sabato 22 dicembre 2012

Prima che sia tardi

Ormai è arrivato Natale. Tra poco salutiamo il vecchio 2012, e accogliamo il fresco, nuovo e sconosciuto 2013.

E noi siamo alle prese con la prima sickness della nostra storia londinese. Ieri ha cominciato Ivan, oggi Mattia. Io spero che la cosa venga risparmiata a me e consorte: domani è in arrivo la barbasister, devo finire le pulizie, e pure le compere di natale!! Unbelievable!

Oggi è stata una giornata lenta lenta. Ivan era troppo debole per andare a scuola, così si è perso le ultime cinque ore di lezione di questo term. Ma menomale che i lavoretti (una cartolina vuota, un piattino di carta con pupazzo di neve e alberello natalizio, e un angelo fatto da una bottiglia di plastica che conteneva latte) erano stati recapitati a singhiozzo nei giorni precedenti.
Un pò mi dispiace che qui in UK non ci sia la tradizione della poesia da imparare a memoria, nasconderla sotto la tovaglia, per poi recitarla durante il pranzo natalizio, e ricevere la meritata strenna dai presenti, ma tant'è.

Oggi maritosgainz ha finalmente comperato una stella di natale, rossa, in un vaso argentato. Così le decorazioni che mi ero prefissata ci sono tutte, albero (bianco), presepe (di stoffa, da un chartity shop), stella di Natale (rossa, appunto).
Ho scoperto che amo i vasi di fiori sui miei davanzali, davanti alle mie finestre. Intanto, a livello pratico, fungono da mini protezione, arginando il rischio che i bambini si arrampichino facilmete al davanzale medesimo, magari per guardare giù, ma la verità è che riempiono di vita una stanza intera, i vasi, i fiori, le foglie..


Questa settimana è cominciata con la christmas fair scolastica, nulla dinuovo, direte voi, e invece no! La novità è che quest'anno io ho partecipato all'organizzazione! Nulla di che, sono passata in qualche ristorante a chiedere che facessero una donazione per la tombola (che qui pronunciano tombòula, quanto fastidio mi dà quella pronuncia?) ed ho ottenuto alcune cosine. Ho anche investito parecchio nella raffle e nella tombòula, ma secondo voi 'ho vindo qualche cosa?' niet-nada-nisba-not at all.

Martedì mattina invece, io e Mattiello ce ne siamo andati a Wimbledon col bus. Mi piace Wimbledon Village, ma la ragione della gita era teatrale, e che dire? Il teatro è un bellissimo modo per apprendere, conoscere, e divertirsi. A tutte le età!

Mercoledì festa di natale al children centre del mio cuore, tutte hanno portato qualcosa di home made (io frittata ai funghi e muffins all'uvetta), magari derivante dalla propria cultura culinaria (questa parola mi ha sempre fatto ridere e pensare a male), e insomma una ha preparato un tiramisù. Tutte pensavano l'avessi fatto io (l'unica italiana, nda), e si precipitavano da me per i complimenti, e alla fine abbiamo dovuto fare l'annuncio ufficiale, che U, africana doc (veste sempre con i coloratissimi abiti tradizionali, con tanto di turbante) era l'acclamata autrice del dolce, che era effettivamente ben fatto. Ma ero troppo imbarazzata per chiederle la ricetta (ma mi rifarò, promesso!).

Giovedì shopping day. E tea time, and pizza home made per T l'amichetta di Ivan e L, la sua giovane mamma franco-inglese. Peccato che Ivan si sia sentito poco bene, il pomeriggio e la serata sono stati deliziosi per tutti gli altri versi..

E insomma, i nostri tre calendari dell'avvento non mentono, ormai le caselle to-go son proprio poche. Come dite? Perchè tre calendari dell'avvento? Perchè due sono pieni di cioccolatini, che ogni giorno vengono sapientemente fatti sgusciare fuori dal calendario, commentati (ogni giorno è una forma diversa, attinente sempre al Natale) e poi inghiottiti: e questi derivano da un Father Christmas che ha consegnato regalini e sorrisi, nel giorno in cui noi abbiamo decorato la nostra prima casetta di pan di zenzero, un lontano giorno di novembre.
Uno invece deriva da una piccola fiera natalizia novembrina, acquistato per 50p, in stoffa, con le taschine vuote. E insomma da questo grande father christmas non esce nulla, siamo noi che ogni giorno a fine gioirnata riempiamo un foglietto con i principali avveimenti e lo ripieghiamo piccino piccino, per poi riporlo nella saccoccia giusta. Un modo come un altro per passare questi giorni frenetici e carichi di aspettative colorate.

E dunque, prima che sia troppo tardi, e i calendari dell'avvento vengano riposti per il prossimo anno, io ho proprio voglia di augurarvi A very merry Christmas, and a Happy new year (war is over, if you want it..)

1 commento:

alessia ha detto...

Buffa la storia del tiramisù :-D
E quanto mi piace l'idea del terzo calendario. (sai che emozione rileggere tutti quei biglietti tra qualche anno? :))