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venerdì 21 marzo 2014

Beautifully British Birthday Garden-Party

Buona primavera a tutti!

21 Marzo, la Primavera comincia oggi, questo almeno ufficialmente.

Perchè la realtá è un'altra - oh yeah - e qui la Primavera si sta dando da fare da almeno tre settimane! Data la, per noi, unicità di tale evento, quest'anno abbiamo deciso di festeggiare il compleanno del nostro primogenito, semplicemente, in giardino.
Il che è totalmente inaspettato, visto che gli scorsi 6 compleanni sono stati catalogati come 'compleanni invernali'. Da ora in poi, invece, ci terremo aperta l'opzione 'compleanno primaverile' (ok, il prossimo anno nevicherá..)

Vi lascio con qualche foto ;-)

La quiete prima della tempesta...

Due aquiloni pronti a volare...

Il sole, invitato #1

La cesta dei cappelli..

Angolo bolle....

Auguri piccolo Vampiro! (Un po' troppo calato nella parte eh!)

Garden-party, archiviare sotto la voce 'prime volte belle' :-) 

mercoledì 12 febbraio 2014

You will when you believe...


Fonte immagine - clicca qui

Se una certa email iniziava con un brutto e triste we regret. che mi aveva tanto tanto messo al tappeto, ecco che ieri ho invece ricevuto una chiamata, con un 'we want to offer you the job' dall'altro capo del telefono, e un 'oh my god!' da questo capo del telefono.
Lo ammetto, devo ancora imparare a come reagire in inglese alle notizie (belle, brutte, e tutte le cinquanta sfumature in mezzo), senza passare per una adolescente attempata (cavoli, potrei essere DUE adolescenti, sob!)

Ehhhhh, che dire?
Sono felicissima, thrilled, incredula, spaventata, rincuorata, non sto nella pelle, sono tra le nuvole!

Ebbene sì: pare proprio comincerò a lavorare.
Prossima settimana. Dice: ma non è half term la prossima settimana? Dico, sì certo! Eh, ma noi non ci facciamo mancare niente sapete? Si comincia in grande stile, con un 3x2 di salti e incastri che, piano piano, si appianeranno e ci restituiranno una settimana liscia. Questo il piano.

Ma torniamo al colloquio di ieri, la famosa interview - chè quando ho detto a mia sorella che avrei fatto un'intervista, è saltata dalla sedia pensando che stessi diventando famosa, vabbè, questi sono gli errori da bilingui cui tutti sono soggetti, grandi e piccini -.

Ieri Mattina: dopo colazione, e dopo aver lavato le tazze, e rifatto i letti, io DEVO mettere in ordine la dispensa di tè, caffè, spezie, farine e zuccheri. Devo, capite? Come? Dovevo darmi una mossa e scegliere l'outfit giusto? Mbè, ma poi i tè, caffè, spezie, farine e zuccheri sarebbero stati tristi tristi di stare in una dispensa disordinata, eh!
Insomma ero un pò nervosa.

Ok, tempo di outfit: pare che durante un colloquio come ti presenti, il linguaggio del corpo e il tono di voce che usi, valgano per l'80% delle effettive parole che usi. Una passeggiata insomma eh??

Opto per un abito (così non dovevo abbinare niente, tiè), gli stivali (my love), il cappottino nero (my second love). Orecchini piccoli (low profile), capelli tenuti su da un informale quanto ricercato bastoncino, per evitare l'effetto di capelli da bambola che i capelli lunghi e ondulati alle volte conferiscono.
Guanti. Non trovo i miei bellissimi e preziosissimi guanti di pelle! Shock e orrore su di me! Mi convinco sia un segno del destino (e non un segno buono), prendo l'ombrello (perchè ovviamente piove) ed esco di corsa - sono giusto in tempo! Cavoli, non ci credo! Lo sanno tutti che dei bus non ti puoi fidare! Volevo avere un buon quarto d'ora (minimo) di vantaggio ma niente, googlemaps mi dice che sono sul filo del rasoio della puntualità.
Arrivo. Puntuale, e con le mani ghiacciate (mancanza guanti).

Arriva lei, la prima delle due bellissime donne con cui avrò il piacere di parlare. Sorridente, aperta, tranquilla.
Un colloquio bellissimo, informale (se pur formalmente fatto di domande preparate a tavolino), interessante, in cui si è sviscerato tutto il possibile sia da parte delle loro aspettative, sia da parte delle mie supposte abilità tecnico-contabili.
E sempre, durante tutto il tempo, questa sensazione positiva, a nice and warm feeling, come dicono da queste parti, un senso di benvenuto che non credevo possibile a certe latitudini (stando a quel che dicono gli altri eh), una stima che mi mostravano, che mi sembrava anche esagerata, (ma avranno capito che ho lavorato solo in Italia e non qui?).
La mia sincerità esagerata, e la loro voglia di vedere tutto in positivo (loro: hai mai fatto xyz? io: sì ma lo facevo solo per tre persone, e con un pacchetto diverso. loro: va benissimo, è uno skill trasferibile qui da noi - [che sono in venti ndb])
Insomma sentivo mi volevano! Uscita di lì messaggio, chatto, chiamo, invio email, insomma comunico con chi era in attesa di notizie.. e lì, mi rendo conto che ci avevo passato un'ora intera! Un'ora intera di colloquio, che mi erano sembrati dieci minuti - giuro!

Pomeriggio: apro e chiudo l'astuccio del mio telefono, ogni dieci minuti, finchè mi convinco che in quel modo lo romperò (oltre a sporcarlo di farina, perchè finalmente stavo preparando dei biscotti*). Poi squilla. Eh no, tanto non sono loro. Di certo mi scrivono per email. Vuoi mai che mi chiamino?
OH! Sono lorooooo!!!

E il resto è storia.
E la prossima settimana inizia una nuova fase, una fase ancora più nuova della nuova fase che sto attraversando da qualche mese a questa parte.
E sentirsi almeno un pò artefice di queste fasi, è altamente soddisfacente. :-)

PS grazie a tutti gli 'in bocca al lupo' che mi avete lasciato passando per di qua :-)

martedì 11 febbraio 2014

Perchè Tapestry?

Fonte Immagine
Carissimi lettori del qui presente blog, vi annuncio che ho appena pubblicato una nuova Sezione chiamata 'Perchè Tapestry?' proprio quassù, appena sotto la foto irlandese.

Il motivo di tale pubblicazione è chiaro: volevo rispondere a una domanda che nessuno mi ha fatto mai, ovvero perchè sotto il titolo del blog ci scrissi, anni fa, 'This is my Tapestry'.

La realtà è che ho voglia di scrivere di nuove opportunità per cui ho tratto i dadi questa mattina, ma non posso, perchè in realtà nulla è definitivo. Così, siccome le mie mani volevano comunque digitare sulla tastiera, ho dato un compito ben preciso al mio cervello, ovvero quello di scrivere riguardo a Tapestry, piuttosto che lasciarlo libero di vagare attraverso i se, i ma, i forse, e i sospiri che ancor non m'abbandonano (cit.).

Ecco. Allora.
Spero vi piaccia la sezione Tapestry ma, soprattutto, spero di poter tornare presto qui con notizie ben più consistenti di un credo, se, forse, mi sa. ;-)

sabato 8 febbraio 2014

Managing stress

[Fonte Immagine: qui.]
Pare ci sia un modo per gestire lo stress, quello cattivo, il Distress. Eh sì perchè bisogna pur dire che esiste uno stress buono, che ci serve per avere lo slancio giusto nell'affrontare l'ognigiorno, e che senza stress non potremmo organizzare la nostra vita: il famoso Eustress.
Ok, non sono un'esperta, si è capito, ma una cosa la so (anche se forse vale solo per me): io funziono meglio quando sono sotto stress.
Mi spiego meglio.
Fin da scuola, mi riducevo a studiare all'ultimo, ben sapendo che così sarei stata costretta a studiare tutto (e magari anche sfruttando la memoria a breve termine: si sa che hai più chances di ricordare qualcosa che hai studiato ieri, che non qualcosa che hai studiato la settimana prima).
E insomma non sono cambiata molto. Oggi mi succede che - ad esempio - io abbia tre ore di tempo per fare i lavori di casa (supponiamo), e che mi riduca all'ultima ora per fare tutto, veloce e bene: lo trovo più soddisfacente. Stessa cosa per i miei compiti di oggi: mi riduco a uno-due giorni prima del compito, a rivedere tutti i miei appunti (che comunque prendo, in classe, perchè son la solita secchiona puntuale, attenta e sveglia in classe :-P)
Ma, non volevo parlare di questa mia indole ballerina.

mercoledì 29 gennaio 2014

We regret..

Lavender Pot - by Sainsbury's

"Many thanks for your application.
We regret to inform you that the position has been taken. We wish you all the best with your search.
Regards."

Con questa e-mail standard, questa mattina sono stata gentilmente informata che non ho avuto il lavoro part time per cui avevo fatto un colloquio giusto giusto ieri.
Evviva, finalmente la prima interview!!
Già. Ed ero elettrica al sol pensiero.
Ed è anche andato molto bene. Io ero rilassata, semplice, diretta, informata, informale, gentile, pronta. Ma non ho mai lavorato col programma che loro usano. Hai voglia io a dirgli che i programmi contabili non sono poi così complessi da utilizzare per chi, come me, ci ha lavorato dentro e dietro.

mercoledì 2 ottobre 2013

Ricapitolando..


Richmond Park
Alla fine è arrivato il Mio Mese preferito. I colori della natura lenti e dolci cambiano le strade che percorriamo, gli scoiattoli saltellano impazziti cercando cibo nei deliziosi frutti autunnali dei loro amati alberi. Il cielo a volte si apre.

E io son qui in cucina, aspetto il mio caffè, la lavatrice sta a fine ciclo e la lavastoviglie ha appena cominciato il suo concerto d'acqua calda.

Ormai i miei pranzi infrasettimanali sono solitari, silenziosi, pacifici. Ho tutto il tempo del mondo per guardar fuori dalla finestra, mentre mi preparo un piatto di pasta e un'insalata. Mi nutro di impressioni. Ascolto i suoni del mondo esterno, (un'auto, un trapano lontano, gli uccelli indisturbati, una bacca che cade da un ramo, lo scatto del portone che si apre, il pianto di un bimbo piccolo) e li porto tutti dentro casa, dove ronzano gli elettrodomestici e a volte canta lo stereo.


martedì 17 settembre 2013

Mamma, vojo andàe a casa

Ecco la prima impressione, la prima richiesta del mio nursery-boy, ieri mattina, all'ingresso del suo primo giorno di scuola.

Il primario bisogno di essere protetto dal mondo intero, ma soprattutto da quei bimbi sconosciuti, e quelle adulte tutte sorridenti.

Si è piantato fuori, si è trasformato in piombo, e ha pianto lacrime amare. Quanto enorme gli sará sembrato quel portone. Così tanto grande da non poterlo semplicemente attraversare.

Ecco che peró, in braccio alla mamma, stretto stretto cuore a cuore, quel portone lo si attraversa, anche con curiositá.

E si lascia subito la cartellina dove si vede che tutti l'hanno lasciata. E si cerca mano nella mano il proprio appendino. E poi si tiene ben fermo il ginocchio di mamma. E se qualcuno osa avvicinarsi l'altezza ancora permette di nascondersi sotto il sedere della mamma (e lì, chi ti vede?).

Ma poi si alzano gli occhi al cielo e wow! Che Elmer enorme! E guarda lì c'è il family-photo-album! Su un lato della classe ci sono le foto di ogni bimbo, con la propria mamma (i segreti della home visit), coi nomi di ognuno e le lingue parlate (e giá mi pare di fare il giro del mondo..) eccoci lì, ci siamo anche noi, proprio lì!

E poi i puzzles di legno, la cucina, l'uncino dei pirati, il palco della music zone. Ecco, torna il sorriso, si lascia la mamma e per qualche minuto si comincia a crescere lontano da lei. Magari indossando un paio di occhiali senza lenti....

E oggi?
Oggi l'ho preso in braccio, l'ho salutato (con la promessa di uno shopping veloce), e lui ha dato la mano a Nj, l'assistente di L (con la promessa di un outfit da pirata).

E mi ha detto bye bye..


lunedì 9 settembre 2013

Post Vacanze (foto)


C'è che per qualcuno io son 'tornata', e per qualcun altro io son 'partita'. E io non ho ancora deciso. Ma forse non devo, decidere.

C'è che ancora non mi ci abituo alle partenze/ritorni.
Due settimane son poche, ma meglio di nulla.
E dire che siam tornati e qui a Londra era ancora Estate. 
Fino al weekend. Poi tutto è diventato Autunno.

Giovedì I. ha iniziato tutto fiero ed impettito il suo personale Year2, mentre il 12 del mese scorso noi tutti abbiamo compiuto i nostri primi due anni insieme (qui a Londra).

E Settembre porterá ancora novità, la prossima settimana. Non vedo l'ora ed ho paura insieme.

Intanto mi appunto qualche foto marittima sul blog, tanto per non dimenticare che nel Mondo ci son posti blu blu blu.


giovedì 21 marzo 2013

Carpina MAI potrebbe sfondare come blogger

C'era una volta una bella prima giornata di Primavera, con pochi gradi, ma almeno senza pioggia.
In questo giorno la piccola carpina, che non è una piccola carpa, ma è una piccola blogger, invitata dalla sua amica S, la brasiliana italian-speaking, visita per la prima volta in vita sua il non lontano Earl's Court Exhibition Centre.
E non per visitare il sito in sè, idea che ovviamente mai sfiorerebbe le carpi-sinapsi, bensì per visitare l'Ideal Home Show.

Ora, c'è da specificare che l'esperienza fieristica di carpina non è mica tanto estesa, e a parte un romantico Smau del 2000 o 2001, e un paio di puntate alla Fiera del Levante durante la sua adolescenza, a carpina la parola fiera ha sempre fatto venire in mente, a seconda di come il suo cervello è posizionato rispetto alla luna: l'essere fiera, la mongolFiera, un animale selvaggio e feroce, e persino Fierobecco di un vecchissimo HarryPotter.

Da oggi invece la parola fiera suggerirà a carpina la parola festa, perchè di questo si è trattato, oggi, proprio di una festa!

Intanto perchè l'amica S quando organizza qualcosa, lo fa per bene, e quindi aveva prenotato il servizio di baby-sitting presso suo marito M sia per il proprio cucciolo di quasi-quattro-mesi, che per il carpi-cucciolo di tre-anni-suonati. E così è successo che hanno chiuso la porta di casa e hanno passato la oyster card sul lettore della tube loro due da sole!
E poi perchè una volta là, passati gli enormi scacchi, si sono fatte travolgere e coinvolgere dall'atmosfera sorridente e pacata degli stand-isti.
Insomma quando gli inglesi organizzano qualcosa, lo fanno per bene, un pò come l'amica S, per capirci.

Così si sono immerse nella pampering area, regalandosi free massages di prova, free manicure, assaggini da ogni dove, e si sono perse per un pelo la free tasting di wine for everyone..
Passavano da un corridoio all'altro, da uno stand all'altro ridendo come le sceme. Gli stand più belli erano gli artistici che di pre-occupano di abbellire e decorare la tua casa. I più noiosi quelli che dimostravano come lavare i pavimenti in maniera intelligente, o come stirare con poco sforzo.
'Volete progettare la casa intelligente? Create un pavimento che assorba sporco e polvere (anche in versione carpet, please), o vestiti che NON necessitino di stiratura, e poi ne possiamo parlare!' pensava intanto carpina...

Ed ora ecco i perchè Carpina non potrebbe MAI sfondare come blogger (nel caso qualcuno se lo stesse chiedendo),
1. Non ha mai con sè la macchina fotografica, e oggi ce ne sarebbero state di cose da fotografare!
2. Se pure avesse avuto la propria umile macchinetta, le foto che sarebbero venute fuori non sarebbero state granchè.
3. Se pure fossero state belle, Carpina ci avrebbe messo una vita a trasferirle dalla macchinetta al piccì (è uno dei rari compiti che sbologna a maritosgainz chiudendosi in un tetro silenzio se lui anzichè farlo, le chiede perchè non lo faccia da sè)
4. Non si ricorda un nome che sia almeno uno, degli stand più belli che ha visto.

Ma voi le volete bene lo stesso, nevvero? ;-)


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Being a Woman is very hard! You have to:
1. Think like a man
2. Act like a lady
3. Look like a young girl
4. Work like a horse

Ecco, questo carpina se lo ricorda, perchè quando lo ha letto, oggi, su quelle stampe d'alluminio, ha riso a denti stretti ed ha pensato che è proprio così. Amaramente così.
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