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martedì 17 settembre 2013

Mamma, vojo andàe a casa

Ecco la prima impressione, la prima richiesta del mio nursery-boy, ieri mattina, all'ingresso del suo primo giorno di scuola.

Il primario bisogno di essere protetto dal mondo intero, ma soprattutto da quei bimbi sconosciuti, e quelle adulte tutte sorridenti.

Si è piantato fuori, si è trasformato in piombo, e ha pianto lacrime amare. Quanto enorme gli sará sembrato quel portone. Così tanto grande da non poterlo semplicemente attraversare.

Ecco che peró, in braccio alla mamma, stretto stretto cuore a cuore, quel portone lo si attraversa, anche con curiositá.

E si lascia subito la cartellina dove si vede che tutti l'hanno lasciata. E si cerca mano nella mano il proprio appendino. E poi si tiene ben fermo il ginocchio di mamma. E se qualcuno osa avvicinarsi l'altezza ancora permette di nascondersi sotto il sedere della mamma (e lì, chi ti vede?).

Ma poi si alzano gli occhi al cielo e wow! Che Elmer enorme! E guarda lì c'è il family-photo-album! Su un lato della classe ci sono le foto di ogni bimbo, con la propria mamma (i segreti della home visit), coi nomi di ognuno e le lingue parlate (e giá mi pare di fare il giro del mondo..) eccoci lì, ci siamo anche noi, proprio lì!

E poi i puzzles di legno, la cucina, l'uncino dei pirati, il palco della music zone. Ecco, torna il sorriso, si lascia la mamma e per qualche minuto si comincia a crescere lontano da lei. Magari indossando un paio di occhiali senza lenti....

E oggi?
Oggi l'ho preso in braccio, l'ho salutato (con la promessa di uno shopping veloce), e lui ha dato la mano a Nj, l'assistente di L (con la promessa di un outfit da pirata).

E mi ha detto bye bye..


domenica 14 luglio 2013

L'agognato Learning Journey

Riprendendo il filo del discorso, mammaCarpina ha da poco ottenuto l'agognato Learning Journey dall'outstanding children centre del suo cuore!

Ed eccolo qui, fotografato pagina per pagina ;-)

venerdì 1 marzo 2013

3 anni, 3 strati


Ovviamente è un work in progress.
Ovviamente non ha nulla di dietetico.
Ovviamente posterò anche la foto della torta ricoperta.
Ovviamente non ho mai fatto una torta a strati.
Ovviamente non è l'unica cosa che preparerò per la festa di M., che è domani.
Ovviamente quando sono così piena di cose da fare (bimby santo subito) tratto tutti male e caccio tutti dal cucinino.. ma poi mi faccio perdonare.
Ovviamente.

giovedì 28 febbraio 2013

Shono sholo gànde io

Mi sono accorta che questo blog poche volte ha udito M. parlare.. Sembra quasi muto, su queste pagine, il mio piccolo ricciolo che muto non lo è più!
Certo, abbiamo faticato per udire le sue prime paroline e poi parole, e sulle struttura delle frasi di senso compiuto ci sta ancora lavorando.. Ma cosa volete, sta già imparando l'inglese il piccoletto! E così ho pensato a un post con la sua voce, la voce più sottile di questa casa....

Mamma latte vollio io no! (mamma, non voglio il latte)

Mamma vvvvoyo più pappa mia io.. (Mamma, mi dispiace ma non ne voglio più di pappa sai? È perfettamente inutile che insisti, dovresti ormai conoscermi, le mie fauci sono inespugnabili)

Mamma latte io, shì, latte io shì mamma, douè 'atte mio mamma? (Nonostante io ti sembri inappetente, il latte mi piace, quando ciò mi aggrada)

Mamma pecchè sù tavolo io sto? (Mamma, mi siedi al tavolo per slacciarmi le scarpe, ma quando ci vado per conto mio sul tavolo, me ne dici di tutti i colori: come mai questo ìmpari trattamento?)

Mamma o shai quando io divettato pìcco-o ho vitto uno shpaidè piiiiicco-o piiicco-o che mi ha pallato coshì 'abdlaabdaalaabda!' è veo mamma! (mamma sai quando io ero piccolo una volta ho incontrato un ragno piccolissimo che mi ha parlato così, con voce acutissima,
'abdlaabdaalaabda! non fare quella faccia mamma, è tutto vero!)

Mamma o shai quando io divettato picco-o io pesso tuuuutti denti mii coshì mpzck mpzck eh? O shai mamma? (mamma devi sapere che io, che sono trooooppo avanti, quando ero piccolo avevo già perso tutti i denti, noiosa situazione che solo oggi fratello e cugini, dilettanti, vivono)

Mamma zuzzo mio c'è più? Cane potàto via zuzzo mio? Ah! (mamma, così, tanto per essere sicuro, nonostante sia passato un anno e mezzo, il mio ciuccio non c'è più? Ed è un cane che se l'è portato via eh? Mbà, io resto col dubbio sai? Quasi quasi ogni tanto te lo richiedo, mica ti scoccia?)

Mamma manzamo cucina tua? Ah! Pecchè mamma, manzamo cucina tua? È ponta pappa mamma? Gnam gnam! (mamma mangiamo in cucina oggi? Ah, e come mai? È già pronta la pappa? Buona! Mi precipito!!)

Mamma uabbish bin chetto? Butto 'e' uabbish bin chetto mamma? mamma, desideri che io butti questo nel bidone della spazzatura?)

Cudo uabbish bin mamma? (desideri che io chiuda il bidone della spazzatura, mamma?)

Mamma io ciù ciù chrain sono ciùciùciùùùù ciùciùciùùùù (mamma io sono un trenino ciuf ciuf)

Mamma io faia engin sono (mamma io sono un fire engine, ovvero una camionetta dei vigili del fuoco)

Mamma tu femmina? Tu pisellino no? Tu faffalla? Ah. Pecchè mamma?

Mamma anche cossia tua femmina? Anche capèy tui femmini? Ah!

Mamma tallya è femmina, io dato kiss lips tallya! I. pposa tallya femmina! mamma tallya faffalla? Ah, no pisellino? Ah!

Stop uannin! I said stop uannin! ( stop running! Ovvero smettetela di correre)

Full spoon A! Eat full spoon! (A amico mio, ti conviene mangiare a cucchiaio pieno sai?)

Mamma chi fatto unghe tue? Vedàmo 'matto unghe tue mamma? (Mamma chi ti ha dipinto le unghie? Vediamo lo smalto che decora le tue unghie mamma)

Mamma pecchè 'bbiata tu? - purtroppo succede, amore mio...

Mamma shono gande io?
Sì amore, stai diventando proprio un ometto grande!
Peò no peddo i denti mii io no!
No, non ancora amore, ci vorranno altri tre anni sai?
Ah, shono sholo gande io.

domenica 24 febbraio 2013

I tuoi primi tre anni, M.

Ed è così che domani spegneremo le tue prime tre piccole candeline, nel tuo secondo compleanno londinese.
Eh, ma ormai tu sei grande, sai? Coi tuoi ricci e la tua personale lingua, conquisti tutti, intere nazioni, dall'Italia all'Inghilterra, compresa di inglesi, indiani, pakistani, filippini, africani, polacchi e brasiliani.

Ancora non ci credo che solo tre anni fa nuotavi dentro me. Mancava poco al tuo ingresso nel nostro mondo, sei nato a mezzanotte e cinque, perchè hai una mamma pigra, che ha dato le ultime spinte appena il venticinque di febbraio si è affacciato alla porta. E quando le ostetriche dovevano capire che cosa scrivere sulle loro carte, hanno preso in giro la tua mamma, che ce l'aveva fatta a farti nascere 'il giorno dopo' rispetto alle loro scommesse.

Sei nato quando dovevi, questo è certo, hai un caratterino niente male, che compensi con golose risate e disarmanti sguardi circondati di boccoli d'innocenza, per cui sono certa che avevi la netta intenzione di sgusciare fuori da me proprio il 25 di febbraio :-)

Quanto sei dolce, amore mio. La dolcezza che porti con te è totale, e la insegni a tutti noi che, alle volte, ne dimentichiamo l'importanza e la bellezza.
Stasera aiutavi ad apparecchiare, dovevi prendere le posate, mi hai chiesto 'sevve cucchiai mamma?' 'sì' ti ho risposto.
Allora paziente hai aperto il cassetto delle posate, ti sei messo in punta di piedi, chè ancora non ci puoi guardare dentro, hai individuato i cucchiai, e ne hai presi due.
Li hai guardati, e ti sei rituffato nel cassetto, prendendone un altro. Li hai guardati e su di nuovo, in punta di piedi, a prenderne un altro ancora.
Soddisfatto ti sei avviato verso il tavolo, contando
One
Two
Free
Four

Con gli occhi ti ho seguito fino al tavolo, dove, diligente, hai iniziato a mettere un cucchiaio per ogni tovagliolo. Poi ti ho rubato e tra le mie braccia, i miei baci e le mie coccole, ti sei fatto due risate, e mi hai fatto il tuo pat-pat sulle mie guance.

Abbiamo cenato, hai fatto la doccia prima di tuo fratello, ti sei fatto asciugare i riccioli, e hai indossato il tuo pigiama di 'shpaidè meen'.

E io è tutta la sera che penso al tuo tre, three, trasformato in Free dalla tua candida, innocente pronuncia piccola.
E non riesco a trovare un augurio più bello per i tuoi primi tre anni, e per tutti quelli a venire, amore mio: che tu sia sempre Free.

domenica 30 settembre 2012

Il mio secondo autunno a Londra

E' passato più di un anno da quando abbiamo preso quel volo Bari-Londra solo andata.
E in questi mesi le cose sono cambiate un sacco. Siamo cambiati noi. In bene, mi pare.

Piano piano ci siamo abituati a questa parte del mondo, ai dieci gradi di differenza rispetto a quelli lasciati in Italia, a questa lingua che corre veloce ed è piena di lettere mute e mutanti.
Al cheddar, ai bagles, alla birra che sembra svaporita e viene servita oltremodo calda, rispetto ai nostri standard, all'hoummus, ai pub accoglienti, alle catene di caffè ad ogni angolo, ai parchi giochi, ai parchi verdi, ai verdi prati, e agli alberi.. immensi, innumerevoli. Quasi quasi direi che ci siamo anche abituati alla guida a sinistra.

Mi sono abituata a non andare a lavorare. Cerco di concentrarmi sulla fortuna che ho di potermi godere l'infanzia dei miei figli, ma solo quando riuscirò davvero a mettermi a dieta, avrò raggiunto l'equilibrio. Ma sono davvero felice di potermeli spupazzare ogni giorno della settimana, senza dover incastrare mille impegni per incastrare LORO nella mia giornata. Sono LORO la mia giornata, e per ora va bene così. Poi cresceranno, ma nel mio cuore saranno sempre così piccoli e indifesi, giocherelloni e divertenti. E alle volte insopportabili, of course..

M. sta lavorando molto sulla propria espressività. Sia verbale che fisica. E lo fa sia in italiano che in inglese.
mamma 'iuti me?...................mamma, mi aiuti?
mamma giochi me?.................mamma, giochi con me?
papà, chiavi tu no?....................papà e tu non hai le chiavi?
casa mia?.............................ma questa è casa mia?
due casa mia? .....................ma allora io ho due case mie? (italia e uk)
cappa pipì........................... mi scappa la pipì (correndo in bagno)
cappa caccapipì..................mi scappa la pipì.. e forse anche qualcos'altro.
pipììcaccaaa pipìììcaccaaaa..... accorrete tutti! siano affissi manifesti degni della importanza della cosa che mi accingo a fare, in bagno.
mamma leggi tu me? càpta. cavallo!.... mamma, mentre io mi accingo a.. in bagno.. mi leggeresti un libro? quello che capita. che hai capito? il libro del cavallo!
vvvolllio io queto, no!...............io NON voglio questa pappa-scarpa-maglia-pantalone-giubbotto-pomata per le escoriazioni-acqua fresca dopo che ho battuto ASSOLUTAMENTE.
mamma, pace me 'eto?....... mamma, ma quel che mi stai cucinando mi piace in genere?
mmm gnam gnam pappa mia!....sì, mi piace, effettivamente
mamma, feddo io no. ....... mamma, ti informo che siccome non sento freddo, non ho bisogno di alcun giubbotto, per leggero che sia. nè blu, nè rosso, nè di cotone nè di jeans. rasségnati.
pezzo piccolo io?.......... mi date un pezzo? un pezzo, anche piccolo.
azie - enkiu................GRAZIE - THANK YOU
piccolo io no, gaaande io!.................. se qualcuno non se ne fosse accorto, io non sono più piccolo, io sono grande. accòrgetevene, o voi genti di tutto il creato...
pacco io?............ mamma, mi porti al parco giochi?
bolle io pacco?......... mamma, al parco giochi mi fai fare le bolle di sapone?
siucco io? hhcotto io?..... mi dai un succo? e un biscotto?
pange io no, pange bimba sì............... io non piango, ma la bimba sì
bici? bici mia?................. mamma questa è la mia bici?
paund?................. mamma, mi dai un soldino? (ovvero un POUND)
paund mie?............... sono miei questi soldi?
miiiiiiiiiiiiiiiio.................... o bimbetto che vorresti condividere di questo gioco, SAPPI che il gioco è di mia proprietà.
maaaaaaaaaaaaaaaaaaaiiiiii.... oh little boy, I know you would like to share this toy: be aware, this is MINE!

Per non parlare del proprio nome, che dal simpatico, colorito e incompreso dai più 'Pinta' si è trasformato nel preciso 'M.'


I. cresce. E più cresce, più è diffcile stargli dietro, o forse questa è a momentanea sensazione di una mamma un po stanca di lottare per tutto.

Questi due fratellini, a volte identici, a volte diversissimi. Che si trasmettono tutto, dalla risata, alla tosse, alle cattive maniere, alla voglia di coccole... che si coalizzano e mi fanno impazzire. Quanto li amo. Sono le facce del mio cuore.

Questo inizio d'autunno ha già portato nuovi frutti, come i corsi di inglese e matematica i cui vorrei parlare in un post a parte, o come il children Centre del mio cuore, di cui non potrei più fare a meno.

O come i primi mandarini.
 Arancioni, dolci, succosi.

giovedì 29 marzo 2012

Londra: una città a misura di mamma

Quando sentivo parlare di Londra, in genere questa veniva dipinta come una città 'a misura di bimbo', ed è facile scoprirne il motivo: la quantità e qualità di parchi giochi, le strade 'buggie friendly', le piste ciclabili, sicure anche per uno scooter a quattro, tre, due ruote, le attività che un bimbo può praticare a livello sportivo o nel tempo libero, i parchi verdi che semplicemente fanno respirare un'aria migliore di quella che di solito una si aspetta da una 'grande città', e tutti i servizi tipo children centre pensati a misura loro, i family learning organizzati in ogni comune, per promuovere il quality time passato in famiglia, eccetera eccetera.
Sono certa che ognuna delle mamme che a Londra vive potrà dare la sua personale interpretazione del 'a misura di bimbo'.

Ecco, la mia personale scoperta di oggi, è che 'a misura di bimbo' significa anche 'a misura di mamma'... perchè, è vero che M. in Italia andrebbe già all'asilo (privato e non costoso dalle mie parti), mentre qui dovrei lavorare solo e soltanto per mantenerlo al privatissimo nido.. però, e forse proprio per questo, ci sono tutta una serie di attività che una mamma può fare col suo cucciolo e (scoperta di oggi) anche senza!
Oh, gioia infinita invadi il mio mattino!
E chi ha un duenne cozza-way sa benissimo di cosa parlo.

E' successo, questa mattina, che mamma carpina, nella modalità 'non mi faccio mai i fatti miei', è riuscita (finalmente) a convinvere l'amica H (pakistana) ad iscriversi al famoso children centre del cuore, e mentre era lì con lei (quasi portata di peso) che riempiva il noioso e precisissimo modulo, ha sbirciato il time-table, che in realtà guarda senza molta convinzione (ne ha due copie a casa, arrivatele puntuali per posta subito prima che la new season cominciasse).
E scopre che questa mattina (come ogni giovedì) era in programma una cosa chiamata 'Parent's space', con 'limited crèche 0-5y' che, sinceramente, non sapeva proprio che cosa fosse. Ebbene, crèche ha scoperto essere la parola per dire 'asilo nido'.
E quindi ripresasi dallo spavento, ha chiesto e richiesto se poteva frequentare, e se c'era 'room' per il suo piccolo nella crèche. Sure! Of course! :-O

Io ero felice non solo perchè potevano tenermi il piccolo, (insomma non è che andrei a frequentare i 'basic maths course' solo per far stare Mattia con simpatici crèche helper e altri bimbi)  il fatto è che le attività di questo parent's space sono varie ed eventuali, e sul time table c'era scritto 'sewing and crafting activities', e mi avevano detto che oggi avrebbero fatto qualcosa per Pasqua (e io lì a immaginare cestini intrecciati a mano, fiori da creare con le proprie mani, decorazione di uova.. e chissà cos'altro!!), quindi ero felice perchè mi sembrava di stare nel posto giusto, al momento giusto!
A dirla tutta, io vorrei tanto imparare a cucire, a fare piccoli pezzi di artigianato.. ieri ho rubato una giornata all'amica A (Ivan era a casa, causa sciopero maestre della sua classe, e in tre ci siamo trasferiti di peso a casa sua..) e lei mi ha mostrato una bambola di pezza con le sembianze di Heidi.. BELLISSIMA! Vabè, lei è un'artista e quindi non mi ci paragono proprio, però davvero, fare le cose con le proprie mani (al di là di cucinare insomma) è una cosa che mi ha sempre affascinato..

Tornando a stamattina, bardo M. per farlo giocare con l'acqua (rigorosamente tiepida) outside, firmo quel che c'è da firmare (sono precisissimi riguardo allergie) e vado upstairs, convinta che dopo poco mi sarebbero venuti a chiamare per riportarmi a casa un piccolo, indemoniato, mammone M..
E invece..

Vado sù, apro la porta, e cosa c'è sul tavolo? Cosa costituirà il materiale di base per la today's session? .....rullo di tamburiiii.......
Cioccolato, pirottini e ovetti di cioccolato!!!!!!!!!!!
Chocolate nests cupcake, questo è il progetto di oggi!
Sono incredula.
Non è che a me non piaccia cucinare (anzi) ma.. come dire.. speravo di fare qualcosa di 'diverso', e di allontanarmi un pò dal mondo della cucina e dei dolci. E poi sarei a dieta!!!!!

Vabè, ormai sono lì, faccio conoscenza con le altre mamme, tutte simpatiche, tutte che se la ridono, frequentano il corso da quando è iniziato praticamente.. io sono la novella, e tutte mi danno un caloroso benvenuto.
E, sorpresa sorpresa, una ragazza, S, mi chiede se sono italiana (il mio nome le suona italiano), le rispondo yes, I'm italian, e lei mi risponde  'mio marito è italiano, io brasiliana di madre spagnola, ma sto con lui da dieci anni, quindi possiamo parlare in italiano se vuoi' :-)
Ora, questa bellissima e simpaticissima ragazza, mamma di un 17-months-old boy, è qui a Londra da 4 anni, prepara dei cupcakes bellissimi e buonissimi (li aveva portati per augurare happy easter a tutti quelli del children centre e alle mamme del corso! quindi dieta, aspettami che torno!), e abita nel mio quartiere! :-)
Ci siamo scambiate il numero, e ripromesse di vederci presto!

E M.?
M. intanto giocava giù con l'acqua (his best friend), con il crèche helper, e con L, il figlio di S :-)
Non è proprio a misura di una povera mamma-senza-granchè-da-fare questa città?

Mercoledì prossimo c'è una caccia all'uovo lì al children centre del cuore. Non vedo l'ora di tornarci! :-)

mercoledì 22 febbraio 2012

Di children centre e thè con latte

E' da qualche mese che ho iscritto i miei pupi al children centre della scuola di I., ma in realtà ci vado solo con M., poichè non approfittiamo delle attività del sabato mattina (ovvero paly with daddy).

Comunque, finalmente stamattina M. era un pò più a suo agio, e addirittura riuscivo a lasciarlo da solo a giocare per due minuti due, giusto il tempo di prepararmi un buon thè caldo, con latte fresco e un cucchiaino di zucchero. Ebbene sì, da quando sono a Londra, non bevo più thè al limone, ma rigorosamente con latte. Cioè ho proprio scoperto che mi piace! Perchè c'è un piccolo trucchetto: non esiste il thè macchiato di latte, bisogna proprio condirlo di latte, ovvero metterne una certa quantità: cambierà il sapore (e i gusti sono gusti eh!) e forse per questo a me piace di più..
E poi che figata starmene in giro per il children centre con 'sta tazzona termica (tipo queste) viola, con manico nero, e il simbolo del children centre che ci troneggia davanti. Vabè, per chi non lo sapesse, ho proprio la fissa delle tazze. Delle mug. Questa non è una mug, volendo è un passo avanti...

A parte la mia esperienza con il thè, questa mattina è accaduto di nuovo! Ho nuovamente parlato con alcune mamme: la maggior parte, lo devo dire, mi si avvicina per dirmi quanto è carino mio figlio.. so cute! how old is he? ohh so cute!! you are beautiful!
E menomale che gli avevo levato il monclair (eredità dei cugggini), altrimenti avrei pensato si riferisse a quello e solo a quello (dopo che vieni avvicinata e fermata da tre persone in tre giorni diversi e in tre luoghi diversi, per fare i complimenti al giubbotto di tuo figlio, un pò il dubbio che lui sia brutto, ti viene.. ) (ahò, e stò a scherzà!)

E insomma mi sono ritrovata a ridere con un paio di loro, e lo devo dire: l'inglese delle persone inglesi è tutta un'altra cosa! E' quello l'inglese che mi piace, forse (ok, togli forse) non lo capisco peferttamente, però è quella la cadenza che amo sentire nelle parole, quella dolce T, quell'accento che è sempre nell'altra parte della parola, rispetto al posto in cui lo metto io, quel 'definitely' piazzato tra una frase e l'altra, quel 'as well' che assolutamente non conoscevo prima di venire qui, quel 'indeed' così tenero.. e insomma, mi piace proprio l'inglese, quello degli inglesi, appunto, ma ahimè non ho molte persone con cui parlarlo, perchè a dirla tutta, le mie amiche (non so se si sia capito) sono tutte straniere in terra straniera, proprio come me, e il nostro inglese, anche per chi lo sapesse meglio di me (a livello grammaticale, o di proprietà di linguaggio) va sempre a farsi friggere quando si tratta di pronuncia..

ma sto divagando..

Secondo voi  tra la zona 'pezzi di legno', la zona 'trenini', la zona 'strumenti musicali', la zona 'dinosauri', la zona 'collane di frutta di legno', la zona 'cucina', la zona 'lettura', la zona 'fuori..' dove voleva stare mio figlio?
Fuori, giustamente, e metti giacca, togli giacca (che ci sono tipo 20 gradi di sbalzo termico), metti la giacca, togli la giacca (no, non è un allenamento di karatè).. uf, almeno dieci volte!

E fuori tra tricicli di legno (molto posh), di ferro battuto e gomma, macchinine a pedali, sabbiera, zona pittura, acqua e paperelle (tenuto debitamente lontano, visti i pochi gradi che abbiamo), gonfiabile jumping, casetta delle bambole, zona ufficio (composto di tastiera, telefono, fogli e penne), M. ha scelto il triciclo di ferro tondo, con le ruote di gomma: pesantissimo, anche se non fossimo stati in pendenza, ma lo eravamo, e quindi non era assolutamente autonomo.. e ci è voluto stare quasi tutto il tempo.. finchè finalmente ho avuto il lampo di genio e l'ho portato a scarabocchiare coi gessetti colorati, presso la chalk board. uf.. menomale,  arriva il momento della merenda!
Frutta e latte o acqua viene offerta a un gruppo di circa 20 bimbi, seduti compitamente sulla propria seggiola, intorno a un tavolo appena disinfettato con del Dettol (ho verificato, è sicuro usarlo dove si prepara cibo..).

Finita la merenda (oggi niente mela, c'erano mandarini e raisins.. ovvero uva passa, e M. ci giocava, ma non la gradiva, at all!) siamo andati su a cantare tutti insieme.. mamme e bimbi, oggi però senza la chitarra di R, una delle addette, ma è andata bene uguale, M. si divertiva ad ogni canzone, e cercava di mimarle, girandosi poi a guardarmi con quel mezzo sorriso tutto timido...

Ecco qualche foto, ovviamente non di oggi, di una vecchia giornata di MESSY PLAY..

Eccolo qui, tutto agghindato con un enorme telo cerato (assolutamente inutile per le maniche del giubbotto eh), a giocare con la sua migliore amica: l'acqua.. poi con una interessante alternativa: la schiuma da barba..




oppure mentre prepara la pappa, con pasta, caffè, rice crispies, farina.. ma cosa verrà fuori??


E avete mai provato a dipingere con la schiuma da barba appositamente raccolta col pennellone? Dovreste, dà una certa soddisfazione! :-)


un pò di play-doh fa sempre colpo..


ed eccoli, madre e figlio, deformati dallo speciale specchio gioco che troneggia accanto all'amica acqua..

attenti al lupo.... (dimenticavo l'angolo dei travestimenti!)




..pensare che sabato compirà due anni.. due anni piccoli piccoli, ma grandissimi.