La stupidità esiste.
E, quando te la ritrovi davanti, non è mai come tu te la saresti immaginato, e quindi non risulta molto facile da riconoscere.
Anzi, più è palese, e meno la sai riconoscere.
Perchè nel conoscere una persona, ci metti tanto del tuo mondo, delle tue abitudini, e alla fine, quando un pò l'hai avvicinata, e te la sei fatta scivolare sul cuore, decidi che tutte le stranezze che intravedi, sono da ricondurre semplicisticamente alla diversità.
Diversistà di storia, cultura, abitudini, gusti, ricordi.
E la diversità, è risaputo, è una ricchezza, da preservare, da accentuare, in cui crogiolarsi, e da guardare sempre con occhio ammiccante e curioso.
Decidi che quel muso lungo, fa tanto donna di città.
Decidi che quel malumore è stato sicuramente causato da pressioni esterne, fatte da persone che non l'hanno capita, la donna di città.
Decidi che c'è del fascino, in quel mistero, in quella autocommiserazione.
E invece.
Invece quel qualcuno vuole follemente essere diverso.
Follemente.
E tu, basita, non puoi che spostarti, e lasciarla passare, lasciarla andare, dritta dritta verso la sua follia.
There's no need, to argue any more..
4 commenti:
ummmmmh.... un'amicizia deludente?
Anch'io stasera riflettevo su alcuni aspetti di alcune amicizie...volevo scriverci un post ma non trovo le parole giuste.
Come si dice? Chi non ci ama, non ci merita? :)
waspi.. sì, chiamiamola amicizia deludente..
Laura.. sono parole azzecatissime.. ma il problema è anche più profondo.. in questo caso, la persona che mi ha ispirato, dovrebbe imparare, semplicemente, ad amarsi di più.
Ah, be' allora è tutta un'altra faccenda...
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