martedì 25 ottobre 2011

Con l'aiuto degli amici

Erano i primi anni novanta, e carpina fu inviata, quasi tredicenne, in missione speciale, a far da baby sitter ai suoi due nipotini interregionali.

Accadde così che la sua big sister, madre dei nipotini, trapiantata in terra romagnola per amore, il cui lavoro estivo consisteva nel pulire e riordinare le camere di uno dei tanti alberghi della costa, un giorno le portò in dono una audio cassetta del cantante Alessandro Canino, contenente la hit del momento 'brutta'.
In quell'album era presente una canzone che piaceva molto alla mamma di carpina. Il titolo è il medesimo di questo post.
Una domenica mattina, dei primi anni novanta, mentre carpina era pronta ad uscire, sua madre le chiese di mettere su quella canzone.. quella che parlava dell'aiuto degli amici... nessuno sapeva che non restavano neppure un paio d'anni per essere madre e figlia.

Qui a Londra, carpina ha trovato degli amici, delle amiche.
C'è chi l'ha accolta in casa sua, deliziandola con cibo e chiacchiere.. c'è chi le ha regalato un sacco pieno di robe per Mattia (il fantastico riciclo di roba per bambini), insieme a tanti consigli.... c'è chi le ha regalato un paio di tende, prontamente appese nella stanzetta, dove carpina aveva adattato un inguardabile lenzuolo (temporaneamente)... c'è chi le ha regalato un bellissimo paio di orecchini, fatti con le proprie mani... c'è chi le scrive per e-mail quando ci possiamo 'conoscere' per un caffè.. e anche chi sa dire esattamente dove piazzare il tuo curriculum, per poter trovare un buon lavoro (e grazie a lui, maritosgainz cambia lavoro..)

E carpina più di una volta ha ripensato alle parole di quella canzone che tanto piaceva a sua madre, e a sua madre, che nei primi anni di matrimonio era espatriata in Svizzera....

lunedì 24 ottobre 2011

La crostata di casa mia

C'era una volta un dolce, di nome Crostata, che amabilmente si prestava a far da decoro a mille e più pranzi e cene e feste, ricorrenze e riunioni di ogni tipo.
Piccoli e grandi si innamoravano della fragranza della pasta che faceva da base alla Crostata, la cosiddetta Pasta Frolla.
In ogni famiglia c'è una ricetta speciale, per  una pasta frolla prelibata, ma la migliore è sempre quella della propria, che, accompagnata da mille sensi di colpa, nel momento in cui le calorie diventano una questione di stato, viene comunque ben accolta, e anzi proposta e riproposta in diverse forme, e con diversi condimenti.

Ecco che la Crostata diventava 'di marmellata', nel momento in cui veniva da quest'ultima rimpinzata. E ogni crostata assume una colorazione e un sapori differenti, in base alla marmellata utilizzata. Adesso è il momento della marmellata al Lampone, che si sposa così bene con la Pasta Frolla, che la sottoscritta non riesce a pensare a qualche altro gusto.

O, ancora, la Crostata di Crema, che prevede al proprio interno una generosa dose di crema pasticcera, che dona una inestimabile morbidezza compatta, che resistere non si può. Aggiungendo qualche amarena sparsa, in mezzo alla crema, si potrà scorgere l'infinito sotto il proprio palato.

Infine, la più difficile da azzeccare: la Crostata di Ricotta. Che dipende dalla ricotta utilizzata (ogni caseificio del mio paese, ha una ricotta con sapore differente), da quanta cioccolata e quanta cannella ci metti, dalle uova che decidi di sacrificare. Insomma le varianti qui sono troppe. Il che è fonte di gustose sorprese ogni volta. Il problema è riproporre la stessa gustosa sorpresa.. impresa non facile..

Qui vi propongo la mia ultima creazione, preparata venerdì, per la cena quasi tutta al maschile (grazie AT per essere stata qui con noi!) che abbiamo ospitato a casa nostra. Inutile dire che è stata generosamente e felicemente addentata  da tutti i commensali.

La ricetta:
Farina 00 - 250 gr.
Uova - 1
Zucchero - 100 gr.
Burro morbido - 100 gr.
Lievito per dolci - 1/2 bustina
Limone - Scorza (Facoltativo)

La preparazione - step by step, anzi, pic by pic :-)


Pesare gli ingredienti, e metterli tutti in una ciotola capiente (io ho la bilancia elettronica, che è una manosanta e peso tutto già direttamente nella ciotola). Mescolare grossolanamente con un semplice cucchiaio di legno.


Poi continuare con le mani. Far rapprendere tutti gli ingredienti, finchè diventano un'unica dolce entità.



A questo punto, impastarla un pò sul piano di lavoro infarinato, farne una palla, sigillarla e riporla circa 15 minuti in frigo, a frollare. Ok, io per questo impasto non lo faccio (per la pasta brisè sì invece), però se lo facessi sarebbe meglio, lo so.


Quindi staccare una pallina più piccola, che ci servirà per fare la strisce della nostra crostata. Stendere col matterello la pallina più grande (su ripiano infarinato, chè si attacca!) e spostarla nella teglia da forno che utilizzeremo per la cottura. Mi raccomando ai bordi intorno, che devono essere più alti, per poter fungere poi da chiusura circolare.


A questo punto scegliere la marmellata preferita (l'ho mai detto che si può fare anche di nutella?) - io sono nel lampone mood, e non so quando mi riprenderò..


Quindi stendere la pallina più piccola e tagliare le strisce.


Stendere le strisce in lungo e in largo, e chiudere i bordi laterali.
Cuocere in forno a 180° per 30' (io uso il ventilato)
Aprire tutte le porte della casa, e far circolare tale profumo generosamente tra le stanze.


Buon appetito! 



Questi invece erano un test
Un test pienamente superato devo dire! :-)
Ho provato la ricetta dei biscottini al mais, passatami da mia sorella barbamamma, che è la medesima ricetta per la Pasta Frolla, con la sostituzione di 30 grammi di farina 00 (sui 250 qui postati) con 30 grammi di fiocchi di mais (corn Flakes) tritati con un semplice frullatore.
Anche questi, sono stati graditi dai commensali.
Maritosgainz era invece un pò triste, al pensiero della colazione del mattino dopo.. momento per cui si era riservato questi biscotti :-)





domenica 23 ottobre 2011

Digestive HOME MADE - mai più senza


Qui ne avevo letto la ricetta.
Più di un anno fa.
Ma dalle mie parti, dove mi trovavo più di un anno fa, è difficile trovare i fiocchi d'avena. O il burro salato. O lo zucchero di canna Demerara.
Quindi quella ricetta era stata archiviata nei meandri dei miei desideri (un giorno voglio provare a farli da me..) come accade per tante delle portentose ricette postate dalla signora D'Aubergine, che è un ideale mix tra la scrittrice, la fotografa, e la cuoca curiosa e delicata. Insomma un food-blogger completa! :-)

Ma da quando sono qui a Londra, in UK, la terra dei Digestive (che sono di origine scozzese), l'amore che io ho per loro si è moltiplicato, anche grazie alla mancanza dei nostri classici biscotti della panetteria sotto casa, nonchè alla convinzione che (i digestive) siano sempre meno calorici degli shortbread, di cui spero non googlerò mai la ricerca della ricetta!
C'è poi da dire che i Digestive, se pure McVities, non sono con il burro, ma con un mistico Vegetable Oil, che dalle nostre parti significa Olio di Palma (o di cocco) che per via della modalità di estrazione, diventa cancerogeno (non ho fonti internettiane al riguardo, solo la voce di mia sorella, la medichessa).

Anyway, la voglia di preparare da me questi biscotti straordinari (perchè lo sono, nonostante l'olio di palma)  non ha fatto che ingigantirsi.. fino a ieri che mi sono fatta la lista degli ingredienti che mi sarebbero serviti, prontamente acquistati stamattina nel Sainsbury più grande della zona, e, dopo pranzo, mescolati ad hoc. Ok, nella mia ricetta non c'è il farro (not found) ho quindi raddoppiato la quantità di farina integrale, come suggerito dalla stessa Sabrine d'Aubergine.

Il risultato è un concentrato di sapori e profumi incredibile.
Un gusto che non avrei mai detto avrebbero avuto i MIEI DIGESTIVE.




ne prendo uno... croc.. croc.. scusate, ma sono irresistibili!!



Ok, forse economicamente non ne vale la pena (ho fatto i calcoli scientifici.. dalla ricetta vengono fuori 340 grammi di biscotti, e il costo totale dei soli ingredienti è 1,12 Sterline. Significa 3,29 Sterline al kg. Ma solo gli ingredienti! Senza il mio tempo e l'energia del forno..).

Però.. ci sono piccoli sogni a cui non possiamo rinunciare...

giovedì 20 ottobre 2011

32 motivi per essere felice

- il mio primo compleanno londinese
- gli amici che sono venuti a festeggiarmi
- l'amore di maritosgainz
- l'amore di ivan
- l'amore di mattia
- le telefonate ricevute durante tutta la serata
- finalmente il primo giorno di vero freddo, quello che amo
- le guance graffiate dal vento
- il fiato che evapora dalla bocca e viene portato via dal vento..
- la torta, bruttina ma gustosa
- i sorrisi, di ogni ordine e grandezza, che come stelle nel cielo, riempiono il cuore
- le mie mani, e quel che fanno
- la mia bocca e quel che mi regala
- i miei occhi e quel che guardano
- le mie orecchie e quel che ascoltano
- il mio naso, e quel che sente
- il mio cuore, ora e sempre. e la sua pienezza.
- la crema idratante, col suo profumo delicato
- camminare nel vento, coi capelli sciolti, che follemente danzano
- il mio primo libro inglese..
- i fiori, sul davanzale, e nel prato
- la tavola piena, di cibo e di persone
- sentire mattia che risponde ssì, e cerca di dire graaaazie (aaaaee)
- sentire la maestra di Ivan farci i complimenti perchè è un brilliant boy, very quick
- sapere di non essere sola, anche quando non c'è nessuno intorno a me
- il silenzio e il tepore della casa addormentata
- le coperte calde, dal lato di maritosgainz
- i baci piccolini, e le carezze di due manine di dieci centimetri..
- gli abbracci del buongiorno..
- la vita alle nostre spalle
- la vita che abbiamo davanti
- la salute, e la voglia di fare sempre meglio...




giovedì 13 ottobre 2011

L'autunno in cucina..

Ho realizzato che l'autunno è finalmente arrivato, quando sono stata inondata, passeggino compreso, da una pioggia di foglie secche, buttate giù da una improvvisa quanto violenta folata di vento. Il vento che fa danzare i rami, che certo non si fanno pregare e che anzi, sono felici di alleggerirsi. Sono stanchi.

E' stata una pioggia dorata, che mi ha fatto sentire piena di vita.
Ebbene sì, l'autunno è la mia stagione preferita.

Così, se quando faceva caldo cucinavo già tanto, cosa ho potuto fare secondo voi in questi pomeriggi freschi?

Ultimamente nel mio tapestry ci sono tante cose da mangiare. Non solo quelle, certo, ma qui sono quelle che posto..

Lunedì ho preparato le mie frittelline di zucchina, e siccome mi piacciono davvero, e vengono dalla tradizione culinaria di mia madre, mi fa piacere condividerle con voi, passo passo :-)

 Ingredienti: 3 uova, 1 zucchina, aglio, prezzemolo, due cucchiai di pangrattato, tre cucchiai di grana grattugiato, sale (il pepe c'era, ma coi bimbi l'ho eliminato). Le quantità sono indicative, in realtà per queste cose vado a occhio...
 Scaldare olio d'oliva in una padella antiaderente, perlevare un cucchiaio di impasto alla volta, e farlo scivolare nell'olio (a fuoco moderato).

 Cuocere da entrambi i lati.
E buonappetito! Non sentite anche voi un profumino? No, lo so. Non è proprio un profumino, o almeno quando io le faccio, chiudo la porta della cucina, spalanco la finestra e aziono la cappa aspirante, perchè l'odore del fritto non è proprio piacevole. Infatti non le preparo subito dopo essermi lavata i capelli, ahah!

Qui invece ho preparato (martedì sera) la focaccia bianca con sale, rosmarino e olive nere.

Oppure, stesso impasto, ma mercoledì, pomodorini, sale, origano, olive nere (immancabili, specie per i due piccolini che ho qui in giro), e fettine sottili di cipolla. mmmm che bontà!


L'ho detto che amo la finestra che sovrasta il lavello nel mio cucinino? No?! Non l'ho detto?! Strano! Io la adoro! E adoro anche il davanzale che si presta così bene a tenere di tutto un pò, dalla frutta alle cose delicate da tenere lontane dai bambini (statuetta in legno, già rotta una volta).
Ecco, l'acquisto di ieri, fatto per la prima volta in vita nostra, è la ZUCCA. Cioè, io la zucca l'ho pure comperata ad Altamura, ma solo per cuocerla! Questa invece è stata acquistata col proposito ben preciso di creare la nostra prima zucca di halloween! A presto aggiornamenti in merito!!


Quel che qui ancora non ho raccontato, è che siamo ancora senza lavatrice, ma da lunedì ho trovato una launderette nelle vicinanze (ci vado comunque in bus) e sto piantando le tende lì. Di fronte a questo comodo e necessarissimo servizio, c'è un piccolo supermercato, non facente parte di una catena, che vende un paio di biscotti mulino bianco! E la pasta barilla (carissima vabbè)! E.. le mele Golden Delicius. Appena le ho viste, ho visualizzato davanti a me questa meraviglia:


Così oggi me la sono preparata, per provare ad avere un perfetto pomeriggio. La ricetta non è mia, la trovate qui.


Ok, il pomeriggio non è stato perfetto, Ivan non ha voluto riposare, è stato sempre a mangiare, Mattia ha riposato, ma poco, devo finire di stendere la lavatrice, e l'aspirapolvere oggi non è uscita dallo sgabuzzino.. però, la cannella che ho aggiunto sopra al mio pezzo, mi ha fatto dimenticare tutto il resto..

Aggiungiamoci che stasera viene a cena AT.. come non sapete chi è? Ah cavoli! Sto sempre a cucinare, e non mi preoccupo di aggiornare il blog con argomenti che non siano commestibili!!!
Per ora dico solo che AT è una architettA di trent'anni, che ho conosciuto sul bus la scorsa settimana.
Poi è venuta per un caffè.
Poi è venuta a cena.
Poi a pranzo il giorno dopo.
Vabè, è una ragazza che voglio adottare :-)
E così per stasera, ho preparato la quiches di zucchine.

Ingredienti:
per la base, pasta brisè (250 g farina, 100 g burro, 70 g acqua fredda, 1 pizzico di sale)
per il ripieno: zucchine a rondelle, appassite in padella (con olio e sale)
+ uno sbattuto di 2 uova, 100 g di latte, 100 g di ricotta, sale, pepe, grana grattugiato.
Io qui ci ho aggiunto anche un paio di fettine di becon, tritate grossolanamente.
Le zucchine dovrebbero sposarsi con il bacon. (o lo speck, in Italia).
Pungere la base coi rebbi di una forchetta, prima di adagiarci il ripieno.
Cottura: 35-40' a 200°.
Ok forse doveva cuocere meno, ma sapete com'è, nelfrattempo stavo cercando di aggiornare il blog!! ;)

giovedì 6 ottobre 2011

I miei bimbi - my children

Ivan conta in inglese.

E se in italiano dice ventotto-ventinove-ventidieci, non dovrei stupirmi che in inglese dica twentyeight, twentynine, twentyten. Non mi stupisce, ma mi fa sorridere... il mio piccolo lord inglese!
La sua pronuncia è azzeccatissima, a parte il tre (three), che diventa libero (free) o albero (tree), a seconda dell'occasione.
Però mi è bastato insistere e farlo giocare col ththththththth che è un divertente gioco di lingua tra i denti mentre soffi, che lo sta interiorizzando molto molto meglio.

Mattia Mattiello ha aggiunto qualche termine al suo vocabolario, la cui parola chiave, resta sempre mamma.
Adesso quando il padre va a lavorare lo saluta con BYE BYE DADDY!
Ma come? Fai tanto il prezioso con l'italiano, e poi?

Ma procediamo con ordine.
Ieri.
Mattia: 'mamma, gnam gnam' (indicando la dispensa dei biscotti)
Io: amore, vuoi una treccina?
M: no (mimica facciale che indica Sì)
Io: e cosa vuoi amore? Se vuoi la treccina devi dire SSSì!
M: nno (mimica facciale che indica Sì)
Io: amore a me sembra che la treccina la vuoi.. perchè mi dici no? se la vuoi devi dire SSSSì
M: nnnnnnnnnnno
Io: e io non te la dò allora. Devi dire SSSSSSSSSSSSì. yes in inglese.
M: eis
Io: ...

mi piglia per i fondelli? mi prende in giro? che mi fa secondo voi?
io insisto col sì, e niente - poi butto lì un minimo di yes, e lui subito 'eis'!!!!!??????
com'è che funziona 'sta cosa?

Ci sono invece un pò di problemini comportamentali di Ivan - ovviamente a casa, non a scuola.
HA questo modo aggressivo e arrogante di comportarsi con noi, e al parco anche con gli altri, che non so proprio come gestire.
Principalmente ho notato che quando guarda la tv, nel momento in cui gliela spegni, ha le crisi isteriche.
E siccome maritosgainz ha la brillante idea che uno o due brevissimi cartoni al mattino PRIMA DELLA SCUOLA, siano un buon inizio di giornata, ecco che la nostra giornata inizia con le urla di Ivan che non vuole spegnere la tv.
Poi maritosgainz dice che 'domani non la guardi' ma il mattino dopo se non ci sono io a far da guardiana la tv viene accesa come se niente fosse.
Circolo vizioso, gatto che si morde la coda, non lo so, so solo che mi sono scocciata.
E Ivan lo sa, che quando c'è il padre può fare delle cose che se ci sono solo io non esisterebbero. Lo sa e ne approfitta.
Non voglio colpevolizzare maritosgainz, che è un bravo papà, si prende cura dei figli, vabbè, più di Ivan in realtà, con Mattia non ha ancora un good feeling.. comunque, con Ivan ci parla, ci gioca, lo aiuta a leggere, lo lava, lo mette a letto, quando può lo accompagna a scuola, ieri è anche andato a riprenderlo, quindi non è che sia un padre assente o chè, e quindi non capisco proprio da cosa derivino tutti i capricci che Ivan è capace di fare e FA, quando il padre è qui.

Poi al parco - sabato abbiamo passato la giornata con A e i suoi cuccioli, ai Kew Gardens, esattamente nel playground in memoria di Lady D, e Ivan faceva un pò troppo lo sbruffone, il prepotente, sia con F di A, che con bimbi sconosciuti e anche ovviamente con il fratellino Mattia.

Ad esempio non voleva che altri usassero i giochi che stava usando lui (stava guidando un trattore di legno, nessun altro era autorizzato a salirci, neppure quando lui scendeva!)
Aveva deciso di cavalcare il cavalluccio di legno, è un attimo, mi giro, e sta disarcionando la bambina che ci stava già su.
Cioè cose gravissime! E io non so come prenderlo, come spiegargliele!
A. dice che magari lui si sente grande e forte. Ci vedo una spavalderia nelle cose che fa e che dice, che non riconosco. Forse è solo che sta crescendo, ma come fare per farlo crescere bene, diritto, senza tutti questi brutti comportamenti scorretti?

Fin da quando è nato Mattia Ivan ha idealmente rinunciato a me, e preteso il padre tutto per sè.
Ci ha diviso. Forse sta continuando su questa scia, forse vede che il padre non tanto si occupa di Mattia, non quanto si occupa di lui, e ne vuole approfittare, vuole essere il piccolo, l'unico figlio di suo padre, visto che con me non è così (Mattia mi rimane attaccato addosso 24/7)

Consigli e interpretazioni sono ben accetti.

Ecologia oggi

Un pò di energia verde fa bene, sempre.

E l'idea che da qualche parte ci sia un albero che io in qualche modo ho contribuito a piantare, mi commuove. 

Così da oggi questo blog ha annullato il suo impatto ambientale, grazie a una iniziativa di doveconviene.it
e qui trovate tutti i dettagli tecnici e non, del caso.

Ohh mi sembra già di respirare meglio! :-)


Doveconviene.it volantini digitali

mercoledì 5 ottobre 2011

Nuove abilità

Quando vai a vivere fuori, lontano dalla solita cerchia, ti possono succedere cose che non sai come affrontare.
Le abitudini sono dure a morire perchè sono terribilmente rilassanti per il nostro cervello.
Così accade che vengano sviluppate (o risvegliate) abilità dimenticate. O forse mai coltivate.

Non parlo mica di accendere il fuoco con due pietre e un ramoscello o di andare a caccia o pesca (magari a mani nude). No, lì morirei e basta.
Parlo di una semplice lavatrice rotta. Da una settimana e più.

Ora, a casa propria una ha una certa organizzazione familiare, per cui a lavatrice rotta, corrispondono un paio di telefonate e, in base alla diagnosi tecnica, una o due lavatrici, mandate a casa di una sorella o della suocera.

Qui ci sono le lavanderie pubbliche, dove tu porti la tua roba, il tuo detersivo (si può pure comperare lì), mandi la lavatrice, aspetti che finisca, e poi te la porti a casa (oppure la fai asciugare nell'apposito Tumble Dryer - che io ho qui a casa).
Una bella differenza passare da una città in cui 'i panni sporchi si lavano in casa' a una in cui puoi lavarli con tutti gli sconosciuti che ti possono capitare intorno.

Ma vabbè, ho evitato anche questo step, perchè 1) non mi va di portare in giro il bustone della roba sporca, col passeggino e Mattia e Ivan. 2) che gli faccio fare mentre la lavatrice va? già mi vedo a urlargli dietro di non toccare questo e quello. 3) ho deciso che questo servizio, nel caso, lo userò solo per le lenzuola.

Come ho dunque risolto?

Ho fatto 'la bella lavanderina'...
Perchè l'ho fatto? (e lo sto facendo in questo istante?) un pò come per le treccine.. mi piace il lavoro manuale, mi scarica, mi dà soddisfazione.

L'altra abilità qui analizzata l'ha invece sviluppata maritosgainz, sulla base di una mia necessità.

Come tristemente molte ragazze della mia età già sanno, esiste la temibile ricrescita. Questa cosa che sa di sporco, spento. Ecco, a casa chiamo la mia fantastica parrucchiera T, fisso un comodo ed economico appuntamento casalingo, e la tinta e le chiacchiere sono garantite.
Qui.. sì, qui ci sono un sacco di hairdresser.. ma.. come dire.. viene sicuramente a mancare la componente economica.. e forse pure le chiacchiere, vista la difficoltà linguistica. E poi, sul colore io sono così maniacalmente tradizionale! E se mi fanno un colore diverso? Terrible thing...

E così mi ero premunita, e in valigia avevano trovato posto l'emulsione, e i tubetti di colore 5, insieme a mantellina, ciotolina, pennello e misurino.
E oggi - finalmente - maritosgainz ha trovato tempo e coraggio (che ce ne vuole, lo so) e mi ha assecondato.




ok, voi non sapete come erano ridotti i capelli, prima, ma io sì.. e vi garantisco che sono venuti benissssssssssimo!!! :-)
maritosgainz santo subito.

ok, ecco l'ora giusta per un caffè.. qualcuno ne vuole? :-)
ok, sì questa non è una nuova abilità, ma un caffè è sempre un caffè! ;)


martedì 4 ottobre 2011

Mi è stato chiesto..

di fare foto alla casa.. o di fare foto al temibile tubone da me descritto, per popolare i vostri incubi sui bagni inglesi.
Ma anzichè dare seguito a queste richieste, oggi, armata di macchina fotografica con vere pile (e non le ikea che costano poco e rendono meno), oltre ad aver catturato alcune buffe pose di Ivan e Mattia, mi sono messa a pigiare il tasto magico, con l'obiettivo rivolto a quello che incontro per strada, e che in genere guardo a cuore aperto.
E quindi alberi, palazzi...
 albero di bacche rosse. nella luce sono fenomenali. nella foto no, lo so...
 rami che si stagliano contro l'azzurrobianco del cielo di oggi pomeriggio. oggi è stata una giornata coperta di nubi, con lievi sprazzi di luce. chissà, forse il mio amato Autunno è arrivato finalmente.
 Edera.
 Albero. Verde.
 Un lupo. Un vero lupo di una vera favola, la mia. (I.)
 Il mio comodino londinese. Abat jour e orologio Ikea. Foto di me e nonna, nel giorno delle mie nozze, nella cornice che io le ho regalato da New York, e che mia zia (l'artista) ha ridipinto. E' uno di quegli oggetti che ho messo per primi in valigia.
 La famosa scuola di I. Il suo cancelletto è dietro l'ippopotamo (che è un bin, ma vaglielo a spiegare a M. che ne è innamorato!)
 Un grande abbraccio. Ecco, un albero.
 Una delle nostre finestre, spiata dalla strada.
 I. che corre all'uscita di scuola, nel tragitto bus-casa.
Il palazzo davanti la Station.


lunedì 3 ottobre 2011

Food pic

io amo la fotografia.
ecco perchè non faccio foto.
cioè, sono proprio negata. ci provo, ma faccio pena. giusto giusto le foto ai figli faccio, perchè sono cose che poi vai a riguardare (anche a qualche mese di distanza) già con uno strano pizzicorìo al cuore.

poi magari vivo la vita guardandomi intorno e apprezzando il bello di un paesaggio, di uno scorcio, di una luce pomeridiana, filtrata dai rami di un albero, di un Cielo di leggerezza e luce. 
guardo, e custodisco nel cuore.

questa poetica premessa per chiedere scusa a chi le foto le sa fare, e presentare qui le mie ultime fatiche culinarie, assolutamente storpiate dalla mia incapacità fotografica, ma per fortuna non sono le foto, la parte commestibile! ;)

Ed ecco i biscottini cannella e cacao:


Seguiti dal mio primo pasticcio -ovvero focaccia ripiena di tonno - olive - cipolle - capperi - una bomba! L'ho preparato l'altra sera.


Qui invece abbiamo la cena di stasera, ovvero una quiche, senza bse di pasta brisè: lo sformato di zucchine e ricotta:


 Per finire il tutto con le mie treccine dolci - work in progress


..mentre si inzuccherano beate...



e finalmente dorate di forno.




La casa è tutta un profumo oggi. 
L'unico problema è che in meno di due mesi, ho consumato dieci bustine di pane angeli... ohgosh!

domenica 2 ottobre 2011

Sorprese da lontano

Succede che stamattina la mia blogsister mi telefoni e mi dica di vedere il suo blog, che c'era 'una sorpresa'.

Ora, come forse accade a tutte le donne del mondo, quando parlano con altre donne, magari sorelle, magari con figli a carico e ancora in età fertile, la mia prima domanda è. Quella. Se è incinta.

Barbasister un pò ridente isterico andante, ha decisamente detto di NO.
Rientrata a casa dalla soleggiata passeggiata londinese, e dopo il dovuto pranzo, causa rimpinzamento prole, ecco che accendo internet, e trovo questa bellissima sorpresa!!




Fantastico. Mi sarebbe tanto piaciuto essere lì.
Non sapevo dicessero fosse antipatica - io lessi un'intervista in cui si leggeva una donna forte, intelligente e ironica. In pratica come i suoi libri.

Che dire - grazie grazie grazie sorella.
E beata te che hai passato una (meritata) serata in singletudine.... ;-)