venerdì 27 novembre 2009

Sul glucosio e sulle mamme

Questa mattina mi sono sottoposta al Test di Sullivan, ovvero la curva da carico di glucosio.
Anzi, la MINI curva da carico di glucosio: ho cioè ingerito 'solo' cinquanta grammi di bibitone dolciastro simile a caramello liquido, al vago sapore d'arancia: 'na schifezza unica.

Eravamo quattro gestanti, e una di noi quattro (la più magra, ndr) si è dovuta sorbire cento grammi di bibitone.
Noialtre ci sentivamo fortunate: basta poco, a volte, per sentirsi fortunate.

Poichè il test prevede almeno due prelievi a distanza di un'ora (mini-curva) o quattro prelievi in tre ore (la curva vera e propria), non abbiamo fatto la fila, con gran vociare degli ultra-settantenni che erano lì forse dalle sei del mattino.

E di cosa vuoi che parlino quattro donne-mamme-gestanti intorno a un tavolo, con bibitone disgustoso da mandar giù?
Ovvio: dei propri cuccioli, a casa, e in grembo.
C'era chi ne aveva uno (io), chi una (la magra), chi due grandi (16 e 11 anni), chi tre piccoli (10-5-3 anni). Ecco, quest'ultima era in attesa di DUE GEMELLI (masculi) e il prossimo anno si ritroverà madre di CINQUE FIGLI. Ho i sudori freddi solo a pensarlo.

In tutte ritrovavo la stessa lucentezza degli occhi, che ho scorto nel mio sguardo, improvvisamente cambiato, alla vista delle due linee lilla, e che non mi ha più abbandonato.
E' bello incontrare familiarità di questo tipo.
Con le donne non ho un ottimo rapporto - non ho grandissime amiche, e in generale risulto più simpatica a un uomo che a una donna: ma questo tipo di intesa al femminile, è una di quelle cose che ti scalda il cuore.

E questo è uno dei motivi per cui ho intenzione di frequentare un corso pre-parto: se e quando mi deciderò ad informarmi al riguardo.
Questo, oltre al fatto che sento il bisogno di ripiegarmi su me stessa, sul mio pancione, su Mattìa che ci scalcia dentro, a volte come una lieve farfalla, a volte come un cavalluccio imbizzarrito: solo me e lui.

Ad oggi gli unici momenti dedicati solo a Mattìa, sono le coccole serali, a letto, quando lui si muove di più, e quando la consapevolezza di lui fa sorgere un sorriso appena accennato, ai lati della mia bocca.

Quando Ivan era nella mia pancia, ero tutta me e lui. (e il papozzo - certo!)
Ma ora.. oggi.. Ivan c'è, è qui.. ed è intorno a lui che ruota la giornata, volteggiano i pensieri.

A volte mi ritrovo a guardare Ivan, e cercare lo scricciolo di pochi chili che mi portavo in giro per casa nel marsupio/sciarpa, coi suoi occhi vispi e curiosi, e i suoi versetti da interpretare.
Guardo le sue foto di neonato, e il cuore parte al galoppo.
Mi sforzo di ricordare quanto piangeva (tanto) e come reagivo io alle sue lacrime (spesso bene, ma la calma non è mai stata tra le mie doti).
Provo a figurarmi come saranno quei momenti col nuovo arrivo, il prossimo anno (tra tre mesi!!).
Faccio tanti buoni propositi, ma già mi propongo di non sentirmi in colpa (o almeno non troppo) se qualche proposito non lo porto a compimento.

Intanto, tra meno di un mese è Natale.

4 commenti:

MammainblueJeans ha detto...

che bel post tesoro!
ricordo con orrore la mini curva (ho rischiato di rifarla perchè mi veniva da vomitare tutto), e con affetto la complicità che si formava con le altre "panzone". Eravamo estranee, ma come si usuol dire, c'eravamo dentro insieme. Fai il corso pre-parto.
Non so se serve per un secondo nano, ma, da un punto di vista psicologico, AIUTA

Carpina ha detto...

:) grazie mammainbluejeans!
Sì in effetti la gravidanza mi predispone l'animo a questa complicità.
Il corso pre-parto l'ho già fatto di Ivan: le spinte, per intenderci, le saprei provare anche da sola: ma vuoi mettere la battuta, la pacca d'incoraggiamento, la risata spontanea, il mal comune mezzo gaudio?

Mi informerò, mi informerò di certo!! ;)

Francesca ha detto...

che belle emozioni che hai trasmesso...dev'essere comunque speciale sentire dentro un cucciolo e guardare negli occhi l'altro...

un abbraccio

Carpina ha detto...

eh sì Bemz.. è davvero speciale: guardo le foto di lui da neonato, e ho l'impressione di star girando in tondo, lui è di nuovo nella mia pancia, ma io lo vedo, poi vedo le foto, poi tocco la pancia: insomma mi sembra di averlo contemporaneamente nel grembo e tra le braccia.. e... gira la testa, sì!

è che al primo non sai proprio COME potrebbe essere.. al secondo (dello stesso sesso poi) un pò immagini che quantomeno somigli al primo...

un abbraccio anche a te!