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venerdì 19 luglio 2013

Ricci facili fai-da-te (DIY) - Tutorial

Carpina Riccia
Per quanto dietro io possa spingere la mia memoria ho sempre desiderato avere i capelli lunghi e lisci.
Da piccola m'incantavo davanti ai capelli di Ransie la strega, Sabrina la sassofonista (di cui Johnny era segretamente innamorato), e Sheila, una delle tre sorelle-protagoniste di Occhi di Gatto.
Sempre lunghi, bruni e lisci. Georgie e i suoi boccoli biondi mi erano del tutto indifferenti insomma.

Avevo i capelli lunghi da bambina, ma le forbici di Tonia la parrucchiera arrivavano sempre a tagliarli ben prima che questi raggiungessero una lunghezza 'da cartone animato'.


venerdì 8 febbraio 2013

small step or giant leap?


Ieri doveva essere la classica giornata-del-giovedì in cui una, o anche più amiche, mi raggiunge a casa per passare la giornata insieme fino alle 3.50, ora in cui parto alla volta della primary school e vado a riprendere I. dal suo 'after school multi sports club'.
Se non che Esse mi aveva inviato notte tempo un sms in cui si scusava ma non aveva ancora terminato l'iscrizione alla nursery di zona per la sua piccola due-quasi-tre-enne. Cosa che, for the record, scade oggi.

Quindi ci siam ritrovati io e M., in una lunga (fino alle 3.50 l'è lunga) giornata di solitudine, e cosa hanno architettato le mie sinapsi? Han fatto due+due, e hanno cercato l'indirizzo di quell'independent hairdresser consigliatomi da Elle la scorsa settimana.

Ed eccolo lì, il loro sito, e le foto, con le cornici di porte e vetrine dipinte di blu! Già lo adoro!
Vestìti, avviata una lavatrice, e chiuse le finestre, io e Mattia siam partiti verso questa unusual adventure!
Più che inusuale, l'avventura è proprio sconosciuta!

Perchè è proprio così: non ero mai stata da un parrucchiere qui a Londra. Ecco, l'ho detto.

Non pensiate però che io sia una pazza che per un anno e mezzo non si curi dei propri capelli eh!
Intanto, visto che ho bisogno mensilmente (sigh!) di una toccata e fuga di colore, tempo fa vi avevo erudito proprio sul come ormai questo mi venga applicato on my hair (e ribadisco, maritosgainz santo subito!).
Mentre per il taglio ad ogni mia venuta in Italy, ha corrisposto una (costosa) visita dalla mia parrucchiera di fiducia!
Che siccome che (sono cecata.. Cit.) l'ultima volta però, la mia parrucchiera non ha quasi toccato la lunghezza totale, mentre ci ha dato dentro con la scalatura multi ciocche trasversale (?), mi ritrovavo con pagliette informi al posto di sane, belle punte morbide. Ma giudicate voi!!

 That was yesterday...

this is today... Better, isn't it???

Ora, avrei voluto descrivere meglio l'avventura, compresa di sedia elettronicamente comandata, che mi ha sollevato le gambe e disteso il collo, mentre la stylist mi faceva lo shampoo.. E poi la hot towel treatment, e la seggiola della messa in piega anch'essa elettronicamente regolabile su e giù, e Mattia che percuoteva le sedie di legno antico (sembravano alberi messi lì, ancora coi loro buchi originali) con spalliere di un metro e ottanta, e i riccioli di Matti che si son dati una regolata sotto le sforbiciate della stylist, e la mancanza di ricevuta fiscale alla fine di tutti i treatments, e usciti di là la pipì di Mattia da Costa Caffè, e poi, e poi e poi..

E poi vorrei scrivere di quanto grande sia, il passo, la decisione di farsi tagliare i capelli da un'altra parte! Indice di desiderio di stabilità e benessere, di voglia di metter radici e voglia di starci bene, in un posto.

Ecco, vorrei scrivere di tutto ciò, ma poichè ci ho messo troppo per capire come caricare dal tablet le foto sul blog, non ne scriverò, di tutte queste cose, non ne farò parola, e voi penserete solo di averle sognate, le cose di cui avrei voluto scrivere, ma che scritte non le ho.

Ho bisogno di un caffè, credo.

sabato 26 gennaio 2013

L'ho fatto!

L'ho APPENA fatto, e ora mi sento così british! Anzi no, così londoner! Vabè anche un pò sfigata, diciamola tutta.. Ma come cosa? Sono rientrata dalla zumba, e dopo la doccia, COI CAPELLI BAGNATI!

Per chi non fosse mai stato a Londra: qui si usa, anche coi pochi gradi del primo mattino, uscir di casa dopo la doccia e camminare allegramente con la chioma gocciolante.

Ora, non è che io sia un'amante della piega ben fatta, anzi, uno dei motivi per cui ho i capelli (ormai) lunghissimi, è che amo asciugarli velocemente, anche a testa in giù, senza doverli domare e/o addomesticare (i capelli corti necessitano di più attenzione durante l'asciugatura, in my opinion) - però diciamo che le raccomandazioni che mi arrivano dall'infanzia, circa l'uscire coi capelli anche solo umidi, tutt'ora sono chiaramente impresse dentro di me.

Così succedeva, specie i primi mesi qui, di aprire le veneziane, e scorgere ragazze coi capelli bagnati camminare a passo svelto verso la loro giornata, coi classici, british due gradi delle otto del mattino.
E io strabuzzavo gli occhi, mi chiudevo meglio la felpa che indosso sul pigiama appena sveglia, e continuavo a sorseggiare il mio caldo caffellatte, pensando che 'mai e poi mai io!'

E invece....

E invece stamattina dopo la doccia post-zumba, mi vesto, mi spalmo di crema sia i capelli che il viso, prendo il mio phon e... AHHHHH ORRORE! Mi son dimenticata l'adattatore!!! Perchè io ho il phon da viaggio portatomi da casa, e fin'ora non ne avevo mai avuto bisogno, ma poichè lì al caffè latino dove ballo, hanno da poco messo le docce, e ancora non hanno terminato di sistemare la changing room, aka non hanno ancora installato i phon, ero ben felice di usare il mio!

Ho chiesto in giro, ma al momento sono l'unica a usare le docce, quindi l'unica attrezzata.. E insomma sono stata costretta ad uscire di là coi capelli bagnati. Mi sono calata il cappellino e ho salutato dicendo 'if I don't get a cold, I'll see you next week' cercando di sorridere, ma giuro avevo paura di sentire il freddo gelarmi il cervello!

Uscita, Londra è stata clemente, con cinque gradi tondi tondi, e un sole che piacevolmente mi scaldava il viso mentre camminavo verso il bus stop.
La cosa strana è che mi sentivo come 'nuda', anche se non avrei potuto essere più coperta! Ma non so, ero imbarazzata, io in estate spesso esco coi capelli bagnati (in Italy), per non parlare di quando sono al mare!  Però non so, avevo questa sensazione di intimità messa a nudo, vulnerabile.

Insomma ora sono a casa (casa vuota! How nice is that??) mi sono asciugata i capelli, e sorrido pensando a quella ragazza che dalla finestra di mesi fa sentenziava 'mai e poi mai io!' :-)

mercoledì 5 ottobre 2011

Nuove abilità

Quando vai a vivere fuori, lontano dalla solita cerchia, ti possono succedere cose che non sai come affrontare.
Le abitudini sono dure a morire perchè sono terribilmente rilassanti per il nostro cervello.
Così accade che vengano sviluppate (o risvegliate) abilità dimenticate. O forse mai coltivate.

Non parlo mica di accendere il fuoco con due pietre e un ramoscello o di andare a caccia o pesca (magari a mani nude). No, lì morirei e basta.
Parlo di una semplice lavatrice rotta. Da una settimana e più.

Ora, a casa propria una ha una certa organizzazione familiare, per cui a lavatrice rotta, corrispondono un paio di telefonate e, in base alla diagnosi tecnica, una o due lavatrici, mandate a casa di una sorella o della suocera.

Qui ci sono le lavanderie pubbliche, dove tu porti la tua roba, il tuo detersivo (si può pure comperare lì), mandi la lavatrice, aspetti che finisca, e poi te la porti a casa (oppure la fai asciugare nell'apposito Tumble Dryer - che io ho qui a casa).
Una bella differenza passare da una città in cui 'i panni sporchi si lavano in casa' a una in cui puoi lavarli con tutti gli sconosciuti che ti possono capitare intorno.

Ma vabbè, ho evitato anche questo step, perchè 1) non mi va di portare in giro il bustone della roba sporca, col passeggino e Mattia e Ivan. 2) che gli faccio fare mentre la lavatrice va? già mi vedo a urlargli dietro di non toccare questo e quello. 3) ho deciso che questo servizio, nel caso, lo userò solo per le lenzuola.

Come ho dunque risolto?

Ho fatto 'la bella lavanderina'...
Perchè l'ho fatto? (e lo sto facendo in questo istante?) un pò come per le treccine.. mi piace il lavoro manuale, mi scarica, mi dà soddisfazione.

L'altra abilità qui analizzata l'ha invece sviluppata maritosgainz, sulla base di una mia necessità.

Come tristemente molte ragazze della mia età già sanno, esiste la temibile ricrescita. Questa cosa che sa di sporco, spento. Ecco, a casa chiamo la mia fantastica parrucchiera T, fisso un comodo ed economico appuntamento casalingo, e la tinta e le chiacchiere sono garantite.
Qui.. sì, qui ci sono un sacco di hairdresser.. ma.. come dire.. viene sicuramente a mancare la componente economica.. e forse pure le chiacchiere, vista la difficoltà linguistica. E poi, sul colore io sono così maniacalmente tradizionale! E se mi fanno un colore diverso? Terrible thing...

E così mi ero premunita, e in valigia avevano trovato posto l'emulsione, e i tubetti di colore 5, insieme a mantellina, ciotolina, pennello e misurino.
E oggi - finalmente - maritosgainz ha trovato tempo e coraggio (che ce ne vuole, lo so) e mi ha assecondato.




ok, voi non sapete come erano ridotti i capelli, prima, ma io sì.. e vi garantisco che sono venuti benissssssssssimo!!! :-)
maritosgainz santo subito.

ok, ecco l'ora giusta per un caffè.. qualcuno ne vuole? :-)
ok, sì questa non è una nuova abilità, ma un caffè è sempre un caffè! ;)


giovedì 3 dicembre 2009

CAPELLI-HOME-MADE

Ieri sera, maritosgainz, ha iniziato la tradizione dei 'capelli fatti in casa'.
Sì: ha tagliato i capelloni del nostro batterista preferito, con l'ausilio del regola-barba, o macchinetta, che dir si voglia.

Il cucciolone capellone, ha iniziato il calvario interessato alla questione, salvo poi sciogliersi in lacrime lacrimose, che si mescolavano ai capellini che piovevano dalla sua testa, e che gli causavano non poco pizzicore.

Il paponesgainz, non più abituato a una tal quantità di capelli da tagliare, sudava e sudava: lo stress aumentava all'aumentare del volume del pianto del cucciolo-ormai-mezzo-capellone.

Io fungevo da elemento necessario-distraente: chiudevo i mobiletti con una spallata (generando risa incontenibili del cucciolo-ex capellone-ora pulcino) - disegnavo sulla lavagnetta magica misteriose figure da far indovinare al piccolo (gelato-batterìa-chiesa-tlomba-sax) - fingevo, ma neanche tanto, che i suoi capelluzzi mi erano saltati in bocca, e schifata li sputacchiavo, e gli occhi bagnati di Ivan, si aprivano in una sincera risata - prestavo il mio nasino alla sua necessità di baciare per consolarsi.

Alla fine: cik ciak nella vasca da bagno con papere, spugne, acqua, bicarbonato, Aveeno, e tante, tante risate.

'mamma? io no ce l'ho li capeli unghi?'
'adesso sono più corti, amore, ma ricresceranno e tra qualche mese, li tagliamo di nuovo..'
'mamma? vini a fae a nanna cù mè?qui? su cuscino mio?'
'vabene, mi appoggio un pò qui, e poi torno nel mio lettone'
'shì'
'buonanotte amore'
'bonanotte mamma'

..è normale poi sciogliersi, no?....

venerdì 15 maggio 2009

:) Grazie Mondo-Blog

Vorrei ringraziare tutti coloro che si sono prodigati con consigli, esperienze o semplicemente pacche sulle spalle, alla mia richiesta di HELP.

Ieri sera: è successo.
Ho preso il mio cucciolo, e con la scusa che dovevo prenotare una 'seduta di bellezza' per la mia chioma ribelle, l'ho portato dalla mia parrucchiera di fiducia (che da oggi chiamerò 'parrucchiera santa').

Fortuna ha voluto che lì in quel momento ci fosse una bimba, a farsi tagliare i capelli dalla santa parrucchiera, e che alla vista di Ivan si sia illuminata di un sorriso sdentato, mentre con la coda dell'occhio non perdeva neppure uno dei movimenti dell'abile parrucchiera.

Arriva il nostro turno, dopo aver camminato in lungo e in largo tutto il salone.
Ivan pretende di sedere alla medesima sedia della bimba di cui sopra.
E la santa parrucchiera, inizia a farlo familiarizzare con gli aggeggi del (suo) mestiere: la sedia girevole, le pinzette, i pettini, fino ad arrivare agli affascinanti bigodini colorati, e lì: lo spettacolo.

Bigodino lilla, rosa, giallo, verde acqua (zacchete - e il cucciolo, niente)
Bigodino verde, rosa, giallo.. ma dov'è?? (zacchete - e il cucciolo, niente)
Bigodino.... ma questo di che colore è?? (zacchete - e il cucciolo, niente)
Mamma, mettiti i bigodini in testa (zacchete - e il cucciolo rideva guardando me coi bigodini in testa..)

E io, guardavo i boccoli che cadevano inesorabili sul pavimento, e sentivo il cuore in tumulto.
Al termine, capelli corti, occhi ancor più grandi, il mio cucciolone è andato a prendere la scopa (che già sapeva dove si trovava - io no), e.. ha raccolto i suoi stessi capelli.

In macchina, andando a casa, e a far venire un infarto al paponesgainz che non sapeva nulla del nostro misfatto, Ivan non faceva che nominare la santa parrucchiera, l'aiuto santa, e le pinzette.

Oggi ancora si porta la mano dietro la nuca, dove prima si tirava qualche boccolo, e non trova nulla.. ma chiede solo la conferma:
'mamma? e peeelli? taati, angjela?'
(sì, angela è la santa parrucchiera)

mercoledì 13 maggio 2009

H E L P

Qualcuno di passaggio sa per caso com'è che si tagliano i capelli a un duenne bellissimo e ricciolino, e sudantissimo coi suoi capelli della nascita mai mai tagliati???

Le persone che incontrano mio figlio, si pronunciano sui suoi capelli, fondamentalmente in due modi (opposti):
a) E quando glieli tagli quei capelli? Matòòònna, sembra una femmina!!!
b) Ihhhhhhhhhh quant'è bello!! E con quei capelli poi!! Non tagliarglieli mai, che è bellissimo con quei ricciolini dietro.

*-*

Ora, io premetto che
a) Non sembra assolutamente una femmina (al massimo lo sembra per i suoi occhioni, tant'è che lo scambiavano per tale, anche al mare, aveva quattro mesi - gessù - neppure un capello, ed era tutto vestito di azzurro: il colore del mare)
b) non posso evitare di tagliarglieli PRIMA o POI. Soprattutto perchè SUDA, e tanto.. un pediatra me l'ha definito 'sanguigno', e mi ha vietato tessuti più pesanti del cotone, anche in inverno.. ma tanto lo avevo già capito da sola..

E quindi ci troviamo con temperature già ESTIVE, abbigliamento di mezza stagione, e capelli lunghi che lo fanno sudare...
Che fare?
Tagliare. (Mi rispondo da sola..)
Sì ma come??
Si muove talmente tanto che HO PAURA DI PORTARLO DA UN PARRUCCHIERE!
Sarebbe capace di piangere così tanto e così forte, da costringerci ad andar via a metà del lavoro...... ^.^'

Quindi avrei pensato di fare da sola.. solo che non ho idea di come iniziare, come convincerlo (la scorsa estate gli ho tagliato un ciuffo che gli cadeva sugli occhi.. ma ho dovuto fare in una frazione di millesimo di secondo, chè lui era già tutto preoccupato).

Probabilmente il fatto è che sente il mio timore, e agisce di conseguenza..
bò.
aiuto.
aiutatemi.

martedì 15 luglio 2008

Una nuova testa


Rendo consapevole il mondo intero che sono tornata ad avere il mio originario colore uniforme, sulla mia capigliatura.

Ovvio che non si tratta della mano di Dio, miracolosamente scesa su di me per togliere gli antiestetici capelluzzi bianchi - ma si tratta della saggia mano della mia cuginetta parrucchiera, che mi ha spennellato ben bene, e poi intrattenuto con succulenti aneddoti sull'altamurano gossip che mai le manca, vuoi per una sua naturale propensione a non restarne mai senza, e vuoi anche per il mestiere che esercita.. :-)

E quindi: ero stanca dei capellini bianchi - sono felice di non trovarmeli più davanti - sono arcifelice di non averci più a che fare ogni volta che mi devo fare una pettinatura, e l'occhio cade lì, proprio lì, sempre lì!

E della fantomatica ricrescita me ne frego! Tanto, ho fatto il mio stesso colore!! ;-)