martedì 3 giugno 2008

BE CREATIVE

Sabato si è conclusa a Bari la Biennale Mostra d'Arte Figurativa.
Sabato pomeriggio siamo stati per qualche ora, a zonzare per gli stand, cosa che col passeggino era anche divertente, mentre senza, quando Ivan ha deciso di scendere, lo era meno.

L'aria era tutta pregna di rumori e colori, e tutta la gente che c'era, multietnica, era di un'unica razza, quella artistica.
E io scherzavo quando dicevo che sarei andata a presentare il mio cucciolo in una sessione libera, dove chiunque poteva presentare la propria opera d'arte - ma una signora, rivolgendosi al mio cucciolo che scorazzava in quegli enormi padiglioni colorati, gli ha teneramente chiesto 'e tu, di che autore sei??'
Che buongusto.. ;)

Tra le varie opere, ce n'era una da indossare: un burka, appeso a un filo, difronte a uno specchio a muro, e a una sfilza di pacchetti di linessetaultra.
Io l'ho indossato, e... sono scomparsa.
Mi guardavo riflessa nello specchio, ma vedevo un fantasma.
Muovevo io, quel fantasma, ma di me non c'era traccia.

Il mondo visto da dentro il burka, risultava bucherellato, appena tratteggiato, ancora più sfuggente.
I propri occhi sono già un limite naturale, non riesci a guardare al di là di ciò che essi ti permettono di guardare. Se poi questi occhi li filtri ulteriormente, mi restituisci una realtà ancora più parziale, e ancora meno chiara.

Però. C'è un però.
E' vero che la nostra società punta molto, consapevolmente o meno, sulle apparenze.
Una bella ragazza ha la vita più semplice di una bruttina. Questo, dal punto di vista di una bruttina.
Comunque: 'mascherata' (non mi viene in mente un termine più elegante) in quel modo, io non ero io, eppure sentivo che ero io.
Io non ero occhi, naso, bocca, viso. Non ero capelli e braccia. Non ero gli abiti scelti da indossare. Ero pura essenza.
Non avendo le mie sembianze, per essere me stessa avrei dovuto puntare tutto su qualcos'altro: la mia personalità.
Non potendo puntare su smorfie, espressioni, queste vengono annullate, il superfluo appiattito.
E non resta che il nòcciolo di sè stessi.

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