martedì 24 febbraio 2009

Circus


Si è deciso: Sabato mattina si va al circo italo-tedesco che ha invaso la zona franca tra la periferia della città e la periferia della campagna altamurana.

Non nascondo di nutrire profondi dubbi sul sì detto alla maestra che un pò scocciata mi ha chiesto l'adesione del mio piccolino, e che è stata contenta di sapere che sarebbe stato accompagnato dai rispettivi genitori (un bimbo in meno da seguire).
Perchè i dubbi..
Il fatto è che non ho mai sopportato l'idea degli animali chiusi in gabbia o, anche, al centro di un'arena, ammaestrati, forse drogati, ed esposti alle risa di noi animali-uomini.
DUMBO mi ha prosciugato le lacrime (e tutt'oggi rischio di disfarmi il trucco guardandolo).
NON riesco a concepire l'idea di passare UNA BELLA GIORNATA ALLO ZOO - uscirei di lì con lo stomaco sotto-sopra.

Adoro invece l'arte circense con tutte le sfaccettature atletiche del caso.
Adoro gli uomini e le donne che della loro arte hanno fatto vita.
Una vita che dal di fuori, per chi è nato e cresciuto nel medesimo posto (come me), pare bizzarra, per non dire improbabile.. questi viaggi continui.. questo vivere su ruote che girano, anzichè su cemento conficcato nel terreno.

E quindi sabato io mi concentrerò su giocolieri.. trapezisti.. mangiafuoco.. trampolieri.. e accanto avrò il maritosgainz che sicuramente sarà concentrato sul pupetto (è per lui e solo per lui che ci andiamo).. e il pupetto che si concentrerà sugli ANIMALI.. che di tutta la serie di BabyEinstein, sono il suo argomento preferito..

"Perchè mio figlio dovrà imparare a capire" (N.Fabi 'Milioni di giorni')
Noi lo porteremo al circo ma, piano piano, insinueremo in lui il dubbio su quanto sia ingiusta la vita degli animali del circo.

Io, voto per il circo di soli uomini e donne.

CARNIVAL TOWN - Norah Jones




Round 'n' round
Carousel
Has got you under it's spell
Moving so fast... but
Going nowhere

Up 'n' down
Ferris wheel
Tell me how does it feel
To be so high...
Looking down here

Is it lonely?
Lonely
Lonely
Lonely

Did the clown
Make you smile
He was only your fool for a while
Now he's gone back home
And left you wandering there

Is it lonely?
Lonely
Lonely
Lonely

*Tra le voci più belle che conosca, Norah Jones ha la grazia, la bellezza, l'arte della Musica con la M maiuscola.
E, tanto per gradire, è pure una bellissima donna.
emapor**&%£$%**!!
umpf!

:-P

Il suono del silenzio

Litigare col proprio pupetto è brutto assai.
Ovviamente capita quando TU hai da fare - e LUI se ne accorge (grazie alle sue antennine invisibili ma potentissime) e richiede la tua attenzione, che non hai TEMPO di dargli.

E poi il tutto mi lascia in uno stato di prostrazione mortificata e silenziosa.

Ho provato a lèggere (ma l'ho lasciato a metà) 'FATE I BRAVI' - il libro della tata Lucia. Ogni pagina è una tragedia - riporto nella mia vita reale le situazioni lì descritte, e NON CI AZZECCO MAI.
Sono l'esatto opposto della mamma di cui il mio pupo avrebbe bisogno.
Vabè, esagero, non in tutte le circostanze - infatti il mio cucciolo è bravo, fa la pappa da solo, fa la nanna nel suo lettino.. eccetera.. evidentemente è un bimbo sereno, e in questo penso che i genitori siano TUTTO..
Il problema però è che ultimamente lo vedo assumere i MIEI ATTEGGIAMENTI.
E sono proprio quelli a fregarmi.

Dire che mia madre mi chiamava scherzosamente 'la carabiniera' chiarirebbe ciò che intendo dire?
C'è stato un carnevale della mia adolescenza - mia madre era già a letto - in cui mi sono vestita con la divisa dei militari (prestatami gentilissimamente da uno dei miei cognati).
Nel vedermi così agghindata mia madre sorrise e mi prese in giro, e mi disse che così ero davvero 'la gendarme'.
E poi nell'orizzonte della mia pre-adolescenza, io mi vedevo avvocatessa. Adoravo quella parola. Adoravo rispondere sempre, a tono, fino all'ultima sillaba, fino allo sfinimento, fino ad aver ragione, o a costrurimela, la ragione.

Insomma non sono certo la donna più dolce che io conosca - sono forse un pò brusca a volte - ho il tono della voce che quasi non ammette repliche.. quando mi arrabbio, più che mai.
Ultimamente, mi vedo rispecchiata, in scala ridotta, nelle mosse di mio figlio, che quando viene sgridato o gli viene impedito di fare qualche biricchinata, sbatte la manina sul tavolo o sul muro, gridando col mio tono preciso 'szitta', e trattenendo lacrime di disappunto.
Preciso che quando lo sgrido, non gli uso mai la parola 'zitto'. In effetti però la mano sul tavolo non posso negare di sbatterla, a sottolineare la forza che, evidentemente, non ho.

Ma gli basta vedere il mio dispiacere, per ridiventare il bimbo più dolce del mondo, che mi tira verso di sè per darmi un bacione e un abbraccio di perdono reciproco.
E poi - torna a sorridere e a giocare.
Ed io invece, resto con questo peso sul cuore: sarà possibile che sono LORO, i nostri figli, ad EDUCARE noi?
Non ci avrei creduto, fino a ieri.
E invece, vivendo l'infanzia di mio figlio, posso dire che, secondo me, è così.

mercoledì 18 febbraio 2009

Auguri alla Pupetta!!


Perchè è una brava ragazza,
Perchè è una brava pupetta,
Perchè è una brava bimbeettaaaaaa
Nessuno lo può negar!

AUGURI DI BUON COMPLEANNO ALLA MIA NIPOTINA SEIENNE (M.V.)

lunedì 16 febbraio 2009

Effetti collaterali del sonno

è inutile che insisti.. muovendo il vasetto della crema mani, al posto del mouse, la freccetta sul monitor NON SI MUOVERA' MAI, neppure se ci credi con tutta te stessa, tanto da iniziare a pensare a qualche nefasto virus insinuatosi nel tuo pc..

^_^''

forse due caffè non mi sono bastati oggi....

e neve fu

...
:)
14 febbraio - sprazzi di neve, a tratti (very romantic day)
15 febbraio - paesaggio candido - neve che cade da ogni dove - cielo bianco - piccolo pupazzo di neve nel balcone - foto col pupetto imbaccuccato e con le guance e il naso imporporati...

eh sì.. essere fiduciosi a volte paga..

venerdì 13 febbraio 2009

My day - today


Spesso mi capita di uscire fuori Altamura, recandomi direttamente presso i clienti della ditta per cui lavoro. Questa mattina, mentre guidavo tranquilla mi è sorto un dubbio: sarà normale guidare su un rettilineo, e vedere sul volante lo stemma della casa produttrice della quattro-ruote che stai guidando, tendere verso destra?
Io credo di no, ma perfortuna sono tornata sana e salva..

Poi, torno a casa col mio pupetto fresco di asilo nido, tutto eccitato sulla sua macchina che non vuole togliersi il grembiulino, e che passa poi veloce dalla macchina alla moto, e a un certo punto lo vedo armeggiare con il vasino (lui porta ancora il pannolino, ma il vasino è già disponibile, non si sa mai).. insomma lo piazza, e si allontana alla ricerca di non so che.. poi torna, ci si siede su, e.. apre il giornale..
Ma.. dico io, proprio TUTTO si deve registrare nella sua testolina bella?? :-)

Oggi la giornata è splendida.. c'è luce, sole, ma fa freddo, e io il freddo lo adoro.. Amo indossare i caldi maglioni, amo il tepore quando rientri a casa, amo la sensazione delle guance e naso freddi di aria, amo spalancare le finestre, cambiare aria e temperatura, e poi correre a richiuderle, e appiccicarmi al termosifone, bere qualcosa di caldo, magari leggere un libro, con l'occhio che speranzoso guarda fuori.. attendendo la neve.
Amo la neve, che però ancora non cade - arriverà?
"Amo le gocce di pioggia che cadono, di notte, sul mio tetto" (da Baby Shakespeare)
E come mi piace guardare la neve cadere e pensare che la neve disegna il vento.. perdendomi nei misteriosi meandri della mia mente, che torna bimba, quando c'è neve in giro.

E uff.. questo inverno, fin'ora, è stato CALDO.
Io mi vesto invernale, ma SUDO dal caldo.
Sarà che non sono particolarmente freddolosa, ma per vestirmi pesante, DEVE ESSERCI FREDDO.. e fin'ora il freddo l'ho visto solo nei miei sogni.. o in alcune belle foto.. o nei miei ricordi.
Ieri, oggi, c'è stato un bel freddo.. e finalmente indosso un maglione per necessità, e mi crogiolo soddisfatta nel calduccio di dentro.
Sono fiduciosa per domani.. sicuramente ci sarà ancora freddo..
Dopotutto manca ancora più di un mese alla primavera.. l'inverno si può ancora fare.

martedì 10 febbraio 2009

L'arte


Mia madre era un'artista.
La sua tavolozza,
in legno chiaro,
quasi ogni giorno,
poggiata su due seggiole,
veniva di farina
impolverata
- nuvole di grano -
e di calda acqua
bagnata
- vapore di vita-

Le sue creazioni,
nobili orecchiette-
superbi cavatelli,
da tutti imitate
e da tutti invidiate,
della sua bontà
erano cariche,
e dei suoi polpastrelli,
erano forma.

Mia madre era un'artista.
E i suoi colori,
rosso pomodoro,
verde rucola,
bianco aglio,
riempivano
i piatti
le pance
e gli occhi
e i cuori.


Ne resta
l'intatto ricordo.
Dolce sapore d'infanzia,
forte odore d'amore.

Un dubbio..

Ma se quando canti una canzone al microfono, ti elogiano il tempo che riesci a tenere pur senza musica, e la pronuncia in inglese.. qualcosa dovrà pur significare!
:-P

lunedì 9 febbraio 2009

Mani ferme

Una vita. La sua.
Ventisette Anni. I suoi.
Vita breve, ma infinita.
Finita, un pomeriggio
coi bimbi piangenti
in grembo e in giro.
La mamma non risponde
La mamma non si muove
La mamma non sorride
La mamma non c'è più.
I bimbi.
Smarriti, soli e tristi.
E domenica mattina,
l'ultimo pubblico saluto.
La mamma non c'è più.

La scorsa settimana è morta una giovane mamma di tre bimbi (6anni-3anni-2mesi).
Giovane donna, ex operaia. Immeritata moglie. Amata figlia.

Ed è morta, come solo una madre può morire.. con la bimba di due mesi in braccio.. coi bimbi 'più grandi' in giro. Unici testimoni del suo malessere. Protagonisti, insieme a lei, del momento della sua massima vitalità (la loro nascita), le erano accanto, quando il suo cuore ha ceduto.

Ha lasciato quattro vite, non una.
Ha lasciato la sua vita, e quella dei tre figli, che non la vedranno più.
E' questa cosa, più di ogni altra, a lasciarmi sgomenta.
La solitudine, assoluta, dei tre figli.

Sì, lo so, c'è il loro papà, ma non tutti i padri sono degni di tale nome.
Non basta aver prestato il proprio codice genetico al momento del concepimento.
E sul loro padre, non ho sentito belle cose.
Ed ecco che la solitudine di quei tre figli, assume i neri contorni della tragedia famigliare senza scampo...

venerdì 6 febbraio 2009

ERRATA CORRIGE IKEA - SCONTI

:-D
http://www.ikea.com/it/it/store/bari

Si vede che a volte non ci sto proprio con la testa... Lo sconto del 15% ci sarà, all'Ikea di Bari.. ma venerdì prossimo.. il 13 febbraio.. e non oggi 6..

Scusate..

giovedì 5 febbraio 2009

Metti una sera a Cinema


Di ritorno da una serata diversa da quelle dei miei ultimi due anni di vita, una bella sera a cinema, e dopo essermi rifocillata con una margherita (la pizza, non il fiore) e una fresca Tourtel (sì, analcolica ma buonissima!) mi ritrovo a pensare allo stato di angoscia in cui ho versato dall'inizio alla fine del film che ho avuto l'occasione di vedere questa sera.
'L'anno in cui i miei genitori andarono in vacanza' di Cao Hamburger (Brasile 2006) - è un film girato dal punto di vista di un bambino, Mauro.
Tutto il film, lo vedi dalla sua altezza, e lo interpreti dalla sua percezione.

Il punto è che, fin dall'inizio del film, dalla voce distante di sua madre, che parla al telefono con chissàchi, dicendo quasi distrattamente che 'lui starà dal nonno, non si può fare altro' - quasi come se 'lui' non fosse lì presente - io ho iniziato a sentirmi a disagio.
Lei era già lontano.
Lui già abbandonato.
Poi realizzo..
Penso, semplicemente, a mio figlio. Che in quel momento si trova a casa con la nonna. Per farmi passare una sera diversa. Io ero lontana. E lui forse si sentiva abbandonato.
Angoscia.
E' la prima volta che vado a cinema, da quando sono mamma, forse avrei dovuto aspettarmelo.

Se poi ci metti che la mamma un tantino m'assomiglia, e il ragazzino ha qualcosa del mio cucciolo, - bè, il meccanismo psicologico è compiuto.

Dal punto di vista fisico - da ricordare:
1. l'alto volume - l'avevo scordato
2. il buio assoluto di frazioni di secondo, tra una scena e l'altra, in cui la pupilla la SENTI diltare
3. il terrore nei miei occhi quando, nel momento di sedermi, ho guardato la ragazza a me prossima, che aveva accanto una busta di patatine pronta da aprire (mi sono prefigurata lo scricchiolìo della busta, prima, e delle patatine, poi)
4. l'orrore quando sinusoide mi ha fatto notare che tutte le ragazze accanto a quella da me notata, erano dotate di sacchetto di patatine.

Happy End
Dopo il film, sono andata a prendere il cucciolo, che si è fatto trovare completo di giubottino, semi disteso sul divano, che aspettava il materno solletico ai fianchi.. in trepidante attesa - con le sonore risate che gli scoppiavano in petto - e l'angoscia, all'udire di quelle risa - si è sciolta in un sol colpo.

Ikea - Sconti


Domani ricorre il secondo compleanno dell'Ikea di Bari.
E, per festeggiare, hanno ben pensato di applicare su TUTTO lo sconto del 15%, per l'intera giornata.

Magari non è uno sconto altissimo.. ma se hai in mente di acquistare la cameretta MAMMUT (letto, guardaroba, comodino cassettiera), viene fuori che pagheresti il tutto sessantaquattro euro in meno, che, a casa mia, male non farebbero.

Ovvio che ci devi calcolare la mezza giornata di lavoro persa, per andar fin lì, visto che domani è un giorno feriale.
Epperò.............. Non si fa così.......... :-(

Nota Blog


Ho capito che più argomenti usi per catalogare i post del tuo blog - e più dispersivo è il risultato.

I blog seri hanno pochi, concisi argomenti con cui etichettare i propri scritti, e un generico 'Varie' in cui inserire tutto il resto.

PROPRIO COME ME!

:-D

Le conseguenze del nervoso..


Ieri, come avevo confessato sul blog.. stavo antipatica assai.
Che poi, nel mio linguaggio, antipatica può avere diversi sinonimi, tipo nervosa - acida - impaziente.. insomma, sinonimi non universalmente riconosciuti, ma validi, appunto, nel mio personale modo di parlare.

E ieri sera, poichè stavo come stavo, me la sono presa un pò troppo col mio bimbo, quando, mentre tentava di mangiare 'so-solo' si è versato addosso un paio di cucchiai di pasta e zucchine.
:_-(
Povero..
Io mi sono arrabbiata, e lui non voleva più magiare so-solo.. indicava il cucchiaio (poichè VOLEVA continuare la pappa) e diceva 'mamma' - alias: dammi da mangiare, che io non son capace da solo.
Mi sono sentita MORIRE dentro.
Avrei voluto piangere dal dispiacere - martoriata dai suoi occhioni verdi colle ciglia lunghe, che mi guardavano, intristiti dal mio assurdo, esagerato rimprovero.
Poi è tornato il paponesgainz.. e il cucciolo continuava a non voler mangiare so-solo.. finchè il papà ha iniziato a giocare, fingendo di mangiarsela lui la pappa del piccolo - e così, sorridendo a tuttotondo, il piccolo ha ripreso a mangiare da solo, con grande sollievo del cuore della sua mamma - pentito assai del tutto.

Dopo cena - per premio.. all'impazzata, abbiamo preparato una ciambella!
(e il piccolo che cantava 'e la totta, a me.. taaati guuui a tee.. e la totta aa meee!')

Grazie, piccolino mio.. mi fai capire tante cose...
Tu, mi fai diventare grande.
:_)

mercoledì 4 febbraio 2009

Momenti..

Oggi è un giorno strano.

Stamattina ho ucciso il mio dente malconcio - meglio, ho assoldato un killer di professione che dopo sessanta minuti di martirio alla mia mandibola, mi ha mandato a casa, fissando il prossimo appuntamento, e io triste penso al mio portafogli.
Vabè...

Lo strano di oggi (oltre al biancore assurdo del soffitto e luci dello studio dentistico, e alle ancor più assurde battute che si scambiavano il medico e l'assistente, o i loro codici 'F1.. line.. lunghezza di lavoro..' eh?? mentre io lì rimpicciolivo a vista d'occhio, e il dente cresceva a dismisura) è che sto antipatica assai.
Per qualcuno potrebbe anche non essere una novità.
Ma il fatto che io stessa me ne accorga, significa che oggi è proprio alto il livello di acidità nei miei pensieri.. Bà.. sarà pure un effetto collaterale dell'anestesia PESANTE che mi ha fatto il medico (ho una soglia del dolore MOOOLTO BASSA quando si tratta dei miei denti..).

Ma sarà normale prendersela a male perchè uno che non hai mai visto, al telefono ti saluta con un innocuo 'arrivederci'?
Ma se noi non ci siamo mai visti, come potremmo mai RI-VEDERCI?
Al massimo, dopo esserci visti ALMENO una volta, potrai augurarti di RI-VEDERCI.
Ma perchè non si utilizzano i termini più corretti?
'A risentirci' - ecco, così avrebbe dovuto dire il tipo!

Bò.. sarà pure che oggi (spinta dal maritosgainz) mi sono letta un articolo su come effettuare la raccolta e l'analisi dei requisiti, riferita ai progetti software, e i punti chiave erano appunto, l'utilizzo di termini appropriati, precisi, concisi, concreti, verificabili, non interpretabili in maniera diversa - insomma dei termini giusti.
E siccome mi piace di natura 'mett l'assitt' (o, in italiano, mettere i puntini sulle i), oggi ho esasperato alquanto questa mia tendenza.

Spero che uno shampoo mi rinfreschi, oltre che la capigliatura, anche la mente..