
Ed eccomi reduce dalla ecografia morfologica, che questa mattina mi ha emozionato e fatto piangere, contro ogni mia prospettiva.
Roba che una pensa, vabè, dài, ci sono già passata, certe cose lasciamole alle primipare, suvvia.
E invece: durante l'ecografia, tutta, io e la fonte di Rionero in Vulture, eravamo in simbiosi.
Il ginecologo, ecografista specializzato, mi ha guardato un paio di volte di sottecchi: ed io gli sono oltremodo grata per non avermi chiesto alcunchè su quelle lacrime lacrimose, di pura emozione mammesca.
E lui era lì, nel monitor, che sussultava, si girava, coi suoi piedini incrociati.. con un braccino sulla testa, completamente immerso nel suo liquido speciale, e.. nuotava.
Perfetto nelle sue dimensioni e posizionamenti.
Armonioso.
Forte e vulnerabile.
Cucciolo che mi riduce alle sue dimensioni, e mi rende piccola piccola, per vederlo grande, come lui è.
Cucciolo che rende me: forte e vulnerabile.
Cucciolo che mi sobbalza in grembo, che di spazio ora ne ha, e durante l'ecografia ero nella posizione privilegiata di sentirlo dentro me e guardarlo lì nel monitor.
Un cucciolo. Un cucciolo di nome Mattia.