venerdì 28 febbraio 2014

Se un giorno qualcuno mi avesse detto....

..che un lunedí mattina sarei andata a lavorare, a Londra, col mio pranzo in borsa, e lo zaino della piscina dietro le spalle, gli avrei dato del matto.

Se poi mi avesse precisato che la ragazza che sarebbe dovuta stare coi miei bimbi ha avuto un imprevisto ma io, impavida, ho sguinzagliato le mie conoscenze, ed ho accompagnato i due pupi (completi di pranzo e merenda) lí dove si sarebbero diveriti per le successive nove ore, puntuale e precisa, e pure col sorriso, avrei sollevato il sopracciglio.

Sono certa che quel qualcuno a quel punto non avrebbe avuto cuore di precisare che poi, sempre quel lunedí sera, dopo la mezz'ora in piscina, e l'ora di doccia, avrei fatto la spesa e sarei tornata a casa a preparare la ciambella americana da condividere nella nursery di un quattrenne niente male.

Menomale che la Vita ha piú fantasia di noi!



martedì 25 febbraio 2014

quattro anni (solo) (di giá??)


Quattro candeline. Un fratellone da venerare. Pochi amichetti, ma buoni. Tanti sorrisi. La cioccolata. I riccioli. Le risate birbanti. I saltelli mentre passeggiamo. Il cappuccino. Il waffel con la nutella. I trillion, che sono piú grandi dei billion (velo mamma?). La R pigra che si ferma a L. Le mosse rock. La capa fresca. Il bastian contrario. I riccioli che, se li taglio tloppo colti, poi non posso piú collele veloce mamma! La corsa a rallentatore. La uniform della nursery. Il "hai poltato unna cos' da mangiale?" appena fuori da scuola. Le carezze al mio viso e collo, per addormentarti. Il tuo profumo.

Quante cose vorrei fermare e conservare per benino. Chè io lo so che poi la mia testa fa i capricci e certe cose se le scorda. Il cuore no, certo. Ma è in testa che persistono le immagini, laddove il cuore procede a senso, istinto, sentimento.
Auguri amore nostro! Piccolo, grande M.

mercoledì 12 febbraio 2014

You will when you believe...


Fonte immagine - clicca qui

Se una certa email iniziava con un brutto e triste we regret. che mi aveva tanto tanto messo al tappeto, ecco che ieri ho invece ricevuto una chiamata, con un 'we want to offer you the job' dall'altro capo del telefono, e un 'oh my god!' da questo capo del telefono.
Lo ammetto, devo ancora imparare a come reagire in inglese alle notizie (belle, brutte, e tutte le cinquanta sfumature in mezzo), senza passare per una adolescente attempata (cavoli, potrei essere DUE adolescenti, sob!)

Ehhhhh, che dire?
Sono felicissima, thrilled, incredula, spaventata, rincuorata, non sto nella pelle, sono tra le nuvole!

Ebbene sì: pare proprio comincerò a lavorare.
Prossima settimana. Dice: ma non è half term la prossima settimana? Dico, sì certo! Eh, ma noi non ci facciamo mancare niente sapete? Si comincia in grande stile, con un 3x2 di salti e incastri che, piano piano, si appianeranno e ci restituiranno una settimana liscia. Questo il piano.

Ma torniamo al colloquio di ieri, la famosa interview - chè quando ho detto a mia sorella che avrei fatto un'intervista, è saltata dalla sedia pensando che stessi diventando famosa, vabbè, questi sono gli errori da bilingui cui tutti sono soggetti, grandi e piccini -.

Ieri Mattina: dopo colazione, e dopo aver lavato le tazze, e rifatto i letti, io DEVO mettere in ordine la dispensa di tè, caffè, spezie, farine e zuccheri. Devo, capite? Come? Dovevo darmi una mossa e scegliere l'outfit giusto? Mbè, ma poi i tè, caffè, spezie, farine e zuccheri sarebbero stati tristi tristi di stare in una dispensa disordinata, eh!
Insomma ero un pò nervosa.

Ok, tempo di outfit: pare che durante un colloquio come ti presenti, il linguaggio del corpo e il tono di voce che usi, valgano per l'80% delle effettive parole che usi. Una passeggiata insomma eh??

Opto per un abito (così non dovevo abbinare niente, tiè), gli stivali (my love), il cappottino nero (my second love). Orecchini piccoli (low profile), capelli tenuti su da un informale quanto ricercato bastoncino, per evitare l'effetto di capelli da bambola che i capelli lunghi e ondulati alle volte conferiscono.
Guanti. Non trovo i miei bellissimi e preziosissimi guanti di pelle! Shock e orrore su di me! Mi convinco sia un segno del destino (e non un segno buono), prendo l'ombrello (perchè ovviamente piove) ed esco di corsa - sono giusto in tempo! Cavoli, non ci credo! Lo sanno tutti che dei bus non ti puoi fidare! Volevo avere un buon quarto d'ora (minimo) di vantaggio ma niente, googlemaps mi dice che sono sul filo del rasoio della puntualità.
Arrivo. Puntuale, e con le mani ghiacciate (mancanza guanti).

Arriva lei, la prima delle due bellissime donne con cui avrò il piacere di parlare. Sorridente, aperta, tranquilla.
Un colloquio bellissimo, informale (se pur formalmente fatto di domande preparate a tavolino), interessante, in cui si è sviscerato tutto il possibile sia da parte delle loro aspettative, sia da parte delle mie supposte abilità tecnico-contabili.
E sempre, durante tutto il tempo, questa sensazione positiva, a nice and warm feeling, come dicono da queste parti, un senso di benvenuto che non credevo possibile a certe latitudini (stando a quel che dicono gli altri eh), una stima che mi mostravano, che mi sembrava anche esagerata, (ma avranno capito che ho lavorato solo in Italia e non qui?).
La mia sincerità esagerata, e la loro voglia di vedere tutto in positivo (loro: hai mai fatto xyz? io: sì ma lo facevo solo per tre persone, e con un pacchetto diverso. loro: va benissimo, è uno skill trasferibile qui da noi - [che sono in venti ndb])
Insomma sentivo mi volevano! Uscita di lì messaggio, chatto, chiamo, invio email, insomma comunico con chi era in attesa di notizie.. e lì, mi rendo conto che ci avevo passato un'ora intera! Un'ora intera di colloquio, che mi erano sembrati dieci minuti - giuro!

Pomeriggio: apro e chiudo l'astuccio del mio telefono, ogni dieci minuti, finchè mi convinco che in quel modo lo romperò (oltre a sporcarlo di farina, perchè finalmente stavo preparando dei biscotti*). Poi squilla. Eh no, tanto non sono loro. Di certo mi scrivono per email. Vuoi mai che mi chiamino?
OH! Sono lorooooo!!!

E il resto è storia.
E la prossima settimana inizia una nuova fase, una fase ancora più nuova della nuova fase che sto attraversando da qualche mese a questa parte.
E sentirsi almeno un pò artefice di queste fasi, è altamente soddisfacente. :-)

PS grazie a tutti gli 'in bocca al lupo' che mi avete lasciato passando per di qua :-)

martedì 11 febbraio 2014

Perchè Tapestry?

Fonte Immagine
Carissimi lettori del qui presente blog, vi annuncio che ho appena pubblicato una nuova Sezione chiamata 'Perchè Tapestry?' proprio quassù, appena sotto la foto irlandese.

Il motivo di tale pubblicazione è chiaro: volevo rispondere a una domanda che nessuno mi ha fatto mai, ovvero perchè sotto il titolo del blog ci scrissi, anni fa, 'This is my Tapestry'.

La realtà è che ho voglia di scrivere di nuove opportunità per cui ho tratto i dadi questa mattina, ma non posso, perchè in realtà nulla è definitivo. Così, siccome le mie mani volevano comunque digitare sulla tastiera, ho dato un compito ben preciso al mio cervello, ovvero quello di scrivere riguardo a Tapestry, piuttosto che lasciarlo libero di vagare attraverso i se, i ma, i forse, e i sospiri che ancor non m'abbandonano (cit.).

Ecco. Allora.
Spero vi piaccia la sezione Tapestry ma, soprattutto, spero di poter tornare presto qui con notizie ben più consistenti di un credo, se, forse, mi sa. ;-)

sabato 8 febbraio 2014

Managing stress

[Fonte Immagine: qui.]
Pare ci sia un modo per gestire lo stress, quello cattivo, il Distress. Eh sì perchè bisogna pur dire che esiste uno stress buono, che ci serve per avere lo slancio giusto nell'affrontare l'ognigiorno, e che senza stress non potremmo organizzare la nostra vita: il famoso Eustress.
Ok, non sono un'esperta, si è capito, ma una cosa la so (anche se forse vale solo per me): io funziono meglio quando sono sotto stress.
Mi spiego meglio.
Fin da scuola, mi riducevo a studiare all'ultimo, ben sapendo che così sarei stata costretta a studiare tutto (e magari anche sfruttando la memoria a breve termine: si sa che hai più chances di ricordare qualcosa che hai studiato ieri, che non qualcosa che hai studiato la settimana prima).
E insomma non sono cambiata molto. Oggi mi succede che - ad esempio - io abbia tre ore di tempo per fare i lavori di casa (supponiamo), e che mi riduca all'ultima ora per fare tutto, veloce e bene: lo trovo più soddisfacente. Stessa cosa per i miei compiti di oggi: mi riduco a uno-due giorni prima del compito, a rivedere tutti i miei appunti (che comunque prendo, in classe, perchè son la solita secchiona puntuale, attenta e sveglia in classe :-P)
Ma, non volevo parlare di questa mia indole ballerina.

lunedì 3 febbraio 2014

Happy Chinese New Year! - Kung Hei Fat Choy!

Foto Credits by Alice

Il 31 Gennaio cade il Capodanno Cinese. 
In reception e Year 1 I. lo ha propriamente festeggiato a scuola, ma ormai in y2 si fanno altre celebrazioni, come anche nella nursery di M.

Così ieri, approfittando anche del sole che insolitamente ci accarezzava le guance, abbiamo passato la giornata in Trafalgar Square, a guardare diversi spettacoli di danzatori, suonatori, giocolieri cinesi.

Siamo nell'anno del cavallo, sapete? Chissà che significa.. magari che si correrà di più.. oppure che si sarà più liberi...
L'atmosfera giocosa, allegra e leggera era rallegrata dalla presenza di amici, grandi e piccoli, che hanno passato con noi il pomeriggio e hanno condiviso sorrisi e battute. Come anche una lauta merenda super calorica nel caffè parigino...  The best thing on a sunny Sunday! ;-)


Foto - Credits by Alice


Gong Xi Fat Cai!
o, anche: 新年好 (credo...)