serve, sa tutto a memoria, ma il quaderno in mano le dà sicurezza.. un pò come succede ai bimbi, quando devono recitare la poesia imparata a memoria, che ancora non sanno leggere, ma tengono comunque in mano il lavoretto e fingono di seguire le scritte... :-)


La gioventù di mia nonna è stata lunga e travagliata. Letteralmente travagliata. Ha partorito ben dieci volte, ma due bimbi le sono morti da piccoli, come a quei tempi accadeva così facilmente (anzi, lei è stata fortunata a perderne solo due). La sua vita era, ed è tutt'ora: casa, famiglia, chiesa - anche se segue la Chiesa in tivvù, chè non può più andare a messa da oltre dieci anni.

E' sempre stata, ed è tutt'oggi, il centro della nostra grande famiglia.

L'estate scorsa, dopo aver superato alla grande una operazione al femore fratturato, l'abbiamo trovata che suonava il tamburello per fare una dimostrazione di come si balla la pizzicata - tipico ballo pugliese.

Non la si può fermare, se si mette in testa che riesce a fare una cosa, riuscirà.

Ha uno stomaco di ferro, ed ora so da chi ho preso il mio appetito..


E, guardando mia nonna, capisco perchè ai Cicloni vengono dati nomi di donne.

Le donne sanno essere proprio grandi, in tutti i sensi, e io sono felice di far parte di questa metà di cielo.

Pappa Reale e Vitamine


Oltre alla terapia mirata alla bronchite-stomatite, il medico che ha visitato mio figlio la scorsa settimana, gli ha prescritto un mix ricostituente di pappa reale e vitamine A e D, da assumere per 30 giorni.

Ora, lui per quattro giorni ha preso un sacco di medicine (sciroppo - paf - goccine) + si è sottoposto al lavaggio del nasino con la fisiologica e al lavaggio della mucosa del cavo orale, con acqua e bicarbonato, almeno tre volte al giorno - ed è stato bravo.

Ma quando si trattava di prendere la pappa reale, non ne voleva sapere proprio! Pianti e pianti, gli aprivo coercitivamente la boccuccia per fargliela bere, che non se ne sfugge..

E stamattina, invece, la sorpresa.
Io: 'amore, prendiamo la pappa reale, che ti fa bene?'
L'amore: 'scììì'
Prendo incredula la boccettina scura, e con il cucchiaino gli faccio bere la pappareale piano piano, e lui la beve, tutta quanta gliene dò - nonostante sia visibilmente disgustato.

Cioè è improvvisamente cresciuto, stanotte..
E io lo amo. Ma proprio tutto, e con tutta me stessa. Il mio piccolo uomo del cuore...

I WANT YOU (BOB DYLAN)



Non so perchè, ma mi si è infilata in testa, e non va più via!

I want you

The guilty undertaker sighs,
The lonesome organ grinder cries,
The silver saxophones say I should refuse you.
The cracked bells and washed-out horns
Blow into my face with scorn,
But it's not that way,
I wasn't born to lose you.
I want you, I want you,
I want you so bad,
Honey, I want you.

The drunken politician leaps
Upon the street where mothers weep
And the saviors who are fast asleep,
They wait for you.
And I wait for them to interrupt
Me drinkin' from my broken cup
And ask me to
Open up the gate for you.
I want you, I want you,
I want you so bad,
Honey, I want you.

Now all my fathers, they've gone down
True love they've been without it.
But all their daughters put me down
'Cause I don't think about it.

Well, I return to the Queen of Spades
And talk with my chambermaid.
She knows that I'm not afraid
To look at her.
She is good to me
And there's nothing she doesn't see.
She knows where I'd like to be
But it doesn't matter.
I want you, I want you,
I want you so bad,
Honey, I want you.

Now your dancing child with his Chinese suit,
He spoke to me, I took his flute.
No, I wasn't very cute to him,
Was I?
But I did it, though, because he lied
Because he took you for a ride
And because time was on his side
And because I . . .
I want you, I want you,
I want you so bad,
Honey, I want you.

Narciso.. ricette di burro


Questo week end ho consumato tre panetti di burro per fare dolci e biscotti.
Sì, lo so, non c'entra niente con la dieta che stavo facendo.. ma tant'è.
Ora va così. Poi chissà!!
Ho approfittato del mio stato d'animo propenso a fare dolciumi, per provare una nuova ricetta scopiazzata dal blog di Black Cat per fare dei frollini al burro.. anzi no, per trasformare il burro in frollini..
Dico che ho approfittato di me, perchè mi capita raramente di fare piatti nuovi..ma questa ricetta mi è piaciuta subito, perchè ha solo quattro ingredienti!
E quindi cito.

Ingredienti frollini:

430 gr farina 00
250 gr burro (aborro la margarina: NON C'ENTRA NULLA!! Fidati del burro..)
90 gr zucchero al velo
1 bustina vanillina

Se il burro te lo scordi fuori dal frigo qualche ora, vedrai che è meglio, perchè lo lavori con le mani, e non cambia il sapore come quando lo sciogli (seppure a bagnomaria o nel microonde).
Sul burro ci metti lo zucchero al velo, e continui a lavorare con una mano, mentre con l'altra setacci la farina a pioggia. Infine la vanillina, e quindi lavori l'impasto a due mani, facendoti inondare dal profumo di burro zuccheroso vanigliato, che sale su dalle tue stesse mani.. e ti senti invincibile, quale unica portatrice di profumi e sapori nella tua stessa casa.

Una volta scemata la sensazione di onnipotenza, che se prolungata può farti andare fuori di testa, rientri in tè , stendi l'impasto, e dai ai frollini la forma che più ti piace (io ho gli stampini tupperware con stelle, cuori e fiori di diverse misure.. belli i frollini sono.. belli da guardare anche mentre li cuoci in forno.. ma puoi anche fare frollini tondi, con l'ausilio di un bicchiere.. o ferri di cavallo.. o dai sfogo alla tua fantasia!! ;-)
Quindi cuoci 15' a 180° su carta forno.
Se ti piacciono più cotti, li fai stare qualche minuto in più, e mi raccomando, apri tutte le porte di comunicazione della tua casa, che il profumo di questi biscotti rende tutto più dolce, anche l'aria.
Tieni presente che nella seconda infornata, i biscotti vengono sempre più bruniti, perchè il forno è già caldo..
Al mio cucciolo, il 'to (biscotto) che piace di più è la stella, che si mangia un angolo, ops, un raggio, per volta.. :-)


Ciambella Classica

A mio marito piace proprio tanto la ciambella.. non chiedetemi perchè. E' un classico nei dolci della mia famiglia, e per un periodo mio fratello (golosissimo) non riusciva più a mangiarla, perchè la facevamo SEMPRE - insomma lamentava la carenza di fantasia.
Di bello c'è che la fai velocemente, e avendo lo stampo adatto, viene sempre col buco! Giusto per smentire il classico detto su buchi e ciambelle..

Ingredienti (ssshh.. era un segreto di famiglia):

5 uova grandi (o 6 piccole)
400 gr farina 00
350 gr zucchero
150 gr burro
latte qb (circa 1 bicchiere)
vanillina O buccia di limone O buccia d'arancia
1 bustina lievito paneangeli
Frulli tutti gli ingredienti insieme, nell'ordine che vuoi (il lievito per ultimo) - ungi la teglia con olio e pangrattato o burro e pangrattato, e cuoci 35' a 180°

Di bello c'è che puoi variarla aggiungendo pezzi di cioccolato fondente, o puoi addirittura marmorizzarla.. cioè: metti nello stampo metà dell'impasto - nella metà che resta nella ciotola, ci aggiungi cacao amaro in polvere, lo frulli, resistendo alla tentazione di mangiartelo a cucchiaiate (che l'odore di cacao risveglia un nonsochè in me..) e lo versi nella teglia, sopra all'impasto chiaro, facendo il giro completo della ciambella, in modo da farlo andare dappertutto - alla fine, dopo aver sformato la ciambella, le fette che taglierete risulteranno decorate con la parte al cacao che disegnerà delicate onde scure nel dolce chiaro.

Crostata di ricotta

La base di questa crostata è ottima per fare anche crostate di crema o di marmellata.. Ma anche biscotti frollini, ripieni magari di amarena, o di nutella..
500 gr farina 00
2 uova
200 gr burro
200 gr zucchero
1 bustina lievito

1 kg ricotta
300 gr zucchero
2 uova
80 gr farina 00
1 bustina lievito
1 buccia di limone
cannella a volontà
(se vuoi proprio esagerare.. pezzi di ciocco-fondente)

Lavori la base, e le dai forma tonda e mentre la fai frollare in frigo, prepari la ricotta.
Quindi stendi la base, lasciando da parte meno della metà dell'impasto che ci servirà per fare le strisce della crostata.
Posizioni la base nella teglia, coi bordi rialzati, ci stendi la ricotta - prepari le strisce e le stendi sulla ricotta.
Cuoci in forno 35'-40' a 180°
Ovviamente se la vuoi più scura, la fai stare altri 5 o 10 minuti (x la crostata di marmellata o di nutella no, tirala fuori chiara, altrimenti si secca)
Stamattina ho mangiato l'ultimo pezzo di crostata.. e non vedo l'ora di fare la prossima!! :D (Altro che dieta..)

In verità non mi sono data solo ai dolci questo week end.. anche al salato, ma quello è un altro capitolo.. peperonata.. salsiccia e patate.. scaloppine al limone.. ragù alla bolognese.. penne ai broccoli.. pizza di patate!!
L'ora è sempre buona per risvegliare la fame..
Di bello c'è, quando cucino, che la fame mi si accheta. Ho la sensazione di mangiare anche solo preparandolo, il cibo. Chissà se è normale..

venerdì 3 ottobre 2008

Sette (inutili) giorni di Avvelenamento


Il mio cucciolo è nuovamente malato.
Ha di nuovo la febbre, questa volta più persistente dalla precedente, chè la scorsa settimana gli ho dato una sola volta la tachipirina, e da ieri mattina sono già 5 che gliene dò. :-(

Anzi no, rettifico, non è di nuovo malato: non è mai guarito - nonostante i sette giorni di antibiotico dato tre volte al dì.
La febbre, questa essenza misteriosa, arrivata la scorsa settimana e scomparsa già il primo giorno di malattia, è tornata, con più tenacia di prima, rinvigorita proprio dai sette giorni di antibiotico!

Nuovo spot: "antibiotico errato: il nutrimento ideale, per la tua malattia!"

Vado dal pediatra, ieri mattina, coi 39° di febbre addosso al mio cucciolo, il quale dopo averlo visitato, tristemente mi annuncia che L'ANTIBIOTICO ASSUNTO NON E' STATO EFFICACE.
Che per me significa: ho sbagliato antibiotico.
Ma anche: ho sottovalutato i sintomi.
E ancora: avrei potuto vederlo, alla fine della terapia, e invece no.

E quindi: scriviamo un altro antibiotico (io: più potente? e lui: no, è un principio diverso - e io (in testa): ma allora ti sei proprio sbagliato?) per altri sette giorni (sigh!), una volta al dì.
Insieme a un bell'aerosol, 4/5 giorni, 3 volte al giorno.

Ora, per chi non sapesse che cosa sia la terapia mediante aerosol, la decodifico io, sto qua apposta:
1) prendi un bimbetto di 18 mesi x 12 kg, e inizi a spiegargli che dobbiamo fare l'aerosol, per gioco, per prepararti il terreno.
2) prendi intanto il macchinario (costato 95 euro) per l'aerosol, e riepi l'alambicco con la fisiologica, e i medicinali del caso: prepari la pozione.
3) trovi una posizione strategica, dove il bimbo può stare buono almeno 6 minuti: davanti alla tv, magari con un dvd di babyeinstein messo su.
4) ti prendi il bimbo in braccio, accendi il macchinario e gli posizioni la mascherina sul viso
(il vapore scaturito dalla macchina, farà assorbire meglio i medicinali, e renderà più umidi i bronchi per farli liberare, in quanto evidentemente pieni di muchi ristagnanti)
5) lotti con il bimbo per i successivi 5/6 minuti, perchè resti fermo a respirarsi questo vapore caldo e olezzante, mentre lo distrai mostrandogli i cartoni, gli animali, le musichette.. finchè alla fine cedi alla parte più violenta di te, e lo blocchi intimandogli di stare fermo, chè le medicine lo faranno stare meglio e DEVE stare fermo, a costo di legarlo!!!!!!!

Moltiplicare per tre volte al dì.
Aggiungerlo a tutte le altre cose che normalmente fai in una giornata.
Una passeggiata, no?

Che cosa mi insegna questa storia: in effetti diverse cose.. intanto, che devi fidarti della tua sensazione 'a pelle' - e quindi quando qualcosa non ti convince, specie se riguarda la salute di un tuo caro, DEVI approfondire.
E poi: un parere diverso fa sempre bene.
E infine: quando un bimbo ha la febbre, vuole la mamma!
Ultimo ma non ultimo: quando un bimbo ha la febbre NON COPRITELO TROPPO! Lo fareste solo soffrire di più.

martedì 30 settembre 2008

Divagazioni culinarie


E' stata una strana settimana, quella appena passata.
Sveglia ore 7.00 - preparazione di 4 ml di antibiotico da somministrare al mio cucciolo che dorme, e che continua a dormire imperterrito, nonostante lo sciroppo fresco e dolce che gli scivola giù per l'esofago.
Colazione - Servizi - Giochi col cucciolo, chè non è andato all'asilo per tutta la settimana - Baby Einstein Dvd (obsession dell'ultima settimana) - Pranzetti (buttati per metà via, chè l'antibiotico abbatte l'appetito anche del più tenace stomachino).
E poi?
E poi torte, biscotti, fritti..
Eh sì, ora lo so, se stessi sempre a casa, non fare altro che aprire il mio ricettario, far scorrere il dito sui vari piatti lì descritti, spiegati, suddivisi per ingredienti e quantità, pensare a cosa ho in casa, e preparare un piatto - dolce, salato, nuovo o vecchio, non ha importanza - l'importante è tenere viva la cucina, il focolare.
E poi i risultati li vedo sul mio cucciolo, che va a prendere il pentolino dicendo 'pappa', poi apre il carrellino delle spezie, e finge di metterne un pò nel pentolino - poi, con fatica, raggiunge il cucchiaione di legno dal cassetto delle posate, e mescola il vuoto del pentolino, con sussiego.

Ecco le mie ultime prove culinarie:
Torta allo yogurt:
1 bicchiere di yogurt (bianco o alla frutta) - col bicchiere dello yogurt debitamente lavato, misurare:
3 bicchieri di farina 00
1 bicchiere di zucchero
1/2 bicchiere di olio d'oliva.
4 uova + la bustina di paneangeli.
Cuocere 35' a 180°
Sfornare Sformare e Spolverare di Zucchero al Velo
Risultato: ottima per quando non hai i biscotti per la colazione..

Frollini con pezzi di fondente:
500 gr farina 00
200 gr zucchero
200 gr burro
2 uova
1 bustina panengeli
cioccofondente a volontà tritato grossolanamente (io uso il coltello a lama piatta, sul tagliere)
Dare all'impasto la forma di un salame e affettare biscotti di circa 1 cm di spessore, da adagiare lontani gli uni dagli altri, sulla carta forno.
Cuocere 15' a 180°
(con quella dose di pasta, vengono fuori tre infornate di biscotti)
Risultato: peccaminosi e leccadita.

Salame di Tonno:
300 gr tonno al naturalo scolato
3 uova
5 cucchiai di grana grattugiato
5 cucchiai di pangrattato
qualche cappero
Mescolare il tutto, dargli forma di un salame, impacchettarlo più volte con la carta forno, legarlo con dello spago e farlo bollire 40' con coperchio sbilenco.
Risultato: buonissimo! E' anche carino affettato sulla tavola.. non ci ho messo il ricciolo di mayonese, ma immagino ci leghi bene.

Melanzane alla parmigiana: (ASSOLUTAMENTE NON DIETETICO: Qui, ti fai del male)
Non ho le dosi precise..
Melanzane - Uova (1 x ogni melanzana) - Olio d'oliva - Sugo - Grana grattugiato - Treccia dura (o scamorza) - eventuale mortadella o p.cotto. - TANTO TEMPO.
Sbucci e tagli la melanzana a fettine sottili, la metti sotto sale per 30' quindi la spremi, per far venire via tutta l'acqua scura e amara.
Impani nella Semola le fettine scolate, quindi le passi nell'uovo (allungato magari con un pò d'acqua o di latte), e le friggi in olio d'oliva (RIGOROSAMENTE D'OLIVA!!).
Intanto prepari un sugo semplice magari con del basilico, ma io l'ho provata anche con la bolognese, c'è da leccarsi ancor più le dita!
Una volta dorate, le tiri via e triti la Treccia, che Dio ha creato appositamente per questo piatto, dall'alto del suo Buongusto.
Quindi trovi una teglia da forno, e stendi:
uno strato di sugo - melanzane fritte - granagrattugiato - treccia - sugo
e ancora: melanzane fritte - granagrattugiato - treccia - sugo.
In più ci ho aggiunto anche qualche sentore di mortadella qui e là. ohgod!!
Cuoci 30' in forno e fai dorare la parte di su, mi raccomando!
Piatto da mangiare assolutamente con pane fresco di Altamura, anche per limitare il sapore, non proprio delicato, del piatto.
Si accompagna con festosi e assolutamente non fastosi, vini rossi, freschi e frizzantini, tipo lambrusco.. ma anche con semplice acqua.

E poi ancora, risotto agli spinaci, melanzana a funghetti, ciambella salata, crema di carote...

Insomma: ho una fame che non ci vedo più!! :-)

giovedì 18 settembre 2008

Sviluppi Pacifici

Dovremmo tutti imparare la lezione di pacifica diplomazia, dalla vicenda di Barbara e del suo piccolo Alex, di cui ho postato qui e che è benissimo spiegata qui.

In pratica, gli sviluppi: l'amministratore di Carrefour Italia l'ha chiamata, e le ha spiegato che non vuole insabbiare la questione, ma 'usarla' per migliorare il servizio, il clima, diciamo anche le persone.
Fin qui bene - bello - ammirevole - ma anche normale, con tutto il chiasso che si è fatto sulla rete sulla questione, si saranno mobilitati fior fiore di pensatori d'azienda, per tentare di rimettere sotto la giusta luce la Carrefour.
Non avrebbero mai potuto rispondere CHI SE NE FREGA?

La cosa bella è che Barbara, come spiega benissimo nell'ultimo dei suoi post, non vuole niente per sè, che non ne ha bisogno (ed è bello bastarsi, o farsi bastare, in una società d'immagine che ti chiede sempre di più), ma prende spunto dalla brutta vicenda, per alzare la testa, perendere bene la mira, e chiede di fare qualcosa per GLI ALTRI.

Un bell'esempio di umanità, davvero, cui dovremmo ispirarci tutti, ma proprio tutti, da quel fotografo, all'omino del computer, tanto per cominciare, fino al nostro presidente del consiglio, al nostro intero parlamento.

E, la semplicità e la chiarezza, la delicatezza, l'onestà con cui questa donna declina il risarcimento offertole (chè non è che si può comprare proprio tutto, lo dice pure la mastercard) , dimostrando un altissimo senso morale, mi hanno fatto pensare, e nuovamente riflettere, sulla questione delle donne in politica - che servirebbero, che mancano, e che farebbero meglio di quella manica di uomini lì presenti.

E insomma: brava Barbara!
Ce ne vorrebbero di più, di donne come te.

martedì 16 settembre 2008

Messaggi Strani

Per lavoro ho a che fare con errori scaturiti da software..
Ma che cavolo vuol dire: ''Testo del comando non impostato per l'oggetto del comando'' ????????
Per non parlare del classico ''Chiamata di routine o argomento non valido''..

HEEEEEEEELP!

lunedì 15 settembre 2008

Tutte le ragazze sono romantiche..


Il titolo è una citazione presa dalla mia nipotina, che quando l'ha detta aveva due anni, e che OGGI comincia la prima elementare.

:_)

Cuore di zia che si emoziona al pensiero.

For my sister Dony


Tanti auguriii a teeee
Taanti auguriii aa teeee
Taanti giooorni feelici
Taanti augurii a teeeeeeeeeeeee

(clap-clap-clap!!)

:-)

Buon trentancinquesimo compleanno,
by your sister Pina..

Mortificazioni al Carrefour di Assago

Apprendo tristemente che la gente-spazzatura aumenta, nella nostra società malata.

La gente-spazzatura non conosce il significato della parola Rispetto.
Ma non li si può colpevolizzare più di tanto, altrimenti li si rende quasi quasi responsabili di ciò che dicono o che fanno, e invece no, perchè puoi fare questo discorso con esseri 'umani' - mentre loro, di umano non hanno nulla, tranne le sembianze.

mercoledì 10 settembre 2008

Pensieri inutili..

Quando il mio Ivan avrà vent'anni.. io ne avrò (sto sudando..) ... quarantotto!!!!
Oh my God!!

martedì 9 settembre 2008

Son Soddisfazioni


Una è molto felice, quando mette il figlioletto a nanna nel suo lettino, e se ne va nell'altra stanza, facendosi sentire, finchè il cucciolo in questione (campione di polpettosità quanto a forma del viso) si addormenta autonomamente.

Per non parlare di quando, la rotondità zompettante, prende il proprio pannolino appena cambiato, e si avvia verso la pattumiera, per gettarlo, ma come: apre l'anta piccola, apre l'anta grande, apre il cassettone dei rifiuti, ci guarda dentro, interessato, poi lancia nella spazzatura il pannolino, prendendo la rincorsa col braccino, ci guarda ancora dentro, sempre più interessato, poi chiude il cassettone, e ti guarda.. tu che gli dici 'chiudi anche il mobile' e lui che dà due colpetti al cassettone.. e tu che ripeti 'no, le ante del mobile'.. e lui che allora capisce e chiude prima l'anta grande, e poi l'anta piccola.. tutto contento.

O quando si butta sul divano, aspettandoti, chiamandoti con gli occhi, che vuole assolutamente il solletico, ma già al solo pensiero se la ride sonoramente di gusto..

E che dire di quando ti chiede qualcosa, tu capisci ma gli chiedi conferma, e lui ti dice di sì, muovendo la testa un pò inclinata, e sorridendo a tutta faccia, denti, bocca, occhi.. tutto concorre a rendere il suo, un sorriso completo.

E poi il suo nuovo gioco preferito.. chiamarti MAMMA in tutte le salse, con toni e intonazioni differenti, mentre tu gli rispondi a tono col suo nome. Quindi viene fuori una cosa tipo:
lui: mamma? tu: IVAN? lui: mamma? tu: IVAN? lui: mamma! tu: IVAN! lui: mamma?! tu: IVAN?!
E così avanti.. per minuti e minuti interi.. senza stancarsi, ma sorridendo, cogliendo il lato buffo di quella cantilena.

O quando, per dirti che non vede l'ora di mangiare, va nel cassetto, si prende un bavaglino, e se lo infila (rigorosamente a rovescio) dalla testa, e poi raggiunge il seggiolone, ci si arrampica, si siede, e attende, con le braccia conserte, paziente e vispo, la propria pappa..
E quando dopo la pappa, va nel bagnetto, si toglie la bavetta, apre il cestone delle robe sporche, la butta dentro, e lo richiude.

O quando si avvicina al frigo, chiedendoti espressamente tatte, o gù, che ha fame e se ne va sempre in giro morendone, di fame.

E tutte le sue paroline..
pàpà
mamma
nonna
naanna
pappa
ciucciò
pà (pane)
gù (yoghurt)
'ammi (dammi)
'azie (grazie)
pònto? (pronto?)
ma' (mare)
'cqua (acqua)
còtto (biscotto)
pè (pesce)
pìpì (pisellino o pìpì)
tatte (latte)
'beetto (alberto - amichetto)
aide (davide - un amichetto)
acàia (mariachiara - la cuginetta)
bìììbììì (clacson)
brrrrr (macchina o moto)
icòa (nicola, cuginetto)
atò (salvatore - cuginetti)
bàbàu (cane)
F (forno)
A (angela, vicina di casa)
bobobòum (verso del cuginetto Tommy)
-----

Che bello guardarlo mentre gioca e individua nuovi modi di giocare, o gli occhi si riempiono di meraviglia per un movimento o un suono nuovo, o vuole assaggiare le punte di tutti i pennarelli che ha, colorandosi lingua e labbra.

Ed è che diventare mamma ti cambia.. quando mai mi sarei fermata a guardare con l'espressione ebete-sorridente, un cavalluccio western che faceva tanti suoni e si muoveva tutto, trainato da un bimbo, per strada...

lunedì 8 settembre 2008

Bianca, come la notte


Sabato ho vissuto la mia prima notte bianca.
E' stato bello vedere il centro storico di Altamura illuminato e pieno di gente di ogni stagione. Abbiamo goduto del concerto jazz 'TracceD'istanti - Antonio Dambrosio Quintet in concerto' - durante il quale, dopo una tenera ipnosi, il mio cucciolo si è addormentato tra le mie cullanti braccia.
La cornice al concerto, l'atrio dell'Antico Monastero del Soccorso, era suggestivo parecchio, con gli alberi illuminati come fondale naturale, e, tutt'intorno, gli antichi muri del monastero.

Il cucciolo ha poi continuato a dormire per tutta la successiva passeggiata nei claustri, con capatina alla Piazzetta S.Giovanni, e la degustazione di cucina tipica Tunisina, e Indiana.
Peccato che avevo già cenato, altrimenti avrei anche approfittato degli stand della Moldavia, Albania, Romania e Marocco (no, in verità lo stand marocchino era già vuoto, sul tavolo c'era solo una lattina di birra.. mbà).. epperò ero proprio già piena di mio.. quindi niente, spero sarà per la prossima volta.. grazie alla associazione Carthage, che ha ideato e organizzato il tutto.
Unica nota stonata: mancavano dei cestoni per i rifiuti! Abbiamo dovuto usare i bidoni cittadini, ma si sà, non sono molto comodi, abbiamo quindi tristemente visto che non tutti li usavano.
Comunque, a parte questo dettaglio, il cus cus tunisino con frittella mi piaceva molto, ma direi quasi che era insipido, avendo io appena assaggiato la cucina indiana (riso e piselli, poi zuppa di ceci, una specie di pane fritto, e del riso dolce cotto col latte.) che era TUTTA speziale (mix tra spaziale e speziata). Sicuramente c'era del curry, perchè era tutto forte.. poi ho individuato il seme di finocchio.. la cipolla, tanta.. e stop.. non so dire cos'altro ci fosse.. il mio palato era 'bastanza ubriaco di sapori.
Immagino che quando gli indiani si ritrovano a mangiare cibi di altre nazioni, gli sembrerà di mangiare insipido, tipo paneacqua, senza particolari sapori, determinati e pungenti come i loro. Uh poverini!

Abbiamo concluso aspettando il concerto di Death Metal dei Perfect Breed, giusto perchè il chitarrista serio, con la bandana, è mio nipote - non mi piace il genere che suonano, ma apprezzo il suonare musica dal vivo, nonchè l'impegno che ci mettono in ogni pezzo, e soprattutto l'originalità di questi adolescenti, che, quantomeno, si distinguono dalla massa più grande.
Certo, fanno comunque parte di un 'gruppo' ben definito, più ristretto sì, ma non meno omogeneo della grande massa - però li vedo sanamente 'diversi'.

Siamo rientrati quasi alle 2.00 - ma ovviamente il mio cucciolo non lo sapeva, e domenica mattina alle 6.45 pensava fosse già ora di alzarsi...

(Sì lo so, la notte alle 2.00 è ancora giovane, ma io sfioro i trent'anni, ho una casa da mandare avanti, e un cucciolo da crescere - quindi non mi si chieda di fare ancora più tardi, please!)

mercoledì 3 settembre 2008

Post-Vacanze

Il mio rendiconto vacanziero arriva in ritardo, come un dejaviù, causato da stanchezza settembrina.
Siamo stati fuori la prima settimana di agosto, fuori altamura. E' stato il "primo viaggio in tre" (che non si può comprare, ma menomale che per tutto il resto c'era mastercard, che sennò come facevamo??) - abbastanza dispendioso, anche perchè non abbiamo pensato che il nostro cucciolo ha bisogno di mangiare pasta due volte al dì, e noi non avevamo un cavolo di angolo cottura nella nostra normalissima stanza d'albergo, e che questo ha causato visite in trattoria a pranzo e a cena. La trattoria ringrazia (anche noi, per carità) - ma la pancetta no.

Poi siamo stati fuori le due settimane centrali di agosto, fuori di testa, tra pranzi da organizzare, e cene e ripranzi.
La bilancia "ringrazia", ma vorrebbe essere nascosta nuovamente, per non dover ottemperare all'ingrato compito di aggiornarmi tristemente che, ops, hai ripreso tre chili!
:_(

Giusto l'ultima settimana di agosto, è stata dedicata al relax casalingo, che io adoro.
Ho letto: Mille splendidi soli - struggente! L'ho letto in una settimana, perchè mi ha preso proprio tanto. Mi sono poi andata a cercare delle foto di Kabul su internet - ma purtroppo ne ho trovate solo della Kabul distrutta.
Sto leggendo Quello che non si doveva dire - pacatamente interessante. Mentre lo leggo mi sento la voce e il modo di parlare di Enzo Biagi, che ha la capacità, secondo me, di spiegare cose difficilissime, con termini semplici e diretti.

Mi sono applicata alle parole crociate, che mi piacciono, ma che non compro mai. I rebus sono e restano per me un mistero. Non ne ho mai risolto uno, e penso che mai ci riuscirò: quando guardo i disegnini non capisco mai che cavolo indicano. Non sto scherzando, proprio mai li capisco! Poi guardo la soluzione, e sinceramente mi dico che non ci sarei MAI arrivata.
Le mie preferite sono le parole crociate crittografate, ma non ce ne sono molte in genere (mi sa che c'è un mensile apposta), e ho appena conosciuto il sudoku. Ho risolto i più elementari, ma poi mi sono persa in quelli 'normali' - non ho neppure provato i 'difficili' o quelli per 'esperti'.

Di bello c'è che mi sono sbloccata del tutto ormai, nella cucina della casa nuova.
Da quando abbiamo traslocato, ho cucinato poco e niente, e sempre di malavoglia.
Ad Agosto invece mi è capitato di avere a pranzo diverse persone, anche per diversi giorni, ma di non farmi prendere mai dallo sconforto.
Ho persino, finalmente, preparato qualche dolce. Una crostata di marmellata, una torta al cioccolato, e un tiramisù. Mi sento molto meglio, adesso, la sento molto più mia.

Sono stata un mese intero col mio cucciolo, che sta diventando proprio grande. Adesso inizia a bere al bicchiere l'aq (acqua), chiede più spesso il cu (cucchiaio) per mangiare da solo la pà (pappa). Cerca di dire, o meglio, imitare, qualche parola in più.
Ed è sempre più bello..

martedì 2 settembre 2008

Stiamo come stiamo

Solo quattro settimane.
E già l'odore delle strade cambia.
La luce del giorno muta.
E parla, il silenzio della notte.

venerdì 1 agosto 2008

May God save the Queen



As in September we're going to go in England, exactly Hatfield, near London, I have to train my old English.

I've studied English only at school, and I was a perfect student (Once I happened to take as a vote 10!!!), but now, ten years later... I have some problem, as I don't have usually the chance to talk it.
Infact just for writing this post, I can't hide that I've used a little bit of Google Translator.
I'm ashamed.

BUT I'm very very happy for the trip!!! Even if it's only for one day and an half.
One day and an half, is a lot more than zero day.

I can't believe that I will take some pictures of my little Ivan, in Piccadilly Circus.. or near one yellow cab.. or in Camden Town! Or even near the River Thames.. or the London Eye.. the Tower Bridge..
Well.. I do not know if we'll be able to do all of these thing.. London is big.. however we'll try.. we'll be there, and that's what matters!!!

London, plase, wait for us.. we'll be there in September!!!!

:o) wooooooooooooooooowwwwwwww

Cronache notturne

Stanotte abbiamo capito due cose importanti, io e il mio sgainz:
1) non mangiare smodatamente, nè bere troppo vino bianco e fresco, prima di andare a letto;
2) portarsi sempre con sè il proprio pargolo, pena il passare una bellissima serata, sì, ma una pessima nottata, piena di incubi in cui il pargolo vomita, o viene disperso, o rischia di ammalarsi gravemente perchè dorme ai piedi di un gigante ripetitore che gira e gira e gira e gira rumorosamente..
Gli incubi sono diretta conseguenza anche del primo punto.

Questa mattina, al risveglio, eravamo pensierosi entrambi, mentre Ivan era giocherellone e si è scolato il solito biberon di latteebbiscotti.
A un certo punto: la rivelazione.. ci siamo confessati che abbiamo entrambi passato una notte popolata di immagini contorte e drammatiche, che ruotavano intorno a nostro figlio.

La causa: siamo stati a cena senza di lui (che cmq siamo andati a riprendere dopocena: ha passato la notte con noi, altrimenti chissà gli incubi.. si sarebbero triplicati di numero ed intensità, ohddio, non ci posso pensare..), e questo ci ha causato inusitati sensi di colpa, specie mentre guardavamo un bimbetto che ogni tanto entrava nel ristorante e ci ricordava la sua testolina castana..
Come conseguenza di questa solitudine, e di questa calma, abbiamo mangiato e bevuto a sazietà, non dovendo rincorrerlo in continuazione tra i tavoli..
E devo dire che la cena meritava.. e anche il dolce.. e il vino.. tutto insomma.. ma che ne sapevamo di quello che ci aspettava per la notte???

A noi mancava.. chissà a lui quanto mancavamo!!
In programma per Settembre ci sarebbe un week end a Londra.. e ci aveva sfiorato l'idea malsana che ci saremmo potuti andare da soli, ma dopo l'esperienza di ieri sera, non c'è alcun dubbio: o con lui, o non si va.
E che ci vai a fare? Solo per imbastire nuove forme di tragicità notturna??

giovedì 31 luglio 2008

Lavagna e Grembiule

Oggi sono stata alla mia scuola elementare.
Sono andata lì per cose burocratiche, ma quando sono uscita dall'ufficio del segretario, anzichè scendere direttamente giù, sono stata a visitare la mia aula, in cui ho passato cinque infantili anni della mia vita.
L'odore non era più lo stesso, sarà che era tutta vuota, ed io invece l'ho sempre vissuta piena di bambini, e i bambini, si sa, riempiono di odore le stanze.
Passavo fra i banchi, di fòrmica verde, le seggiole, di legno chiaro, la lavagna, nera e pulita, e le finestre, alte e strette, che ricoprono un'intera parete: tutto uguale. Solo, più piccolo.
Ai primi fiocchi di neve intravisti da quelle finestre, il cuore iniziava a viaggiare battendo forte, verso pomeriggi pieni di mani gelate e nasi rossi. Pieni dei silenzi delle nevicate.
Poi la cartina fisica dell'Italia.
Quanti sogni su quello stivale circondato da mari azzurri.
Quanto grande mi pareva... quanto piccola mi sentivo, io, che ero ad Altamura, che era un nulla in quel tacco.
Mancavano le veneziane verdi, chissà come mai, ricordo che di sole ne entrava parecchio e spesso le tenevamo giù.. non so come facciano oggi per proteggersene.

In più, oggi, in quella stanza ci sono le etichette col nome degli oggetti in inglese (ai suoi tempi non si studiava l'inglese alle elementari, e quindi sono una novità per la bimba che è in me) 'board' 'chair' 'desk'.
E poi ho dato un'occhio al bagno delle femminucce. Le solite piastrelle, marroni al pavimento e bianchissime ai muri. Due lavandini, due water in due stanzette. E sulla parete di divisione dei due bagnetti, le solite due piastrelle mancanti, che creano un buco che lascia intravedere le viscere di calcinacci del muro.
E ogni volta che ci si alzava per andare in bagno, tutta la classe ti guardava. E quando rientravi, idem. E lo sapevi, e stavi attenta a come ti muovevi, invidiando le ragazzine più sciolte di te, nelle movenze che parevano già adulte.
Quante bic ho usato.. nere, rosse, blu. La rossa era la femmina. Il nero il maschio. Il blu a volte femmina, a volte maschio. I tappi delle bic erano i capelli, e tutti li avevano lunghi, legati a coda di cavallo.
Il profumo dei pennarelli a spirito.
Il rosa spettacolare e luminoso dei pastelli a spirito della Giotto, rispetto ai miei economici Carioca, tenuti in rigoroso ordine nella confezione colorata.
Il segreto di rigirare lo stantuffo imbevuto di colore, all'interno del corpo del colore stesso, per farlo durare un pò di più - e lo sporcarti inesorabilmente durante questa operazione.
Le tabelline.
La storia della 'b' e della 'p' che sono dei vecchietti, e per camminare hanno bisogno di un sostegno sicuro come la 'm' mentre con la 'n' cadrebbero.
Le letture.
La dolce paura dell'interrogazione.
Il grembiulino bianco, con l'immancabile fiocco blu, tutto storto, e bruciacchiato alle punte per non farlo sfilacciare. I miei capelli lunghi, a perenne coda di cavallo, alta o bassa, e, a volte, la gigliola.
L'impazienza di imparare a risolvere i 'problemi' in matematica, quando ancora non avevi idea di che cosa significasse 'PROBLEMA'.
La maestra Anna e le sue caramelle alla menta, che rumoreggiano quando le agiti, nel pacchetto tondo, di latta.
E l'albero in cortile, quello assegnato alla mia classe, sotto al quale ci riunivamo al mattino, aspettando la maestra Anna, che paziente ci guidava in classe. E' diventato un albero enorme.
Mi sono sentita come quell'albero.
E' stata una bella emozione, dritta qui nel petto.

Trentuno Luglio Duemiladue









...sei...

martedì 22 luglio 2008

Week end inusuale

E' stato un week end particolare quello appena trascorso.
Diciamo pure che ho fatto cose che non faccio spesso, e questo mi ha sicuramente giovato..
In particolare: venerdì sera, shopping senza pensieri, ho preso due pigiamini, un pantalone e un top, e pure un paio di scarpe viola.. tralascio i commenti dei commercianti sul 'culto' dei saldi; sabato, giornata al mare: non basterebbero tutte le parole che conosco per descrivere la meravigliosa bellezza del mio cucciolo a contatto con la felicità dell'acqua, della sabbia, del cielo: è del segno dei pesci, e ora capisco perchè.
Dico solo che ad un certo punto si è steso tutto nudo sulla sabbia, a pancia sotto, ha poggiato l'orecchio sulla sabbia, e si è fermato ad 'ascoltarla'. E io mi scioglievo.
Domenica: pomeriggio all'ikea, che ha fruttato diversi acquisti piccoli e interessanti, per la casa :-)
Unico neo: a casa ci sono un sacco di cose da fare - cioè tutte quelle che faccio nel weekend.. machissenefrega!!

Dulcis in fundo: stasera ce ne andiamo al mare, io e il cucciolo.. mentre il papi se ne va a lavorare a Roma, e viene a ritirarci sabato.
Cheffortuna avere una sorella con la casa al mare!! :-D

domenica 20 luglio 2008

L'istinto omicida

Siamo uomini.
Siamo animali.
Abbiamo istinti primitivi, o primari, molto molto bassi, che sonnecchiano tranquilli, e poi, improvvisamente, a volte, per un nonnulla, per qualcosa che neppure te ne accorgi subito, saltano poderosamente fuori.

E' il caso dell'istinto omicida che mi salta fuori dal petto quando vedo, come mi è accaduto venerdì, una mamma che guida l'automobile, coi due pargoli seduti dietro, e una sigaretta fumante nella mano sinistra (quindi accanto al finestrino, forse per illudersi di far andare il fumo fuori).

Penso che l'unica cosa che mi fermi dall'ucciderla sia il fatto che quei bimbi soffrirebbero assai, a non avere più la mamma - anche una mamma così, senza cervello, senza rispetto, senza sale in zucca, senza sapore di vita.
Clacsonarla e gridarle dietro o farle gestacci, penso non sarebbero stati gesti convincenti.
Valle poi a spiegare tutta la solfa del fumo passivo e dell'essere madre, e del crescere e maturare una buona volta!

Io già mi sento male al pensiero di tutti i gas di scarico delle auto e dei camion che faccio respirare al mio cucciolo quando siamo in auto sulla circonvallazione - ma figurati questa, con che coraggio, fuma tranquilla davanti ai bambini, nella macchina!
Altro che multe - io glieli toglierei, i figli!
Che senso ha avvelenarli lentamente?

venerdì 18 luglio 2008

Roba da non credere..


La via del posto in cui lavoro è intestata ad una grande capitale europea - diciamo ad esempio Madrid.
Quindi, nell'esempio, l'ufficio è ubicato in Via Madrid, 54 70022 Altamura (Ba)

Ci è pervenuto un documento, con notevole ritardo rispetto al normale.. e abbiamo trovato una cosa strana.. un timbro che, tradotto, diceva:
SPEDITO PER SBAGLIO IN SPAGNA - MADRID - SEZIONE ESTERA.
E, a penna, aggiunto, sotto l'indirizzo, in rosso: BARI - ITALIA.

In pratica, che è successo: è successo che l'ufficio postale da cui è partita la lettera, l'ha smistata verso l'estero, avendo velocemente letto MADRID 54 (Indirizzo e civico) - senza leggere il cap,città,provincia correttamente indicati in basso.

E quindi questo documento si è fatto un viaggetto interessante, oltreconfine, intraeuropeo, per poi tornare con la coda tra le gambe, nei nostri uffici postali.
Che figura avremo fatto all'estero??
Che avranno pensato gli addetti alle poste spagnole??
Quante risate si saranno fatti??

I soliti italiani. Timbro e via!

Mare Mare Mare


Dita incrociate, e riti propiziatori conosciuti e non.. che forse che forse domani ce ne andiamo al mareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee..

Non vedo l'ora di vedere il mio cucciolo sulla spiaggia, e nell'acqua.. vedere i suoi occhioni semichiusi per il sole (gli ho comprato degli occhiali da sole.. ma qualcosa mi dice che non li terrà sempre sempre addosso..).. il suo stupore a contatto con la sabbia.. col costumino.. col cappellino...

:-D

giovedì 17 luglio 2008

Cene, Calorie e Gelati


Io ero a dieta.
Ho perso diversi chili, ma non è che indossi comodamente proprio tutti i miei vecchi averi.. Diciamo che non dovrei mollare la presa, ma resistere, resistere, resistere!
E invece cedo, cedo e cedo abbondantemente.

A parte il già citato budino al cioccolato di questa mattina, c'è da contare il mini Magnum Double Chocolate di ieri sera, mentre mi guardavo Ugly Betty spaparanzata sul divano, mentre il mio cucciolo già dormiva nel suo lettino col ciuccio in bocca.
Quel magnum era per coccolarmi - ho scelto apposta il double chocolate, che non sono facile da coccolare io...
E poi a colazione.. ho smesso di pesare i biscotti.. ne mangio a sazietà.. e mi sa che questa non è cosa buona e giusta.
Poi riflettendoci, avant'ieri mi sono concessa una birra extra..
Troppi extra - ma così ritorno extra-large!!!

Siccome mi scoccio a cucinare, da quando sono a casa nuova, e non mi si chieda perchè - mi riduco a mangiare cose veloci, che poi non mi appagano, e vado alla ricerca del di più.
Solo che io la conosco bene questa ricetta - e so già non mi porta da nessuna parte buona.

Sono una buona forchetta, apprezzo la buona tavola, e questo mi piace, perchè significa che so godere delle cose buone che la vita offre - e poi vedo i risultati sul mio figlioletto che ieri si è spazzolato un piatto di maccheroncini conditi con melanzane al pomodoro, e questo mi fa impazzire di gioia (non sopporto i bambini schizzinosi, e il mio perfortuna non lo è affatto!), solo che alla mia veneranda età di quasi 29 anni, non posso ahimè più permettermi certi lussi che da adolescente ritenevo scontati.
E più vado avanti, peggio sarà!

C'è qualcuno che mi consiglia la palestra.. ma evidentemente non ha idea dei miei orari, dei miei rari momenti liberi nella giornata, che passo con un libro in mano, o a coccolarmi nella doccia - e che cmq, pur volendo, non sono momenti che combaciano con gli orari delle palestre!!

Black out


Risvolti positivi di negativi accadimenti..

Accade che la corrente va via, e in ufficio siamo impossibilitati a lavorare per qualche minuto, finchè torna e se ne rivà, ritorna e se ne rivà, e poi finalmente torna.
Stamattina è successo mentre eravamo tutte donne, che hanno colto l'occasione per:
- mangiare un budino al cioccolato
- parlare liberamente di sesso (ma le due cose non sono legate)
- organizzare una serata tra donne, x domani sera (ma le tre cose non sono correlate)

Bè, mi piace quando la corrente va via!

;-)

La doccia zen



Fare la doccia è ormai per me un'esperienza zen.
E questo non per il contatto con l'acqua, che purifica, rivitalizza, fa rinascere ogni volta.
Neppure per il detergente aromaterapico.
Neanche per le creme (tante) del post doccia (quella per le gambe, quella per la pancia e i glutei, quella per il seno, quella per i piedi, quella per le mani, il viso, il contorno occhi..) da spalmare lentamente per un migliore assorbimento.

Fare la doccia è ormai un'esperienza zen, per via del prurito acquagenito che porta come conseguenza.

Io l'ho capito, quello è un esercizio spirituale, che mira a far crescere in me la forza di volontà, nel non assecondarlo, quel prurito irritante.
Quindi faccio la doccia, mi godo quell'armonia di pace dei sensi, preparandomi psicologicamente a quel turbinio alle gambe che mi pervaderà di lì a poco.
E' così che bisogna prenderlo.

Ommmmmmmmmmmmm................

mercoledì 16 luglio 2008

Un vanto tutto altamurano

Altamura: la prima città che è riuscita a far chiudere un McDonald's
E' accaduto anni or sono, non so quanto tempo quel locale abbia retto, ma alla fine ha chiuso.

Ma come pretendeva di poter concorrere con le focacce, i rustici, le pizzette calde e fredde, vendute fino a sera tardi, in tutti (o quasi) i panifici altamurani?
E parlo di prodotti di ottima fattura, e le papille gustative ringraziano, mica di quelle gommosità vendute in quei fast-food!
C'è anche da dire che non sono neppure prodotti costosi - ovvio che più complicato è il manicaretto che compri, e più costerà, ma prendiamo la semplice e fantastica focaccia al pomodoro di Altamura: ha un gusto inimitabile!
Ogni panificio ha un proprio sapore, si riconosce quella definita 'a terra' (perchè cotta a diretto contatto con la pietra del forno) da quella cotta nella teglia, con l'olio alla base, c'è chi la fa più spessa, coi pomodorini, chi più sottile colla salsa, ma alla fine, chi più, chi meno, tutti offrono un ottimo prodotto, sia per il sapore che per le finanze (farine di dubbia origine a parte).

Io, solo al guardare le pubblicità del fast-food, in cui mi sbattono in primo piano panini che sembrano di gommapiuma, mi sento male.
E' che sono abituata troppo bene!!

Comme se fà?



CU 'MME
Scinne cu 'mme
nfonno o mare a truva'
chillo ca nun tenimmo acca'
vieni cu mme
e accumincia a capi'
comme e' inutile sta' a suffri'
guarda stu mare
ca ci infonne e paure
sta cercanne e ce mbara'
ah comme se fa'
a da' turmiento all'anema
ca vo' vula'

si tu nun scinne a ffonne
nun o puo' sape'
no comme se fa'
adda piglia' sultanto
o mare ca ce sta'
eppoi lassa' stu core
sulo in miezz a via
saglie cu 'mme
e accumincia a canta'
insieme e note che l'aria da'
senza guarda'
tu continua a vula'
mientre o viento
ce porta la'
addo ce stanno
e parole chiu' belle
che te pigliano pe mbara'
ah comme se fa'
a da' turmiento all'anema
ca vo' vula'
si tu nun scinne a ffonne
nun o puo' sape'
no comme se fa'
adda piglia' sultanto
o mare ca ce sta'
eppoi lassa' stu core
sulo in miezz a via
ah comme se fa'
a da' turmiento all'anema
ca vo' vula'
si tu nun scinne a ffonne
nun o puo' sape'
no comme se fa'
adda piglia' sultanto
o mare ca ce sta'
eppoi lassa' stu core
sulo in miezz a via