Pensavo alle donne che mi circondano.
Molte di loro non lavorano fuori casa.
Non so se sia un accontentarsi, oppure se per loro valga quella regola di vita.
A me dà fastidio che una donna sprechi la propria intelligenza per pianificare strategie di pulizia casalinga, che è un lavoro che va in loop e non smette(rà) mai. E quindi sostenere tronfie che 'no, io prima spazzo, poi spolvero e poi lavo il pavimento. Non si può lavare il pavimento senza aver prima spolverato i mobili.'
E via così, quando stiri, quando passi l'aspirapolvere, come e quando pulisci il battiscopa. E che quando lavoravano si alzavano un'ora prima per lavare il bagno, che va lavato tutti i giorni.
Ma di che stiamo parlando?
Il mio motto è 'pulire per vivere' e non 'vivere per pulire'.
Nella maggior parte dei casi, queste donne qua, non hanno mai letto un libro, e la trovano una perdita di tempo.
Non vanno mai dal parrucchiere, dall'estetista - preferiscono quelle a domicilio, e guardano con occhio malfidato quelle che invece ogni tanto perdono 'sto tempo, anzichè stare a casa a stirare, lavare, riordinare, cucinare, rammendare....
Esse non perdono tempo.
Esse non hanno mai dubbi.
Esse sono sempre nel proprio (minuscolo) elemento.
E pensavo che io mi sento un passettino più avanti.
Io che lavoro, leggo, navigo, ho un diploma, penso un pò a me stessa, a volte dico di no, mi sento un passettino più avanti di loro.
Siamo tutte nel medesimo pantano, però io sto un pò più in là.
Ho poi iniziato a osservare il pantano in cui viviamo.
L'asciugamani regalato per il corredo della undicenne.
Le condoglianze obbligate, al funerale della mamma della comare della nonna.
I vestiti buoni quando esci, e i brutti in casa.
La figlia femmina messa ad asciugare i piatti, e il maschio a giocare a carte/videogame/palla.
I facili giudizi preconfezionati, però il cibo mai preconfezionato, sempre preparato fresco.
Il possedere cose firmate. Anche solo una. Da sfoderare il giorno di Festa.
Quanto mi rattristano queste istantanee.
Ed ecco che ho iniziato a guardare con occhi diversi, la possibilità che può dare alla nostra famiglia, un colloquio di lavoro milanese.
Nonostante le vertigini che sento ogni volta che ne sfioro il pensiero.
Anzi, forse proprio per quelle.
8 commenti:
Ti cambierebbe la vita, ma non sarà una cosa facile. La mentalità è molto diversa, e forse i valori del Sud si sono completamente persi. Però puoi respirare, sentendoti parte di tutto, parte di nessuno, e vivendo completamente libera dai giudizi primordiali, per assaporarne altri, ma molto più culturalmente elevati, con i loro pro e i contro.
Chi nasce in puglia torna sempre in puglia. Questa è l'esperienza della maggior parte dei miei amici. Ma chi se ne va perché si sente soffocato, non torna più.
Potresti conoscere donne che non puliscono neanche, che la trovano una cosa denigrante. Donne per cui lasciare i figli alla babysitter senza crescerli è cosa normale. Donne che non sanno cucinare, ma che vanno a teatro, al cinema, alle feste costose e a mangiare sempre fuori al ristorante. Ma poi Milano è tutto, c'è di tutto, l'importante è riuscire ad amalgamarsi in una piccola società diversa, e pensare di volerne fare parte, non circondandosi totalmente e soltanto dei sapori della propria terra di cui si sente tanto la mancanza. Sarebbe una scelta difficile, ma coraggiosa.
Auguri!
Solo una cosa: OOOOOODDDDDDIOOOOOOOOOO!!!!! ODDIO! (anche se solo un colloquio!)
allora. sai quanto adoro dove vivi. che sono scappata da milano. che lavoro in un ambiente in cui se parli di quante volte hai pulito casa pensano seriamente di licenziarti. ma. ma capisco tutto. capisco la tua voglia di stare tra persone che stanno sul tuo stesso gradino. quindi...in bocca al lupo. ti aspetto qui al nord! un abbraccio, paola
@Anonimo, grazie! Per i consigli e per gli auguri.. ma perchè non ti sei firmato???
@waspi :) l'unica cosa che pensavo, pensando a Milano, è che lì ci sei tu!! (GIURO)
(preciso che il colloquio è ovviamente x maritosgainz..)
le novità si sapranno alla fine del mese.. stay tuned!! ;)
@Paola anche io adoro la Puglia, e la stessa Altamura, nonostante i post che ho scritto, detestandola.
Da piccola mi faceva proprio male allontanarmi da Lei, dai suoi tetti, dal suo Cielo. Adesso mi pare di averne abbastanza. E soprattutto non sento più di appartenere a certe regole del gioco, che neppure capisco e che qui la fanno da padrone.
E' già un primo passo avanti. Riconoscere il proprio stato d'animo, e cercare di dar forma a certe sensazioni spiacevoli, motivandole.
Ma sto correndo troppo. Il colloquio ancora non c'è neppure stato (solo preventive telefonate). Stiamo un pò a vedere!! :)
Ancora il colloquio non c'è stato, e quindi è ancora presto per dirti tante tante cose, ma intanto voglio solo dirti che ci spero tanto. Ma tanto. In riferimento al primo anonimo, quanti luoghi comuni sulle donne milanesi. Cioè ha nominato in sequenza: donne che non puliscono, che non curano i figli, che non sanno cucinare, che pensano solo a divertirsi e spendere soldi.
Beh ti posso garantire che non c'è solo questo tipo di donne. Anzi. In realtà direi che tutto il mondo è paese, e che perciò a Milano, come in ogni parte di Italia e del mondo, trovi la donna descritta sopra, trovi la via di mezzo, e trovi anche le donne di cui parlava Pina. Completamente d'accordo sul diverso stile di vita e di mentalità, avendo origini pugliesi e parenti ben radicati in puglia so bene di cosa parlo. I miei genitori sono qui a Milano da 28 anni e non tornerebbero mai in puglia.. ma non ora, già da qualche tempo dopo essere venuti qui, certo, i primi mesi sono difficili ma sarebbero difficili per chiunque, in qualunque posto, è proprio il cambiamento in se che lo è. Per me delle persone come loro, potrebbero sentirsi solo che stimolate in una grande città, una volta superato il senso di smarrimento che inevitabilmente un pò ci sarà :)... e poi Carpi hai già un'amica a Milano e un quasi amichetto per Ivan e Mattia!!!
grazie waspi!!
aspettiamo e attendiamo..
quanto ai luoghi comuni, so bene che 'tutto il mondo è paese'.. anche qui ad altamura ci sono le donne descritte dall'Anonimo, anche se più rare di quelle descritte da me, o di quelle come me (cioè la via di mezzo insomma).
buona giornata waspi!
e un baciotto alla panza!!
ziacarpi
Posta un commento