giovedì 17 maggio 2012

Alcune belle cose

e cerco di concentrarmi su quelle..

tipo I. che termina il suo sticker chart a scuola, ed ha diritto ad avere due regalini dal treasure box della classe, e sceglie una serie di stickers a tema cars, e un anello con pietra verde.
'mamma, quest'anello è magico, se la sera lo lascio sul mio comodino, poi la mattina dopo mi ritrovo in Italia, ma non è come quello della bella e la bestia, perchè quello era rosso, e a me è verde, quindi è diverso...'

oppure M. che se gli chiedi qualcosa in italiano, risponde 'Sì', ma se gliela chiedi in inglese, risponde 'yeah'.. così, out of the blue.. è qualche giorno che ce ne siamo accorti, e questa magia mi incanta..

o, ancora, I., che a scuola sta affrontando il tema dei trasporti, e nonostante sia parco di disegni, ultimamente prende più volentieri in mano i colori, i fogli grandi e inizia, con un paio di pennarelli, a tracciare a grandi linee le sue grandi creazioni. E ieri ha disegnato una strada, la pista ciclabile, il bus, una bici e un monopattino, il semaforo, un segnale che indica il divieto di far fare la cacca ai cani, e accanto un cane che ha appena fatto la cacca (e io già lo so che lui sarà un adolescente difficile, non aspetta altro che un divieto, per fare esattamente quello che è vietato fare............), e poi un bimbo e un adulto, e il disegno occupa tutto il grande foglio, dà l'idea del movimento che ci può essere su una strada trafficata..

o, ancora, M., che sa portare il monopattino (cutà lo chiama, ovvero scooter..) io lo lego con le redini in modo da tenerlo più o meno vicino a me, ma lui va tranquillo, si dà lo slancio, per frenare scende, per svoltare non so che fa, ma svolta. e la cosa più bella è quando siamo in discesa, che da una sola volta lo slancio, e poi solleva la gambetta, e si lascia andare alla pendenza della strada...

il children centre stamattina, e le due tazze di thè che mi sono regalata, e il cestino giallo e viola che ho intrecciato.

il sole, oggi.


Zumba Stretching's music

Alla fine delle lezioni di zumba che continuo allegramente a frequentare, nella hall della chiesa battista poco distante da casa mia, c'è l'inevitabile stretching, sempre accompagnato dall'alto volume della musica che arriva dall'i-phone della trainer, ma di una musica dolce, che dopo tutti quei ritmi super veloci, fa da balsamo per cuore e orecchie.

Le prime volte abbiamo allungato i nostri muscoli a ritmo di Lana del Rey, che non conoscevo, e che mi ha piacevolmente sorpreso..





La scorsa settimana invece abbiamo avuto Adele, con la sua vociona che fa mille piroette sulle note musicali..





E ieri sera, l'apoteosi...  con la voce di Chris Martin che accompagnava le nostre lievi movenze e i nostri calmi respiri, arrivando direttamente al cuore.
..still in love with his voice..

martedì 15 maggio 2012

Pappagalli verdi a Londra

Ma lo sapete che a Londra, nella cara vecchia Inghilterra, ci vivono migliaia di pappagalli verdi?
Sì, quelli che in genere si guardano nei documentari che parlano di animali lontani.
O al massimo in un negozio di animali esotici (e a casa di qualche pazzoide che se lo compra.. esclusi gli eventuali presenti eh!).

Trapiantati qui sessant'anni fa, mentre si stava girando un film che prevedeva una foresta tropicale, i poveretti sono poi stati liberati qui, anzichè essere riportati a casa.
Col tempo si sono adattati a queste temperature che proprio tropicali non sono, e si sono anche moltiplicati, tanto che mentre prima erano specie 'protetta', ora pare sia aperta la possibilità di cacciarli, perchè son diventati tanti, e 'rovinano' i nidi delle specie autoctone.
Mettici l'uomo a organizzare la natura.. mpf.

Tutto ciò mi è stato riferito da amici, non ho fonti internet a comprova di ciò.
Non ho neppure foto di tali volatili, che figuriamoci se con la mia digitale automatica riuscirei a beccare.
Ma se proprio non mi credete, su google ho digitato  'perchè a londra ci sono i pappagalli verdi', ed ho trovato questo sito, di cui traggo la seguente citazione riguardo i pappagalli verdi (che però non risponde alla domanda del perchè essi si trovano qui..)

Alcuni studenti che hanno partecipato a questa iniziativa la scorsa estate ricordano: "Greenwich è una cittadina dove si trovano moltissime persone di etnie differenti e dove, nei mesi estivi, confluiscono migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo, dalla Cina alla Spagna, dalla Germania al Messico... Anche se in un contesto molto differente dal nostro, il paesaggio è piacevole. Nel quartiere dove abitiamo noi ci sono un sacco di casette a schiera tipiche del posto e una particolarità: un grande gruppo di pappagalli verdi che si vede qualche volta in cielo".

Fine citazione.

I pappagalli davanti alle mie finestre volano alto, e nel fogliame degli alberi si mimetizzano (a causa del loro colore), e quindi io me li guardo mentre entrano ed escono dal loro nido, o si rincorrono in girotondi 'tropicali' tra i tetti e gli alti alberi.
Il loro nido è molto british, poichè è ricavato tra i classici bricks rossi di un caseggiato qui di fronte, e il loro verde scintilla su quei mattoni di terra cotta.

La nostra strada è molto verde, ci sono alberi molto alti, che costituiscono la casa di tante specie di uccelli: merli, corvi, pettirossi, cinciallegre, e chissà quanti altri!
Il loro vociare è dolce e armonioso.
Forse è che non ci ero affatto abituata, ai concerti della natura, ma mi colpiscono ancora e sempre..
Mattia ama ascoltarli cinguettare quando passeggiamo (è una strada molto quieta, la nostra), o anche quando apro le finestre e il loro cantare ci raggiunge in ogni stanza...

Solo che in questi giorni il sole qui tramonta alle nove meno dieci, e quando metto a letto i bimbi, devo lottare con la luce che prepotente attraversa la protezione di veneziana+tenda chiusa alla perfezione.
Ma stasera ho addirittura notato che insieme alle mie canzoni della nanna, c'erano gli uccellini qui fuori, a canticchiare come fosse l'alba...

Eh, non c'è che dire, Londra ti sorprende sempre...

domenica 13 maggio 2012

aggiornamenti umorali

Ho lasciato il blog il diciannove di aprile, piena di entusiasmo per la zumba appena conosciuta, per i primi risultati dietetici, e per la potenziale ragazza che è ancora in me.

Riprendo in mano questa lavagnetta bianca oggi tredici maggio, dopo quasi un mese, a causa di un non meglio identificato periodo di basso, in cui ho ripreso allegramente a mangiare di tutto un pò, senza fame, senza freni, e alcuni giorni senza neppure preparare, ma mangiando direttamente e pane e quel-che-c'è, o pane e quel-che-mi-compro-apposta (ma no, la nutella era qui per la colazione dei parenti che sono venuti in visita..).

Ovviamente for my beloved continuavo a cucinare, tanto loro sono di poche pretese e pasta in bianco o pastina in brodo, o pasta al pesto, sono enunciabili RE per i loro palati.
Poi abbiamo conosciuto meglio i nostri nuovi amici, S e M col piccolo L, e abbiamo passato con loro diverse belle giornate, fuori, o dentro, chiacchierando e conoscendoci, appunto, e.. menomale che ci sono gli amici, altrimenti qui a Londra oggi sfiorerei i cento chili.
Anche se poi proprio perchè ci vediamo con altra gente, magari preparo quel qualcosa in più, di più elaborato, e la quantità non è quella giusta, e poi si sa, quando si mangia in compagnia, si mangia di più. E' matematica pura, e se non lo è, ci si avvicina parecchio..

Poi non lo so.. Mattia è più nervoso e di notte è un incubo, dormo sulle spine e al primo mmmm mi fiondo accanto al suo letto, gli dò dell'acqua e mi siedo sul bordo, carezzandolo un pò e aspettando che si calmi e si dimentichi del mondo qui, e torni in quello fatato dei sogni. Ok una volta, ma due o tre non mi piace per niente.

F sta lavorando di più, poi c'è un corso di inglese due sere a settimana, poi ci sono conferenze al mattino che necessitano una levataccia, e una partenza prima che i cuccioli si svegliano.. che poi ci restano maluccio se non lo vedono affatto, poverini..

Ivan è sempre più nervoso dopo la scuola.. arriviamo al venerdì che è così stanco che mi dice a chiare lettere che non vuole andare più a scuola.. e poi mi chiede quando torniamo in Italia, con quella t sputacchiante, dai suoi amici. In realtà al mattino è contento di andare a scuola, e lo scooter (ovvero il monopattino) è ormai il suo mezzo di locomozione (e da un pò anche di Mattia, anche se completo di redini per guidarlo e frenarlo e tirarlo su quando cade..).. ma poi quando ne esce, (da scuola) non so bene perchè, ne esce tutto nervoso.. stanco, direi.. ma a volte ho l'impressione che ne esca incavolato con me, con la sottoscritta, proprio con me.
Forse il suo nervosismo è generato dal mio, e a sua volta rinvigorisce il mio stesso stato d'animo scontento, in un eterno e infinito circolo vizioso che pare senza fine.

Così sono di nuovo approdata qui, nella egoistica, sciocca speranza, che il semplice atto di scrittura, mi faccia vedere più chiaramente QUANTO e CHE COSA sto sbagliando, perchè di questo sono sicura: STO SBAGLIANDO.
Perchè non è possibile.
Perchè non mi piace come sto e come faccio stare gli altri.
Perchè non ha senso.. it doesn't make sense..

Perchè mangio se non ho fame?
Poi mi sento gonfia e pesante.
And, as a result, ri-mangio, così, quasi a voler soffocare quel senso di pesantezza.
Non ditemelo, lo so che è un controsenso, lo capisco perfettamente.
Ma così non va.