martedì 8 aprile 2008

Scrivere


Scrivere è difficile.
Difficilissimo riuscire a comunicare esattamente ciò che vuoi dire.
Parlare è diverso, hai a tua disposizione altri strumenti della comunicazione, la voce, l'intonazione, gli occhi, le mani, le movenze del capo e del corpo intero. E' perfino importante la postura, se sei seduta, in piedi, gambe accavallate, comoda, scomoda, se ti tocchi i capelli, se stringi i pugni, o ti gratti il collo.
Scrivere è raccontarsi, ma non è parlare - mi è stato detto una volta, quando alla scrittura ci tenevo più che alle parole.
Scrivere è altro.
Scrivere è arte.
L'arte delle parole scelte.
L'arte di comandare le parole. O almeno di avere quell'illusione, che hai sempre il dubbio che siano loro ad averti piegato al proprio volere.

Ho letto nel libro 'l'anno del pensiero magico' della Didion, che agli albori della sua carriera di scrittrice, la Didion aveva l'impressione che il proprio pensiero, il proprio io, andasse prendendo forma man mano che scriveva, anzi proprio nell'atto del formarsi di una frase, nell'andamento e nel ritmo delle parole scelte. Lei si formava scrivendo.
Ovviamente lei l'ha scritto molto meglio, non ho qui il libro per riportare le esatte parole, ma quando l'ho letto, ho trovato questo passaggio particolarmente affascinante (in realtà tutto il libro per me è stata una piacevole scoperta).
Il potere delle parole pensate - non sei tu a scriverle, sono loro a formarti. Non sei tu che le pensi, sono loro che formano il tuo pensiero.

'(...) words can hurt you
if you let them
people say them
and forget them
words can promise
words can lie (...)'
(Anyone at all - C.King)

Ma anche parlare è difficile. Anche nel parlare hai da scegliere le parole giuste. D'accordo, se ti sbagli puoi sempre controllare la reazione nell'interlocutore, sorridere e ribadire il concetto in maniera diversa - dire la stessa cosa con altri termini, o addirittura cambiare ciò che hai appena detto.
Comunque, di base, se non sai parlare bene, non sarai mai capace di scrivere, neppure discretamente - questo è ovvio, le parole sono quelle, le frasi, i costrutti, la logica.

La comunicazione è proprio difficile.
Quando ho da parlare penso sempre 'mi sarò spiegata correttamente? avrò passato esattamente l'idea che ho?' - sono incline al ripetermi.
Quando invece ascolto, specialmente se ho davanti qualcuno che padroneggia bene l'arte del parlare, mi lascio portare dappertutto, con le parole.
E anche quando leggo, le parole le sento ancora più potenti.
Mi entrano dentro, proprio.
E a volte mi si conficcano nel cuore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io penso che comunicare è difficile.. Ma ASSCOLTARE lo è molto di più. A volte ci "riempiamo" dei nostri discorsi, alimentando il nostro punto di vista a discapito di quello degli altri.
Vorrei lanciare un messaggio a chi incontra queste parole (e anche a me stessa... che dico così ma poi sono tutta il contrario): ascoltate di più, non solo le voci o le parole scritte, anche i gesti e soprattutto gli sguardi.. Scoprirete tutto un mondo di cose non dette, ma di grande potere comunicativo!

Carpina ha detto...

Come consiglia saggiamente Elisa nella sua 'Luce-Tramonti a nord ovest' 'ascoltami, ascoltami, ascoltami.. ascoltaTi'.