Dovremmo tutti imparare la lezione di pacifica diplomazia, dalla vicenda di Barbara e del suo piccolo Alex, di cui ho postato qui e che è benissimo spiegata qui.
In pratica, gli sviluppi: l'amministratore di Carrefour Italia l'ha chiamata, e le ha spiegato che non vuole insabbiare la questione, ma 'usarla' per migliorare il servizio, il clima, diciamo anche le persone.
Fin qui bene - bello - ammirevole - ma anche normale, con tutto il chiasso che si è fatto sulla rete sulla questione, si saranno mobilitati fior fiore di pensatori d'azienda, per tentare di rimettere sotto la giusta luce la Carrefour.
Non avrebbero mai potuto rispondere CHI SE NE FREGA?
La cosa bella è che Barbara, come spiega benissimo nell'ultimo dei suoi post, non vuole niente per sè, che non ne ha bisogno (ed è bello bastarsi, o farsi bastare, in una società d'immagine che ti chiede sempre di più), ma prende spunto dalla brutta vicenda, per alzare la testa, perendere bene la mira, e chiede di fare qualcosa per GLI ALTRI.
Un bell'esempio di umanità, davvero, cui dovremmo ispirarci tutti, ma proprio tutti, da quel fotografo, all'omino del computer, tanto per cominciare, fino al nostro presidente del consiglio, al nostro intero parlamento.
E, la semplicità e la chiarezza, la delicatezza, l'onestà con cui questa donna declina il risarcimento offertole (chè non è che si può comprare proprio tutto, lo dice pure la mastercard) , dimostrando un altissimo senso morale, mi hanno fatto pensare, e nuovamente riflettere, sulla questione delle donne in politica - che servirebbero, che mancano, e che farebbero meglio di quella manica di uomini lì presenti.
E insomma: brava Barbara!
Ce ne vorrebbero di più, di donne come te.
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