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venerdì 4 dicembre 2009

mercoledì 11 marzo 2009

Cicli femminili

Ogni mese, la vita ricomincia.
E' come se ogni mese ti fosse data un'opportunità.
L'opportunità di una nuova vita.
Ed è un'euforia tutta femmina, questa.


Ubriaca di ormoni
cammino le strade
sotto i cieli che conosco
e le stelle che ignoro.
Ingoio le notti
velata di luna.
E mi bevo i giorni
piangenti di sole.
Il sole sono io
La luna sono io
La terra è dentro me.

martedì 10 febbraio 2009

L'arte


Mia madre era un'artista.
La sua tavolozza,
in legno chiaro,
quasi ogni giorno,
poggiata su due seggiole,
veniva di farina
impolverata
- nuvole di grano -
e di calda acqua
bagnata
- vapore di vita-

Le sue creazioni,
nobili orecchiette-
superbi cavatelli,
da tutti imitate
e da tutti invidiate,
della sua bontà
erano cariche,
e dei suoi polpastrelli,
erano forma.

Mia madre era un'artista.
E i suoi colori,
rosso pomodoro,
verde rucola,
bianco aglio,
riempivano
i piatti
le pance
e gli occhi
e i cuori.


Ne resta
l'intatto ricordo.
Dolce sapore d'infanzia,
forte odore d'amore.

lunedì 26 maggio 2008

Metti un pomeriggio in musica..


Ieri si è conclusa la serie di seminari poetico/letterari/musicali Derive e Approdi, presso il caffè_libreria Club Silencio.
E ieri c'è stato il momento magico della musica di René Aubry, grazie ad Antonello Farella, Nicola e Antonio Moramarco, Bartolomeo Girardi e Francesco Icaro Cannito.
Grazie a loro, alla loro musica, anzi, alla loro musicalità.

E questo quintetto di music-men è stato all'altezza della levatura poetica della musica di Aubry.
Bellissimo, è stato bellissimo.
Ed è che non trovo altri termini che riassumino l'atmosfera creata da quella musica, che va diritta al cuore.

Il tempo è stato stravolto.. non seguiva più il proprio naturale ritmo.. e così siamo passati da un'accorata Alba, a un dolce tramonto, fino alla cupa notte, per terminare, infine, nel pieno e promettente mattino... ovviamente bissato.. ;)

Sono anche state lette belle poesie, dal bravissimo Raffaele Fiantanese, che con la sua voce rende nota al mondo la bellezza di un verso poetico, come non avevo mai sentito fare.. ma ieri, la vera protagonista dell'evento, è stata la musica.

Come si suol dire: tanto di cappello.. e.. a quando la prossima volta?? :-)

domenica 13 aprile 2008

Salinas e la Monnalisa (la poesia di questa domenica pomeriggio)

Oggi, nell'atteso appuntamento pomeridiano presso il caffè_libreria Club Silencio, nell'ambito della rassegna Derive e Approdi, ho rivissuto l'esplosione di poesia che avevo sperimentato nel pomeriggio dedicato al Petrarca.
Ebbene sì, sono vittima della poesia.

La forza delle parole. Non conoscevo Salinas, ma è stato amore a prima vista, un colpo di fulmine in piena regola, anzi no, un colpo, è stato semplicemente un colpo - BUM - nel cuore - non scomodiamo i fulmini..
Insomma un innamoramento improvviso e irreversibile.
Le parole scelte, misurate, censite, prima private di significato, denudate, e poi rielaborate, fatte rinascere, per rivivere infine pienamente, in un verso, frammento di un concetto puro e profondo.

La magia della musica. Il musicante di questo pomeriggio è stato il bravissimo Antonello Farella, amico mio.
Chitarrista doc, ha scelto brani spaziando nella sua propria collezione di pezzi emozionali. E poi gli ha dato un'anima: la propria.
Teso, tesissimo all'inizio (ansia da seduta di laurea proprio!!), si è poi sciolto man mano che le sue mani scorrevano sulla sua Monnalisa (alias la sua chitarra).
E le sue note, insinuandosi fra i versi di Salinas, hanno trovato posto là dove gli spettava: nei versi di delicate poesie.

Chè per caso si vede che mi è piaciuto? :-)