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venerdì 25 settembre 2009

Voglio trovare un senso a questa... pipì


Non me ne vogliate.
So bene che due post sulla dìndìn, uno dopo l'altro, sono una esagerazione per chiunque.
Ma il fatto è che questo è un periodo cupo e triste e pieno di domande su di me e sul mio cucciolo.

In principio era il pannolino.
E tutto era facile. Certo, il pupetto era diventato pesantuccio da issare sul fasciatoio, ma io ormai avevo una manualità non indifferente, e il pannolino sporco veniva prontamente gettato dal nanerottolo di casa, con tanta soddisfazione di tutti: nanerottolo, mamma e papà.

Poi arrivò il caldo, e il sudore, e il culetto rosso a contatto col pannolino, e il momento che sembrava quello giusto, e, messi da parte i millanta pannoloni d'avanzo, comperati gli slippini e boxerini più carini in commercio, abbiamo iniziato lo 'svezzamento da water'.

Ho scritto pochi post. Uno sulle prime ovvie difficoltà. Uno sui progressi. Uno che cantava vittoria troppo presto. E uno direttamente indirizzato alla pipì, una preghiera bell'ebbuona, che la dice lunga sul fatto che noi non sappiamo più dove sbattere la testa.

Cerco in continuazione di aggiustare il tiro, tentare nuove strade, ma a me pare che la situazione degeneri, e insieme a lei, la mia tranquillità.

Non so cosa fare. Come fare. Come prenderla. Come rispondere.
Devo rispondere?
Ma la domanda quale è?
Richiesta di attenzioni?
Ma se è il mio unico figlio, al momento?
Gli sto appicciata come chewing-gum ai capelli.
Forse gli sto troppo attaccata?
Forse dovrei fare ogni tanto io un viaggio di lavoro, anzichè il papà, così sentirebbe anche la mia, di mancanza, ogni tanto.

Lavoro fuori casa otto ore. Ma le restanti sedici, sto sempre con lui.
Non vado mai fuori da sola. E il week-end è 'tutti insieme'.
Lo coinvolgo in tutto quel che faccio, a casa e fuori. Gli spiego ogni cosa, anche mentre guido. Rispondo a tutte le sue domande. Gli canto canzoncine buffe appena inventate. Insieme ridiamo che è una goduria: lui fa ridere me, e io faccio ridere lui. Gli racconto storie belle, e gli semplifico quelle brutte. Gli cucino la pappa ogni sera. Gli compro i biscotti preferiti e gliene faccio provare sempre di più buoni (modestamente ne sono un'esperta). Facciamo la spesa insieme e lui è felice quando lo tratto da adulto. Non gli impongo mai nulla, gli spiego ogni singola decisione, facciamo accordi che soddisfano entrambi, e sogno di non deluderlo mai.

Non riesco a non baciarlo e coccolarlo per più di mezz'ora.
E lui le sente queste cose, io lo so, lo sento, lo capisco da come anche lui mi coccola e mi cerca, e dal fatto che quando siamo fuori, se deve mostrare qualcosa di nuovo, o vuole fare domande, chiede e sempre e solo 'mamma??'

E allora perchè mi sento così maledettamente inadatta a questa cosa che è: educarlo a capire il proprio corpo, riconoscere lo stimolo della pipì e farla al posto giusto?

D'accordo, c'è la parte pratica della faccenda: cambiarlo mentre stiamo per uscire, non è il massimo. Rientrare in pausa pranzo e dover smontare il seggiolino per lavarlo, e lavare i tappetini dell'auto, non è il massimo. Fargli indossare i sandali perchè le scarpe sono ancora bagnate non è bello. Cambiare tutto il letto due giorni di seguito neppure. Smontare e lavare il divano non è divertente.

Ma non è questo.

Io voglio capire perchè.

C'è la questione psicologica che mi sfugge.
C'è il 'fratellino' che però ancora non è nato.
C'è il primo fresco, ma c'è per tutti, e non mi pare di aver visto l'asilo sottosopra in questi giorni.
C'è la mia 'ossessione' per la pipì.
C'è che forse non era il momento adatto per togliergli il pannolino.
C'è che forse mi fa i dispetti e io non so perchè.
E c'è che a me, vien solo da piangere.

lunedì 21 settembre 2009

Lettera aperta alla pipì


Cara Pipì di Ivan,
per noi è sempre un piacere sapere che ci sei, e che compi il tuo dovere di riciclo e pulizia interna del nostro pupo.
Ogni bicchiere di acqua bevuto dal nostro cucciolo-cammello, è per noi fonte di giubilo.


Ogni tazza di latte, col suo quantitativo di acqua, è per noi motivo di felicità, poichè sappiamo che così, cara pipì, tu non mancherai mai.

L'acqua purifica.
Essere puri e puliti dentro, significa essere sani, significa eliminare velocemente le tossine, brutte e cattive.

Ora, messo bene in chiaro che noi ti amiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, pipì, ci spieghi perchè nelle ultime due notti, sei voluta uscire a sorpresa, nel mezzo del sonno del tuo sempiterno padrone Ivan?

Perchè, cara pipì, puliti dentro, non significa mica sporchi fuori*!!
(*lenzuola, incerata, pigiama, divano, pavimento, calzini, scarpe, ciabatte)

Nella certezza di incontrare la tua comprensione per la nostra situazione di genitori gestanti, in attesa di un altro pisellino che produrrà altrettanta pipì, e che al sol pensiero di dover rivivere il tedioso martirio di togliere il pannolino si sentono mancare l'aria nei polmoni, ti salutiamo cordialmente, sperando di vederti sempre e solo cadere al centro del wc.

Firmato - carpina e maritosgainz.

martedì 7 luglio 2009

Aggiorneiscion

Avevo lasciato detto sul blog che qui si cresce.

Quel post, era l'inizio ufficiale dell'abbandono del pannolino da parte del piccolo-grande Ivan, ma in realtà il titolo era ambiguo, ihih, e si riferiva anche al fatto che siamo di nuovo in attesa.
E questa volta siamo in tre, ad essere in attesa! :)

Comunque, l'aggiornamento sul pannolino dimenticato-tolto-kaputt mi sembra doveroso, sennò che razza di diario on line sarebbe questo?

Il mio cucciolo è stato bravissimo.
Non so se il motivo è stato che io mi sono sfogata sul blog tempo addietro, e se come dice Arianna di TuttoDoppio+1, praticamente ho inconsapevolmente usato un valido espediente per fregare la sfortuna, decantandomi l'incapacità di spannolinamento: sta di fatto che è stato molto, ma molto più semplice di quanto avessi cupamente previsto.

Certo, la pazienza, quella poca che ho, mi è servita (tutta). Però il tipetto è stato davvero collaborativo e oserei dire che si è addirittura divertito.

Ammetto che un pò di merito ce lo hanno pure le mutandine di Cars, della Pimpa, e di Superman.
Quelle di UCB non hanno avuto lo stesso successo, ma le indossa comunque, pur non mostrandosi tanto interessato come per quelle coi personaggini colorati.

Spesa totale: 45 euro circa per appena 25 slippini.
Ma.. vogliamo confrontarli con la spesa settimanale del pannolino super-dry???

Ovviamente quando andiamo in giro, un pò ci si arrangia entrando nei bar, o, laddove non è possibile, effettuando un umido lascito agli alberi più vicini (con Ivan che solennemente annuncia: "tieni, pianta").
Se capitano piccole bagnatine, sono pronta con mutandine e pantaloncini di ricambio.. quindi la borsa per il cambio non l'abbiamo mai abbandonata, e non mi interessa: ciò che mi interessa è che il mio cucciolo sia diventato consapevole di quello che si fa in bagno, e lo è diventato in pochissimi giorni e senza bagnare granchè.

Per cui, se dovessi consigliare qualcuno sullo spannolinamento, non posso che dire di ascoltare il cucciolo, e una volta decisi a toglierlo, toglierlo 24h/24, notte, giorno e sonnellino.
Ci si arma della fantastica incerata da lettino, e non ci si pensa più.
Qualche lavatrice in più non è nulla, rispetto alla crescita del proprio piccolo.

martedì 23 giugno 2009

ssst, che qui si cresce!

Oggi, primo giorno all'asilo SENZA il pannolino..

In questi tre giorni passati, tranne per la nanna, ho lasciato il mio cucciolo libero di bagnare mutandine e pantaloni.. e ho visto che più tempo sta libero, e meno li bagna.

Ci vuole ancora un pò, prima che mi avvisi in tempo per andare in bagno e fare tutta la pipì da ometto, però ci sta lavorando, ed io con lui.
Al momento sono io che lo prendo e lo porto in bagno, distraendolo, e lui poi la fa..

Forza, cucciolone, ce la facciamo! :)

lunedì 25 maggio 2009

Cambiamenti

Sto cercando di abituare il mio cucciolo a fare la pipì al water (completo di riduttore).
Questo significa: trenta minuti=quattro mutandine bagnate=$%&$&$%//£$"&$&£/
MA QUANTA CAVOLO DI PIPI' FA' STO PUPO??

Non ce la farò mai..
Oggi ha anche irrorato della sua acquetta, IL DIVANOOOOOOOOOO

Non so, forse non sono pronta a questo cambiamento.
Non ho abbastanza pazienza, tempo, tenacia, fantasia.
Non sono coerente.
Cosa c'è scritto sui libri riguardo al vasino?
Ecco, io prendo ciò che c'è scritto e lo modifico a mia immagine, facendo l'esatto opposto.

C'è scritto di non sgridarlo? Io lo sgrido.
Se la fa (due gocce) a water, c'è scritto di non elogiarlo? Io lo festeggio.
C'è scritto di non assillarlo con la domanda 'pipì a water?'? Non faccio altro che chiedere in loop 'pipì? cacca? andiamo al bagno?'

La cosa buffa è che pure lui è l'opposto di ciò che ho letto al riguardo: in particolare, ho letto che quando si bagna, bisogna lasciarlo un pò con la fastidiosa sensazione di bagnato addosso, così da indurlo, la volta successiva, ad avvisare PRIMA, per evitare di bagnarsi.
Ecco, a lui non dà fastidio la mutandina bagnata.
Ieri lo rincorrevo per cambiarlo (a me la sola idea mi fa dare in escandescenza)....

Oggi, nella mia fantastica pausa pranzo, ho deciso di immolarmi per la causa, ma chi me l'ha fatto fare???
Mi sembrava di avere un cagnolino in giro per casa, che ogni tanto ti lascia qualche piccola pozzanghera sul pavimento.

Non so... forse... quando farà l'università... Ivan troverà la forza di imparare da solo.. che io tale forza non ce l'ho... credo.

E io che, scema, pensavo che il problema sarebbe stato il ciuccio.. (tolto all'età di 20 mesi, da sera a mattina, con una storia credibile sul cagnolino dei ciucci che se l'è venuto a prendere per portarlo a un bimbo piccolo piccolo che piangeva).. o farlo dormire da solo nella stanzetta (mai avuto problemi al riguardo).. o farlo mangiare da solo (si arrabbia se lo imbocco)..

vabè.. a ben vedere, una cosa problematica me la doveva pur dare questo pupetto mio!!! :-)