venerdì 30 maggio 2008

Un dubbio..


Ma sarà normale rallegrarsi di trovare ventotto gradi segnati sul display dell'auto?
Dopotutto forse sì.. se nei giorni precedenti ne hai trovati trentasette...

giovedì 29 maggio 2008

Bambinate


Stamattina, giro di tre asili nido della mia città.
E in ognuno di loro, un'orda di occhietti vispi e curiosi mi analizzava, mi sorrideva.

E mi si stringeva il cuore, al pensiero che, forse, da domattina, anche il mio pulcino prenderà posto nel mondo là fuori. Non che oggi non ce l'abbia, quel posto, anzi.
Per me ha il posto centrale, nel mondo.. sulla terra.. sotto il cielo.
Solo che al momento il suo posto nel mondo, è ben ovattato dalla presenza mia o della mia famiglia, e gli è assicurato il posto d'onore ovunque sia e in qualsiasi momento.
Introducendolo in un nido, dove ci sono altri bimbi, altre donne, sento quasi di abbandonarlo a sè stesso.
E porta ancora il pannolino, il ciuccio, e necessita di essere imboccato, eh! Non è mica una mia impressione, è proprio piccolo LUI!
Basti dire che quindici mesi fa, ancora non si era visto il suo volto nel mondo.
Bà.. vedremo come si evolve la situazione..

mercoledì 28 maggio 2008

L'impotenza femminile


No, non è un post sulla frigidità.
E' un post cui tengo molto.
E' un post dettato dalla necessità di mettere nero su bianco (quando scrivo è nero su bianco, quando pubblico è azzurro su bianco, ma passatemi comunque quel modo di dire) la situazione che una mia cara amica vive, forse inconsapevolmente.
E scusatemi se è un post lungo.
Mettere nero su bianco mi ha sempre aiutato a capire.
Non pretendo di scavare per dissotterrare infine la ragione ultima, della sua situazione.
Non pretendo di riuscire a far capire obiettivamente la situazione, anzi, sicuramente la farò vedere solo dal mio punto di vista.
Vorrei solo riuscire a capire, anche io sola, perchè accade questo.

Accade che due ragazzini si innamorano. Lei ha quattordici anni, e lui diciassette.
Sono giovani, sono germogli, ma sono umanamente completi, individui con una propria identità, con una propria personalità ben definita. Gli manca solo l'esperienza, che li rafforzerà.
Accade dunque, che questa esperienza la facciano insieme, e si ritrovano a sposarsi otto anni dopo essersi innamorati.

E quindi, ci si incontra, ci si innamora, si cresce insieme, ci si sposa, e si coltiva la vita a due, nel reciproco rispetto.
Rispetto. Già.
Peccato sia qualcosa di assolutamente sconosciuto, il rispetto, sia per il ragazzino di diciassette anni, che per l'uomo di trentatrè.
O meglio, il rispetto lui lo conosce, ma solo sotto certi aspetti: rispetto per il potere, rispetto per i soldi, rispetto per la proprietà.

Potere: il potere del più forte, di colui che urla di più, di colui che sbraita di più - salvo poi fare una battuta da ridere, e aggiustare tutto.
Soldi: più sono e meglio è. I soldi li fa lui e solo lui. Per fare soldi fa debiti, e per togliere i debiti lavora 16 ore al giorno, ma cazzo, i soldi, alla fine, li vedremo.
Proprietà: concetto a largo spettro. Qui non mi riferisco solo alla proprietà di un bene o oggetto. Mi riferisco alla proprietà della persona. Mi riferisco al possedere un'altra persona. Ebbene, lui possiede lei.

Lei: dolce, non stupida, ragazza innamorata.
Per essersi innamorata di lui, qualche lato buono, lui, deve pur averlo. Io, da fuori, non lo vedo manco se mi cavo gli occhi e glieli porgo su un piatto d'argento per farglieli ingoiare, e guardarlo daldidentro.
Può anche darsi che li abbia usurati col tempo, i suoi lati buoni, lui. E che quindi oggi non siano più visibili, perchè troppo consunti, non perchè inesistenti, o falsi quando c'erano.
Nel momento in cui però si sono usurati, e hanno preso il sopravvento i lati negativi, lei non poteva più nulla.
Il di lei cuore era già cucito al di lui petto.

Lei guarda indietro, a quei momenti belli passati insieme, a quelle frasi dolci a lui rubate, a quelle carezze, le prime e le ultime della sua vita, e si aggrappa, con le unghie e con i denti, a quei ricordi. Per poter andare avanti.
Per poter accettare, di buon grado, quello sguardo incazzato, quel silenzio pesante, mentre mangia dopo 16 ore di lavoro (e di assenza), quelle parole spazientite per telefono, quei commenti sprezzanti, quella mente al lavoro, sempre al lavoro, anche quando è a casa, anche quando è a letto, con lei, su di lei.
Per poter sopportare, di buon grado, quelle considerazioni gratuite sulla donna, sul ruolo della donna, sulle abitudini cattive della donna, sulla moralità dubbia della donna, sulle ridotte capacità fisiche e intellettuali della donna.

Una curiosità: sei mai stato DONNA tu, nella tua vita? E come fai a conoscere così bene, così profondamente l'animo femminile?

Lei non ha più un'identità.
Lei è una di lui protuberanza.
Agisce come farebbe lui.
Parla e pensa come farebbe lui.
Fa quello che lui decide che lei faccia.
Ma non è una situazione palesata, no, è subdola.
Lei non accetterebbe mai di essere visibilmente sottomessa a lui, poichè è orgogliosa.
Lei pensa che la vita sia normale così.
No, peggio: lei pensa che la vita giusta, sia così.

Ed io la vedo allontanarsi, incapace di parlarle nella sua lingua sconosciuta, impotente di fronte ai suoi occhi un tempo accesi, e oggi stanchi.

Lei non leggerà queste parole.
Le mie parole non la raggiungeranno.
Le mie parole moriranno qui.

L'Agosto Sospirato


Ecco una validissima ragione per perseverare la dieta, nonostante (mi dicano) sia già sufficientemente dimagrita: poter mangiare a ufo, quest'estate, quando mi troverò di fronte queste delizie..

Quando ho parlato di Assisi e delle sue bellezze e attrattive, e del suo fascino di pietra senza tempo, e in particolare quando ho nominato i suoi ristorantini e le sue tavernette.. non ho fatto cenno alla trattoria per eccellenza, di Assisi.. la Trattoria Pallotta, dove puoi anche lasciarti andare a gridolini orgasmici di fronte a un piatto di strangozzi, e nessuno ti guarderà stranito, perchè è comprensibilissimo, difronte a quel piatto, raggiungere il culmine del piacere fisico e spirituale.

Quindi: dita incrociate, chè forse si parte alla volta di Assisi (e degli Strangozzi alla Pallotta) in Agosto!!!
:)

Dispiaceri Linguistici


Abitudine consolidata nello slang giovanile, ma non solo, quella di utilizzare termini che significano delle cose, per indicare qualcos'altro, generalmente negative.
In particolare questo accade con le nazionalità.
Qui da noi, ad Altamura, negli ultimi 15/20 anni, sono arrivate fiumane di persone scappate dalla propria nazione in guerra, per non morirne.
Parlo delle genti dell'Albania. Parlo degli Albanesi.

E quindi mi accade di sentire persone, anche a cui voglio bene, definire i propri figli vestiti un pò disordinati, e macchiati dappertutto (come tutti i bimbi normali), 'albanesi'.

Ma che significa?
Ma cosa vuoi dire esattamente?
Ma perchè si parla a buon mercato?
Ma ti sei fermato a pensare alle parole che usi?
Ma ti pare normale?
Ma cosa vuoi che impari, poi, tuo figlio?
Che gli albanesi sono tutti sporchi, cattivi, negativi?
Non imparerà quindi che esistono persone cattive, e persone buone.
Imparerà che gli albanesi sono cattivi, e gli italiani (!!) sono buoni.
Il distinguo lo farà per NAZIONALITA', e non ad-personam.

Bene, mi sembra un'ottimo humus, per lo sviluppo della pianta del razzismo. O nazionalismo? C'è differenza? Alla base no, o almeno non credo. Si tratta sempre di un NOI e di un LORO.

'Us and them, and after all, we're only ordinary men' (Pink Floyd - Us and them)

Forse hanno ragione quei quadretti di cuoio, in vendita sulle autostrade, quelli che recitano la saggezza più semplice, la più ovvia, che fa: 'prima di parlare, mettere in moto il cervello'.

Mi si potrebbe dire, dài, è solo una parola.. solo una goccia..
Ma non è forse una goccia, quella che fa traboccare il vaso?

martedì 27 maggio 2008

Attimi


Ora di pranzo, esco dall'ufficio, compro la frutta, prendo l'auto, 37° segnati sul display.
Avvio il motore, mi reco al supermercato, compro il latte, i biscotti, la bresaola (che qui si è ancora a dieta!!), pago il conto, e torno in auto, 32.5° segnati sul display.
Arrivo nel traffico sotto casa, parcheggio al sole, esco dall'auto, chiudo lo sportello, apro lo sportellone, prendo le buste della frutta e della spesa, chiudo la macchina, e sento un urletto provenire dal secondo piano del mio palazzo...

Alzo la testa, e chi ti vedo, attaccato all'inferriata del balcone, che mi guarda cogli occhi sbarrati e la boccuccia a forma di sorriso?
Il mio piccolo Ivan, nel sole, che mi ha individuato, e mi guarda, mi chiama, si inginocchia per avvicinarsi a me, e mi tende il braccino, e modula parole in versi, urla, sìllaba.. e io gli rispondo, imitando i suoi versi, e lui è contento, riconosce il nostro linguaggio, segreto e pregiato.

E' un attimo.. e mi sciolgo.. non per il sole, o per il caldo.. ma per il suo sguardo.

E più nulla esiste.. la polvere, il caldo, i rumori, i gas delle auto, il grigio dei palazzi, il disordine delle robe stese, il caos del trasloco, il peso delle buste della spesa, le pietre e la sporcizia della strada - niente, non c'è più niente intorno a noi.. siamo solo noi: io, e i suoi occhi felici di avermi trovata, lì su quella lingua nera d'asfalto.
Mi riconosce, e urla di gioia.
E io non riesco a dire quante volte ho sognato questi momenti, quando lui era solo un pensiero, quando avevo le braccia, gli occhi e le orecchie vuote di lui. Quando lui era solo il mio pancione.

Scompaio sotto il balcone, e lui inizia a piangere, chè non mi vede più.. "devo aprire il portone per salire su, amore!!" Niente - non sente ragioni, sono sparita dal suo raggio visivo, quindi piange, finchè non lo raggiungo, fischiettando, al secondo piano, dove lo trovo sorridente e rosso in viso, che non aspetta altri che me.

Ci sono momenti in cui mi sento talmente felice e fortunata, che mi luccicano gli occhi.

Il caldo scoppia (la testa)


Il vecchio lamento 'non esiste più la mezza stagione', l'ho finalmente capito.
Incorporato, proprio!
Perchè quest'anno è stato inverno fino a metà Maggio, ed oggi, 27 maggio, è piena, ripeto PIENA, estate.

E io ho un problema: siccome siamo ancora ufficialmente in primavera, non riesco ad utilizzare l'aria condizionata in ufficio o in casa!
(la macchina ha un altro clima, che non ha a che fare col calendario, quindi lì sono libera di accendere a pompa il condizionatore)
In pratica sono condizionata ad utilizzare l'aria condizionata soltanto nell'estate del calendario, che va dal 21 giugno al 20 settembre.

Poi oggi, nei 37° della macchina, mi chiedevo: ma se avessimo 40° a metà dicembre?
Niente.. probabilmente accenderei i termosifoni, perchè 'dà di Natale'..

Uf! Denuncia ufficiale sulla mia scemitudine.

Ti ASSICURO che paghi di più!


Oggi scade l'annualità dell'RC Auto della nostra Meriva 1600.
Lo scorso mese ci era arrivato l'avviso della compagnia di assicurazione, SENZA la cifra da pagare, ma con l'attestato di rischio, che è il documento da presentare ad altre assicurazioni per ottenere un preventivo: ma con cosa lo confronti il preventivo, se non sai quanto ti propone la tua agenzia??? mbà, si vede che la logica non è a portata di tutti.. oppure qualcuno preferisce più l'essere furbo, che l'essere logico..

Comunque, chiamo in agenzia, e mi comunicano la cifra: 488 euro, per 6 mesi di assicurazione - BASE.
Abituata come sono ai rincari, non ci faccio neanche più caso, ma spinta dall'insistenza di un mio bravo cognato, faccio un giro di telefonate, e chiamo altre due agenzie.
La prima, restìa a fare il preventivo telefonico, alla fine mi proprone 533 euro, per sei mesi, ovviamente base..
La seconda, mi rimanda al pomeriggio e poi alla mattina seguente, perchè ha il tecnico in sede, e non può elaborare il preventivo. Quando poi la richiamo, la seconda, mi comunica la cifra che è 337 euro, per sei mesi - base.
Quindi ricapitoliamo:
la prima assicurazione 488 euro base 6 mesi (la mia assicurazione)
la seconda assicurazione 533 euro base 6 mesi
la terza assicurazione 337 euro base 6 mesi.

Ovviamente non starò qui a dire quale delle tre opzioni abbiamo scelto, sarebbe superfluo, ma la mia perplessità è: come si possono chiedere 302 euro o 392 euro in più, all'anno, per assicurare lo stesso veicolo, alla stessa persona?????
E non parlo di assicurazioni via internet, ma di normali agenzie assicurative a livello nazionale..
Morale della favola: bisogna starci dietro!!! Ma veramente, non tanto per dire..

E' incredibile QUANTO ti possano fregare, per (tua) abitudine, (tua) disattenzione, o (tua) semplice superficialità..

lunedì 26 maggio 2008

Getting old..


Oggi è successo che guardavo su, nei balconi, mentre, in macchina, ferma nel traffico, tornavo a casa dopo il lavoro.
Lo faccio spesso, perchè qui c'è spesso traffico, specie all'ora di pranzo, e in genere ci vedo donne.
Donne che stendono o ritirano i panni.
Donne che chiamano qualcuno per strada.
Donne che aspettano che tornino i bimbi da scuola.

E anche oggi, ci ho visto una donna, una donna anziana.
Ed era lì, tutta intenta a raccogliere un fiore, da una fioriera del proprio balcone. L'ha colto con grazia e delicatezza.. poi gli ha sorriso.. e una volta reciso, ne ha sentito il profumo. Con una dolcezza e una tenerezza, che mi hanno fatto sorridere.
E mi ha fatto pensare che si può anche invecchiare bene.. restando sempre romantiche e graziose, e avendo la capacità di sorridere a un fiore.

Come recitava una mattonella della mia infanzia: 'Niente di più bello nella vita, che un bimbo e un fiore'... e come fare a non sorridere a un bimbo? E a un fiore?

E che dire di più?



Nonostante il video non sia molto a fuoco, la musica si fa apprezzare.. e.. anche la dedica..

Assisi - meta prediletta


Strano che non abbia mai parlato della nostra meta prediletta, per brevi o lunghi viaggi.
Partenze, ritorni. Quando riparti, non puoi non dirti che ci ritornerai.
Assisi - (PG) - Umbria.

La prima volta che l'ho vista, sul cucuzzolo della collina, colle strade e i muri ruvidi di pietra, con i cieli alti e limpidi, con le salite improvvise e le dolci discese, le chiese, di pietra anch'esse, il verde tutt'intorno, le stradine piccole, le piazze assolate, la musica in ogni dove, che sgorga naturale come l'acqua.. le taverne, i ristorantini, nelle nicchie di pietra, o su terrazze ariose.. mi ha subito rapita.
I silenzi di Assisi sono carichi di pensieri.

Assisi è stato, ed è tutt'oggi, il nostro rifugio.. il nostro silenzio.. l'abbraccio del mondo, che abbraccia tutti insieme, ma uno alla volta.

Ci manchiamo da tre anni.
Magari quest'anno riazzeriamo le distanze, con Assisi, e ci torniamo, col nostro piccolino.
Ho tanta voglia di vedere il tramonto dalla Rocca Maggiore di Assisi, riflesso negli occhi verdi del mio piccolo Ivan. :)

Metti un pomeriggio in musica..


Ieri si è conclusa la serie di seminari poetico/letterari/musicali Derive e Approdi, presso il caffè_libreria Club Silencio.
E ieri c'è stato il momento magico della musica di René Aubry, grazie ad Antonello Farella, Nicola e Antonio Moramarco, Bartolomeo Girardi e Francesco Icaro Cannito.
Grazie a loro, alla loro musica, anzi, alla loro musicalità.

E questo quintetto di music-men è stato all'altezza della levatura poetica della musica di Aubry.
Bellissimo, è stato bellissimo.
Ed è che non trovo altri termini che riassumino l'atmosfera creata da quella musica, che va diritta al cuore.

Il tempo è stato stravolto.. non seguiva più il proprio naturale ritmo.. e così siamo passati da un'accorata Alba, a un dolce tramonto, fino alla cupa notte, per terminare, infine, nel pieno e promettente mattino... ovviamente bissato.. ;)

Sono anche state lette belle poesie, dal bravissimo Raffaele Fiantanese, che con la sua voce rende nota al mondo la bellezza di un verso poetico, come non avevo mai sentito fare.. ma ieri, la vera protagonista dell'evento, è stata la musica.

Come si suol dire: tanto di cappello.. e.. a quando la prossima volta?? :-)

giovedì 22 maggio 2008

Risorse inaspettate


Ieri sera il mio piccolo Ivan è caduto. Male.
Nel senso che lui cade, ma in genere lo fa bene, e invece ieri sera è caduto male, di faccia a terra, da uno scalino (che ha da poco imparato a scendere..).
Pianti e pianti, lo conforto, poi improvvisamente, gli vedo uscire del sangue, dalla bocca, da dentro la bocca.. ODDIO! Panico! Ma il panico dura qualche millesimo di secondo.
Subito viene in sostituzione del panico una risorsa inattesa: il distacco.
Insomma, lo prendo, lo giro e inizio a sciacquargli la faccina, la boccuccia, (e noto che l'acqua fresca lo calma un pò), sciacquo, sciacquo, esce ancora sangue, lui piange, ma meno.
Poi finalmente gli dò il ciuccio (piangeva anche perchè agognava il ciuccio), si calma.. inizio a spogliarlo per mettergli il pigiama, gli sfilo i calzini, e gli solletico le piante dei piedi, e lui ride, come se non fosse successo niente.. nonostante un pò di sangue rappreso gli macchi i lati della boccuccia..
E' tutto pieno di sorprese questo cucciolo.. ^_^
E devo dire che le sorprese sono anche dentro di me!
Quando ho pensato (chè io ci ho pensato da quando è nato) al momento in cui avrei visto sanguinare il SANGUE DEL MIO SANGUE, ho sempre temuto che mi sarei fatta prendere la mano dal panico, per farmi portare chissà dove.. ma invece no, ho risposto al panico col sangue freddo, col distacco, colla forza delle cose pratiche da fare (tipo sciacquargli la bocca), col pensiero che lui (Ivan) mi vede, mi analizza, e risponde, reagisce (noto) in base a come reagisco io..

Ne ho avuta la prova lampante l'altra sera - era caduto, dolcemente, scivolando su un tappeto si era ritrovato a pancia all'aria, aveva un pò sbattuto la testa.. insomma lui comincia a piangere, guardandomi, quasi aspettandosi che io avrei iniziato a spaventarmi spaventandolo, ma io invece gli ho parlato normalmente, come se lui non fosse caduto, dicendogli che bisogna stare attenti quando si sta sui tappeti e cose così, e lui ha cambiato faccia, non piangeva più (ovviamente non si era fatto molto male, ecco perchè io non ero spaventata, ed ecco perchè lui ha poi risposto bene alla mia calma), si è rialzato, ed è andato tranquillo verso i suoi giochi..

Insomma nel momento del (mio) maggiore panico, se riesco a controllarlo, a domarlo, questo giova anche al mio piccolino, e non lo fa spaventare più del dovuto..

Poi questa mattina, ho trovato la federa del mio cucciolo sporca di sangue che evidentemente gli è uscito dalla boccuccia, stanotte.. e siccome lui non c'era, ero libera di spaventarmi quanto volevo.
E mi sono spaventata. :(

Intermezzo Ecologista


Ho sempre fatto la raccolta differenziata.
Settimanalmente - quando mi va bene, ma anche ogni 2/3 settimane, quando non c'ho voglia - vado in pellegrinaggio alla volta dei cassonetti della raccolta vetro-plastica.
Questo fino a un paio di settimane fa.
Adesso il mio pellegrinaggio mira anche alla raccolta carta.

Sì, lo so, la carta è un materiale il cui riciclo è FONDAMENTALE.
Ma ho sempre assurdamente pensato che in fondo non ne utilizzassi molta, di carta, cioè che non ne cestinassi tantissima..
E invece da quando ci bado.. mi accorgo che giornalmente ci sono un sacco di cose di carta-cartone che butto via.. qualche esempio?
Confezione pastina bimbo - Imballo merendine - Settimanali - Pubblicità - sovraimballo biscottini bimbo - sovraimballo yogurt - sovraimballo omogeneizzati - Imballo crackers - Sovraimballo uova - Sovraimballo assorbenti.
Insomma da quando l'ho iniziata, ho capito che ho buttato nella spazzatura mista, un sacco di carta e cartone... un sacco di alberi.... e mi si è stretto il cuore..

lunedì 19 maggio 2008

Mali di stagione


Il mio piccolo Ivan ha l'influenza.
Febbre. Vomito. Piccio. Lacrime.

Adesso so che il sole si può oscurare in pieno giorno.
La pioggia si asciuga, nel mezzo di un temporale.
Le stelle si spengono, la notte di San Lorenzo.
La luna scompare, dalla volta cupa.
E niente più è come prima.

mercoledì 7 maggio 2008

Stralci

Memorie di una ragazza per bene (Simone de Beauvoir) - pp.128-129

(...) Non regnavo più sul mondo; le facciate delle case, gli sguardi indifferenti dei passanti mi esiliavano. Fu per questa ragione, che il mio amore per la campagna prese dei colori mistici. Arrivata a Meyrignac, i muri crollavano, l'orizzonte si allontanava. Mi perdevo nell'infinito pur restando me stessa. Sentivo sulle palpebre il calore del sole che brilla per tutti, ma che lì, in quell'istante, non accarezzava che me. Il vento volteggiava intorno ai pioppi: veniva da altri posti, da dovunque, scuoteva lo spazio, e io turbinavo immobile fino ai confini della terra. Quando nel cielo si levava la luna, io comunicavo con le lontane città, con i deserti, i mari, i villaggi che in quel momento si bagnavano nella sua luce. Non ero più una coscienza vacante, uno sguardo astratto, ma l'odore ondoso dei campi di grano, l'odore intimo delle brughiere, il calore spesso del mezzogiorno, o il fremito dei crepuscoli; avevo peso, e tuttavia evaporavo nell'azzurro, non avevo più confini. (...) Di nuovo mi sentivo unica e necessaria: era necessario il mio sguardo perchè il rosso del faggio contrastasse con l'azzurro del cielo e l'argento dei pioppi. Quando me ne andavo il paesaggio si disfaceva, non esisteva più per nessuno: non esisteva più affatto. (...)

giovedì 1 maggio 2008

Le cose più belle

Le cose più belle cose che ho visto in vita mia:
- Collana di mia madre con pendente a goccia color ambra scuro.
- La mia Cinzia bordeaux
- 60/60: il voto del mio diploma
- Il mio abito da sposa
- Il tramonto dalla Rocca Maggiore di Assisi
- Strombolicchio in mezzo al blu
- La mia panda verde
- Kadosh
- Lo sconosciuto cinese che si pianta davanti ai carri armati in piazza Tian'anmen
- Crystal che ulula dal balcone quando passo in strada, x salutarmi
- Evgeni Plushenko che danza sul ghiaccio, a Torino 2006
- Il Bolero di Ravel, al San Carlo di Napoli
- David Gilmor in concerto a Milano
- I Coldplay in concerto a Milano e Boeblingen
- I Radiohead in concerto a Ferrara
- Una rondinella volare via dalla mia terrazza, finalmente libera
- La mia nipotina che si toglie il ciuccio e, per consolarmi, lo porge a me
- Un campo verde, disseminato di papaveri rossi
- Il caos dei tetti di Manhattan, dalla cima dell'empire state building
- La linea lilla della finestrella bianca del test di gravidanza :-)
- L'orsetto carrilon col nome Ivan scritto sulla nuvoletta
- Ivan che sorride per mostrare gli otto dentini, a richiesta
- Ivan che scorazza nel sole, nei balconi
- Il lento e progressivo chiudersi delle palpebre di Ivan, che si sta addormentando
- Ivan che sorride e porge le braccia, in piedi nel lettino, appena sveglio
- Ivan che punta l'indice sulla guancia, quando mangia qualcosa che gli piace
- Ivan che dondola il capo avanti e indietro, per ballare a ritmo
- Ivan che gioca nascondendosi e uscendo d'improvviso, per sorprendere gli altri
- Le guance rosse di Ivan
- Gli occhioni verdi di Ivan
- Il bagnetto sorridente di Ivan
- Ivan che corre da suo padre, urlando
- Ivan che apre i cassetti e ne osserva attentamente il contenuto, prima di infilarci la manina
- Ivan che cerca, trova e indossa il ciuccio
- Ivan che piagnucola quando il latte nel biberon finisce
- Ivan che si lava i denti, mordicchiando il proprio spazzolino, a zonzo nel bagno
- Ivan che quando lo sgridi, farfuglia qualcosa a tono, agitando la manina e sputacchiando in giro
- Ivan che prende la cornetta, se la porta all'orecchio e modula qualche suono incomprensibile
- Ivan che quando vuole scendere dallo scalino del bagno, ti chiama a gran voce, che vuol'essere aiutato
- Ivan che beve l'acqua tutto solo
- Ivan che impazzisce di gioia nel suonare la batteria
- Ivan che piano piano si siede allo scalino della finestra
- Ivan che dondola sull'aereo colorato
- Ivan che abbraccia i cuginetti
- Le coccole che Ivan fa al grande bugs bunny
- IVAN.


Sì, la vita è piena di cose belle.