giovedì 19 aprile 2012

Ritrovarsi, dopo anni

Ieri sera ho ritrovato una ragazza che credevo ormai morta.
Una ragazza che fino a dodici, tredici anni fa, andava in palestra perchè le piaceva, e più di tutto le piaceva fare aerobica. Le piaceva sentire tutto il corpo che lavorava, e ancor di più, le piaceva farlo a ritmo di musica, chè neppure se ne accoregeva, di far lavorare i muscoli, quando a guidarli c'era il ritmo.

Questa ragazza non la vedevo da tempo, la reputavo schiacciata dagli anni di assenteismo da palestra, e sotto il peso (fisico proprio) di due, seppur belle, gravidanze.

Questa ragazza, ero io.

E ieri sera, io, sono andata a fare una Zumba session, ovvero quarantacinque minuti di una aerobica più sexy e movimentata del normale, nella hall di una Baptist Church, a quindici minuti di cammino da casa.
E ieri sera, io, ho sudato, ho riso con delle sconosciute, ho ballato la zumba, come se la sapessi ballare, e mi sono svuotata, poi riempita, persa e poi ritrovata, e infine, mi sono riconosciuta, nello specchio di casa, tutta rossa e fremente, con una piccola scintilla negli occhi. Una piccola scintilla tutta mia.

E sotto la doccia ho indugiato, e ho sorriso, pensando a quanto ho perso in questi anni, e non so neppure bene perchè. Ho sentito l'acqua scivolare giù dai capelli, e dalla testa alla nuca, giù sulla schiena. Ed ho apprezzato il getto, giocandoci un pò. Ho riaccarezzato il lato rilassante della doccia, che non era solo necessità di lavarsi via la stanchezza, il sudore. Era un riconciliarsi con il proprio corpo, con le proprie sensazioni. Risintonizzarsi.

E stamattina, alzandomi dal letto, leggera e scattante, e non acciaccata come sempre, ho capito che questa ragazza c'è ancora, dentro di me. Che no, non sono invecchiata granchè, anche se da quando ho compiuto trent'anni, ad ogni compleanno mi pare di compierne di nuovo trenta, e ormai sono vicina ai trentatrè e me ne devo fare una ragione.
Ho scoperto che il mio corpo si merita qualcosa di meglio, del trattamento che gli sto riservando. E non certo per mantenermi meglio, ma proprio per sentirmi meglio. Ho scoperto che posso farla rivivere, la ragazza che ero.

Non vedo l'ora che arrivi il prossimo mercoledì.

martedì 17 aprile 2012

Frollini all'olio di semi

Ho appena sfornato i miei primi frollini senza burro! evviva!! la ricetta l'ho trovata su internet, ma non ho preso nota della fonte, in ogni caso non sono miei, e questa è la prima volta che li faccio, e devo dire che mi hanno piacevolmente sorpreso!
Come? sì lo so che le mie treccine dolci sono con olio, e senza burro.. ma non hanno la consistenza biscottosa, anzi, frollosa, di questi biscotti di oggi, di cui vi allego recipe!

FROLLINI ALL'OLIO DI SEMI

225 grammi di farina 00
75 grammi di zucchero a velo
1 uovo
120 grammi di olio di semi di girasole
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di aroma vaniglia (o una bustina di vanillina)
1 limone - il succo

In questa prima volta mi sono fatta aiutare dai cuccioli. Cioè I. mescolava col cucchiaio di legno, e M. urlava finchè non è arrivato il suo turno. That's it. Non più di tanto insomma, devo ancora scrollarmi di dosso tante cose, per farli giocare e cucinare davvero, anche se sto migliorando parecchio, prova ne è che ieri I. ha impastato una pizza per sè e il fratello, l'abbiamo stesa insieme, poi io l'ho posizionata e condita, e insieme ne abbiamo seguito la cottura. Se la sono gustata in due, occhi negli occhi... ridendo e apprezzando :-)

Comunque, una volta mescolati tutti gli ingredienti, senza un particolare ordine (io ho seguito l'ordine in cui gli ingredienti sono scritti), ho messo il tutto nella saccapoche, e abbiamo dato libero sfogo alla fantasia, disegnando sulla carta forno (o sul foglio di teflon, che è una carta forno riutilizzabile) stecchetti di riccioli, numeri, triangoli, cuori, fiori, mentre l'impasto rimanente l'ho steso con la mano e l'ho decorato di uva sultanina.. che è diventata la mia nuova droga (dopo i semi di sesamo).

Cottura: 10-15 minuti a 180°
sono friabilissimi, e molto profumati. I cuccioli hanno gradito, e qualcosa mi dice che gradirà anche maritosgainz stasera, di ritorno dal college (!!)...


Buona serata!!

venerdì 13 aprile 2012

Di giorni, di passeggiate e di gratitudine

E così è passata la nostra prima Pasqua a Londra.. senza la famiglia, e gli amici di sempre, ma con i nostri nuovi amici, e Londra alle finestre..

Così, un pò scioccata perchè maritosgainz ha sostenuto due esami di certificazione, il primo sabato  e il secondo domenica (sìsì, la mattina di Pasqua), ho organizzato un pranzo pasquale con A e A, e la piccola M, che ci hanno raggiunto e tenuto compagnia per tutta la domenica di Pasqua.
E menomale che ci sono gli amici, e che maritosgainz ha finito l'esame per l'ora di pranzo..

Il pranzo consisteva in lasagne besciamella e pesto, pollo e peperoni al forno, vino rosso spagnolo, fragole al limone, crostata di frutta e cestini di mandorle e cioccolato. Abbiamo pranzato tardi, così per cena abbiamo terminato la crostata e lo spumante, e siamo andati a nanna sazi e contenti...

I bimbi erano felicissimi.
Hanno trovato due uova di pasqua, con sorpresa aggiunta dalla sottoscritta (che ci posso fare, per me l'uovo comprende una sorpresa-giocattolo.. mentre qui a Londra le uova regalano ovetti di cioccolato.. ma si può??) sul tavolo della colazione, e Ivan non faceva che galoppare sul suo nuovo hobby horse (che poi per caso abbiamo scoperto nitrire e galoppare davvero.. :-) e Mattia tentava di pescare i pescetti di plastica con la sua nuova cannetta da pesca :-)

La sera di Pasqua io e A giocavamo a burraco. Mia cognata per telefono mi ha ricordato che 'è Pasqua, non Natale', ma che ci posso fare?

Il giorno di Pasquetta, sempre con A, A, e M, siamo stati a pranzo a Wimbledon. No, non su un campo da tennis, ma in un vero ristorante mondiale, dove ho mangiato giappo-indi-cinese, ed accuratamente evitato l'italiano (pasta e pizza li preparo spesso, grazie..)..

Martedì, riposo, casa, impastamenti, coccole e co.
Mercoledì oltre che essere stato il trentottesimo compleanno del mio consorte, io e i bambini siamo stati alla Bocketts Farm, uno spettacolo della natura, accuratamente sistemato e messo su per le famiglie con bambini di tutte le taglie, con un sacco di cose da vedere e da fare!
Una pensa: ok, fattoria, verde, animali, puzza, scappa.
E invece: verde, tea room, trattori a pedali (e i bimbi che li guidavano), mega puzzles degli animali, tappeti elastici (dentro e fuori!), mini città a misura degli animali, coi palazzi cartonati, e addirittura un sainsbunny's, animali da toccare, capre munte in diretta, lavamani con sapone e asciugamani elettrico all'uscita di ogni attrazione animalesca, cavalli, capre, maiali, mucche, pollame e volatili vari (ognuno con la propria storia), playground enormi e fornitissimi, una enorme zona pic nic, la corsa dei maiali, il giro della fattoria in trattore, e giochi, ancora giochi..
Ma la cosa più eccitante e assolutamente fuori programma, è stato il parto di una pecora, che ha dato alla luce (senza neppure un lamento) un agnello (non so se ce ne fossero altri, io non ho più retto e sono andata via..)
Poi Ivan si è fatto rotolare giù dal fianco della collina, su un morbido prato verde (non credeva alle proprie orecchie quando gliel'ho suggerito.. e ridendo ridendo ci ha provato e gli è piaciuto!).. mentre Mattia ha guidato un vero trattore (con le gomme interrate), e io ho conosciuto meglio la mia nuova amica S e il suo piccolo L.
Al ritorno siamo stati a casa mia e il pomeriggio è passato lieve, tra una treccina, un pezzo di ciambella, un caffè italiano e un thè inglese, e le solite, sante, belle chiacchiere tra me, A e S, mentre tutti i cuccioli giocavano e se la intendevano alla grande :-)

Stamattina poi, un nuovo incontro, un amore a prima vista: ho conosciuto il Richmond Park.

A due passi da casa mia (leggi, dieci minuti di un frequente bus), c'è un cancello incantato, che ti fa entrare in un mondo a parte, che è Londra, ma sembra countryside, che è orizzonte verde, e silenzio tutto intorno, e orme di cavalli nel terreno, e foglie secche tra l'erba, che pareva ancora autunno, e noi che le calciavamo come si fa con l'acqua del mare.... e poi... tra gli alberi, in lontananza.. i cervi.
Lovely.
Abbiamo camminato due ore, ma non ce ne siamo neppure accorti..
E quando le nuvole bianche si sono spostate, lasciando cadere il blu dal cielo e la luce del sole, proprio mentre ci stavamo avvicinando al laghetto, e il verde si è fatto più limpido, e l'aria più tiepida, e noi sentivamo il profumo del mondo.. bè, è stato allora che mi sono sentita felice e fortunata.
Ivan e Mattia correvano avanti con A amichetto di Ivan.
Io chiacchieravo nel mio inglese con G, la mamma di A.
E così, tra un niente e un tutto, mi sono sentita immensamente grata.

domenica 1 aprile 2012

Fragole a merenda's chocolate cookies (more or less)

E' che una dice e dice.. ma va a finire che i famosi biscotti della signora D'Aubergine, li fa.
Ieri.
Impastati al mattino, in un tripudio di cose da preparare*, e infornati a sera, dopo aver messo a nanna i cuccioli, giusto per riconciliarsi con sè stesse al solo profumo paradisiaco sprigionato da quell'intruglio sbricioloso, che, va detto, il solo fatto che resti unito una volta cotto, profuma di miracolo.

E dunque, le mie impressioni post colazione con ciocco-biscotti-home-made..
1) non sono adatti alla dieta. ma bastava leggerne gli ingredienti per capirlo;
2) sono paradisiaci
3) sono adatti a tutte le età, dai due, ai trentotto anni (limiti di età di questa casa)
4) li rifarò. purtroppo li rifarò. mi ci trovo costretta, devo distribuirli alle amiche ;-)
5) sono molto comodi in quanto si possono dividere le procedure di preparazione impasto, e cottura al forno. tanto per dire, avrei potuto cuocerli questa mattina prima di colazione, ma ieri sera ho ben pensato che la mia domenica mattina sarebbe stata un tantino pigra... ah, come mi conosco! :-)

Ho anche fatto una foto, giuro, e stamattina l'ho trasferita nel pc, l'ho ridimensionata per poterla caricare sul blog. Solo che, evvia, abbiamo l'ADSL e non più la chiavetta internet ma: MI SA CHE PER QUESTO NON RIESCO A CARICARE LA FOTO SUL BLOG.  ARRGHHHHHH!!

ok, ne mangio un altro, mi riprendo e continuo la giornata.

Intanto, praticamente, rispetto alla ricetta originale, le uniche 'modifiche' apportate, solo per la disponibilità degli ingredienti, sono state: zucchero di canna, ho usato il demerara; e burro, ho usato quello salato.
Ah, ed ho capito perchè andavano messi a tre centimetri l'uno dall'altro.. perchè senò si uniscono in cottura - ma non succede niente eh, poi si staccano facilmente gli uni dagli altri (certo, se non li avete messi proprio attaccati l'uno all'altro..).

Pace a tutti!

*è che ieri ho preparato: una cheese cake x oggi, che abbiamo un pranzo da un'amica; mezzo chilo di scaldatelle ai semi di finocchio, x il medesimo pranzo; i biscotti al cioccolato; lo spezzatino di petto di pollo con piselli e cipolla. E infatti, in questo tripudio ho fatto cadere il mio preziosissimo frullatore, rotto, spaccato, kaputt. Lo piangerò ancora per molto :-(