lunedì 30 novembre 2009

La Vera Verità

Ieri sera.
Entriamo a casa di mia sorella, sul cui muro di ingresso, è stato di recente montato uno specchio a tutta altezza: l'ingresso adesso è ampio e luminoso.. miracoli degli specchi.

Ogni volta che ci passo davanti, mi guardo, non mi capita sempre, a casa ho solo un paio di specchi dentro l'armadio, per guardarmi tutta intera.

Specchiandomi, esclamo 'cavoli, a questo specchio la mia panza sì che sembra davvero ENORME'

La mia pupetta nipotina quasi settenne, mi guarda, guarda la mia immagine allo specchio, poi mi riguarda e fa 'zapy, questa panza è UGUALE a come la vedi allo specchio. proprio U-GUA-LE'

...i bambini.. la voce dell'innocenza e della verità.

ma.. cos'avrà voluto dire?????????????????

venerdì 27 novembre 2009

Sul glucosio e sulle mamme

Questa mattina mi sono sottoposta al Test di Sullivan, ovvero la curva da carico di glucosio.
Anzi, la MINI curva da carico di glucosio: ho cioè ingerito 'solo' cinquanta grammi di bibitone dolciastro simile a caramello liquido, al vago sapore d'arancia: 'na schifezza unica.

Eravamo quattro gestanti, e una di noi quattro (la più magra, ndr) si è dovuta sorbire cento grammi di bibitone.
Noialtre ci sentivamo fortunate: basta poco, a volte, per sentirsi fortunate.

Poichè il test prevede almeno due prelievi a distanza di un'ora (mini-curva) o quattro prelievi in tre ore (la curva vera e propria), non abbiamo fatto la fila, con gran vociare degli ultra-settantenni che erano lì forse dalle sei del mattino.

E di cosa vuoi che parlino quattro donne-mamme-gestanti intorno a un tavolo, con bibitone disgustoso da mandar giù?
Ovvio: dei propri cuccioli, a casa, e in grembo.
C'era chi ne aveva uno (io), chi una (la magra), chi due grandi (16 e 11 anni), chi tre piccoli (10-5-3 anni). Ecco, quest'ultima era in attesa di DUE GEMELLI (masculi) e il prossimo anno si ritroverà madre di CINQUE FIGLI. Ho i sudori freddi solo a pensarlo.

In tutte ritrovavo la stessa lucentezza degli occhi, che ho scorto nel mio sguardo, improvvisamente cambiato, alla vista delle due linee lilla, e che non mi ha più abbandonato.
E' bello incontrare familiarità di questo tipo.
Con le donne non ho un ottimo rapporto - non ho grandissime amiche, e in generale risulto più simpatica a un uomo che a una donna: ma questo tipo di intesa al femminile, è una di quelle cose che ti scalda il cuore.

E questo è uno dei motivi per cui ho intenzione di frequentare un corso pre-parto: se e quando mi deciderò ad informarmi al riguardo.
Questo, oltre al fatto che sento il bisogno di ripiegarmi su me stessa, sul mio pancione, su Mattìa che ci scalcia dentro, a volte come una lieve farfalla, a volte come un cavalluccio imbizzarrito: solo me e lui.

Ad oggi gli unici momenti dedicati solo a Mattìa, sono le coccole serali, a letto, quando lui si muove di più, e quando la consapevolezza di lui fa sorgere un sorriso appena accennato, ai lati della mia bocca.

Quando Ivan era nella mia pancia, ero tutta me e lui. (e il papozzo - certo!)
Ma ora.. oggi.. Ivan c'è, è qui.. ed è intorno a lui che ruota la giornata, volteggiano i pensieri.

A volte mi ritrovo a guardare Ivan, e cercare lo scricciolo di pochi chili che mi portavo in giro per casa nel marsupio/sciarpa, coi suoi occhi vispi e curiosi, e i suoi versetti da interpretare.
Guardo le sue foto di neonato, e il cuore parte al galoppo.
Mi sforzo di ricordare quanto piangeva (tanto) e come reagivo io alle sue lacrime (spesso bene, ma la calma non è mai stata tra le mie doti).
Provo a figurarmi come saranno quei momenti col nuovo arrivo, il prossimo anno (tra tre mesi!!).
Faccio tanti buoni propositi, ma già mi propongo di non sentirmi in colpa (o almeno non troppo) se qualche proposito non lo porto a compimento.

Intanto, tra meno di un mese è Natale.

giovedì 26 novembre 2009

Benvenuta piccola SARA


Stamane, alle 4.30, la principessa cui dedicai questo post lo scorso anno, è diventata mamma della piccola Sara.

Auguri a lei, al suo principe e un caldo benvenuto alla piccolina!

mercoledì 25 novembre 2009

SempliceMenteGeniale

Una cara amica è in cerca di lavoro.
Stampa e spedisce curriculum ormai da mesi, ma la crisi c'è, e si vede.

E per una donna-mamma, diciamola tutta, la crisi è ancora più pesante, perchè già in 'tempi normali' si viene viste come le pecore nere tra i lavoratori, * quelle che 'ho bisogno di un permesso, devo portare il bimbo al dottore' - quelle che 'non vengo, ho il bimbo con la febbre e non so dove portarlo' - quelle che 'sono incinta' - quelle che 'vorrei il part-time' * figurarsi in tempi di crisi economica come questi.

Ma lei è forte, non demorde, tenta e ritenta.
Guarda la sua splendida duenne, e sa che è anche per lei, che cerca lavoro, nonostante le ore che naturalmente sottrarrà al loro rapporto.

Ha fatto un colloquio. E' piaciuta tanto. Si accordano per una settimana di prova.
Al termine del primo giorno di lavoro (dopo ben 9 ore e mezzo di lavoro, ndr), finalmente prende coraggio e va dai titolari, a 'chiedere' a quanto ammonterebbe lo stipendio (tasto non toccato in fase di colloquio, e neppure quando l'hanno richiamata.. ma che delicatezza 'sti titolari! come se non volessero offenderla parlandole del vile denaro.. ehhh la nobiltà d'animo è merce rara di questi tempi).
Ebbene.
Stipendio base, nella norma e orari di lavoro che definire massacranti è poco.

Da lunedì a sabato - dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 21.00.
Per gradire, a Dicembre, visto il Santo Mese, si lavorerà anche la Domenica. Stessi orari.
Senza pausa settimanale. E senza il pagamento di alcuno straordinario. Per un anno.
Perchè devono 'vedere come lavori'.

Miei cari.
Per 'vedere' come uno lavora, esiste il periodo di prova - che tra l'altro dev'essere retribuito, e qui chissà.
Per 'vedere' come uno lavora, ti bastano le NORMALI otto ore giornaliere - non c'è mica bisogno di 14 ore di straordinario settimanale.

Se tu, imprenditore, prendi con 'sta storia 3 dipendenti - in una settimana ne paghi 3, ma ottieni le ore lavorative di 4 dipendenti!

Togli le ore stra-ordinarie ai tre dipendenti che hai, e pagane un quarto!
Darai lavoro a una persona che ne ha bisogno e tutti avrebbero la loro vita al di fuori del lavoro e,... ah!
Eh no.. e dove starebbe poi il tuo guadagno?

I bravi imprenditori non hanno bisogno di questi sotterfugi per guadagnare, o anche solo per 'rimanere a galla'.
A trovarli, però, i bravi imprenditori.

Io non sono imprenditore, non lo saprei mai fare.
Però quando ho davanti uno stupido, lo riconosco.
E francamente sono stanca di venire a conoscenza di imprenditori che sono 'bravi' solo sulle spalle dei propri dipendenti - e che anzichè portare i lavoratori della propria azienda nel palmo di una mano, li sfruttano, li mortificano, li offendono, li umiliano, li schiavizzano, ci guadagnano su, li ignorano.

E' un pò come sentire uno che parla male della propria moglie - e viceversa: in un rapporto che dovrebbe basarsi sul reciproco rispetto, non può esserci spazio per certi colpi bassi.

Non capisco..

Mi si dice che il cucciolo che ho in grembo è ciccio.. 'pesa' già un chilo e duecento grammi (per quanto possano essere precise le misure della Ecografia).

Evvai, tutti felici e contenti.

Poi mi si sgrida perchè io ho preso troppo peso.

Perchè Mattia sì e io no?

Non potete essere contenti pure per me?

-_-'

Ok, scherzo.
Da oggi la dieta. Quella vera.
Stamattina, solo cinque biscotti col mio amato caffèllatte.
E' facile, lo so.
Devo solo reimparare a fare la conta.
Tornare bambina e fare la conta, giocando a nascondino con questo cucciolo che mi riempie il ventre e il cuore.
Fare la conta e aspettarlo, andare a cercarlo, stanarlo.
Concentrarmi solo su di lui.

Devo assolutamente evitare tutto ciò che siano carboidrati.
Ecco, giusto cinque biscotti al mattino, e settanta grammi di pasta a pranzo.
E il pane?
Cosa essere pane?
E la focaccia?
Cosa essere focaccia?
E la pizza?
Cosa esser.. - ok, la pizza una volta a settimana sì, ho deciso.

Intanto, sbuccio un'arancia.

lunedì 23 novembre 2009

Il cucciolo ammalato

L'influenza di Ivan ha avuto due fasi ben disinte:
- la prima, con febbre alta, che ha causato gastroenterite, e in un assurdo crescendo, muchi, catarro, raffreddore, mal di testa, occhi lucidi.
- la seconda, caratterizzata da assenza di febbre, ma una tosse notturna incontrollabile.

La diagnosi è chiara: tosse bronchiale, causa complicanza influenza - necessita di antibiotico.
Io: ma come, antibiotico senza febbre?

Primo Pediatra: sì, è per PREVENIRE una eventuale bronchite.
Risposta che mi lascia quantomeno perplessa: un antibiotico dovrebbe curare, non prevenire.

Secondo pediatra: signora, avrei preferito anche io che ci fosse stata la febbre, avrebbe significato che il sistema immunitario di suo figlio reagisce all'infezione, che comunque c'è, è in atto, ed è anche abbastanza avanzata. Evidentemente il sistema immunitario di suo figlio è stato indebolito dall'influenza che ha avuto la scorsa settimana, e non sta riconoscendo l'infezione. Diamo l'antibiotico senza febbre solo in casi estremi, e questo è un caso di quelli. Anzi, si sbrighi pure a darglielo.
Risposta che mi ha fatto girare la testa e tremare le ginocchia.

Uscita dal secondo pediatra, con la ricetta che pesava in borsa, mi sono guardata in giro, e ho affogato gli occhi nel cielo blu disegnato dalle stradine tortuose del centro storico.

La manina di Ivan era piccola e fredda, nella mia.
Poco prima aveva smesso di piangere e agitarsi mentre il medico lo auscultava. Ma appena rivestito aveva chiesto a gran voce la caramella che pensava di meritare.

Camminiamo lentamente e facendo attenzione alle chianche sconnesse.
Sono triste. Profondamente triste.
Mi girano in testa parole rapite non so più dove e quando.. 'complicazioni polmonari'.. 'bronchite non curata che si trasforma in polmonite'.. 'ospedalizzazione'..

Mi chiedo se Ivan sia abbastanza coperto.
Lo guardo. Ha il nasino rosso, gli occhi verdi scintillano alla luce del sole, segue con sguardo rapito una moto che passa sgommando.
'maaammma, 'a moto gaaande!!'
Mi dice, contento di essere finalmente uscito dopo una settimana di clausura.

Mentre lo vestivo, prima di uscire, a casa, al momento di infilare le scarpe mi aveva detto 'mamma, da quanto tempo che no metto quette cappe', e mi abbracciava, e mi baciava il nasino: segni inconfondibili che è grato per quel che gli stai facendo.
Il suo modo affettuoso di dirti grazie.

Gli guardo i piedini che incerti misurano i passi, su quelle chianche scure e sporche.
Lo sento piccolo. Indifeso. Lo abbraccio. Basterà per calmarmi il cuore?

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Domani termina la terapia del suo antibiotico preferito.
Dopodomani terminano i da lui odiati Paf.
Giovedì vedremo se abbiamo avuto la meglio.
Al momento, parrebbe di sì: la tosse è sparita, la notte si dorme tranquillamente, l'appetito sta tornando normale.
Ma qualcosa mi dice che non posso più fidarmi solo di questi segni 'apparenti'.

I'm back.. maybe

Sette giorni e sette notti in convalescenza.
Senza uscire se non per buttare la spazzatura, e fare la spesa quotidiana.
Senza ricevere visita alcuna, chè qui si era influenzati e non era uno scherzo.
Ma ricevendo tante.. tante.. tantissime telefonate (un giorno abbiamo spento il cordless per dormire un pò).

Ho scoperto che stare a casa tutti insieme è intimo e gratificante, sotto certi aspetti.
Lasciamo stare i momenti bui, i mal di testa, le febbri (che perfortuna non hanno riguardato me e la mia panza), la spossatezza.
Di bello c'è che la tua casa, quando la vivi 24-ore-su-24, ti sembra più tua.

Inizi a vedere nuove angolazioni di ogni stanza, e, sì, diventi maniaca della P di Polvere: nel Mondo non c'è abbastanza posto per entrambe, la lotta è estrema ed all'ultimo sangue: o Te, o Lei.

Ecco, ho risolto il problema della massaia media, quella che va in giro col grembiule pieno di tasche e pezzuole per ogni tipo di sporco.
Quella che ciabattando per le stanze, individua se c'è qualcosa fuori posto.
Cara massaia - ESCI DI PIU'.
Io ci ero costretta, a stare in casa.
Ma ci sono le casalinghe che 'no, non posso venire a prendere il caffè, domani è il giorno settimanale in cui lavo le mattonelle della cucina'.

Con le mani in mano proprio non ci so stare.
Davanti al computer con il cucciolo lamentoso, ancor meno.
Davanti alla tv, peggio che andar soli di notte.
Un libro? Ecco, mi manca un libro nuovo da leggere.
(Qualcuno mi dà qualche spunto?)

E quindi via libera per dare il meglio di me come casalinga.

Con la fida scala, ho pulito sopra tutti i mobili alti, ho spolverato finestre e zanzariere, lavato gli sportelloni delle nicchie esterne; ho passato e ripassato i pavimenti, disinfettato i bagni, riassestato l'interno dei cassetti, rimesso ordine nell'armadio, tirato fuori roba da pancione che non ricordavo più di avere, ordinato le borse, buttato un sacco di cianfrusaglie, ordinato il mobile dei Tupperware, liberato una mensola per far spazio alle nuove, tante medicine che ci hanno fatto visita, cambiato il sacchetto all'aspirapolvere, lavata l'aspirapolvere medesima, ordinate e spolverate le scarpiere, spostato i detersivi, pulito il mobiletto, e risistemati i detersivi.
Il momento clou?
Quando ho lavato l'interno della lavatrice, con spugna e candeggina, smontando ogni pezzo del cassettino del detersivo e ammorbidente: ecco, in quel momento penso di aver toccato il fondo.

Il bello è che mentre pulivo e pulivo a che pensavo?
A quello che potevo preparare.
E quindi mi sono ritrovata al supermercato a comperare la prima ZUCCA della mia vita, e i primi trecento grammi di castagne per fare le caldarroste da me, a casa!
E la cucina che profuma di caldarroste, è una di quelle cose che 'non si possono comprare'.

Con la zucca ho improvvisato delle tagliatelle zucca e speck, e per essere la prima volta che la preparavo, son stata brava!!
Avrebbe qualcosa da ridire il mio cucciolone Ivan, che ha ben incorporato le abitudini culinarie altamurane, e ieri per pranzo mi chiedeva orecchiette sugo e salsiccia.. ma, insomma, una volta tanto, uno sgarro color arancio non fa mica male!!

lunedì 16 novembre 2009

Notti tragiche

Inseguendo un vomito,
un termometro,
una supposta in più..
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L'influenza è arrivata in casa nostra.
E' una influenza strana, pesante, che necessita di tanto paracetamolo, che dal nulla ti fa venire muchi e occhi lucidi, mal di testa, vomiti e diarrea.
L'influenza ce l'ha il mio cucciolone, e alle persone che mi dicono di 'stargli lontano' gli risponderei che sarebbe come impedirmi di respirare.

Ed io, la mia panza, e maritosgainz, abbiamo passato notti terribili, popolate di bambini deformi, di virus scappati da laboratori messicani, di muchi ingestibili e infiniti, di pigiamini e lenzuola da cambiare, e febbre da misurare raccontando ogni volta la 'filastrocca del termometro' e tenendo il Filips (termometro digitale non funzionante) in mano per gioco.

'no mamma, a puppostina nooo'
urlo disperato del mio cucciolo.
cuore di mamma straziato.

giovedì 12 novembre 2009

25 settimane e un giorno

..e tutto va bene.
O, almeno, così pare.
Il piccolino che mi porto nel marsupio-panza, non smette un attimo di ricordarmi che è lì - oltre che per la stazza che ormai ho intrapreso, anche per via dei suoi movimenti quasi perenni, e a tratti invadenti.

La prossima visita dal ginecologo, e quindi il prossimo sbircio nel suo mondo incantato, ce l'ho tra dodici giorni.
Ormai conto i minuti.
Era l'otto di ottobre che ho fatto la morfologica, e sì: lo voglio rivedere. :)

Ora siamo nel periodo del 'non mi sbaglio, sei proprio incinta' e quindi un pò tutti quelli che incontro sono più gentili della norma (offrire il posto nella sala d'aspetto, offrirsi di far passare avanti nella fila, cose così insomma.. cose cui non siamo abituati: gratuita gentilezza).
C'è sempre chi prende in giro, invitando a non mangiare troppi cocomeri interi, o, in generale, a non mangiare troppo, ma va bene così.

Ogni chilo preso sarà una lacrima di sofferenza nel dopo-parto.
Ma va bene così.

Col tempo ho imparato di me che detesto la perfezione, la trovo assolutamente finta, artefatta, fantoccia, posticcia.
Qualcosa che non va, c'è sempre, in tutto.
Premesso ciò, preferisco che la cosa 'anomala' sia qualcosa di ben visibile: se quel che vedo è troppo perfetto, allora il guasto dev'essere all'interno.

Faccio qualche esempio pratico: acquistata l'auto nuova, c'è un problema al tachimetro - una lucetta (sui 160 km/h) è più spenta del resto dei raggi. Scopro di esserne quasi contenta: se c'è questo difetto, per me così evidente, vuol dire che, dentro, la macchina è perfetta.

Acquisto mobile del bagno: ha un pezzettino rotto all'angolo nord-est del marmo, e non ce lo cambiano per un motivo x: bene - significa, secondo me, che sarà un mobile che durerà a lungo.

Cose così.
Se, nel dopo parto, mi verrà da piangere per via del mio peso, sarà cosa buona e giusta: vorrà dire che non avrò altri motivi (ben più seri) per piangere davvero.

Peperoni Verdi Fritti


Che no, non è una ricetta.
E neppure la semi-citazione del titolo di un bel film.
E neppure una culinaria metafora sul come mi sento in questi giorni, che, pure, ci starebbe bene.

E' quel che ho cotto ieri sera, per il pranzo di oggi, con l'aggiunta di un barattolo di pelati schiacciati, e del sale. Santo Cielo che profumo!

Sono un pò assente on line questi giorni, non sono dell'umore giusto, non so.
Sicuramente ho da fare - qui, nella vita vera - più del solito.
Sabato sono andata a prendere maritosgainz dall'aeroporto, insieme all'amico 0b1 e a Ivan, che per tutto il week-end è stato un aereo in 'atterraggio di fottunaaaa' sputacchiando qua e là.

Sabato è stato poi dedicato alla cucina con la preparazione di un risotto, la frittura di alcune cotolette di pollo, l'improvvisazione di un paio di pizze per la sera: dopo una settimana di pranzi e cene in solitaria o in due (col cucciolone) è stato bello tornare a mangiare con adulti, e poter scambiare due chiacchiere a tavola!

Domenica invece è stata una giornata un pò così.. saremmo usciti, ma la mia indolenza e il mio istinto di massaia hanno avuto il sopravvento, così ho preparato sugo e salsiccia, una semplice pasta al forno, e la sera la pizza di patate (detta anche 'svuota frigo') e il Pan di Spagna per la torta del compleanno del mio papà.

Il compleanno è stato martedì - ma la torta era in preparazione da domenica: se lavori, ti devi organizzare! E quindi, domenica pan di spagna - lunedì a pranzo, creme, lunedì sera farcitura e decorazione.
Eh, sì, era buona anche questa!!!

Ieri mattina ho fatto un prelievo di sangue, per il classico test anti-toxo. E così, su due piedi, ho realizzato che me ne mancano solo tre, all'appello, di toxo test.
11 Dicembre
11 Gennaio
11 Febbraio

E poi?
Ok, pensiamo al pranzo di oggi - non andiamo troppo oltre, please.

giovedì 5 novembre 2009

Stanca persa


Domenica mattina maritosgainz è partito per quel di Genova.
Solo una settimana via, cioè cinque giorni lavorativi e praticamente un giorno e mezzo di riposo (mezza e più domenica, e quasi mezzo sabato prossimo - grazie tante improbabili orari di aerei!).

Il cucciolone è un angelo, perfortuna.. mangia, dorme, mi aiuta, fa pochi capricci, mi coccola, e non mi ostacola quasi mai. Ha solo più bisogno di vedere i kinfloy (Pink Floyd at Live8) in dvd, ma penso sia solo per sentire il papone più vicino - oltre che per guardarsi bene bene il sax e la batteria.
Poi butta tutti i cuscinoni per terra, sistemandoli a mò di batteria, ci si inginocchia davanti, e 'li suona', mimando con la boccuccia improbabili percussioni appena inventate.

Il peso della mia pancia prominente si fa sentire e vengo presa da pensieri deficienti, quali ad esempio:
'non chiudo la porta con il chiavistello alto, dovessi sentirmi male, Ivan almeno arriva ad aprire i giri di chiave'
'non rimando il rimettere ordine in casa, e buttare giornalmente la spazzatura, dovessi sentirmi male, e dovesse venire gente inaspettata, almeno trova la casa in aspetto decente'
'faccio più spesa, dovessi sentirmi male, detesto non avere nulla da mangiare nella dispensa!' e così via..

Di tutte le figure che mamma-carpina ricopre (cuoca, amica di giochi, bàlia, colf, maestra, disegnatrice, dottore, personal trainer, personal book-reader, personal shopper, sceneggiatrice, cantante a richiesta, ecc..) la meno riuscita è sicuramente la psicologa infantile.
Anche perchè lei proprio non lo è, e rischia certi errori madornali e grossolani, che possono poi minare alla base del rapporto col pargolo (vedasi le crisi sulla pipì), ma vabbè c'è pure questo nel conto.

Oggi è giovedì.
E siamo sopravvissuti a questi giorni di dura routine: sveglia, colazione, preparazione, asilo, lavoro, pausa, casa, pranzo, faccende, nonna, lavoro, uscita, casa, rito di cena/giochi/coccole, telefonata al papà, nanna cuore a cuore.
Il tutto sentendosi immensamente fortunati per tante cose, ma soprattutto perchè la febbre non ci ha ancora fatto visita, e speriamo se ne resti lontana per questo fall/winter season.

Ieri sera per spezzare la monotonia, c'è stata una festa di un seienne, con bimbi urlanti, e un buffet che ha ben rimpinzato il mio stomaco.
Come sempre, Ivan è il più emozionato al momento del Tanti Auguri a.., e guarda tutta la scena (candelina, mani che applaudono, stecche e stonature, macchine fotografiche in azione, bimbo che spegne, luci che si riaccendono, applausi scroscianti) con occhi rapiti e sognanti, e la bocca semi aperta dallo stupore. Ogni. Volta.

E' stupendo guardare il suo viso e i suoi occhi, mentre esplora il Mondo circostante, e tenta di far propri codici altrui, incorporare abitudini per lui nuove, e sorridere: più di tutto è bello veder sorridere i nostri figli.
E' una di quelle cose che ti leva la stanchezza di dosso.

mercoledì 4 novembre 2009

Ho conosciuto una

Mi si è parata davanti ieri mattina.
Mi ha guardata luccicante negli occhi, e con garbata insistenza mi ha obbligata ad una visita in farmacia.
L'ho accontentata, pensando andasse poi via, ma mi sbagliavo.

Per lei ho tenuto la tapparella un pò scesa sulla finestra, e il tono della voce più basso del consueto squillìo che mi contraddistingue.
Per lei non potevo fare movimenti bruschi, nè tosse nè starnuti.

Con lei la mia pancia diventava solo un peso, senza senso nè poesia.
Con lei il mio cucciolone ha dovuto fare i conti fino a sera.
E la mia pancia si imbronciava.

Quando finalmente le ho chiesto come si chiamasse: 'piacere, sono la tua prima Emicrania' mi ha risposto.