venerdì 29 luglio 2011

Il primo giorno del resto della mia vita

O, tecnicamente, l'ultimo giorno della mia vecchia vita.
Della vita di dipendente-di-una-piccola-azienda -di-servizi.
Tra poche settimane sarebbero stati tredici anni.

How do I feel?

Diciamo che non mi sono mai immaginata al di fuori di quelle quattro mura. Tranne negli ultimi mesi, ovvio.

Lì ci sono entrata che non avevo vent'anni, e ne esco che ne ho più di trenta.
Ho fatto il mio tempo, è tempo di cambiare.
E il cambiamento fa bene, sempre e in ogni caso, anche se all'inizio può non sembrare così.

Lì, in ufficio, ho conosciuto maritosgainz, quando ero ancora alla reception, e venivo un pò criticata perchè sorridevo poco. 'cacchio devo sorridere se sto lavorando?
Ecco, uno dei motivi per cui NON mi sentivo 'femminile' da piccola. Perchè badavo a 'ste cose. Menomale che poi si cresce..

Il mio ruolo mi ha portato poi a girare molto.
Mi ha fatto conoscere tanta gente.
Mi ha fatto imparare a guidare fuori città - rarità nelle ragazze di queste parti.

Eh, quanto mi piaceva entrare in una azienda e 'risolvergli i problemi' con pochi click del mouse (una stampa, una visione dati, un aggiornamento campi..); il mio essere donna dava un lustro maggiore ai miei risultati, perchè qui sono come una pioniera nell'ambito dei computer.
Le ragazze si rilassavano subito (quelle simpatiche eh), e si dicevano felici di vedere finalmente una ragazza che gli insegnasse i segreti della contabilità automatizzata.

Ho imparato tanto, e ho dato tanto, a quelle quattro mura.
Non ho rimpianti, perchè sono certa di aver fatto del mio meglio.
Sono cresciuta, sono cambiata, e la mia vita è altro ormai.
Ma, diciamoci la verità, se non ci fosse capitata questa occasione di cambiamento, se non ci fosse piovuta dal cielo questa avventura, io starei ancora lì, a destreggiarmi tra telefonate, problemi tecnici e non, conti e sottoconti.

Anche se, sempre, con lo sguardo che vaga fuori dalla finestra, lontano..
E adesso io sono lì, fuori da quella finestra, che mi allontano...

martedì 26 luglio 2011

DON'T SCURDAN L'ITALIA!

Mi hanno organizzato una festa a sorpresa.
Prendi delle cugine affettuosamente intraprendenti, aggiungici sorelle, ancora cugine, amiche e bimbi.
Condisci tutto con ottimo cibo - super abbontante, così da tenerne il ricordo sui floridi fianchi.
Ammira il cartellone ideato e realizzato dalla cugina amanuense e maestra, che ti dice DEAR PINA, WE WISH YOU GOOD LUCK!, mettendo te e la tua famiglia su un aereo blu.

Infine, taglia la torta, con la scritta rubatale per titolare questo post.

Che dire?
A parte che io sono un disastro con le feste a sorpresa e che temo di non avere la reazione 'giusta' o all'altezza delle aspettative delle organizzatrici, (in poche parole, io non piango alle feste a sorpresa organizzatemi! (questa è la seconda, la prima fu per l'addio al nubilato.. anni e anni fa.. NOVE anni fa.. ohmygod!))

Insomma che dire?
Oltre che GRAZIE DI CUORE.
Oltre che sono commossa - dentro - da questo gesto, da questo pensiero, dal fatto che tutte voi abbiate dedicato tempo e pazienza per me - per la mia partenza.

Tutte dispiaciute per la mia partenza, avete trovato questo affettuoso modo di celebrarla.

Vi aspettavate un discorso, ma io sono un disastro in certe cose.
Ma l'importante è essere state insieme.
E porterò il ricordo di questa bella festa, per sempre impresso nel cuore.
Oltre che appeso ai lobi delle orecchie, grazie alla magica cugina T :_)

I love you.
And I'll miss you very much.

lunedì 18 luglio 2011

Quegli attimi lì 2 - la vendetta

Quando ti svegli dieci volte in una notte.
Quando dormono ma tu d'improvviso soffri di insonnia.
Quando fa caldo, sei sudata, ma vogliono le coccole fisiche, fare ginnastica, essere rincorsi e (il piccolino) accarezzarti continuamente.

Quando vedi il tuo cordless volare giù da quasi quattro piani, e spaccarsi in cinque, sei pezzi, che poi ricomponi, e tutto funziona, tranne che non si sente un'accidenti, nè se squilla, nè se parlano.
Quando accendi il quadro dell'auto, e nella manovra del blockshaft ti resta in mano la manopolina della chiave.
Quando smette di funzionare l'impianto gpl della tua auto, giusto nel momento in cui devi fare un viaggetto e vorresti risparmiare sul costo carburante. E ovviamente il tuo meccanico la fa facile 'vieni che facciamo almeno la diagnosi'...

Quando hai le gambe inguardabili, vieni punta dalle zanzare, e diventano paonazze.
Quando hai bisogno di fare uno shampoo, una doccia, ma non puoi.
Quando lasci la macchina parcheggiata sotto la casa della suocera, e per la prima volta nella bella stagione, regali a te e ai bambini una passeggiata nel centro storico. Una corroborante passeggiata nella frescura serale.

E quella passeggiata si trasforma in una corsa perchè la suocera ti chiama per avvertirti che è successo un incidente nei pressi della tua auto. Scoprire che però no, non te l'hanno sfiorata neppure un pò.
Epperò i vigili ti fanno il verbale perchè sei parcheggiata nell'intersezione, ovvero non lasci 5 metri liberi dall'incrocio.
(Ma.. l'avrà vista la strada? Avrà visto i palazzi? Ma lo sa quante automobili ci 'abitano' in quei palazzi? Ma la conosce Altamura? )
Evvabbuò, cosa saranno mai OTTANTA EURO di MULTA?
Sono (erano) il mio biglietto per Rimini, per questo week end.
Sono una cena fuori.
Sono un vestitino e delle scarpe nuove.
Sono collana e orecchini visti da lei.
Sono nuovi vestiti per i bambini.
Sono la visita dal mio parrucchiere, completa di taglio.
Sono la spesa di una intera settimana.

Guardiamo il lato positivo: è bello aver dato un senso alla giornata di un poliziotto municipale, che in linea generale non fa un tubo (non è un luogo comune, basta guardare lo schifo che combinano le automobili altamurane, dove parcheggiano, come corrono, come non rispettano i pedoni, come non danno la precedenza giusta. lì però non si vigila.). Si sentirà la coscienza a posto per oggi.

A casa mi dovevo stare. Spezzata di gambe, come si suol dire qui.

Quegli attimi lì

Quando mi guardo Mattia nel suo lettino, le cui sbarre fanno disegni e giochi di luci e ombre, sul suo visino soffice addormentato.
E le sue manine che ogni tanto si muovono a tratti.
E i suoi piedini che si spostano, un pochino.
L'abbandono del suo corpicino al sonno.

Quando ascolto il respiro calmo e tranquillo di Ivan che dorme e sogna.
Quando Mattia mi chiama, mi fa una carezza, mi abbraccia e mi bacia.
Quando gioco con Ivan, e diciamo e facciamo cose buffe.
Quando Ivan e Mattia giocano insieme in veranda, alla tiepida luce del crepuscolo, col venticello rigenerante.
Quando Ivan e Mattia se la ridono per cose che capiscono solo loro.. uno sguardo, un giochino che cade con un rumore inconsueto..

Quando li guardo leggere i propri libri, comodamente spaparanzati sul letto, o sul tappeto.

Quegli attimi in cui tutto sembra essere al posto giusto.

Prima di addormentarmi.
E ascolto il silenzio che avvolge le strade, la casa, come una tiepida coperta.
E i pensieri vanno indietro, vanno avanti, fermi mai..
E penso che la notte è troppo bella per dormirci.
E il Cielo è troppo pieno di luna, per non guardarlo, e perdercisi.

E che la Vita ha tanto da dare, bisogna solo afferrarla, e non farla andare via.
Senza aver paura. Forza.

giovedì 14 luglio 2011

94/100

C'era una volta una ragazzina di dieci anni, che si recò tutta sola presso la segreteria della scuola media, a consegnare la domanda di iscrizione per la prima media, precedentemente compilata.

Che i suoi dieci anni non vi ingannino, la ragazzetta era una mini-adulta, ecco perchè se la sbrigava da sè in quasi tutte le proprie faccende. Forse anche perchè era la sesta e penultima figlia, e magari la di lei madre era stanchina di andare avanti e indietro per i suoi sette figli.

Al momento della consegna della domanda super compilata al segretario stanco e annoiato dietro la scrivania, ella sentiva di star compiendo un passo gigantesco verso il futuro. Sentiva quasi le sue ossa scricchiolare nell'atto della crescita fisica, ed era emozionata ed anche un pò impaurita.

Mentre il segretario dava un'occhiata alla domanda, per vedere se era ben compilata, lei si guardava intorno nella stanza impolverata e odorosa di scartoffie.
A un certo punto lui le disse 'ah, vedo che hai scelto 'inglese' come lingua straniera. vabè, si scrive così, poi in base alle classi, se non c'è spazio, farai francese'..

Un baratro si aprì davanti ai piedi della bambina, che spaventata si sentì rispondere 'no, se ho scritto inglese, è proprio perchè voglio fare inglese! buongiorno e grazie.'

Nulla di personale contro il francese eh, solo che.. non si sa come, nè perchè, la ragazzina era attratta dall'inglese.
Forse perchè lo sentiva a tratti tutt'intorno da bambina (ai tempi di BimBumBam si era scervellata sul perchè il nome del pupazzo UAN si scrivesse in realtà ONE), o forse per via delle canzoni che ascoltava grazie alla radio, e che canticchiava senza sapere neppure una parola, insomma, la ragazzina non lo sapeva allora, e non lo saprebbe dire neppure oggi, perchè era così fissata con l'inglese, senza neppure conoscerlo un pò!

Fu così ch'ella frequentò una classe di lingua inglese, con il mitico prof. C. e mentre col tempo i suoi voti scemavano in quasi tutte le altre materie (eh cosa fa la crescita!), i voti di inglese si mantenevano sempre sulle vette più alte.

Tutta la sua carriera scolastica, che con gli anni si riprese in tutte le materie portandola a diplomarsi (otto anni dopoc-.) col massimo dei voti, fu caratterizzata dai voti eccellenti in lingua inglese.
L'inglese era il gioiello più prezioso della sua corona di studentessa. Era il diamante più puro, più grande, e meglio tagliato.

E così, tredici anni dopo il suo diploma, ella frequentò un mini corso di inglese per prepararsi ad un esame di Cambridge, che superò with merit e tanta soddisfazione personale.

I primi che ha chiamato, sono stati ovviamente i suoi teachers. Li ha tanto ringraziati perchè l'hanno motivata tanto, e senza loro, sa che non ci avrebbe mai neppure provato.

Anche se è maritosgainz (sì, è lui, FQ :)) il suo primo motivatore.

E oggi ella si rende conto di quanto sia importante fare le cose con passione.

lunedì 4 luglio 2011

Siamo ancora vivi

Giorni di assenza dal blog, e non solo.
Mattia è stato malato. E io empaticamente con lui (senza esserlo davvero).
Ha avuto febbre per tre lunghi giorni. Ho ceduto all'antibiotico, che lo ha fatto stare davvero bene! Lo posso dire: evviva l'antibiotico.
Io che in genere lo odio.
Forse perchè con Ivan raramente ha funzionato subito e davvero. Menomale che non lo prende da più di un anno!!
Adesso c'è un imprecisato numero di nuovi dentini in bella vista, nella boccuccia di Mattia.

However.. le chiavi della nostra nuova casa londinese sono state consegnate a maritosgainz, che poverino, si prodiga per descrivermela e vantarla, ma a me risulta tutto difficile immaginare: devo vederla! Ho visto delle foto, ma non da ogni possibile angolazione, purtroppo.
Ha la moquette blu. Il blu è il mio colore preferito. In tutte le tonalità. Questo insomma, è un punto a suo favore! Riesco a sorvolare sul fatto che sia moquette! ah, sto già diventando inglese insomma ;)

La casa ha le porte e le finestre bianche, che avrei voluto qui a casa nostra, ma che erano fuori-capitolato (le finestre bianche proprio fuori progetto, ovvero impossibili).
E questo, è un altro punto a suo favore.

I suoi mobili, sono essenziali: due divani, la cucina completa, due letti matrimoniali, e due armadi a muro nelle camere. un tavolino. due comodini sparsi per casa.
Sò proprio strani gli inglesi.
Hello!! Manca un tavolo! Mancano le sedie! Ma dove mangiate voialtri? Per terra? Sul coffee-table??

Ma.. tadàààà, ecco che ci arriva in soccorso ikea.com!
Abbiamo scelto on line i prodotti da ordinare, e tempo due settimane, essi arriveranno a casa puntualmente consegnati - solo da montare!
Maritosgainz è così contento, che si è già comprato (da ikea, of course) tutto il set necessario per il montaggio, compreso l'avvitatore elettrico!

Ivan sta frequentando questo english summer camp, in fattoria, ed è felicissimo, di incontrare cows and lambs :-)
E l'altro giorno alla domanda 'lo vuoi un bel gelato?' ha risposto 'cool!'
ok, sarebbe un american summer camp, ma va bene lo stesso no? ;)

Mattia, dopo la malattia, è cambiato, cresciuto, e sorride sempre. Cucciolo, è stato così male, che adesso ogni motivo è buono per gioire :D
Inventa continuamente nuovi giochi.
Alcuni esempi: prende l'anima di cartone della carta da cucina, prende un giochino, e ce lo infila dentro; il giochino cade, lui ride, lo riprende e continua, in loop, a fare questo gioco ingegneristico.

Oggi l'ho beccato che prendeva piattini, posate e bicchieri di plastica, dal cassetto della cucina, e li buttava uno alla volta nel lavandino della cucina stessa - per arrivarci meglio si alzava sulla punta dei piedi, ed era buffissimo!

Dice sì e no. Con la testa. E sono dei movimenti così teneri, ma così decisi!!
Sia quando la risposta è positiva, che quando è negativa, essa viene accompagnata da un sorriso soddisfatto. E' contento di riuscire a comunicare, capisce che sta facendo qualcosa di bello, e se ne compiace alquanto..

I cuccioli si lavano i denti insieme! O meglio, dò a Mattia il suo spazzolino, badando che non lo infili dappertutto (per poi farlo tornare nuovamente in bocca!), mentre io lavo e spazzolo in pace i dentini di Ivan. Mattia era diventato ingestibile, durante questa operazione, che viene compiuta almeno tre volte al giorno! Così un giorno mi venne (meglio tardi che mai) l'idea di far partecipare Mattia a questo rito (anche per farlo abituare): ed ho fatto tredici! Ora Ivan è contento di lavarsi i denti, guardandosi il fratellino, che è contento di ciucciarsi le setole dello spazzolino, guardandosi tutt'intorno. Insomma, sudo meno, ecco!

E poi: è più di un mese che abbiamo levato la vaschettona per il bagnetto di Mattia, e... Mattia fa la doccia! L'acqua gli arriva a getto normale, da tutte le parti, e lui ride, o si protegge, ed è felicissimo di questo rito movimentato e divertente. Ed io sono contenta di non dover lavare la vaschettina e riporla in bella vista in bagno! E poi, è proprio più comodo e veloce!
Insomma, si cresce!

La scorsa settimana non abbiamo dormito benissimo, la febbre e i rantoli di Mattia ci hanno accompagnato diverse notti. Questo ha fatto sì che io praticamente smettessi la dieta. Ho capito perchè ho iniziato tardi la dieta - perchè ho iniziato tardi a dormire! E' come se dovessi compensare: se non dormo, mangio.. vabbè esagero!
Comunque, passata la malattia, si dorme alla grandissima!
Che dire, il sonno mi rende i miei figli più simpatici - giuro!!!

Ohddio! Ho scritto uno dei miei soliti, vecchi papiri!
Bè, se qualcuno è arrivato fin qui, si merita un bel Buona Notte e Sogni d'oro! :-)