Tornata dalle due settimane italiane, e dopo una giornata per musei (natural history e science museum), è ricominciato il solito, rassicurante tran tran quotidiano, con giornate fredde, piovose e very very windy!
Mi sento ancora un pò in vacanza, grazie alla presenza di uno dei miei maggiorenni nipoti, che poverino si sta guardando Londra in solitaria, ma che ci possiamo fare? Coi bimbi è un lavoraccio, e lui da solo si sposta più facilmente ed è più libero di girare.
Il ritorno è stato tranquillo, e anche questa volta mi sono risparmiata il viaggio da sola coi pupi (proprio grazie al nipote maggiorenne, cui appioppare Mattia alla solita visita da Lavatory di Ivan, che durante il volo ha sempre profondi, fisiologici, impellenti bisogni...).
Il ritorno alla vita 'normale' è stato anche, con mia grande sorpresa, bello e anzi, atteso e desiderato.
E' vero, gli ultimi giorni in Italia mi sentivo un pò 'sciusciata', in disordine, in ansia. Maritosgainz era già a Londra fin dal giorno di Santo Stefano, e io dovevo nuovamente decidere le valigie, che sono uno stress non indifferente per qualsiasi donna, figurarsi per una mamma. Penso con orrore già alle prossime valigie da preparare, che dovrebbero essere fatte in Luglio... Non si possono evitare le valigie in un viaggio? ..mi sa di no..
Ho tagliato i capelli.. non tantissimo, ma la mia amica indiana, Dk, mi ha guardato con stupore e dispiacere 'did you cut your hair?'... sciogliendomi l'elegante mollettone le ho mostrato che più che altro ho tagliato il ciuffo davanti e che dietro li ho solo sfoltiti un pò. Lei è rimasta qui, l'India è parecchio più lontana dell'Italia, quindi il pensiero non ce l'aveva proprio. Si è stancata di aspettare che la scuola riaprisse, la sua piccina si è attaccata alle intercontinentali per parlare con le sue amichette, e lei rimproverava il marito di non averla portata neppure a vedere i fuochi di capodanno.
Anche se poi, contando le ORE servite a maritosgainz per raggiungere una postazione nella moltitudine, e le ORE per tornare a casa, direi che ha fatto meglio a guardarseli seduta sul suo divano, al calduccio, nella elettrica luce della sua telly...
Com'è stato tornare a casa.... strano... appena atterrata a Bari, ho sentito un'aria familiare, di parole, suoni, modi di dire, cartelli in italiano, guida a sinistra.. la rotonda con la fontana.. e poi la statale per raggiungere Altamura. Le solite aziende, tra i campi. E sempre, in ogni istante, la sensazione di non essere mai partita.
Poi mangiare le orecchiette con le cime di rapa.. e la focaccia, e i bocconcini.. e affondare nella dolcezza dei clementini, quelli veri, che qui li paghi a circa 3 sterline al chilo, e quindi ci vai piano a comprarli...
E' strano, perchè vai in vacanza a casa tua.
Tutta la famiglia, gli amici, sono felici di vederti, e se pure hanno qualche preoccupazione, la mettono da parte, perchè sei arrivata tu, sta per arrivare Natale, e sarà un Natale bello, da stare insieme, e parlare, e mangiare. Ecco, mangiare, una delle azioni più marcate, che ho compiuto in questo periodo. Tanto che, tornata qui non ho ancora messo un lieve freno, a quel verbo. Perchè ho ritrovato i Bagles, e i Waffels, ecchevelodicoaffà!!!
I bambini tutti cresciuti.. c'è chi sta entrando nella preadolescenza, e si crea una specie di piccola barriera.. che una buona dose di solletico però aiuta a spazzare via... :-)
Cene e pranzi equamente divisi tra la sua famiglia, la mia famiglia, e gli amici..
Tutti che ci facevano le domande da un milione di sterline: allora, si sta meglio lì? avete deciso di rimanere lì? ma come funiona adesso, resterete lì per sempre? e cosa mangiate? ce l'hai la lavatrice? ah sì? wow, anche l'asciugatrice? addirittura la lavastoviglie? ahhhhhh quindi stai a posto!!!!!! :-)
Tornata a londra, entrando in casa, mi sono sentita a casa, ben più di quando sono entrata nell'appartamento di Altamura. non so perchè. non è questione del tempo passato qui, e del tempo speso lì. sarà perchè qui abbiamo la nostra routine quotidiana. qui ci suona la sveglia al mattino.
e poi l'odore. non solo della cena preparata da maritosgainz (pasta al pesto, crostini di tonno e maionese, e salsiccia con patate), proprio l'odore della casa, ben più intimo e familiare, rispetto all'odore ritrovato nel nostro appartamento italiano, un odore di mura e mobili in disuso. odore freddo e triste.
finchè non ci abbiamo abitato per qualche giorno eh. poi è tornata nostra, almeno temporaneamente.
E' stato bello rivedere tutti.
E' stato bello tornare a casa.
E' stato bello richiuderla e pensare.. ci vediamo tra qualche mese, intanto ciao.
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sabato 7 gennaio 2012
lunedì 10 gennaio 2011
Passavo l'aspirapolvere e pensavo
Pensavo alle donne che mi circondano.
Molte di loro non lavorano fuori casa.
Non so se sia un accontentarsi, oppure se per loro valga quella regola di vita.
A me dà fastidio che una donna sprechi la propria intelligenza per pianificare strategie di pulizia casalinga, che è un lavoro che va in loop e non smette(rà) mai. E quindi sostenere tronfie che 'no, io prima spazzo, poi spolvero e poi lavo il pavimento. Non si può lavare il pavimento senza aver prima spolverato i mobili.'
E via così, quando stiri, quando passi l'aspirapolvere, come e quando pulisci il battiscopa. E che quando lavoravano si alzavano un'ora prima per lavare il bagno, che va lavato tutti i giorni.
Ma di che stiamo parlando?
Il mio motto è 'pulire per vivere' e non 'vivere per pulire'.
Nella maggior parte dei casi, queste donne qua, non hanno mai letto un libro, e la trovano una perdita di tempo.
Non vanno mai dal parrucchiere, dall'estetista - preferiscono quelle a domicilio, e guardano con occhio malfidato quelle che invece ogni tanto perdono 'sto tempo, anzichè stare a casa a stirare, lavare, riordinare, cucinare, rammendare....
Esse non perdono tempo.
Esse non hanno mai dubbi.
Esse sono sempre nel proprio (minuscolo) elemento.
E pensavo che io mi sento un passettino più avanti.
Io che lavoro, leggo, navigo, ho un diploma, penso un pò a me stessa, a volte dico di no, mi sento un passettino più avanti di loro.
Siamo tutte nel medesimo pantano, però io sto un pò più in là.
Ho poi iniziato a osservare il pantano in cui viviamo.
L'asciugamani regalato per il corredo della undicenne.
Le condoglianze obbligate, al funerale della mamma della comare della nonna.
I vestiti buoni quando esci, e i brutti in casa.
La figlia femmina messa ad asciugare i piatti, e il maschio a giocare a carte/videogame/palla.
I facili giudizi preconfezionati, però il cibo mai preconfezionato, sempre preparato fresco.
Il possedere cose firmate. Anche solo una. Da sfoderare il giorno di Festa.
Quanto mi rattristano queste istantanee.
Ed ecco che ho iniziato a guardare con occhi diversi, la possibilità che può dare alla nostra famiglia, un colloquio di lavoro milanese.
Nonostante le vertigini che sento ogni volta che ne sfioro il pensiero.
Anzi, forse proprio per quelle.
Molte di loro non lavorano fuori casa.
Non so se sia un accontentarsi, oppure se per loro valga quella regola di vita.
A me dà fastidio che una donna sprechi la propria intelligenza per pianificare strategie di pulizia casalinga, che è un lavoro che va in loop e non smette(rà) mai. E quindi sostenere tronfie che 'no, io prima spazzo, poi spolvero e poi lavo il pavimento. Non si può lavare il pavimento senza aver prima spolverato i mobili.'
E via così, quando stiri, quando passi l'aspirapolvere, come e quando pulisci il battiscopa. E che quando lavoravano si alzavano un'ora prima per lavare il bagno, che va lavato tutti i giorni.
Ma di che stiamo parlando?
Il mio motto è 'pulire per vivere' e non 'vivere per pulire'.
Nella maggior parte dei casi, queste donne qua, non hanno mai letto un libro, e la trovano una perdita di tempo.
Non vanno mai dal parrucchiere, dall'estetista - preferiscono quelle a domicilio, e guardano con occhio malfidato quelle che invece ogni tanto perdono 'sto tempo, anzichè stare a casa a stirare, lavare, riordinare, cucinare, rammendare....
Esse non perdono tempo.
Esse non hanno mai dubbi.
Esse sono sempre nel proprio (minuscolo) elemento.
E pensavo che io mi sento un passettino più avanti.
Io che lavoro, leggo, navigo, ho un diploma, penso un pò a me stessa, a volte dico di no, mi sento un passettino più avanti di loro.
Siamo tutte nel medesimo pantano, però io sto un pò più in là.
Ho poi iniziato a osservare il pantano in cui viviamo.
L'asciugamani regalato per il corredo della undicenne.
Le condoglianze obbligate, al funerale della mamma della comare della nonna.
I vestiti buoni quando esci, e i brutti in casa.
La figlia femmina messa ad asciugare i piatti, e il maschio a giocare a carte/videogame/palla.
I facili giudizi preconfezionati, però il cibo mai preconfezionato, sempre preparato fresco.
Il possedere cose firmate. Anche solo una. Da sfoderare il giorno di Festa.
Quanto mi rattristano queste istantanee.
Ed ecco che ho iniziato a guardare con occhi diversi, la possibilità che può dare alla nostra famiglia, un colloquio di lavoro milanese.
Nonostante le vertigini che sento ogni volta che ne sfioro il pensiero.
Anzi, forse proprio per quelle.
lunedì 10 novembre 2008
Mistero (della fede?)
venerdì 7 novembre 2008
E LO DICEVO IO, LO DICEVO...
Altamura, questa strana cittadina fatta di buche e, a tratti, strade.
Di recente sono stati finalmente terminati i lavori per la costruzione di una rotonda nella zona di Via Santeramo.
Quel crocevia, così importante per me da quando ho cambiato casa, era un collo di bottiglia, con la strada stretta, buia, dissestata, ma sempre super- trafficata: insomma, era una normale strada di Altamura..
In diciotto mesi circa, al posto di quella straducola insulsa, ci hanno piazzato una rotonda.. ma mica per rendere più fluido il traffico, come penserebbero in molti, sbagliandosi (sennò non saremmo ad Altamura).. solo perchè ci hanno costruito ai margini una colossale chiesa ipermodernissima e gigantissima, e.. pareva brutta la strada così ridotta lì davanti, diciamola tutta.
Quindi è un mesetto che è finita del tutto, la rotonda, con le luci, l'erbetta, le strisce bianche, forse deficita della segnaletica verticale, ma vabene così, a dirla tutta è ancora transennata come zona, quindi è normale che non sia del tutto completata - solo che è davvero di importanza cruciale quell'altamurano ingresso, e quindi viene ugualmente utilizzato - persino dalla polizia municipale - sorpassando ed ignorando le transenne..
Un altro dei motivi per cui quel tratto di strada è comunque utilizzato, (oltre che per l'importanza del punto) nonostante sia ancora formalmente chiuso al traffico (e insomma per accedervi devi fare un pezzo in controsenso) è il voler approfittare di una VERA STRADA da far percorrere senza grossi SCOSSONI alla propria automobile, che davvero non è cosa di tutti i giorni, qui ad Altamura.
E infatti - infatti - sono bastati un paio di giorni di pioggia, e ieri ho finalmente visto una crepa nel nuovissimo asfalto (ancora nero!!) che ammanta la strada.
La cosa più bella che ho visto, però, è una macchina (più d'una, in verità) che percorre la rotonda AL CONTRARIO, se pur per un breve tratto, entrandovi da sinistra anzichè da destra e, ovviamente, clacsonandoti se tu (stranamente) gli vieni difronte..
Che ci vuoi fare, gli altamurani riescono a dare un senso nuovo proprio a tutto.
Ed ecco le conseguenze di anni di 'driving license for sale'..
Ma è anche giusto, scusa: le rotonde erano solo sui libri di scuola guida, chi le aveva mai viste qui ad Altamura?
Non escludo che molti l'avranno scambiata per una 'aiuola tonda con enorme palo della luce al centro'.
lunedì 8 settembre 2008
Bianca, come la notte
Sabato ho vissuto la mia prima notte bianca.
E' stato bello vedere il centro storico di Altamura illuminato e pieno di gente di ogni stagione. Abbiamo goduto del concerto jazz 'TracceD'istanti - Antonio Dambrosio Quintet in concerto' - durante il quale, dopo una tenera ipnosi, il mio cucciolo si è addormentato tra le mie cullanti braccia.
La cornice al concerto, l'atrio dell'Antico Monastero del Soccorso, era suggestivo parecchio, con gli alberi illuminati come fondale naturale, e, tutt'intorno, gli antichi muri del monastero.
Il cucciolo ha poi continuato a dormire per tutta la successiva passeggiata nei claustri, con capatina alla Piazzetta S.Giovanni, e la degustazione di cucina tipica Tunisina, e Indiana.
Peccato che avevo già cenato, altrimenti avrei anche approfittato degli stand della Moldavia, Albania, Romania e Marocco (no, in verità lo stand marocchino era già vuoto, sul tavolo c'era solo una lattina di birra.. mbà).. epperò ero proprio già piena di mio.. quindi niente, spero sarà per la prossima volta.. grazie alla associazione Carthage, che ha ideato e organizzato il tutto.
Unica nota stonata: mancavano dei cestoni per i rifiuti! Abbiamo dovuto usare i bidoni cittadini, ma si sà, non sono molto comodi, abbiamo quindi tristemente visto che non tutti li usavano.
Comunque, a parte questo dettaglio, il cus cus tunisino con frittella mi piaceva molto, ma direi quasi che era insipido, avendo io appena assaggiato la cucina indiana (riso e piselli, poi zuppa di ceci, una specie di pane fritto, e del riso dolce cotto col latte.) che era TUTTA speziale (mix tra spaziale e speziata). Sicuramente c'era del curry, perchè era tutto forte.. poi ho individuato il seme di finocchio.. la cipolla, tanta.. e stop.. non so dire cos'altro ci fosse.. il mio palato era 'bastanza ubriaco di sapori.
Immagino che quando gli indiani si ritrovano a mangiare cibi di altre nazioni, gli sembrerà di mangiare insipido, tipo paneacqua, senza particolari sapori, determinati e pungenti come i loro. Uh poverini!
Abbiamo concluso aspettando il concerto di Death Metal dei Perfect Breed, giusto perchè il chitarrista serio, con la bandana, è mio nipote - non mi piace il genere che suonano, ma apprezzo il suonare musica dal vivo, nonchè l'impegno che ci mettono in ogni pezzo, e soprattutto l'originalità di questi adolescenti, che, quantomeno, si distinguono dalla massa più grande.
Certo, fanno comunque parte di un 'gruppo' ben definito, più ristretto sì, ma non meno omogeneo della grande massa - però li vedo sanamente 'diversi'.
Siamo rientrati quasi alle 2.00 - ma ovviamente il mio cucciolo non lo sapeva, e domenica mattina alle 6.45 pensava fosse già ora di alzarsi...
(Sì lo so, la notte alle 2.00 è ancora giovane, ma io sfioro i trent'anni, ho una casa da mandare avanti, e un cucciolo da crescere - quindi non mi si chieda di fare ancora più tardi, please!)
mercoledì 16 luglio 2008
Un vanto tutto altamurano
Altamura: la prima città che è riuscita a far chiudere un McDonald's
E' accaduto anni or sono, non so quanto tempo quel locale abbia retto, ma alla fine ha chiuso.
Ma come pretendeva di poter concorrere con le focacce, i rustici, le pizzette calde e fredde, vendute fino a sera tardi, in tutti (o quasi) i panifici altamurani?
E parlo di prodotti di ottima fattura, e le papille gustative ringraziano, mica di quelle gommosità vendute in quei fast-food!
C'è anche da dire che non sono neppure prodotti costosi - ovvio che più complicato è il manicaretto che compri, e più costerà, ma prendiamo la semplice e fantastica focaccia al pomodoro di Altamura: ha un gusto inimitabile!
Ogni panificio ha un proprio sapore, si riconosce quella definita 'a terra' (perchè cotta a diretto contatto con la pietra del forno) da quella cotta nella teglia, con l'olio alla base, c'è chi la fa più spessa, coi pomodorini, chi più sottile colla salsa, ma alla fine, chi più, chi meno, tutti offrono un ottimo prodotto, sia per il sapore che per le finanze (farine di dubbia origine a parte).
Io, solo al guardare le pubblicità del fast-food, in cui mi sbattono in primo piano panini che sembrano di gommapiuma, mi sento male.
E' che sono abituata troppo bene!!
E' accaduto anni or sono, non so quanto tempo quel locale abbia retto, ma alla fine ha chiuso.
Ma come pretendeva di poter concorrere con le focacce, i rustici, le pizzette calde e fredde, vendute fino a sera tardi, in tutti (o quasi) i panifici altamurani?
E parlo di prodotti di ottima fattura, e le papille gustative ringraziano, mica di quelle gommosità vendute in quei fast-food!
C'è anche da dire che non sono neppure prodotti costosi - ovvio che più complicato è il manicaretto che compri, e più costerà, ma prendiamo la semplice e fantastica focaccia al pomodoro di Altamura: ha un gusto inimitabile!
Ogni panificio ha un proprio sapore, si riconosce quella definita 'a terra' (perchè cotta a diretto contatto con la pietra del forno) da quella cotta nella teglia, con l'olio alla base, c'è chi la fa più spessa, coi pomodorini, chi più sottile colla salsa, ma alla fine, chi più, chi meno, tutti offrono un ottimo prodotto, sia per il sapore che per le finanze (farine di dubbia origine a parte).
Io, solo al guardare le pubblicità del fast-food, in cui mi sbattono in primo piano panini che sembrano di gommapiuma, mi sento male.
E' che sono abituata troppo bene!!
mercoledì 2 luglio 2008
Altamura, città miracolata..
Compitamente cito, rimandandovi a QUESTO fantastico post del blog Chiacchiereffrutt.
Le cose possono cambiare. Bello cominciare la giornata con queste notizie.. :-)
Le cose possono cambiare. Bello cominciare la giornata con queste notizie.. :-)
giovedì 14 febbraio 2008
Singing in the car
Quando guido, adoro ascoltare musica.
No, mi correggo, quando guido, adoro cantare a squarciagola appresso alla musica.
No, mi correggo, quando guido, e sto da sola in macchina, o al massimo col mio Ivan, adoro cantare a squarciagola appresso ai miei selezionatissimi cd.
Se non fosse per la musica e il mio isolamento, come riuscirei a sopportare gli altri guidatori altamurani?
Come sopportare di vedere buttare dai finestrini delle macchine la spazzatura? Carte, pacchetti di sigarette, carte di carmelle, fazzolettini usati, addirittura bottigliette d'acqua!.. che schifo.
Come sopportare la gente che suona il clacson ai semafori?
Come sopportare i furbi che passano a tutto gas quando il rosso gli si è appena acceso (e quindi contano sul fatto che il verde non si sia ancora acceso al semaforo che incrociano)?
L'unico problema è che se malauguratamente qualcuno da fuori mi vede cantare a squarciagola.. mi sa che faccio la figura di una a cui manca qualche rotella.. ma chissenefrega!
:-P
martedì 29 gennaio 2008
Altamura
Sono nata a casa e nel lettone dei miei genitori.
Non sono così vecchia, gli ospedali esistevano già, ho solo ventotto anni, e mia madre aveva già partorito in ospedale, ma comunque c'erano ancora in giro le 'levatrici' (ostestriche a domicilio). Non so se il parto fu qualcosa di improvviso, per cui non ci fu tempo per andare in ospedale, oppure fu una scelta deliberata, non ho mai chiesto a mia madre, e oggi non posso esaudire questa mia curiosità (mia madre non c'è più da tempo).
Ad Altamura ci sono anche cresciuta.
Ci ho giocato molto, nelle sue strade, con le altre ragazzette come me, sotto casa. Ci ho giocato nei suoi parchi in periferia.
Ci ho giocato con la sua neve.
Ho passeggiato le sue strade, col naso allinsù, per spiare Dio che mi guardava da sopra le nuvole, insieme a tutti gli angeli della corte celeste.
E poi da adolescente, la camminavo in lungo e in largo.
Da piccola adoravo Altamura. La Leonessa di Puglia. Wow.
Ho una sorella trapiantata a Rimini per amore, da quando io avevo 6 anni, e ricordo che nonostante mi stuzzicasse l'idea del mare a pochi passi, ero terrorizzata dalla lontananza di Altamura; così come, ero terrorizzata dallo stare lontano dalla mia numerosa famiglia in cui comunque non c'era di che annoiarsi, nonostante gli inevitabili screzi.
Insomma confondevo Altamura e la mia famiglia.
Perchè questa presentazione romantica su Altamura?
Per dire che ho le carte in regola per amarla, e, quindi, anche per per detestarla.
'Sta Leonessa di Puglia. Che di leonino ha solo la superbia.
Altamura è una piccola città.
Ma anche no. E' un grande paese. Sì, un paesone.
Che ha tutti i contro dell'essere paese, e tutti i contro del non essere città.
Insomma sta messa male, non ha alcun pro.
E' cresciuta, anzi stra crescendo tanto. E male.
Ha un viluppo di strade a doppio senso, che dovrebbero essere a senso unico (d'accordo, ultimamente stanno trasformando i sensi delle strade, ma non è che una goccia nel mare).
Nelle nuove zone, già abitate da anni, mancano i servizi principali - come posta, raccolta rifiuti, scuole, asili, e persino strade asfaltate. Non contiamo i bus, dài. Se vai ad abitare un pò fuori, devi prenderti la macchina, mio caro, lo sai no? Che poi funziona che: prendi la macchina, arrivi in centro, ma non sai dove parcheggiarla! Le cose van così.
Ha (Altamura) dei cittadini con un senso civico, di gran lunga inferiore a quello delle formiche (sentivo in tv che le formiche, pur dovendo affrontare un traffico molto più intricato del nostro, non si scontrano mai tra di loro, e vantano una organizzazione perfetta, che noi uomini vorremmo imitare. Le formiche. Forse dovremmo ambire al titolo di 'La formica di Puglia'.)
Ha un numero di automobili vertiginoso.
Ha un numero di parcheggi autorizzati ridicolo.
E allora che si fa?
Si parcheggia OVUNQUE.
- Sulle strisce pedonali.
- Davanti agli scivoli per i disabili (cosa che ho notato moooolto di più quando ho iniziato ad andare in giro col passeggino del mio cucciolo, e ho dovuto scontrarmi con la dura realtà: Altamura fa veramente schifo. Giuro, l'ho odiata.).
- Davanti ai garadge provvisti di Divieto di Sosta e Passo Carrabile puntualmente pagato al Comune.
- In doppia e (perchè no?) tripla fila.
E dovunque ci sia un divieto, ecco, proprio lì.. quello per gli altamurani è il parcheggio ideale.
E poi Altamura vanta un numero di macchinoni (termine per indicare le macchine di grossa cilindrata, tipo Suv) davvero impressionante.
E la cosa più impressionante è il vederle sfrecciare nelle nostre stradine piccole, ma proprio piccole, che speri si vadano a sfreggiare la fiancata lucente.
Anzi no, la cosa più impressionante è la scia di puzzo che si lasciano dietro, una volta che passano, perchè va da sè che sono tutte macchine Diesel.
Il Diesel va di moda, parecchio.
Noi abbiamo di recente acquistato una Meriva, come ho già accennato, e di buono c'è che ha la doppia alimentazione, benzina e GPL.
Non sarà puro come il Metano, il GPL, ma inquina meno della benzina, e del diesel!
Non vi posso dire tutti i pregiudizi con cui ci siamo dovuti scontrare!! Non abbiamo trovato neppure UNA persona daccordo con la nostra scelta: TUTTI avrebbero optato per il Diesel, chè oggi fanno motori molto più potenti, e più puliti, quasi come quelli a benzina.. Pulita la benzina? Ma quando mai??
Il GPL non è altro che un materiale di scarto del petrolio, ottenuto dalla trasformazione del petrolio in benzina, quindi, comunque sia, diretto discendente dell'oro nero.. Ma comunque è un rifiuto, da cui è possibile ancora attingere energia, quindi in un certo senso, noi ricicliamo.
Continuiamo, perchè no..
Uno dei vizi più diffusi tra i guidatori altamurani è, in pieno traffico (a scorrimento lentissimo), il fermarsi a chiacchierare con un amico, un conoscente, una persona qualsiasi, fermando la scia lunghissima di automobili con motore acceso, dietro di sè. Una volta poi ho visto una tipa che dalla macchina stava guardando la vetrina di un noto negozio di moda (Branà), fermando una scia di macchine che non aveva fine.
Fantastico. La puzza nell'aria (aria??) fa venire il voltastomaco. Ma tutto è fantastico. Specie quel completo di Missoni là in vetrina. Evvabbè.
Per non parlare poi del mancato uso delle frecce direzionali. Frecce direchè??
Sconosciute, proprio sconosciute.
E ancora: princìpio di precedenza.
Qui ad Altamura, non vige il princìpio di precedenza a destra, come insegnano i manuali. No. Troppo semplice.
Qui ha precedenza il più furbo. Il più pronto. Il più lesto. Chi ce l'ha più grosso.
In macchina diventiamo tutti automobilisti, non c'è distinzione di sesso/età/provenienza.
Siamo omologati. Tutti uguali: degli esseri a parte. Viventi, non si sa. Asessuati, di certo.
E chi la precedenza la dà (giuro, accade anche quando viene da sinistra, quindi la DEVE dare), si sente un tonto, un fallito.
Di buono c'è che, se impari a guidare ad Altamura, poi puoi guidare ovunque, sei preparato a tutto, non hai di che preoccuparti.
Solo che.. mi sa che devi rivederti il manuale di scuola guida, perchè fuori Altamura, i cartelli hanno un significato preciso, e che tu forse ignori, ma... che vuoi? Non puoi mica avere tutto!
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