Ok, ho riaperto le polverose porte del mio blog.
Ma non è che abbia in mente un preciso post da pubblicare.
A volte mi vengono in mente argomenti di cui parlare, pensieri da condividere, cose ispirate da ciò che leggo in giro, da quel che mi capita sotto gli occhi, da quel che sentono le mie orecchie, ma poi inciampo, nelle mie stesse parole, inciampo nei miei stessi pensieri, e allora cambio punto di vista e no, non ho voglia di scrivere.
Ma intanto qui a Londra c'è stato il Queen's Diamond Jubilee, e Londra si è vestita di Union Jack, ogni singola strada, ogni negozio, ogni angolo, ogni casa vittoriana faceva sfoggio della propria inglesità.
E ci sono stati gli street party, e i Queen's Jubilee Lunch (il 31 di maggio nelle scuole, io vi ho partecipato), enormi pic nic all'aperto (se il tempo permetteva), ubriacatura libera a tutte le ore, molto, molto british. E poi la parata delle barche sul Tamigi (mille barche per sua maestà), e il mega concerto ai piedi di Buckingham Palace, e poi la cerimonia alla cattedrale di st.paul.
Ma queste cose le saprete già, anzi, fose siete anche più informati di me..
Quel che invece non sapete, è che in questo speciale week end, è venuto a trovarci l'amico Ob1 dalla nostra terra natale, e ha portato un pò di movimento, di compagnia, di allegria, sia a noi, che a due bimbi un pò troppo soli, in questa terra straniera.
E' stato bello averlo qui e mostrargli una Londra più famigliare, che turistica. Mostrare a lui i luoghi cari a noi e alla nostra quotidianità e, in questo modo, regalarci una nuova prospettiva.
Abbiamo fatto anche una specie di seduta psico-terapeutica, in cui cercavamo di spiegargli cosa non andava con Ivan (che sta diventando molto molto capriccioso e 'arrabbioso' come dice lui), e lui, che ci conosce da quando Ivan è venuto al mondo e ci ha visto diventare genitori e crescere a nostra volta, ci dava qualche consiglio spassionato, o semplicemente descriveva quel che vedeva, e per noi era già tanto. Uno specchio su di noi e sul nostro quotidiano, che un pò il ruolo della famiglia è proprio quello, e quando la famiglia non c'è, o siete solo voi, viene a mancare questo raffronto, confronto, questa verifica. Il telefono non basta.
La nostalgia di Ivan per l'Italia è aumentata.
La prossima settimana viene a trovarci mia sorella, con suo marito e due dei quattro figli.
Che dirà Ivan quando andranno via?
Oggi eravamo su skype con barbamamma e i suoi barbacuccioli.
Ivan dopo non faceva altro che dire che voleva in quel momento essere in Italia e giocare col cuginetto T.
Intanto questa settimana di half term sta finendo, e poi arriverà un pezzo di famiglia, qui, anche se per poco tempo.
Contiamo i giorni.
2 commenti:
...e poi arrivarranno anche le tue care cugine...ma fino a quel momento sono sicura che avrai la nausea da ospitalità:-(
Grazie per la vostra infinita amicizia ed i sorrisi che fanno sempre tanto bene.
Ti dico solo una cosa.. la famiglia c'è sempre, poi ogni tanto, quando ci si fa corraggio, viene a trovarvi (la prossima volta senza deodorante).
;-)
trrrrr
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