sabato 25 febbraio 2012

Mattia, due anni giusti giusti

Due anni fa ci siamo visti.
Due anni fa sei sgusciato fuori dal mio utero, e ti sei piazzato al centro del mio corpo, del mio cuore, della mia vita. Sei un tipetto forte e dolce, un dittatore da amare, e chi se lo immaginava esistesse una tal razza? Con te ho ricompilato tutte le mie certezze in campo materno.

Ancora oggi, vuoi dormire con me, attaccato a me, mi accarezzi la faccia per addormentarti, le guance, prima solo con una mano, poi con entrambe.. se per caso ho il braccio scoperto, inizi ad accarezzarmi la pelle delle braccia, e poi la tenerezza ti scatena gli schiaffetti sulla mia pelle..
nel momento in cui mi svesto o vesto, arrivi da qualsiasi punto della casa, con la richiesta di coccole e baci, e mi baci la pelle scoperta che trovi, un ginocchio, una coscia, la pancia.. dicendo con voce coccolosa 'mamma.. mamma.. mamma..'
sei ancora così bisognoso di affetto epidermico..
quando la puericultrice di turno ti consegnò a me, distesa immobilizzata nel letto dopo il tuo parto, eri freddo... ma così freddo che mi spaventai.. e la tipa mi disse che avevi avuto un forte sbalzo termico dal mio pancione al mondo fuori..
mi guardavi, e rispondevi ai miei lievi richiami, con dolci suoni della tua voce, già allora consapevole..
e allora ti misi a diretto contatto con il mio seno, la mia pancia, volevo disperatamente riscaldarti. Tondo e piccino, nuovo nuovo..
Ora, ci sono sere e pomeriggi in cui mi metto accanto a te per farti prendere sonno, e sei tu quello che riscalda me, tu, perennemente in fermento, che mi trasmetti calore, e che mi proteggi..
Sai a volte sento la vertigine del potere che mi dai.. del tutto che rivesto per te.. mi sento così debole, alla percezione della forza che invece tu necessiti da me.

Ma oggi, oggi, oggi, è il tuo secondo compleanno.
Più sono piccoli gli anni, e più tendiamo a festeggiarli in grande, perchè sono speciali, gli anni piccoli, sono scolpiti indelebilmente nella memoria mia e del tuo papà. Perchè picci non ci si torna più.
Piccino che dice alla domanda quanti hanni hai, risponde uue (dopo aver tentato con 'uno')
Piccino che risponde al telefono 'ponto? ... bene... mamma!' e passa il telefono alla sottoscritta..
Piccino che dice a tutti di chiamarsi 'pinta'....



Auguri amore mio.

mercoledì 22 febbraio 2012

Di children centre e thè con latte

E' da qualche mese che ho iscritto i miei pupi al children centre della scuola di I., ma in realtà ci vado solo con M., poichè non approfittiamo delle attività del sabato mattina (ovvero paly with daddy).

Comunque, finalmente stamattina M. era un pò più a suo agio, e addirittura riuscivo a lasciarlo da solo a giocare per due minuti due, giusto il tempo di prepararmi un buon thè caldo, con latte fresco e un cucchiaino di zucchero. Ebbene sì, da quando sono a Londra, non bevo più thè al limone, ma rigorosamente con latte. Cioè ho proprio scoperto che mi piace! Perchè c'è un piccolo trucchetto: non esiste il thè macchiato di latte, bisogna proprio condirlo di latte, ovvero metterne una certa quantità: cambierà il sapore (e i gusti sono gusti eh!) e forse per questo a me piace di più..
E poi che figata starmene in giro per il children centre con 'sta tazzona termica (tipo queste) viola, con manico nero, e il simbolo del children centre che ci troneggia davanti. Vabè, per chi non lo sapesse, ho proprio la fissa delle tazze. Delle mug. Questa non è una mug, volendo è un passo avanti...

A parte la mia esperienza con il thè, questa mattina è accaduto di nuovo! Ho nuovamente parlato con alcune mamme: la maggior parte, lo devo dire, mi si avvicina per dirmi quanto è carino mio figlio.. so cute! how old is he? ohh so cute!! you are beautiful!
E menomale che gli avevo levato il monclair (eredità dei cugggini), altrimenti avrei pensato si riferisse a quello e solo a quello (dopo che vieni avvicinata e fermata da tre persone in tre giorni diversi e in tre luoghi diversi, per fare i complimenti al giubbotto di tuo figlio, un pò il dubbio che lui sia brutto, ti viene.. ) (ahò, e stò a scherzà!)

E insomma mi sono ritrovata a ridere con un paio di loro, e lo devo dire: l'inglese delle persone inglesi è tutta un'altra cosa! E' quello l'inglese che mi piace, forse (ok, togli forse) non lo capisco peferttamente, però è quella la cadenza che amo sentire nelle parole, quella dolce T, quell'accento che è sempre nell'altra parte della parola, rispetto al posto in cui lo metto io, quel 'definitely' piazzato tra una frase e l'altra, quel 'as well' che assolutamente non conoscevo prima di venire qui, quel 'indeed' così tenero.. e insomma, mi piace proprio l'inglese, quello degli inglesi, appunto, ma ahimè non ho molte persone con cui parlarlo, perchè a dirla tutta, le mie amiche (non so se si sia capito) sono tutte straniere in terra straniera, proprio come me, e il nostro inglese, anche per chi lo sapesse meglio di me (a livello grammaticale, o di proprietà di linguaggio) va sempre a farsi friggere quando si tratta di pronuncia..

ma sto divagando..

Secondo voi  tra la zona 'pezzi di legno', la zona 'trenini', la zona 'strumenti musicali', la zona 'dinosauri', la zona 'collane di frutta di legno', la zona 'cucina', la zona 'lettura', la zona 'fuori..' dove voleva stare mio figlio?
Fuori, giustamente, e metti giacca, togli giacca (che ci sono tipo 20 gradi di sbalzo termico), metti la giacca, togli la giacca (no, non è un allenamento di karatè).. uf, almeno dieci volte!

E fuori tra tricicli di legno (molto posh), di ferro battuto e gomma, macchinine a pedali, sabbiera, zona pittura, acqua e paperelle (tenuto debitamente lontano, visti i pochi gradi che abbiamo), gonfiabile jumping, casetta delle bambole, zona ufficio (composto di tastiera, telefono, fogli e penne), M. ha scelto il triciclo di ferro tondo, con le ruote di gomma: pesantissimo, anche se non fossimo stati in pendenza, ma lo eravamo, e quindi non era assolutamente autonomo.. e ci è voluto stare quasi tutto il tempo.. finchè finalmente ho avuto il lampo di genio e l'ho portato a scarabocchiare coi gessetti colorati, presso la chalk board. uf.. menomale,  arriva il momento della merenda!
Frutta e latte o acqua viene offerta a un gruppo di circa 20 bimbi, seduti compitamente sulla propria seggiola, intorno a un tavolo appena disinfettato con del Dettol (ho verificato, è sicuro usarlo dove si prepara cibo..).

Finita la merenda (oggi niente mela, c'erano mandarini e raisins.. ovvero uva passa, e M. ci giocava, ma non la gradiva, at all!) siamo andati su a cantare tutti insieme.. mamme e bimbi, oggi però senza la chitarra di R, una delle addette, ma è andata bene uguale, M. si divertiva ad ogni canzone, e cercava di mimarle, girandosi poi a guardarmi con quel mezzo sorriso tutto timido...

Ecco qualche foto, ovviamente non di oggi, di una vecchia giornata di MESSY PLAY..

Eccolo qui, tutto agghindato con un enorme telo cerato (assolutamente inutile per le maniche del giubbotto eh), a giocare con la sua migliore amica: l'acqua.. poi con una interessante alternativa: la schiuma da barba..




oppure mentre prepara la pappa, con pasta, caffè, rice crispies, farina.. ma cosa verrà fuori??


E avete mai provato a dipingere con la schiuma da barba appositamente raccolta col pennellone? Dovreste, dà una certa soddisfazione! :-)


un pò di play-doh fa sempre colpo..


ed eccoli, madre e figlio, deformati dallo speciale specchio gioco che troneggia accanto all'amica acqua..

attenti al lupo.... (dimenticavo l'angolo dei travestimenti!)




..pensare che sabato compirà due anni.. due anni piccoli piccoli, ma grandissimi.

lunedì 20 febbraio 2012

Half Term

Oggi è l'ultimo giorno della vacanza di half term dalla scuola britannica.

E così è passata questa settimana, in cui ogni giorno dovevo inventare una attività che non scolorisse le giornate, e qual'è l'attività preferita dei miei cuccioli? USCIRE, ovviamente...

E così lunedì ce ne siamo andati al sud di Londra, dalla mia amica A, con cui ho realizzato le prime scaldatelle pugliesi.. (a presto foto!)
Martedì - casa dolce casa..
Mercoledì mattina cappuccino con l'amica V. sua madre e sua figlia.. tutte donne :-)
Giovedì mattina da G. mamma di A. amico di scuola di Ivan, per due ore di chiacchiere e sorrisi..
Venerdì giornata a Balham a casa dell'amica A che insieme ai suoi genitori, ci ha tenuto ospiti tutto il giorno...
Sabato free art and craft session, al centro commerciale qui vicino, completo di frullatore ecologico, che funzionava con la forza sprigionata dal pedalare la bici cui era collegato.. interesting! Ivan ha creato decorations, una corona, un biglietto di auguri.. si è divertito insomma, a tagliare, incollare, colorare.. Cena con la nostra piccola amica indiana Ay (pizza forever)..
Domenica palleggi nel giardino col papà, pranzo e pomeriggio con la piccola Ay..
Lunedì finalmente compiti!
Mentre ora si guardano Shrek 3 (pleeease mommy, can I look (watch, si dice watch..) a cartoon? Can I watch a cartoon? .......... thank you!!!!!) e io preparo pasta e broccoli per pranzo...

Menomale che domani ricomincia la rassicurante routine scolastica!!

martedì 14 febbraio 2012

Bilingue per gioco GIVEAWAY!

Bilingue per Gioco regala due bellissimi libri in INGLESE della Helbling Young Readers, belli, benfatti e.. che dire, qui si è sempre alla ricerca di bei libri da leggere e rileggere e far leggere!

Io sceglierei THE KITE e SAM & THE SUNFLOWER SEEDS.. e voi?
se siete interessati, o se non conoscete Tiziana , fatevi un giro sul bellissimo sito di Bilingue per Gioco!

E buona fortuna!

venerdì 10 febbraio 2012

Le mie fatiche culinarie, in foto

Per chi non crede se non vede, ecco a voi le mie fatiche culinarie!

Il dado vegetale fatto in casa, ottenuto cuocendo a fuoco lento per mezz'ora tutti gli ingredienti previsti dalla ricetta del bimby, e poi frullandoli col fedele minipimer! ;)


I miei primi tagliolini! Prima di prepararli non sapevo quanta fatica e tempo costassero quei pezzettini piccoli di pasta fresca!


Ed eccoli nel risultato finale: zuppa di tagliolini e ceci! Non c'è pasta che si addica di più ai legumi, secondo il parere del mio modesto palato..


Ed ecco quello di cui vado più fiera: le mie orecchiette! Le prime, le prime orecchiette in assoluto! Non ce n'erano due uguali, si partiva dalla sventola all'orecchietta micron, ma il sapore e la consistenza dopo la cottura, erano buoni, quindi ritengo tale impresa riuscita!! ;)


(per 300 grammi di farina, tempo di impasto e preparazione orecchiette 3 ore. Ecco perchè non le faccio spesso...)

Per la pasta in casa, non lo sapevo, non esiste ricetta.
Si prende la farina di semola fine, si aggiunge l'acqua calda, e si lavora con le mani, fino ad arrivare alla consistenza desiderata e ben lavorabile.
Se risulta troppo morbida, si aggiunge la farina.. se risulta dura da lavorare, si aggiunge l'acqua calda.. ed ecco che lavorando e impastando, ci si affida sempre più al tatto, e diventa proprio una questione fisica, una capacità che va al di là di ogni calcolo matematico di ingredienti e tempo: ti devi fidare delle tue mani.
Ed è bello, certe volte, non avere altro a cui affidarsi, che non il proprio tatto, la propria intuizione...

Empty - Cranberries



Ce l'ho sul cuore da un pò di giorni.
L'ho pure cantata ai miei cuccioli per la nanna..
Ma perchè cantarla a squarciagola mi fa venire le lacrime agli occhi?

EMPTY - Cranberries - Testo

Something has left my life,
And I don't know where it went to, ah, ha, ha
Somebody caused me strife,
But it's not what I was seeking

Didn't you see me, didn't you hear me?
Didn't you see me standing there, ah, ha, ha?
Why did you turn out the lights?
Did you know that I was sleeping?

Say a prayer for me,
Help me to feel the strenght, I did
My identity, has it been taken?
Is my heart breakin' on me?

All my plans fell thought my hands,
They fell thought my hands on me....
All my dreams it suddenly seems,
It suddenly seems, Empty.....

giovedì 9 febbraio 2012

Di coffee morning, e Uk school

C'è questa bella iniziativa della primary school frequentata dal nostro Ivan, che si chiama Coffee Morning, che altro non è che un incontro aperto tra un paio di teachers e i genitori che vi vogliono partecipare, dove viene offerto uno spuntino (caffè, thè, biscotti, latte...) e dove vengono discusse in PRATICA le problematiche legate all'acculturamento dei nostri pupils..
E', anche, un modo per far conoscere i genitori delle diverse classi tra di loro, perchè, non mi stancherò mai di dirlo, ma in questa grande, multi-etnica città, sono rare le persone che hanno la famiglia intorno. Molti, come noi, vengono qui come nucleo familiare, e poi si ritrovano a crearsi dal nulla una rete sociale tutta intorno. C'è magari chi frequenta la Chiesa, che garantisce una rete sociale esistente, ben solida e folta, ma sarebbe un tantino falso, da parte nostra, metterci a frequentare la Chiesa qui, quando a casa nostra non la frequentiamo.
E insomma durante il primo incontro ci è stato chiesto di scrivere su un foglio bianco alcune idee per i prossimi coffee-morning, idee che sarebbero state prese in seria considerazione per, appunto, i successivi incontri, e in generale per migliorare quella che è una collaborazione scuola-famiglia, a intreccio stretto e doppio.

Nel secondo incontro, ho avuto il piacere di vedere e toccare con mano come i nostri suggerimenti siano stati presi tanto sul serio dalle due lovely teachers che ci seguono.

Cosa hanno fatto?
Ci hanno dato piccoli e grandi suggerimenti per, ad esempio, far migliorare la scrittura ai nostri figli: veri e propri esercizi per rinforzare il muscolo presente sulla spalla destra (per i destrimani) o sinistra (per i mancini), grazie al quale la scrittura è fluida, veloce e bella. Senza quel muscolo, la scrittura diventa una tortura, il bimbo si stanca facilmente, e scrive male.
Ad esempio far scrivere al piccolo le lettere in grande, sempre, anche in aria, farlo abituare ad esempio all'ampia a; disegnargli con la mano la lettera dietro la schiena e sfidarlo a indovinare quale lettera sia; spargere un pò di farina sul tavolo, e farlo disegnare con il dito le varie lettere, in grande, per poi farlo arrivare a scriverle sempre più piccole e precise.
Quando si dice 'avere manualità'..

Oppure come fargli prendere la penna, fare un gioco e prenderla con la punta del pollice e la falange dell'indice, tirarla su, e con l'altra mano spostarla indietro - in questo modo si previene la cattiva abitudine della mano arricciata intorno alla penna, tanto stancante, e con risultati tanto negativi sulla scrittura.

Ci hanno mostrato una serie di siti internet testati dalla scuola, e quindi sicuri, in cui sono presenti dei giochi di logica, matematica eccetera... i siti sono i seguenti:

http://nrich.maths.org/public/index.php
http://www.bbc.co.uk/schools/
http://www.topmarks.co.uk/

Puntano molto sulla parte giocosa del learning..
Problemi di lettura? Non limitatevi a leggere i libri della scuola, o le fiabe.. fategli leggere di tutto! Il menù quando siete a mangiare fuori.. la pubblicità che vi arriva per posta.. tutto! Fategli scoprire come le parole ci circondano, e non sono solo sui libri che 'dobbiamo' leggere.

Problemi di scrittura? Non limitatevi a scrivere le 'sentences'.. che noia! scrivete.. una canzone! una poesia! una barzelletta! scrivete quello che avete in testa, la prima cosa che vi viene in mente!

Ma, sempre, sempre, con un grande sorriso stampato in faccia.

Problemi coi numeri? Coi numeri si gioca! I numeri sono ovunque!
Cercate i numeri intorno a voi! Le targhe delle auto (la mia fissazione...), i numeri civici dei palazzi, i numeri degli appartamenti, i numeri dei bus (la fissazione di Ivan..), i numeri dei piani negli ascensori.. i numeri sono ovunque e conoscerli è bello!

Le forme sono sconosciute? Ritagliate le forme, fate scoprire le forme ai più piccoli, un pacco di biscotti, una scatola di caramelle, una scatola di cioccolatini, il panetto del burro, le finestre delle case! giocate a trovare le forme che compongono il nostro mondo...

Ci hanno fornito una serie di documenti e schede anche colorate, con le tabelline, le forme geometriche, le domande suggerite per carpire l'attenzione del bimbo mentre si legge una storia.. insomma tanto materiale.. così tanto, che tornata a casa ero un pò nel panico...
cavolo.. con tutto queste schede da spulciare e applicare, mi sembra di essere tornata a scuola io! Ma non dovrebbe essere promossa la così cara e vecchia autonomia dei bambini? Io da piccola ho sempre svolto i miei compiti da sola, mentre oggi non c'è madre che non guardi i compiti del figlio..
Ma anche in Italia è così?
I genitori sono così coinvolti anche lì?
Così ATTIVAMENTE coinvolti???
Io non so, perchè non ho tale esperienza come madre, ma solo come figlia, e come figlia, appunto, non ho mai avuto 'interferenze' materne in tal senso..

Che poi ci sono cose che non capisco, a proposito del modo british di scrivere: i bimbi imparano a scrivere le lettere in una scrittura che è a metà tra il nostro corsivo e il nostro stampatello minuscolo.. sono lettere tutte tondeggianti, difficili! Perchè non imparano prima in stampatello maiuscolo?
Perchè non scrivono sui righi? Ivan scrive sempre sui fogli bianchi... mi chiedo se anche a scuola sia così,  ma dimentico sempre di chiederlo a mia volta alla teacher.. mbhà...

E, infine, un dubbio, su tutti: Ivan sta imparando a leggere le parole, lettera per lettera. Ok. GOT G-O-T si legge GOT. Benissimo!

Tra poco inizieranno a comparire le tricky words: le parole che, NON IMPORTA COME SIANO SCRITTE, DEVI LEGGERLE COSì (coat - like - done - leicester...)
Come farò, io, donna italiana, ad aiutarlo?????????????????????


La mia parmigiana di melanzane

E finalmente riesco a postare la mia ricetta di parmigiana di melanzane (o melanzane alla parmigiana?) le cui foto sono state da me scattate ben... tre mesi orsono!

Non è che scaricare la macchina fotografica sia un lavoraccio pesante, tipo fare gli scaricatori di porto.. ma è che.. non so. Vabè, poteva andare peggio e potevo non scriverlo mai questo post, pensarlo e non scriverlo, il chè sarebbe stato un disastroso evento per me, la mia autostima, la mia pigrizia crescente, eccetera, eccetera, eccetera...

E dunque io che faccio quando decido di fare la parmigiana? Intanto se ci penso qualche giorno prima, faccio appositamente un sugo abbondante (ad esempio alla domenica) per avere almeno parte di questo complesso piatto, già a disposizione..

Poi, sbuccio e affetto sottili  (4 mm ca) le melanzane, di lungo..
Poi le affondo in una ciotola con acqua salata e lì le tengo una mezz'oretta. L'acqua si colorerà, quindi strizzerò le melanzane, e le infarinerò ben bene, per poi passarle nell'uovo sbattuto, allungato con acqua, per renderle più leggere, per quindi friggerle ben bene in olio d'oliva misto ad olio di semi di girasole.





Dopo la frittura, le melanzane riposano su carta assorbente.

Quindi passo alla preparazione della teglia, in cui stendo un mestolo di sugo, uno strato di melanzane, formaggio grattugiato, e formaggio a tocchetti, tipo scamorza. Altro sugo, melanzane, formaggio grattugiato, e scamorza a pezzettini.



E via fino a terminare le melanzane.




Quindi inforno per una mezz'ora scarsa a 200°, e nel caso faccio dorare con il grill (quello dipende dai gusti).

Si serve con pane fresco e vino corposo.
E buon appetito! ;-)

ps - questo post l'avevo promesso alla mia amica smilemamysmile da mesi mesi e mesi. Lei ha la curiosità di sapere come si fa la parmigiana di melanzane, quale è la ricetta originale - suo marito è di origini calabresi e lei la parmigiana la fa senza uova... ora io lo chiedo a voi: come preparate la vostra parmigiana di melanzane? Avete una ricetta particolare? Vi va di lasciarla nei commenti? :-) grazie!!

pps - ho scordato la lista degli ingredienti!!!
SUGO DI POMODORO (semplice, bolognese, di carne, di salsiccia, va bene sempre!)
MELANZANE (1 ogni 2 persone)
UOVA (1 x ogni melanzana)
SALE qb
FARINA (quanta ne serve per impanarle)
OLIO D'OLIVA + OLIO DI SEMI
FORMAGGIO GRATTUGIATO (io uso il grana)
FORMAGGIO TIPO SCAMORZA (qui uso il cheddar...)
TEMPO - TANTO TEMPO ;) (quello qui ne ho, ihih..)

(la mia) Londra, di bianco vestita..

La neve è ormai un ricordo, è quella cosa che ci ha aggiustato la domenica mattina, passata a giocare sul suo candido manto. Pare la vedremo nuovamente nel week end, e non sarebbe malaccio, anche perchè la prossima settimana qui è Half Term, non si va a scuola tutta la settimana, quindi avere un pò di neve con cui giocare sarebbe ben gradito! :-)

Intanto ho finalmente scaricato la macchinetta fotografica, che contiene foto dall'autunno (!! lo so, non dite nulla p.l.e.a.s.e. !!) e quindi vi aggiorno coi miei piccoli ricordi fotografici, dedicati alla nostra bianca amica neve...

A presto!

(I. e M. che giocano nel nostro backyard)


La nostra strada, dx

La nostra strada, sx

Nel nostro backyard


venerdì 3 febbraio 2012

Incontri, sul bus, una mattina d'inverno

Lei ogni giorno porta a scuola le sue due figlie.
Sale sullo stesso bus che io prendo ogni giorno con Ivan, Mattia, e Ay, la mia amica piccola indiana.
Le di lei figlie sono sempre sorridentissime. Ridono e sghignazzano tra loro. Hanno mille trecce sottili, al posto dei capelli. Al contrario degli altri bimbi hanno i cappottini coordinati alla divisa scolastica, e sono sempre ordinatissime, e copertissime.

Questa mattina, causa vento gelido, io ho scambiato due chiacchiere con Lei, che non indossava il cappello e le ho chiesto come facesse... ed ecco che mezz'ora dopo mi accompagnava al comune per ritirare un modulo per richiedere certi benefit, e poi in libreria per farmi chiedere dove fosse l'ufficio citizen advisors più vicino... per poi scappare via, che lei doveva andare al consolato a sbrigare non so quale pratica.
Lei mi ha aiutato e continuava a dire 'se nessuno te lo dice, tu come lo sai? allora io te lo dico, così tu lo sai!'
Ma non me l'ha solo detto.. mi ha preso per mano e mi ci ha portato, in questi posti che io immaginavo oscuri e 'burocratici' da buona italiana quale io mi ritengo.
E invece scopro che qui gli uffici pubblici sono ordinati, con aperture automatiche, con tutti i comfort per le sedie a rotelle (che si ripercuotono poi sui portatori di passeggini, come la sottoscritta), ampi, silenziosi anche se pieni di gente, che l'impiegato di colore dietro al desk, che ha due denti d'argento e parla un bellissimo inglese, è gentile, paziente, e pare contento di fare il proprio lavoro! Che, nello specifico, è di indirizzare la moltitudine di gente al posto giusto in base alle richieste, o consegnare forms da riempire (come nel mio caso).

Scopro che nelle Library di zona puoi ottenere un sacco di informazioni, come ad esempio dove si trova l'ufficio citizen advisor più vicino, che la tipa oltre che stamparmi i dati del più vicino, che pare sia a Battersea, mi voleva anche stampare la mappa, creare il percorso migliore da fare con il bus, dicendomi di non fidarmi sempre del sito da cui praticamente dipendo per la mia logistica londinese (tfl.gov.uk) perchè magari ti fa fare il giro lungo e se non conosci la zona, non lo sai.. (è vero, è successo anche a me, ma questa è un'altra storia).. e insomma, dopo esserci augurate un 'have a lovely day darling' vicendevole, sono uscita da lì leggera leggera.

Lei viene dalla Nigeria e ha vissuto dodici anni in Italia, nel Veneto, dove le sono nati i quattro figli, due maschi e due femmine.
Ha scelto di vivere a Londra, dove da ormai due anni ha trapiantato i suoi figli, e dove, dice, si sta bene. Ha provato la California, ma dice che vivere in America, significa diventare Americani, e invece lei vuole che i suoi figli sappiano che sono Africani, da dove vengono, cosa si portano dietro. E pare che questa sia una cosa impossibile in America. E che invece, qui, sia possibile, fattibile, e anzi, consigliato.

Ho visto il suo cappottino rosso a pois bianchi ancheggiare lontano, mentre con fare spavaldo si perdeva in quelle strade grandi e rumorose.
Lunedì la rivedrò sul bus.

giovedì 2 febbraio 2012

Pizza evening

Ivan: mamma, è deliziosa la pizza con il salame spagnolo. Ma anche quella con la cipolla e il tonno. Sono le mie preferite, sai? Mamma, io ti adoro e ti voglio tanto bene... E oggi ho imparato ad arrampicarmi sugli alberi sai? Ti faccio vedere? Ok, quando finisco la pizza..

Come fare a non sciogliersi davanti a cotanta dichiarazione d'amore, fattami dal mio quasi cinquenne, mentre sta ancora pappandosi la pizza con il salame spagnolo?

Pezzo del mio cuore...

mercoledì 1 febbraio 2012

Qui, pochi gradi di freddo

E così finalmente è arrivato l'inverno, sottoforma di temperature glaciali, ma solo quelle appunto.. la neve qui a Londra non si è vista, e chissà se e quando si degnerà di cadere da questo bel Cielo..

In ogni caso, il freddo invernale porta con sè tante cose.. stanchezza.. freddo alle mani.. nasini colanti.. ma anche cose belle: il non vedere l'ora di rientrare a casa, l'apprezzare il tepore casalingo, fomentato dalle pentole in ebollizione, eh sì.. la cucina, l'amore smisurato per la cucina.

Ok ci ho pensato, dovrei iniziare a fare altro che cucinare, ma trovatemi voi qualcosa da fare, che unisca l'utile al dilettevole (mentre cucino per diletto, cucino anche per sfamare la famiglia o gli eventuali amici che ci raggiungono..), che mescoli la mia passione per gli odori, alla gioia del creare con le proprie mani, all'amore per i sapori, vecchi e nuovi che siano.. insomma non è facile eh!

Così, mentre mi viene in mente qualcos'altro da fare, accendo le piastre di vetro del mio piano cottura, e perdendomi nel rosso intenso che sprigionano, cucino un pò di questo e un pò di quello.. mica grandi cose eh, però oggi ad esempio ho riproposto ai miei cuccioli una merenda calda, nutriente e leggera: il porridge! Molto scottish direi.. molto molto Goldilocks and the three bears, aggiungerei :-)

Prendi tre cucchiai di avena, e li cuoci 5-6 minuti in 1 bicchiere di latte e un cucchiaino di zucchero.
Vabè, i miei cuccioli hanno fatto la dieta oggi (che dovrebbe fare la loro mamma, altro che!) e quindi l'ho finito tutto io praticamente, ma era davvero buono e gustoso! (ci ho aggiunto un cucchiaino di miele, tanto per renderlo buono anche per la gola un pò intontita dal freddo glaciale di questi giorni)

Stamani abbiamo avuto una nuova sessione di Come and play! al children centre della zona.. è stato bello, anche perchè finalmente ho parlato con un paio di mamme, e ci siamo dette 'alla prossima volta!' insomma, è un passo avanti, è la prima volta che succede, e a me sembra una cosa positiva.
Ok, non smetto ancora di sentirmi un pò diversa, visto che mio figlio era l'unico con giubbotto, cappello e sciarpa outside.. ho visto bimbi coperti ok, ma nessun cappellino in giro.. anzi una bimba (mi sa che era russa però.. allora potrebbe anche avere senso) non aveva l'overcoat.. era vestita uguale a come era vestita inside. No, non va bene...

Poi tornata a casa e dopo il pranzo, ho cominciato a cercare la ricetta per le frittelline dolci alle patate.. ne ho trovata una, la sto provando adesso, se avrà successo, ne posterò i dettagli.
Insomma mentre cercavo questa ricetta su google, guardo fuori dalla finestra.. un raggio di sole, luminosissimo, inondava la strada, l'abete, la siepe, gli alberi spogli.. e tutto mi è sembrato più bello, e meno malinconico.
Certo, ci fosse stata la neve, tutto sarebbe stato diverso..