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domenica 13 maggio 2012

aggiornamenti umorali

Ho lasciato il blog il diciannove di aprile, piena di entusiasmo per la zumba appena conosciuta, per i primi risultati dietetici, e per la potenziale ragazza che è ancora in me.

Riprendo in mano questa lavagnetta bianca oggi tredici maggio, dopo quasi un mese, a causa di un non meglio identificato periodo di basso, in cui ho ripreso allegramente a mangiare di tutto un pò, senza fame, senza freni, e alcuni giorni senza neppure preparare, ma mangiando direttamente e pane e quel-che-c'è, o pane e quel-che-mi-compro-apposta (ma no, la nutella era qui per la colazione dei parenti che sono venuti in visita..).

Ovviamente for my beloved continuavo a cucinare, tanto loro sono di poche pretese e pasta in bianco o pastina in brodo, o pasta al pesto, sono enunciabili RE per i loro palati.
Poi abbiamo conosciuto meglio i nostri nuovi amici, S e M col piccolo L, e abbiamo passato con loro diverse belle giornate, fuori, o dentro, chiacchierando e conoscendoci, appunto, e.. menomale che ci sono gli amici, altrimenti qui a Londra oggi sfiorerei i cento chili.
Anche se poi proprio perchè ci vediamo con altra gente, magari preparo quel qualcosa in più, di più elaborato, e la quantità non è quella giusta, e poi si sa, quando si mangia in compagnia, si mangia di più. E' matematica pura, e se non lo è, ci si avvicina parecchio..

Poi non lo so.. Mattia è più nervoso e di notte è un incubo, dormo sulle spine e al primo mmmm mi fiondo accanto al suo letto, gli dò dell'acqua e mi siedo sul bordo, carezzandolo un pò e aspettando che si calmi e si dimentichi del mondo qui, e torni in quello fatato dei sogni. Ok una volta, ma due o tre non mi piace per niente.

F sta lavorando di più, poi c'è un corso di inglese due sere a settimana, poi ci sono conferenze al mattino che necessitano una levataccia, e una partenza prima che i cuccioli si svegliano.. che poi ci restano maluccio se non lo vedono affatto, poverini..

Ivan è sempre più nervoso dopo la scuola.. arriviamo al venerdì che è così stanco che mi dice a chiare lettere che non vuole andare più a scuola.. e poi mi chiede quando torniamo in Italia, con quella t sputacchiante, dai suoi amici. In realtà al mattino è contento di andare a scuola, e lo scooter (ovvero il monopattino) è ormai il suo mezzo di locomozione (e da un pò anche di Mattia, anche se completo di redini per guidarlo e frenarlo e tirarlo su quando cade..).. ma poi quando ne esce, (da scuola) non so bene perchè, ne esce tutto nervoso.. stanco, direi.. ma a volte ho l'impressione che ne esca incavolato con me, con la sottoscritta, proprio con me.
Forse il suo nervosismo è generato dal mio, e a sua volta rinvigorisce il mio stesso stato d'animo scontento, in un eterno e infinito circolo vizioso che pare senza fine.

Così sono di nuovo approdata qui, nella egoistica, sciocca speranza, che il semplice atto di scrittura, mi faccia vedere più chiaramente QUANTO e CHE COSA sto sbagliando, perchè di questo sono sicura: STO SBAGLIANDO.
Perchè non è possibile.
Perchè non mi piace come sto e come faccio stare gli altri.
Perchè non ha senso.. it doesn't make sense..

Perchè mangio se non ho fame?
Poi mi sento gonfia e pesante.
And, as a result, ri-mangio, così, quasi a voler soffocare quel senso di pesantezza.
Non ditemelo, lo so che è un controsenso, lo capisco perfettamente.
Ma così non va.

mercoledì 18 gennaio 2012

Giorni che non ce la fai

Ecco il mio mood attuale.
Sono giorni così, in cui ti sembra di star solo a sprecare tempo. Ti sembra di essere una pessima madre, e la scusa è ottima per non tentare di fare di meglio. Ti senti lo scoglio debole cui la cozza del tuo duenne sta attaccata giorno e notte. Ti senti la mamma cattiva che 'hai scelto il pack lunch questa settimana? te lo tieni!' but you can't help it. Giorni che anche se fai una cosa bella, questa è ingrigita da quella specie di patina che ti pare di poter toccare, su tutte le superfici della tua vita, che non basta una doccia, uno shampoo, una lavata generale, e che non è colpa del maledetto carpet, e che non lo sai di cosa è la colpa. Giorni in cui tenti di imparare a giocare a scacchi, per sentirti un pochino intellettualmente impegnata. Giorni che hai finito la lettura dei due libri ricevuti a natale, e ti senti un pò a corto di cose da leggere, così apri Mary Poppins edizione The Times, e però scopri che è proprio un bel libro. Giorni che tenti di far quadrare le risposte ai test per il tuo FCE (First Certificate of English) e ma niente, e poi a chi fai leggere il tuo writing? Giorni che vuoi ignorare esistano. Giorni di preciclo, e poi giorni di ciclo. Giorni che sono mezzi smangiucchiati persino sul calendario home-made appeso in cucina. Giorni che hai bisogno di shopping Ikea, ma che non puoi, aspettiamo il prossimo mese. Giorni che non vuoi sentire freddo e ti metti tre maglioni sotto il super duvet comprato ai saldi da Gap, stupendoti poi quando ti guardi in una vetrina, che sembri una barbamamma (visto che il duvet è nero). Giorni che ti trucchi, indossi anche gli orecchini nuovi, ma che non vuoi guardarti allo specchio. Giorni che mangi tanto, troppo. Giorni che cucini per dieci, e giorni che non vuoi accendere manco la kettle. Giorni in cui il barattolo di Nutella, vorresti non esistesse e non fosse così a portata di mano. Giorni in cui odi il tuo taglio di capelli. Giorni in cui odi la tua manicure. Giorni in cui non vuoi esserci, ma ci sei. Giorni che è mattino ma è già tardi, e già sai che saranno giornate lunghe.



lunedì 14 dicembre 2009

Va meglio (forse)

Occhiali da sole ritrovati da maritosgainz, questa mattina, nei meandri dei sottosedili della macchina. Insieme a due mele gialle e succose.
Ieri ho coccolato i miei capelli con una maschera ai semi di lino.

No, questo per dire che a volte, mettere per iscritto i propri crucci, può essere di aiuto.
(e quindi continuo su questa scia.......)

Il mal di testa, a tratti, mi pare quasi di toccarlo.

Il thè take away, si è fatto due voli sul tappetino della panda, ma ha resistito, e non è fuoriuscito.
L'ho appena bevuto: se dovesse venirmi qualche infezione, sappiate che bisogna analizzare cos'ho sul tappetino sotto i pedali dell'auto. Un mondo a parte.

L'orologio dice che è mattino pieno, ma guardo fuori e non mi pare così.
La pioggia di stanotte, gòcciola dai balconi.
Ivan è stato abbastanza bravo - due pantaloni bagnati a parte.

E' avvilente colazionare con due fantastici pezzi di ciambellone americano e non ritrovare, neppure così, la voglia di affrontare la giornata.

Il telefono squilla.
Forse è meglio rispondere.

giovedì 21 maggio 2009

Mesi e cicli


Fortunatamente non faccio un lavoro in cui sto a contatto col pubblico.
In un giorno come oggi, col caldo bestiale e il ciclo pesante, sono matematicamente sicura che il dover sorridere ed essere obbligatoriamente gentile col mondo, non mi verrebbe affatto bene.

I miei colleghi si sono quasi abituati al mio carattere bi-tri-polare.

Io sono una che mette sempre tutto in ordine a casa, e quando, come in questi giorni, vivo momenti in cui mi prende lo sconforto, attraverso le stanze senza mettere ordine, e lascio i panni da piegare per tre giorni nella cesta, e mi cambio cento volte, ma non conservo le robe, che di sera vengono spostate dal letto alla sedia, e mi metto i sandali ma non conservo le ciabatte, e metto il mascara, che lascio sul lavandino, e mi pettino senza raccogliere i capelli (che, a proposito, mi stanno cadendo a fiotti).. la parte più profonda di me che all'ordine ci tiene, soffre terribilmente, ed è come se lo facessi apposta, apposta per farmi soffrire.

Mi informerò meglio sugli integratori, e se ne esistono, oltre che pre-mestruali, anche mestruali e post. Che qui gli enzimi da aggiustare non ci stanno solo dieci giorni prima del ciclo..

Ieri sera, mappa dei nei dalla dermatologa, tutto ok, finisco in quindici minuti..
Per coccolarmi un pò, faccio shopping: ho comperato due paia di scarpe.. ma, stranamente, la terapia del bi-acquisto* (che in genere funziona, per un'eterna indecisa come me) stavolta non ha dato i frutti sperati, e il mio malumore invariabilmente dilaga.

*terapia del bi-acquisto: entri in un negozio, sei indecisa tra due acquisti e MIRACOLO: li compri tutt'eddue! Così quando sei a casa non puoi biasimarti e dire 'forse era meglio quell'altro'. Ovvio che lo puoi fare solo in negozi economici. Almeno io. :D

(foto: Irlanda, settembre 2002)