giovedì 28 febbraio 2013

Shono sholo gànde io

Mi sono accorta che questo blog poche volte ha udito M. parlare.. Sembra quasi muto, su queste pagine, il mio piccolo ricciolo che muto non lo è più!
Certo, abbiamo faticato per udire le sue prime paroline e poi parole, e sulle struttura delle frasi di senso compiuto ci sta ancora lavorando.. Ma cosa volete, sta già imparando l'inglese il piccoletto! E così ho pensato a un post con la sua voce, la voce più sottile di questa casa....

Mamma latte vollio io no! (mamma, non voglio il latte)

Mamma vvvvoyo più pappa mia io.. (Mamma, mi dispiace ma non ne voglio più di pappa sai? È perfettamente inutile che insisti, dovresti ormai conoscermi, le mie fauci sono inespugnabili)

Mamma latte io, shì, latte io shì mamma, douè 'atte mio mamma? (Nonostante io ti sembri inappetente, il latte mi piace, quando ciò mi aggrada)

Mamma pecchè sù tavolo io sto? (Mamma, mi siedi al tavolo per slacciarmi le scarpe, ma quando ci vado per conto mio sul tavolo, me ne dici di tutti i colori: come mai questo ìmpari trattamento?)

Mamma o shai quando io divettato pìcco-o ho vitto uno shpaidè piiiiicco-o piiicco-o che mi ha pallato coshì 'abdlaabdaalaabda!' è veo mamma! (mamma sai quando io ero piccolo una volta ho incontrato un ragno piccolissimo che mi ha parlato così, con voce acutissima,
'abdlaabdaalaabda! non fare quella faccia mamma, è tutto vero!)

Mamma o shai quando io divettato picco-o io pesso tuuuutti denti mii coshì mpzck mpzck eh? O shai mamma? (mamma devi sapere che io, che sono trooooppo avanti, quando ero piccolo avevo già perso tutti i denti, noiosa situazione che solo oggi fratello e cugini, dilettanti, vivono)

Mamma zuzzo mio c'è più? Cane potàto via zuzzo mio? Ah! (mamma, così, tanto per essere sicuro, nonostante sia passato un anno e mezzo, il mio ciuccio non c'è più? Ed è un cane che se l'è portato via eh? Mbà, io resto col dubbio sai? Quasi quasi ogni tanto te lo richiedo, mica ti scoccia?)

Mamma manzamo cucina tua? Ah! Pecchè mamma, manzamo cucina tua? È ponta pappa mamma? Gnam gnam! (mamma mangiamo in cucina oggi? Ah, e come mai? È già pronta la pappa? Buona! Mi precipito!!)

Mamma uabbish bin chetto? Butto 'e' uabbish bin chetto mamma? mamma, desideri che io butti questo nel bidone della spazzatura?)

Cudo uabbish bin mamma? (desideri che io chiuda il bidone della spazzatura, mamma?)

Mamma io ciù ciù chrain sono ciùciùciùùùù ciùciùciùùùù (mamma io sono un trenino ciuf ciuf)

Mamma io faia engin sono (mamma io sono un fire engine, ovvero una camionetta dei vigili del fuoco)

Mamma tu femmina? Tu pisellino no? Tu faffalla? Ah. Pecchè mamma?

Mamma anche cossia tua femmina? Anche capèy tui femmini? Ah!

Mamma tallya è femmina, io dato kiss lips tallya! I. pposa tallya femmina! mamma tallya faffalla? Ah, no pisellino? Ah!

Stop uannin! I said stop uannin! ( stop running! Ovvero smettetela di correre)

Full spoon A! Eat full spoon! (A amico mio, ti conviene mangiare a cucchiaio pieno sai?)

Mamma chi fatto unghe tue? Vedàmo 'matto unghe tue mamma? (Mamma chi ti ha dipinto le unghie? Vediamo lo smalto che decora le tue unghie mamma)

Mamma pecchè 'bbiata tu? - purtroppo succede, amore mio...

Mamma shono gande io?
Sì amore, stai diventando proprio un ometto grande!
Peò no peddo i denti mii io no!
No, non ancora amore, ci vorranno altri tre anni sai?
Ah, shono sholo gande io.

domenica 24 febbraio 2013

I tuoi primi tre anni, M.

Ed è così che domani spegneremo le tue prime tre piccole candeline, nel tuo secondo compleanno londinese.
Eh, ma ormai tu sei grande, sai? Coi tuoi ricci e la tua personale lingua, conquisti tutti, intere nazioni, dall'Italia all'Inghilterra, compresa di inglesi, indiani, pakistani, filippini, africani, polacchi e brasiliani.

Ancora non ci credo che solo tre anni fa nuotavi dentro me. Mancava poco al tuo ingresso nel nostro mondo, sei nato a mezzanotte e cinque, perchè hai una mamma pigra, che ha dato le ultime spinte appena il venticinque di febbraio si è affacciato alla porta. E quando le ostetriche dovevano capire che cosa scrivere sulle loro carte, hanno preso in giro la tua mamma, che ce l'aveva fatta a farti nascere 'il giorno dopo' rispetto alle loro scommesse.

Sei nato quando dovevi, questo è certo, hai un caratterino niente male, che compensi con golose risate e disarmanti sguardi circondati di boccoli d'innocenza, per cui sono certa che avevi la netta intenzione di sgusciare fuori da me proprio il 25 di febbraio :-)

Quanto sei dolce, amore mio. La dolcezza che porti con te è totale, e la insegni a tutti noi che, alle volte, ne dimentichiamo l'importanza e la bellezza.
Stasera aiutavi ad apparecchiare, dovevi prendere le posate, mi hai chiesto 'sevve cucchiai mamma?' 'sì' ti ho risposto.
Allora paziente hai aperto il cassetto delle posate, ti sei messo in punta di piedi, chè ancora non ci puoi guardare dentro, hai individuato i cucchiai, e ne hai presi due.
Li hai guardati, e ti sei rituffato nel cassetto, prendendone un altro. Li hai guardati e su di nuovo, in punta di piedi, a prenderne un altro ancora.
Soddisfatto ti sei avviato verso il tavolo, contando
One
Two
Free
Four

Con gli occhi ti ho seguito fino al tavolo, dove, diligente, hai iniziato a mettere un cucchiaio per ogni tovagliolo. Poi ti ho rubato e tra le mie braccia, i miei baci e le mie coccole, ti sei fatto due risate, e mi hai fatto il tuo pat-pat sulle mie guance.

Abbiamo cenato, hai fatto la doccia prima di tuo fratello, ti sei fatto asciugare i riccioli, e hai indossato il tuo pigiama di 'shpaidè meen'.

E io è tutta la sera che penso al tuo tre, three, trasformato in Free dalla tua candida, innocente pronuncia piccola.
E non riesco a trovare un augurio più bello per i tuoi primi tre anni, e per tutti quelli a venire, amore mio: che tu sia sempre Free.

venerdì 22 febbraio 2013

70 anni

Oggi avresti compiuto settant'anni.

Ti immagino canuta e piccola, acciaccata e un pò debole.
E mi tornano in mente i momenti della tua malattia. Flash di secondi in cui sei così debole da chiedere un appoggio. Così magra, il volto smunto, i capelli pochi, radi e bianchi, gli occhi in sofferenza.
Avevi cinquant'anni, ma la chemioterapia te ne addossava altri mille, spegnendoti tutta, piano piano, in silenzio, scavandoti dentro, nel tuo corpo di donna, grande donna, donna ferita.
Il Male ti feriva, e proprio dal centro della tua femminilità partiva. Da quel centro che tutti noi ha ospitato, ha accolto, cresciuto, amato, mai stanco di crescere, contrarsi e rimpicciolirsi di nuovo: il tuo utero, la nostra prima culla.
Da lì ci hai dato la vita, e da lì la tua vita è scivolata via, per sempre.

Ti immagino, oggi, ma non oso farlo per davvero.
Nonna dei miei figli, madre di una mè che non hai mai conosciuto, che rapporto avremmo oggi io e te?

Mi piace pensare che almeno un pò ti piacerei.
Ti voglio bene mamma. Anche se hai ancora cinquantuno anni.
Anche se li avrai per sempre, cinquantuno anni.

venerdì 8 febbraio 2013

small step or giant leap?


Ieri doveva essere la classica giornata-del-giovedì in cui una, o anche più amiche, mi raggiunge a casa per passare la giornata insieme fino alle 3.50, ora in cui parto alla volta della primary school e vado a riprendere I. dal suo 'after school multi sports club'.
Se non che Esse mi aveva inviato notte tempo un sms in cui si scusava ma non aveva ancora terminato l'iscrizione alla nursery di zona per la sua piccola due-quasi-tre-enne. Cosa che, for the record, scade oggi.

Quindi ci siam ritrovati io e M., in una lunga (fino alle 3.50 l'è lunga) giornata di solitudine, e cosa hanno architettato le mie sinapsi? Han fatto due+due, e hanno cercato l'indirizzo di quell'independent hairdresser consigliatomi da Elle la scorsa settimana.

Ed eccolo lì, il loro sito, e le foto, con le cornici di porte e vetrine dipinte di blu! Già lo adoro!
Vestìti, avviata una lavatrice, e chiuse le finestre, io e Mattia siam partiti verso questa unusual adventure!
Più che inusuale, l'avventura è proprio sconosciuta!

Perchè è proprio così: non ero mai stata da un parrucchiere qui a Londra. Ecco, l'ho detto.

Non pensiate però che io sia una pazza che per un anno e mezzo non si curi dei propri capelli eh!
Intanto, visto che ho bisogno mensilmente (sigh!) di una toccata e fuga di colore, tempo fa vi avevo erudito proprio sul come ormai questo mi venga applicato on my hair (e ribadisco, maritosgainz santo subito!).
Mentre per il taglio ad ogni mia venuta in Italy, ha corrisposto una (costosa) visita dalla mia parrucchiera di fiducia!
Che siccome che (sono cecata.. Cit.) l'ultima volta però, la mia parrucchiera non ha quasi toccato la lunghezza totale, mentre ci ha dato dentro con la scalatura multi ciocche trasversale (?), mi ritrovavo con pagliette informi al posto di sane, belle punte morbide. Ma giudicate voi!!

 That was yesterday...

this is today... Better, isn't it???

Ora, avrei voluto descrivere meglio l'avventura, compresa di sedia elettronicamente comandata, che mi ha sollevato le gambe e disteso il collo, mentre la stylist mi faceva lo shampoo.. E poi la hot towel treatment, e la seggiola della messa in piega anch'essa elettronicamente regolabile su e giù, e Mattia che percuoteva le sedie di legno antico (sembravano alberi messi lì, ancora coi loro buchi originali) con spalliere di un metro e ottanta, e i riccioli di Matti che si son dati una regolata sotto le sforbiciate della stylist, e la mancanza di ricevuta fiscale alla fine di tutti i treatments, e usciti di là la pipì di Mattia da Costa Caffè, e poi, e poi e poi..

E poi vorrei scrivere di quanto grande sia, il passo, la decisione di farsi tagliare i capelli da un'altra parte! Indice di desiderio di stabilità e benessere, di voglia di metter radici e voglia di starci bene, in un posto.

Ecco, vorrei scrivere di tutto ciò, ma poichè ci ho messo troppo per capire come caricare dal tablet le foto sul blog, non ne scriverò, di tutte queste cose, non ne farò parola, e voi penserete solo di averle sognate, le cose di cui avrei voluto scrivere, ma che scritte non le ho.

Ho bisogno di un caffè, credo.

martedì 5 febbraio 2013

Oggi ho fatto la spesa.

Non c'è nulla di straordinario nell'annunciare di aver fatto la spesa. Pure, la spesa è una di quelle mille attività che a seconda di come la fai, si possono capire tante cose di te, della tua personalità. 
Personalità a far spesa, sìssì.

Io ad esempio anche se devo uscire per andare al supermercato, ormai non rinuncio più a matita e mascara, vuoi perchè ho tempo, vuoi perchè senza mi sento ignuda, va così, che mi trucco pure per la spesa..
Ma non era di questo che volevo parlare.. 

Quando faccio la spesa, se pure so regolarmi coi soldi che porto con me (non uso la carta), io non mi regolo MAI sul PESO di quel che compro. Mai.

E stamattina è successo proprio così.
Ho cominciato bene, non assecondando la mia naturale propensione a prendere due articoli di ogni cosa: mi chiedo, cosa c'è di male a prendere un solo sacchetto di pomidorini? Una sola insalata? Una sola melanzana? Niente! Così stamane ho iniziato bene, prendendo un pezzo per ogni cosa. Solo che poi le mozzarelle erano in offerta, e ok, rinuncio al cheddar per bilanciare.

Prendi, lascia, compara, son tornata a casa comunque con quasi 22 chili di roba! Venti.Due.Chili.

Ero così appesantita, che appena rientrata ho pesato ogni singola cosa comprata, per amara curiosità, e per sapere esattamente quanto mi son caricata a mano (perchè ovviamente lo shopping trolley è rimasto al calduccio di casa, non sia mai che lo usi!*).

Così, da psicopatica che ha tempo da perdere (dovrei stirare ma non mi va..) ecco che vi beccate la lista della spesa che mi son trascinata dal negozio al bus, e dal bus a casa!

Melanzana 333 gr
Detersivo gel 1.052 gr
Nutella 1.157 gr
Scones 336 gr
Panini 362 gr
Pane 804 gr
Mele 880 gr
Mozzarelle 428 gr x 4
Nutri Grain 270 gr x 2
Cereali 472 gr
Padella 505 gr (Una Tefal in offerta non si rifiuta mai!)
Mandarini 609 gr
Bastoncini di pesce 913 gr
Piselli 929 gr
Fagiolini 1.038 gr
Latte 3.675
Waffels 211 gr
Banane 1.338 gr
Farina 1.590 gr
Patate 2.548
Insalata 379 gr
Pomodorini 345 gr
Infusion 68 gr (amore incondizionato della mia gola per il ginger!)

Senza contare lo zaino del cambio di Mattia (850 grammi che non si sa mai, e quando non lo porto poi va a finire che serve..) e la mia borsa (1.400 grammi che a tracolla non si sentono). 
Menomale che ormai Mattia è un camminatore esperto! In pratica prende un mio dito e andiamo! Lo scorso anno c'era il passeggino, poi per un breve periodo le redini, ma ora è bravissimo!

Ora dalla lista, ad esempio, si capisce che io sono italiana (mozzarelle in quantità), che cucino (farina, padella) che bado alla dieta famigliare (parecchie verdure) e che la colazione è la padrona della mia giornata (scones, nutri grain, cereali, waffels, nutella) e che devo partire in dolcezza.

Nonchè che sono femmina.
Maritosgainz ad esempio, difficilmente fa la spesa grossa coi bambini, ma soprattutto non si sarebbe MAI scarrozzato il latte (bottiglione da sei pinte) e le patate (family bag da due chili e mezzo), mi avrebbe chiamato e chiesto quale fosse la cosa più urgente, quindi il giorno dopo avrebbe procacciato la meno urgente..

Io ho provato a telefonarMI per sapere che cosa servisse di più, ma la linea risultava sempre occupata! ;-)