Visualizzazione post con etichetta Arte. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Arte. Mostra tutti i post

martedì 14 luglio 2009

Voglia di leggerezza

Non so.. sarà la pressione bassa.. sarà il caldo.. il sonno.. sarà la blastocisti che mi abita.. ma ho proprio voglia di leggerezza.. e questo video me la regala.. così.. gratuitamente.. insieme alla pelle d'oca.




La musica non sarà certo la mia preferita.. ma d'altronde non è per la musica che mi sono messa a cercare video di ballerine.
La perfezione dei movimenti.. da togliere il fiato.
E poi mi piace perchè sembra quasi che la ballerina (Polina Semionova o Seminova??) sia lì per caso, e che questo video le sia stato rubato.. mi riferisco all'assenza del pubblico, al palco scarno, al suo semplice body e pantalone.. insomma non è certo vestita da spettacolo.
Pare balli per sè stessa.
Pare faccia l'amore con la musica.

martedì 24 marzo 2009

Plushenko - Torino 2006 - Video



La bellezza che corre, scivola sul ghiaccio.
La perfezione di movimento, che non è tecnicismo.
La Tosca più bella.
Sembra tutt'uno col ghiaccio, vuoi anche per i suoi algidi colori.
Mi fa emozionare ogni volta.

martedì 10 febbraio 2009

L'arte


Mia madre era un'artista.
La sua tavolozza,
in legno chiaro,
quasi ogni giorno,
poggiata su due seggiole,
veniva di farina
impolverata
- nuvole di grano -
e di calda acqua
bagnata
- vapore di vita-

Le sue creazioni,
nobili orecchiette-
superbi cavatelli,
da tutti imitate
e da tutti invidiate,
della sua bontà
erano cariche,
e dei suoi polpastrelli,
erano forma.

Mia madre era un'artista.
E i suoi colori,
rosso pomodoro,
verde rucola,
bianco aglio,
riempivano
i piatti
le pance
e gli occhi
e i cuori.


Ne resta
l'intatto ricordo.
Dolce sapore d'infanzia,
forte odore d'amore.

martedì 3 giugno 2008

BE CREATIVE

Sabato si è conclusa a Bari la Biennale Mostra d'Arte Figurativa.
Sabato pomeriggio siamo stati per qualche ora, a zonzare per gli stand, cosa che col passeggino era anche divertente, mentre senza, quando Ivan ha deciso di scendere, lo era meno.

L'aria era tutta pregna di rumori e colori, e tutta la gente che c'era, multietnica, era di un'unica razza, quella artistica.
E io scherzavo quando dicevo che sarei andata a presentare il mio cucciolo in una sessione libera, dove chiunque poteva presentare la propria opera d'arte - ma una signora, rivolgendosi al mio cucciolo che scorazzava in quegli enormi padiglioni colorati, gli ha teneramente chiesto 'e tu, di che autore sei??'
Che buongusto.. ;)

Tra le varie opere, ce n'era una da indossare: un burka, appeso a un filo, difronte a uno specchio a muro, e a una sfilza di pacchetti di linessetaultra.
Io l'ho indossato, e... sono scomparsa.
Mi guardavo riflessa nello specchio, ma vedevo un fantasma.
Muovevo io, quel fantasma, ma di me non c'era traccia.

Il mondo visto da dentro il burka, risultava bucherellato, appena tratteggiato, ancora più sfuggente.
I propri occhi sono già un limite naturale, non riesci a guardare al di là di ciò che essi ti permettono di guardare. Se poi questi occhi li filtri ulteriormente, mi restituisci una realtà ancora più parziale, e ancora meno chiara.

Però. C'è un però.
E' vero che la nostra società punta molto, consapevolmente o meno, sulle apparenze.
Una bella ragazza ha la vita più semplice di una bruttina. Questo, dal punto di vista di una bruttina.
Comunque: 'mascherata' (non mi viene in mente un termine più elegante) in quel modo, io non ero io, eppure sentivo che ero io.
Io non ero occhi, naso, bocca, viso. Non ero capelli e braccia. Non ero gli abiti scelti da indossare. Ero pura essenza.
Non avendo le mie sembianze, per essere me stessa avrei dovuto puntare tutto su qualcos'altro: la mia personalità.
Non potendo puntare su smorfie, espressioni, queste vengono annullate, il superfluo appiattito.
E non resta che il nòcciolo di sè stessi.