venerdì 29 aprile 2011

Auto-analisi da due soldi

Uno dei tratti del mio carattere, immaginandomelo tratteggiato, è l'assoluta incapacità di oziare.
Se sto senza far nulla, sto male e mi deprimo.
D'improvviso mi sento stupida, incapace, pesante e inutile.

Da dove deriva tutto ciò?
C'è sicuramente una componente genetica, coloro che mi hanno generato non hanno mai smesso di lavorare (e infatti mio padre vive una triste pensione) ma ci sono anche le parole di disprezzo più assoluto, riservate da mia madre, alle bultràun.

Dicasi bultràun (=poltrona) persona di sesso femminile che non ama lavorare, ma al contrario ama starsene comodamente seduta in poltrona a farsi i sacrosanti fatti suoi.
In pratica è l'opposto di laboriosa.

Ora io sarei anche un tantinello cresciuta.
Ho studiato. Ho trovato un lavoro (che non è manuale). Mi sono innamorata. Mi sono sposata. Sono diventata mamma.
Ma ancora non riesco a godermi un pomeriggio di nullafacenza.

Eppure lavoro anche fuori casa, me lo potrei pure permettere senza farmi pagare lo scotto a suon di sensi di colpa.
Però proprio perchè sto fuori casa alcune ore al giorno, quando poi sono a casa ne voglio approfittare per fare TUTTO, che poi è impossibile, e mi sento sopraffatta, e allora non faccio niente, e quindi mi sento una schifezza.

E' una bruttissima giostra, da cui è complicato scendere, un giro chiama l'altro, e l'altro e l'altro ancora.

La cosa peggiore di questa mia buffa e divertente caratteristica, è che costringo maritosgainz a fare altrettanto (ovvero non godersi il meritato riposo), con la scusa che c'è SEMPRE qualcosa da fare.
E io mi detesto per questa cosa.
Ma perchè non riesco a modificare alcuni pezzi di me che detesto?
Sarà pigrizia?
Sarà che in fondo in fondo, per le cose importanti, un pò bultràun lo sono?


giovedì 28 aprile 2011

Dieta - Giorno 3

Colazione
è sempre la stessa. Amo troppo i biscotti per sacrificarli ai fiocchi di mais. E poi il caffè non lo so bere senza il latte. E quindi caffèllatte e 25 grammi di biscotti.

Pranzo
bresaola o prosciutto crudo a volontà
1 finocchio

Ecco, una cosa particolare di questa dieta, è che il giovedì e la domenica, non c'è pasta, ma puoi mangiare a volontà bresaola o crudo (il giovedì) e pollo ai ferri o pesce a vapore (la domenica).

Cena
30 grammi di minestra di riso e prezzemolo
200 gr merluzzo al forno
150 gr lattuga
40 gr pane integrale
1 mela (o 2 kiwi)

Per quanto riguarda la cottura delle carni e dei pesci, inutile dire che è sempre veloce, e scondita. Però, facendo attenzione agli ingredienti della cena, mi sarà possibile cucinare il merluzzo gratinato al forno!
Per fare ciò ho rinunciato ai 5 grammi di olio che avevo a pranzo.

La ricetta, originaria di barbamamma, ovvero la mia barba-blog-sister, è semplice, veloce e gustosa:
preparare un trito di mollica, aglio, prezzemolo (per chi non è a dieta e può abbondare di olio, anche olio)
impanare i filetti nel trito condito
stenderli in una teglia, e cuocerli per 25 o 30 minuti a 200°, finchè dorano in superficie.
il filetto resta umido, e gli aromi tolgono il sapore forte del pesce (si vede che io preferisco la carne??)

La sensazione di sgonfiamento oggi non l'ho provata, manco al risveglio.. colpa degli gnocchi di ieri sera?? Chissà.
Intanto tengo duro.
Mi aspetto tanto da me.
Mi raccomando, non ti deludere carpina!

La psicosi del dopo-parto, 14 mesi dopo

Non so che titolo mettere a questo post.
Ma il titolo in genere dovrebbe essere suggerito dal post stesso.
Non so esattamente cosa scriverò in questo post.
Forse scriverò che il dopo parto di Mattia è stato profondamente diverso dal dopo parto di Ivan.

Ho scoperto l'acqua calda, lo so.
Alcuni esempi.
Partorito Ivan ero sfinita, e depressa.
Mi dicevo che non sarei mai sopravvissuta. Vedevo il tempo a disposizione come una condanna all'ergastolo, e non sapevo cogliere le opportunità che invece mi si presentavano.
Vivevo male la lontananza da maritosgainz, dal lavoro, dalla vita che avevo prima, che non era certo particolarmente brillante, ma era una vita libera, in cui il concetto di tempo andava di pari passo con 'cosa voglio fare?'.

Partorito Mattia ero al settimo cielo. Vivevo momenti di assoluta perfezione. Mi sentivo euforica, forte, invincibile. Dolce ma decisa. Allegra e spensierata, senza mai perdere di vista la cosa giusta da fare, da dire, da provare.
Avrei accettato di buon grado anche già il terzo figlio.
Ero ancora ricoverata, che già avevo in mente tutti i mesi successivi, di pace e tempo per noi, e non vedevo l'ora di vedere Ivan col fratello, di vederli crescere insieme.

Questa grossa differenza la si nota anche dalle foto dei primi giorni.
In quelle di Ivan sono sempre in pigiama. In quelle di Mattia quasi mai.
E poi ho iniziato a truccarmi. Non ho mai rinunciato alla doccia, o a uno shampoo, e sono tornata dal parrucchiere e dall'estetista quasi subito.
Per il terzo compleanno di Ivan (Mattia aveva quasi due settimane, e solo da una settimana eravamo rientrati a casa), ho preparato non una, ma due feste (una con la famiglia e una con gli amici) in cui ho preparato tante cose e ben due torte (una per ogni festa), e non solo, ho trovato anche il tempo di appuntarmi un fiore sul cardigan che avevo indosso!
Son cose piccole, che però aiutano. E sentivo di fare tutte le cose giuste.

Poi però i mesi sono passati, e gestire Mattia mi è sempre parso più difficoltoso rispetto alla prima gravidanza. E le notti. E il non voler mangiare bene come ha sempre mangiato Ivan (cioè tutto e abbondante). E i pianti. E le lagne. E io supernervosa. Sempre. Ad ogni ora.
E i risvegli schifosi al mattino che non vedevo l'ora di lasciare il letto, che quasi mi sentivo bruciare la pelle dalle lenzuola, per via dello schifo di notte passata.
E i chili, maledettissimi, che mi inseguono e si aggiungono a quelli che già ho.

Dico sul serio, ci sono rimasta molto male.
Ho deluso mè stessa in modo eclatante.
Invece di far ricorso alla forza che indubbiamente avevo dentro me, questa la usavo per buttarmi ancora più giù.
Non so se questa sia un'altra forma di baby-blues (ritardato, evidentemente), oppure se semplicemente non sono stata capace di affrontare questa grande prova nella maniera più corretta, nonostante le grandi potenzialità che sentivo avere in me.

Cerco motivazioni esterne.
Non sono rientrata subito al lavoro. Mentre lasciavo sporadicamente Ivan già quando aveva 7 mesi (un paio di mattine a settimana), con Mattia per questioni logistiche e di salute della nonna, non l'ho voluto nè potuto fare, e sono rientrata che lui aveva già 10 mesi belli pieni.

Mattia alla nascita è stato ricoverato e io con lui, e questo ha scatenato in me una specie di bisogno di proteggerlo da tutto e da tutti, che mi portava a sentirmi l'unica in grado di cullarlo, o di farlo stare al sicuro. O forse lui si sentiva così solo con me.

Avere un treenne che trotterella per casa, è bellissimo, ma è faticoso già di per sè - aggiungere al treenne un neonato non è una passeggiata.

Maritosgainz faceva i turni, e certi giorni rientrava alle 21.40. Il pomeriggio, verso le 18, iniziavo a sentirmi sola e sperduta, e a contare le tre ore e quarantaminuti che ancora dovevo reggere da sola coi pargoli, mentre mi sentivo già sopraffare.

Ma non so, non mi convince fino in fondo nessuna delle motivazioni. Forse è di tutto un pò.

La situazione mi è parsa migliorare, da quando ho smesso completamente di allattare.
Non smettevo di allattarlo perchè Mattia non mangiava granchè, e il latte vaccino lo schifava.

Non che oggi sia un mangione, ma ho dovuto lavorare su mè stessa, e convincermi da dentro, che non avrei potuto allattarlo per sempre, e che a un certo punto lui avrebbe dovuto cavarsela da solo. Lui e il poco latte che beve.
E, miracolo, dopo qualche giorno ha cominciato a bere tutta la tazza di latte che gli preparo (perchè il biberon non è da lui gradito), e la notte (tranne naso chiuso o tosse) se la dorme meglio nel suo letto, e comunque se viene nel lettone, si accontenta di abbracciarmi e abbarbicarsi a me, senza la richiesta del seno, che per me era diventata una prigione.

E forse grazie a questo allentarsi della tensione notturna e non solo, che sono riuscita a iniziare la fantomatica dieta dimagrante che, stamattina ne ho avuto la conferma, ha da farmi perdere la bellezza di venti chilogrammi.

Fatemi gli auguri, che di strada da fare ne ho.....

mercoledì 27 aprile 2011

Dieta - Giorno 2

Colazione:
(prevedeva 1 uovo à la coque + 20 grammi di grissini - ma io lo schifo l'uovo, quindi nisba)
caffellatte tiepido con 1/2 cucchiaino di miele
25 grammi di biscotti secchi

Pranzo:
140 grammi di gnocchi con 3 pomodorini e 5 grammi di burro e 5 grammi di parmigiano
200 grammi di merluzzo a vapore
200 grammi di insalata mista con un cucchiaino d'olio
1 mela

Cena:
30 grammi di minestra di riso e prezzemolo - OPS! No, ho mangiato i restanti gnocchi di Ivan. Erano pochi. Spero. Ok non li ho pesati, ma li ho ben guardati.. e a ben guardare erano pochini pochini.. giusto il fondo del piatto.. sùvvia, un pò di clemenza! Detesto buttar via la roba, ed erano sconditi! ok, non lo faccio più...
60 grammi di caciotta (alias scamorza)
150 grammi di lattuga
1/2 banana media (mangiucchiata in realtà alle 18, in previsione dell'uscita per andare a fare le foto tessera* dei nanerottoli di casa..)

Considerazioni e Conclusioni:
Sul blog l'ho già detto tempo fa, ma io quando sono a dieta mi trasformo.
Peso tutto, organizzo e (mi) controllo.
Mi sento meglio, già stamattina mi sentivo più leggera (giuro) e ho avuto la piacevole sensazione della pancia vuota (ma non ancora piatta, ovviamente), con la testa pronta ad affrontare la giornata, la seconda, di questa dieta, che ha aspettato troppo tempo per essere iniziata.

E poi io adoro il fatto che qualcun altro (nello specifico si tratta degli autori di Pancia piatta, fianchi snelli, glutei sodi. Un vecchio libro che non trovo on line) pensi a cosa io debba mangiare per tutta la settimana, separando le cose per pasto, e dandomi la possibilità di modificare eventualmente quel che loro scelgono per me (vedasi l'uovo à la coque).

Così stasera sono stata dal macellaio di fiducia, quello di 'quando organizzo un pranzo importante è qui che vengo', la cui bottega purtroppo non è ubicata nelle vicinanze della mia attuale abitazione, e che quindi non mi vede da parecchi mesi (evviva il reparto macelleria del supermercato sotto casa!) - e insomma sono stata lì ed ho comperato petto di pollo, filetto, vitellino (che solo a guardarlo dimagrivo), e saltimbocca** (per gli uomini di casa, che li hanno già divorati), e devo riempire (che mi scoccia tantissimo farlo, suddividere e sporcarmi le mani con la carne cruda) il freezer con le pratiche monoporzioni che mi salvano in tante occasioni.

Intanto qui i preparativi per il viaggio, continuano.
*Foto tessera Ivan e Mattia, necessari per i documenti validi per l'espatrio.. espatrio.. espatrio.. espatrio.. espatrio.. espatrio...
si vede che ancora non me ne rendo conto?
si vede che evito di parlarne sul blog, e non solo?
si vede che ho gli occhi chiusi, e che tiro avanti a muso duro, per evitare di pormi domande e farmi sbranare dai dubbi?

**Saltimbocca di carpina: prendi i saltimbocca (fatti dal macellaio di fiducia, of course) prendi un tegame, ci metti un filo d'olio, mezza cipolla a pezzettini, e mentre soffrigge, ci butti i saltimbocca, li fai andare a fuoco vivo per un paio di minuti rigirandoli, poi ci metti a) il vino bianco oppure b) l'aceto balsamico.
Qui si sceglie più spesso il b).

Bè, si vede che mi serviva la dieta per farmi sciogliere la lingua (o le mani).
A domani, con una nuova puntata sulla mia dieta!!

(per la serie, gli inutilissssssimi post di carpina, il ritorno)




martedì 26 aprile 2011

Dieta - Giorno 1

Colazione:
caffellatte con un cucchiaino di miele
25 grammi di biscotti secchi

Pranzo:
50 grammi di pasta con 3 pomodorini, 1 cucchiaino di olio e 1 cucchiaino di parmigiano
100 grammi di fesa di tacchino
100 grammi di insalata con 1 cucchiaino di olio, sale e aceto
200 grammi di fragole

Cena:
250 grammi di minestrone (levare i borlotti!!)
50 grammi di bresaola con rucola
200 grammi di cicoria
1 mela

Ce la farò?
Al momento sono tranquilla.
Non ho bramosa fame, mi sto concentrando sulla cena.
In realtà il momento più difficile è sempre la colazione.
Però ho detto STOP.
Dopo il week end di Pasqua e Pasquetta, in cui ho mangiato l'equivalente di due settimane, ho detto basta, non ce la faccio più.
E le uova di pasqua, e i dolci di mandorle, e le crostate al cioccolato e le pastiere.. no. non ho intenzione di continuare a farmi del male così!
Mi sento gonfia, cerco le maglie che camuffano meglio la pancia, i cappotti li abbottono ma quasi soffoco, ho mal di schiena, le gambe stanche, faccio le scale e ho l'affanno.. ma che è? ho solo 31 anni, ma mi sento una settantenne!!!

E poi mi sono figurata.. al mare.. quest'estate....
NO, non ce la faccio.

Farò la brava.

(della serie: gli inutilissimi post di carpina)

martedì 12 aprile 2011

Ironia della sorte

Nelle fumose notti che si inseguono, tutte ineluttabilmente uguali, fatte di risvegli, lamenti, ciucci, ninne nanne fatte di melodie a bocca chiusa, e silenzio irreale tutto intorno, CAPITA, una notte, che Mattia non si svegli per niente fino alle sei e trenta.

E allora che cosa fa l'infido cucciolo unenne?

Il giorno prima, ben sapendo come sarebbe andata la notte successiva, giochicchiando col cellulare della sua mamma, inserisce la sveglia. Alle quattro. Del mattino.


giovedì 7 aprile 2011

Sapevatelo.

Ai referendum di
domenica 12 e lunedì 13 giugno vota SI per dire NO.

1- Vota SI per dire NO AL NUCLEARE
.

2 - Vota SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA
.

3 - Vota SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO
.


RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè Berlusconi
non farà passare gli spot nè in Rai nè a Mediaset.
Sapete perché? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum
lo scenario sarebbe drammatico per Berlusconi ma stupendo per tutti i
cittadini italiani:

1 - Se passa il SI per dire NO AL NUCLEARE, BERLUSCONI NON POTRA' PIU' FARE
ARRICCHIRE I SUOI AMICI IMPRENDITORI CON I NOSTRI SOLDI E LA NOSTRA SALUTE.


2 - Se passa il SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA, BERLUSCONI
NON POTRA' FARE ARRICHIRE I SUOI AMICI IMPRENDITORI LUCRANDO SU UN BENE DI
PRIMA NECESSITA'.

3 - Se passa il SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO, BERLUSCONI NON
POTRA' PIU' DIRE CHE HA LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI DALLA SUA PARTE E
DOVRA' DIMETTERSI.

Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E'
necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone. Secondo la
propaganda berlusconiana le cose devono andare a finire così:

1 - I cittadini si informano attraverso la Tv.

2 - Le Tv appartengono a Berlusconi.

3 - Berlusconi, per i motivi sopra indicati, non vuole che il referendum
passi.

4 - Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.

5 - I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il
12 giugno.

6 - I cittadini, non andranno a votare il referendum.

7 - Berlusconi sarà contento, farà arricchire i suoi amici, si arricchirà,
resterà al suo posto.

8 - I cittadini, continueranno a prenderla nel deretano.

Passateparola!

mercoledì 6 aprile 2011

Una finestra chiusa.

Ecco come vedo il mio blog in questi giorni.
Una finestra chiusa da un tendaggio che ogni giorno diventa sempre più spesso, perchè fatto di tempo.
Tendaggio ogni giorno più pesante da sollevare.

E così non ho scritto più.
Neppure per ricordare. Neppure per giocare.
Mattia ha compiuto un anno, e quattro giorni dopo, (il primo marzo) ha mosso i primi incerti passettini.
Ivan cresce.
Io non dimagrisco.
E maritosgainz cambia lavoro, cambia città, cambia Nazione.

So, do I want a new life in London?
Yes I do! ;)

Al lavoro ho chiesto l'aspettativa, ma non so se mi verrà concessa.
In ogni caso (aspettativa o dimissioni) vedo il nostro futuro come una tabula rasa, un mare ancora non solcato, un prato mai calpestato, un nuovo orizzonte, una nuova aria, nuova luce su di noi.

Qui sono tutti dispiaciuti, perchè non ci vedremo più spesso come prima, ma anche contenti, che avranno un appoggio in quel di Londra. (furbi!) :)

I più lungimiranti ci dicono che facciamo bene, che se resteremo lì staremo meglio, specie per i nostri cuccioli e il loro futuro.

I più tradizionalisti ci credono pazzi. Lasciare non uno, ma due lavori a tempo indeterminato, in questi tempi così poveri, non è mica intelligente!
Però. Non potremmo più vivere col pensiero 'e se ci fossimo andati... chissà..'

Maritosgainz cerca casa a Londra, e io ancora non ci credo...

Suvvia, augurateci buona fortuna!