mercoledì 24 agosto 2011

Blogger, commenti, lamentele e amiche

Ho appena scoperto, che qui e lì (su blogger) i miei commenti non sempre vengono salvati e
anche sul mio stesso blog!
Ho visto che i miei commenti in risposta ai commenti dei miei commentatori (chiaro no?) non sono stati salvati negli ultimi giorni!
E siccome sono un pò pigra in certe cose, e fondamentalmente i miei commenti ringraziavano i commentatori, ecco che vi ringrazio con un apposito post. ;)

Stamattina era autunno, qui a Londra. Poi nel pomeriggio è arrivata l'estate. Gourgeus.
Siamo stati al parchetto qui vicino, cinque minuti a piedi, anche se c'è da attraversare la Putney Hill, e quindi la strada si allunga per arrivare ad un semaforo per pedastrians come noi, con tanto di bottoncione e WAIT lampeggiante e biip per dirti di andare.

Oggi, la prima volta da soli al parchetto di zona, ho conosciuto V.
Bellissima mamma rumena, sposata con un serbo, vive qui da qualche anno, e ha due figli, N, quanto Ivan, e la piccola D, di soli tre mesi.
Ivan e N hanno giocato tutto il tempo, e pur non usando lo stesso linguaggio, parlavano la stessa lingua, quella dei giochi e delle risate e degli sguardi di intesa. Mattia rincorreva il pallone di N, e si incavolava se qualcuno glielo rubava. E' un original soccer player, Mattia, really.

E insomma da cosa nasce cosa, ci siamo ritrovate lì a chiacchierare, uniche mamme del parco (ancora per poco), chatting and laughting about (the children, the mom job, the GP, the lonelyness of the mothers like us, away from home..)
Io le ho detto che ancora mi sento in vacanza, ma lei che è qui da qualche anno, e che qui non ha nessuno, tranne i suoceri (e noi manco quelli), dice di sentirsi a volte sola, più che altro perchè non ha nessuno con cui parlare, il marito è fuori tutto il giorno, e lei sta coi bimbi, lavora part time da casa, studia per laurearsi (ultimo anno per accountant) e... si sente sola.

Il solo fatto di avermene fatto cenno, fa cadere qualsiasi barriera che l'educazione potrebbe precauzionalmente alzare in me.
E io le sono grata di questo, anche.
Ci siamo scambiate il numero di cellulare, e lei mi ha scritto un sms (doveva reperirmi la dicitura di questo articolo qui, che qui a Londra si cammina assai, e Ivan si stanca facilmente) in cui ribadisce ch'è contenta di avermi incontrata.

Non so, sarà il sentirsi simili, mamme di altri paesi, che si ritrovano qui barcamenandosi tra l'inglese e la propria lingua, pensando ai bambini, al loro futuro, e non sapendo bene che piega prenderà la propria vita. Sarà che parlavamo la stessa lingua, pur con un differente linguaggio.
Sarà che oggi the weather was really lovely, ma sotto quel sole, mi sa che è nata una bella amicizia.
Yes we can.
Let's see what happens!

martedì 23 agosto 2011

Aggiornamenti estemporanei

Hello everybody!
Qui siamo full di novità eh!
1) oggi la porta della cameretta, ha deciso di chiudersi (locked) autonomamente, MENOMALE CHE I BAMBINI ERANO FUORI STANZA. Chiamata l'agenzia, anzi, il tipo che è il responsabile della manutenzione del nostro flat, alle 13,30 si è presentato un simpaticone* che ha risolto il tutto - lasciandomi poi la porta del bagno in posizione locked, in modo che quando è stata poi da me chiusa anch'essa è rimasta bloccata - il simpaticone non c'era più, ma menomale che carpina per queste cose ha l'astuzia di Macgyver, e con un fiammifero, è riuscita brillantemente a forzare la maniglia (che si dice doorhandle, sapevate? noi no. io la chiamavo 'the thing to open the door' - ma tanto l'importante è capirsi no?)
*non sono ironica, il tipo era davvero gentile e simpatico - si è levato scarpe e giubbotto per le scale, che oggi son piovuti cats and dogs dal cielo londinese, e poi continuava a dire che l'Italia è bellissima, assimilandola però alla sola Roma, vabbè.. :-)

2) ieri c'è stato il nuovo incontro tra due mamme italiane expat, ovvero me e A di smilemamysmile (dal titolo del blog si capisce che è una donna molto solare, no? :-)
questa volta nella sua Balham, e questa volta siamo uscite al parco, dove i pargoli si sono scatenati (e anche la tosse di Ivan si è scatenata), e le mamme.. pure.. diciamo!

3) questa sera in orario ormai notturno, sono attesi carpina-brother e compagna, che ci faranno compagnia per qualche giorno, e che non vediamo l'ora di riabbracciare! (precisazione: essi non abitano nella carpi-città, ovvero Altamura - essi abitano nella ridente costiera romagnola! ed è da mesi che non li si vede!)

4) Domenica siamo stati all'Ikea! Che.. niente, è uguale uguale spiccicata all'Ikea che abbiamo a Bari, e in tutta Italia, e nel resto del Mondo. Però questa cosa qua, ci ha davvero fatto sentire a 'casa'. E, casualità, nel tram per raggiungere Croydon, abbiamo incontrato un ragazzo di Altamura. Che ha capito che noi eravamo di Altamura, perchè ci ha sentito parlare (e perchè è mio coetaneo e si ricorda la mia faccia alle elementari. Ho sempre avuto una faccia da adulta, l'ho sempre detto io)
Scambio di email eccetera, ma.. cavolo, devo ricordarmi di evitare di utilizzare certe parolacce, pensando di non essere capita da nessuno! (Ivan era a una distanza tale che mi ha permesso, durante una accesa discussione sull'elettricità nucleare, che in Italia sarebbe come una barzelletta, di poter utilizzare un confronto con parti anatomiche dei nostri amici a quattro zampe di razza canina.)

Andiamo con disordine.
Ieri, per raggiungere la 'vicina' Balham, ci abbiamo messo 3/4 d'ora, io, Ivan, e il passeggino contenente un Mattia dormiente.
3/4 d'ora e due Bus (che io chiamo bus, e Ivan mi corregge dicendomi BAS, annamobbène!)
Il tempo passa in fretta, nel bus. Ti guardi intorno e vedi l'umanità intera, sia al di qua che al di là dei finestrini.
Quanto sono belle le indiane, coi loro sari sgargianti, e quanto sono nobili le nere, coi capelli che sembrano pesare tipo cento chili, che hanno un portamento così fiero, e che sembrano così forti, inattaccabili!
Poi, ovvio, almeno le prime volte, sto lì col fiato sospeso a guardare il display delle fermate, sperando di non perdere la nostra.
Ivan se la prende a morte se per richiedere il Bus Stopping, il pulsante rosso lo preme qualcun altro. E allora ha capito come funzionano le fermate, ed ogni volta che cambia il display, mi chiede di leggergli la fermata e puntuale mi chiede 'è questa la nostra?'

Arrivate poi al parco, insieme ad A e i suoi cuccioli F e N, A mi ha presentato la sua amica inglese M, madre di tre femmine, e incinta del maschietto. La bimba più grande, compirà quattro anni a Settembre. Lei era super magra, era venuta al parco in macchina, e aveva preparato un pic-nic da consumare con le tre figlie.
Vi devo dire quanto inetta mi sia sentita io?
Ivan non fa che chiedermi di fare un pic nic (da Ikea abbiamo anche comprato una copertona nera apposta), ma io ancora non l'ho accontentato.
Perchè sò troppo complicata, mi stanco al sol pensiero!
E lei, incinta, con tre bimbe più piccole del mio Ivan, si fa tranquillamente 'sta sfacchinata!

E' che non sono abituata.. sarà quello, perchè non è che mi senta pigra eh! Nelle cose che faccio non mi risparmio mai, ma appunto, faccio magari le cose che sono abituata a fare, e niente di più.
Spero che questa trasferta, mi aiuti a sciogliermi un pò anche nel rapporto coi bimbi, e mi aiuti a vivere la vita con loro in maniera più naturale e meno schematica.
Ecco, questa è una delle cose che invidio degli inglesi (e magari non solo di loro), la capacità di vivere la vita easy way..

A è stata una anfitriona (che non è un'offesa eh!) fantastica, dopo il parco, abbiamo pranzato nella sua accogliente casetta vittoriana, dove ho assaggiato, oltre al Bacon fritto per la carbonara (lo comprerò!), per la prima volta in vita mia un carpaccio di zucchine! Mi ha detto di aver marinato le zucchine a rondelle, con olio e limone, poi su ci ha cosparso rucola, scaglie di grana, e pinoli - una cosa freschissima e fantastica!
Dulcis in fundo, dei fantastici datteri! Lei ha la fortuna di avere un mercatone arabo nella sua zona, all'aperto, tutte bancarelle una accanto all'altra, con frutta e verdura buonissima, freschissima, e, cosa non da poco, economica! E insomma 'sti datteri qui erano squisiti! Solo al terzo ho capito cosa mi ricordavano: le mandorle fresche, col frutto bianco, docissimo, che mangiavo da piccola.. e poi dei datteri semi disidratati, serviti accanto al caffè, al posto del cioccolatino (alla maniera araba) - fantastici anche loro!
Devo trovare il parco più vicino a noi, così la prossima volta, organizziamo qualcosa qui da noi!

Stamattina, quando il simpaticone della porta è andato via, salutando il 'bampino' con un 'ciao krazie' Ivan ha iniziato a riflettere:
'mamma, qui tutti parlano inglese.'
'sì amore'
'ma prima lui ha parlato in Italiano!'
'sì, perchè anche lui vuole imparare un'altra lingua, e gli piace l'italiano!'
'ma noi dobbiamo parlare inglese, qui. mamma, parliamo inglese allora.'
'ok'
'...'
'...'

l'importante è la volontà, giusto?
menomale che c'è maritosgainz che si è preso l'onere di parlare in inglese con ivan, e di leggergli i libretti giusti, eccetera eccetera, che se fosse stato per questa lazy mom! :-) (scherzo eh - anche io faccio la mia parte ;)

Oggi piove, ma questa cosa qui non scalfisce minimamente il fascino che questa città, o anche il semplice paesaggio che ho alle finestre, ha.
E il Cielo che vediamo al tramonto (casa esposta a Ovest) è spettacolare... infinito....

martedì 16 agosto 2011

Oggi non sono uscita

Sto aspettando i due pacchi che ci siamo spediti dall'Italia - io sono certa arriveranno domani, ma maritosgainz ha visto online, e dice che dovrebbero arrivare oggi.
Al momento non v'è traccia del corriere, e come risultato oggi non sono uscita proprio (ancora), e questo non fa bene, nè a me, nè ai bambini... rimedieremo rimedieremo..

Oggi ho pulito un pò casa.. per quanto si possa pulire una casa con la mochetta.. scusate ma ancora non mi ci abituo, cioè passo l'aspirapolvere due volte al giorno, ma non mi sembra abbastanza, ma tant'è.

Vogliamo parlare delle stranezze delle case inglesi?
Ecco, al massimo parliamo delle stranezze di QUESTA casa inglese, chè le altre non le conosco e non mi permetto di giudicarle.
I tubi, parliamo dei tubi.

Giù in Italia, giù a casa, giù ad Altamura, quando abbiamo comprato casa (sul progetto) abbiamo fatto delle modifiche, ad esempio alla forma della cucina (modifiche inutili, ma questo è un altro paio di maniche). Bene, così facendo, il tubo che porta il gas dalla veranda, fin sotto il piano cottura, fa un giro lungo, e bene in vista. Ecco, noi abbiamo fatto chiudere quel tubo (con apposite prese d'aria ovviamente), con del cartongesso, per mimetizzare il tutto con il muro.

Tutto ciò per dire che noi (che non siamo certo architetti) abbiamo avuto la delicatezza di non lasciare a vista quel tubo, che comunque si sarebbe potuto mimetizzare con la pittura, ma che poi si sarebbe sporcato, e noi italian housewives, lo sappiamo, quanto zozza sia la polvere della cucina, eh? (più che altro, appiccicosa).

Bene.
Qui, in questo typical english flat, abbiamo a vista, all'altezza dei battiscopa, alcuni tubi che arrivano ai termosifoni (fortuna non tutti). Il tubo che porta l'acqua alla dishwasher (chissà, forse installata in un secondo momento..), tubi vari nel bagno, e dulcis in fundo.. il tubone di scarico del water.

Ok, il bagno. Parliamone. Si sa che parlando, i problemi si ridimensionano, no? Poi magari dopo il post vado in bagno, e puff! i tubi sono spariti per magia!
Basta che non parliamo della mancanza del bidet, che sennò facciamo notte, ok?
Parliamo semplicemente della accozzaglia di tubi che ci possono stare tra i sanitari.
In Italia, o almeno nelle case che conosciamo noi, questi tubi li immagini soltanto.
Sono i segreti prigionieri delle mattonelle.
Solo gli esperti, tali idraulici, si sanno raccapezzare (e nemmeno sempre eh) tra questi misteriosi anfratti.

Ma qui - no.
Abbiamo in bellavista oltre al temibile tubone (un piccolo pezzo in verità, che va a finire sotto la vasca, che è stata spaccata appositamente per far entrare quel tubo. ma non uno spacco a forma di tubo, no - uno spacco che lascia tutta la copertura della vasca dentellata e mezzo aperta. insomma una vera schifezza) - abbiamo anche il tubo che porta l'acqua alla vaschetta del water (ovviamente la vaschetta è di quelle a vista, ma questo ha dei vantaggi: almeno hai una piccola superficie di appoggio per TUTTO. ok, è solo uno il vantaggio.) - nonchè il tubo dell'acqua del lavandino.
Il pavimento che passa dietro al lavandino e dietro al water, non è sigillato, ma solo appoggiato.
Pare che tutto sia fatto per rendere più semplice il lavoro di un eventuale idraulico - giuro!
Sarà, ma così a me pare proprio che qui non capiscano un tubo. ahah. ok smetto.

Certo, come direbbe Woody Allen basta che funzioni - e funziona in verità, poi basta pulirlo regolarmente insomma, però quando guardo la povera copertura della vasca ridotta in quello stato, mi chiedo, in ordine di importanza:
- da lì ci passerebbero i topi?
- se sì, quanto grandi?
- ci saranno scarafaggi?
- se sì quanto grandi?
- perchè non hanno il minimo concetto di stile da cesso, questi inglesi?
- perchè mi faccio domande cretine?

Ecco, il risultato di una giornata senza uscite: un post che parla di cessi.. uf..

Ieri mattina invece siamo usciti, siamo andati a salutare gli amici di maritosgainz che rientravano a casa, e poi siamo passati in un centro commerciale, il Putney Exchange, dove ci sono millanta negozi e negozietti, e abbiamo fatto la spesucola da waitrose.

Alla cassa la cassiera ha attaccato bottone. Ovviamente all'inizio mi sono impappinata, capendo fischi per fiaschi, ma poi insomma ci siamo intese, e ci siamo salutate allegramente.
In Italia ciò non mi è mai avvenuto, tranne che con le cassiere dei negozi abituali, ovviamente.

Le cassiere che ho conosciuto io in Italia, sono in genere stanche e scontente.
Ti fanno il conto dicendo a malapena buongiorno, e magari scambiano chiacchiere con gli altri addetti del negozio, o le altre cassiere. Un pò come le parrucchiere (detesto quando mi stanno asciugando i capelli e si mettono a sparlottare con le altre parrucchiere - è una cosa che mi deprime proprio!).
Qui invece sono cortesi, gentili, e pazienti! Non iniziano il conto al cliente successivo, finchè non finisci tu di pagare, e poi ti salutano pure quando te ne vai! Sono cose che noti, venendo dall'Italia.

Ok, ho letto che sono un pò teatrali, gli inglesi. Amano molto giocare al ruolo, e cercano di farlo nel migliore dei modi, ma se questo restituisce un senso di serenità e tranquillità perchè no?
Evviva i teatranti, perdincibacco!

E ora parliamo della età delle cassiere.
Sono tutte molto molto adulte, direi in età da pensione.
Non che abbia visto un loro documento, ma se penso alle cassiere che si vedono in Italia, diciamo che la differenza è abissale.
Da noi le cassiere sono giovanissime, e più sono giovani e meglio è, per i motivi che sappiamo.
Vengono ingaggiate con contratti a termine, e chi le ingaggia fa il bello e il cattivo tempo, potendo contare sul deserto di possibilità di lavoro per giovani (e non solo).

Uno degli ultimi giorni in cui ero ad Altamura, entrati in un nuovo distributore di benzina, noto un foglietto attaccato alla pompa: CERCASI RAGAZZA BARISTA, DI BELLA PRESENZA.
Devo commentare? No, meglio di no.

Anyway, i bambini sono lìllì per svegliarsi, meglio riporre pc & company.

Let's keep in touch!


lunedì 15 agosto 2011

London - HERE WE ARE

Siamo arrivati venerdì pomeriggio.
Il volo è stato tranquillo, anche grazie ai due amici di maritosgainz che mi hanno davvero aiutato in quel delicato frangente.
Se non fosse stato per i bambini, avrei passato tutto il tempo del volo, a guardarmi le nuvole e pensare mentalmente che questo viaggio è un piccolo addio (se non altro di qualche mese) alle persone che lasciamo a casa.
Partire è un pò come morire. (citazione di non so chi, scusate)
E, così come quando una persona muore, ci si sente un pò traditi da quest'ultima - quando parte più o meno il meccanismo è lo stesso. Ci si sente un pò abbandonati.
Anche la persona che parte, si sente un pò abbandonata, anche se può sembrare una cosa imbecille (visto che è lei che parte).

Comunque ho voglia di conoscere questa nuova vita. Un giorno alla volta.

La casa è passabile.
Il cibo strano (non si trova la salsa semplice, le trovi solo condite!!).
L'aria fantastica - la temperatura meravigliosa (to me).
Gli alberi enormi. Enormi amici verdi, che abbelliscono la vita.
Dalla finestra ne vedo tanti, tra il nostro giardino e quelli dei vicini.
Sono le mie tende - visto che non ne ho (e me lo devo ricordare la prossima volta che faccio la doccia e vado in camera da letto!)
Il cielo è azzurro cangiante. Sarebbe perfetto, se non fossero le centinaia di aerei che lo attraversano durante tutto il giorno. Fortuna vuole che non si sentano affatto (stranamente) ma mentre sto lì a guardarmi il Cielo, eccoli che passano uno dopo l'altro, ogni dieci secondi almeno!

Ivan è elettrizzato. Si è già ambientato, e stasera rientrando dalla passeggiata, alla vista del muricciolo in pietra che delimita l'ingressino del giardino, ha urlato 'ecco casaaa!!' correndo avanti con le braccia aperte a mò di aereoplano. Se non fosse per i capricci che ultimamente ha imparato a mescolare ad arte ai ricatti, sarebbe un bambino perfetto!!

Mattia è nel proprio elemento. Felicissimo di stare con il padre, non ha scordato il vizio di essere troppo mammone. Ama smodatamente il English Cow Whole Milk, tanto che oggi ne ha bevute tre tazze!! Avrà preso la mia propensione per l'inglese - bò!

Siamo usciti tutti i giorni, ma abbiamo diligentemente evitato il centro, e tutte le zone colpite dai riots... abbiamo accarezzato con lo sguardo il Tamigi, dalle parti del Putney Bridge.. la luna è bellissima queste sere, e ci regala uno spettacolo mozzafiato ogni volta che alziamo gli occhi al cielo, cercandola.

Insomma, a parte il mio mal di gola assassino, e l'antibiotico che Ivan sta prendendo (per via della Scarlattina della settimana scorsa), direi che questa trasferta internazionale è cominciata proprio bene!

A presto!
Sincerely yours,
carpina